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Boxemaccheroni

 

In Germania avevano preparato proprio tutto, perché il 100° “compleanno” di Max Schmeling, coincidesse con la conquista del titolo  mondiale da parte di un pugile tedesco. Ed anche se le origini serbe-albanesi di Lujan Krasniqi  non costituivano proprio l’ideale, si trattava pur sempre di un teutonico ormai acquisito.Sono accorsi addirittura in 15.000 alla “Color Line” di Amburgo per assistere all’evento. Nelle prime riprese , l’andamento del match,  che vedeva Krasniqi (28 vittorie, una sconfitta ed un pari) condurre il combattimento, sembrava solo la trama di un copione già scritto. Invece in pochi avevano fatto i calcoli con l’imprevedibilità e la potenza del detentore del titolo WBO, Lamont Brewster (33 vittorie e 2 sconfitte).   Brewster aveva subito attaccato, ma il jab sinistro di Krasniqi, l’aveva tenuto a distanza e fatto incamerare punti al tedesco. Un attacco di Brewster che mette un paio di colpi bassi,  costringe l’arbitro, “richiamato” da Krasniqi , ad ammonire Brewster ed a concedere un po’ di recupero al tedesco. L’azione scorretta di Brewster, continua nel 4° round, tra le proteste del pubblico, per un altro colpo “proibito”, scagliato dall’americano mentre il tedesco rientrava all’angolo per la fine del round. Krasniqi però continua a tenere in pugno il match boxando a distanza. Nella sesta ripresa i due si scambiano potenti ganci a corta distanza. Galvanizzato dall’imminente trionfo, Krasniqi, anziché accontentarsi di vincere ai punti, spinto anche dall’urlo del suo pubblico che grida “Lujan! Lujan!”, decide di battere il rivale anche sul piano della potenza e comincia a “scambiare” con l’americano. E’ un errore madornale, perché Brewster, a pochi secondi della conclusione dell’8° round, lo incrocia con un poderoso gancio sinistro che lo scaraventa al tappeto.  L’arbitro Rivera si attarda nel conteggio e passano almeno 16-17 secondi che consentono a Krasniqi di rialzarsi ed evitare il ko! Il 9° round è allucinante, con un Brewster esausto che da fondo a tutte le sue energie per chiudere il match e con Krasniqi che incassa e replica ma è in evidente difficoltà. Su un nuovo atterramento, si rialza ed intelligentemente ritorna al suo angolo, ponendo da solo fine ad un match che lo vede ormai  soccombente. Anche Brewster però ha pagato un duro prezzo ed è sorretto dai suoi “secondi”, per un lieve malore, quando “riceve” il verdetto. Fino a quel momento, Krasniqi era ancora in vantaggio ai punti. “Questo Brewster è un vero campione, è venuto in Germania ed ha vinto!”, queste le parole del dopo match di un euforico Don King. La serata è stata un festival dei pesi massimi, con l’ukraino Taras Bidenko (25 anni, alto 1.93, 14 vittorie e 2 sconfitte) , che batte nettamente ai punti in 10 rounds lo svizzero-albanese Nuri Seferi.  La giovane speranza Alex Dimitrenko (23 anni,19 vittorie, alto 2.01), che batte l’americano Vaughn Bean (45 vittorie e 5 sconfitte) ai punti in 10 rounds. L’uzbeko Ruslan Chagaev ( 26 anni, alto 1.86, 16 vittorie ed un pari), che batte il brasiliano Jocimar Hipolito per getto della spugna al 1° round dopo averlo inviato 2 volte al tappeto. Il russo Denis Boytsov (19 anni, alto 1.86, 8 vittorie), campione mondiale juniores 2004, che batte per kot al 1° round Janos Somogyi. Il neozelandese Kali Meehan (35 anni, 30 vittorie e 3 sconfitte, alto 1.96), che ha battuto il 24enne americano Tommy Connelly per kot al 3° round. Si è disputata anche una sorta di eliminatoria per “restare” nella colonia pugilistica UNIVERSUM, tra il russo Valery Chechenev (alto 1.96, 10 vittorie) e l’armeno-bielorusso-azero Bagrat Ohanyan (24 anni e 7 vittorie,vincitore di Roberto Cammarelle al torneo di Halle nel 2000). Ha vinto Chechenev a maggioranza ai punti in 6 rounds, ma se c’è qualche manager che vuole un buon pugile, prenda questo Ohanyan se è ancora libero. Per finire c’è stato anche il debutto del peso massimo nigeriano Ghenga Olukun, che ha battuto ai punti in 4 rounds Vlado Szabo. Olukun ha 35 anni, un ‘età forse troppo avanzata per un debutto.

 

Vince chi perde? Sembrerebbe proprio di sì se guardiamo l’andamento del match tra il russo Nikolaj Valuev (alto 2.13, 42 vittorie) e  l’americano Larry Donald (42vittorie, 4 sconfitte e 3 pari)svoltosi ad Oldenburg in Germania.  Il match ha mostrato tutti i limiti del pachidermico peso massimo russo, superato in velocità dall’americano. Se lo yankee avesse anche avuto la potenza ed un pizzico di determinazione in piu’, avrebbe fatto fare al russo un tonfo “da paura”, come dicono a Roma. Invece dopo aver incassato sull’enorme faccione colpi su colpi , senza aver mai la capacità di evitarli. Dopo aver tenuto una monotona e poco proficua condotta di gara.,Valuev, lo “Shrenk della steppa”, si ritrova vincitore di un match che aveva perso nettamente. Da inchiesta giudiziaria i 5 punti del giudice giapponese. Deve aver ricevuto un gradevolissimo soggiorno per sdebitarsi con tanta impudente generosità. Pure il danese Ovesen è riuscito a “trovare” due punti per Valuev, mentre il canadese Jutras, ha fatto il “Ponzio Pilato”, dando un pari furbo ma non onesto.  Adesso ci sarà questo Valuev – Ruiz che definire mondiale è davvero deprimente. Sauerland, sta diventando sempre piu’ potente e certi verdetti lo dimostrano. Valuev che nel match precedente era già stato “graziato” per una “squalifica” non comminata, adesso viene “portato” ad un mondiale che non merita. Sempre nei pesi massimi, il nostro Paolone Vidoz (20 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto ai punti in 12 rounds l’inglese Michael Sprott ed ha così conservato la “corona” europea. Si è trattato di un match di basso tono, con l’italiano  attivo e determinato, sicuramente superiore all’inglese, anche se non lo ha  dimostrato …troppo.  C’è stato anche un mondiale WBIF tra donne, che ha visto il peso medio Heidi Hartmann, battere la dominicana Mariana Garcia per ko al 1° round. Nei pesi medi, l’armeno Arthur Abraham, ha imposto il kot nel 5° round al coraggioso ma troppo inferiore argentino Luis Daniel Parada, messo al tappeto nel 2° round e contato in piedi alla 5^ ripresa. Nei pesi massimi, il turco-tedesco Cengiz Koc, che sarà il prossimo avversario di Vidoz per l’europeo, ha battuto l’americano Chris Lewallen, finito al tappeto nel 1° round, dando l’impressione di non essere stato nemmeno colpito. Visto in azione anche il russo Alexander Povetkin, particolarmente a disagio tra i professionisti per fisico e pugilato. Un impaurito ed intimidito John Castle, dal fisico di peso medio, è stato battuto per kot al 1° round, dall’assalto veemente e volenteroso dell’oro olimpico dei supermassimi. Sarà stato anche il numero uno al mondo tra i dilettanti, ma la classe, almeno a  giudicare da queste prime esibizioni…abita altrove. Nei massimi leggeri, il 22enne polacco Pawel Koldzieij (7 vittorie, alto 1.96), ha battuto il lettone Aleksei Kosobokovs ai punti in 6 rounds, incontrando più di un problema. Nei pesi massimi, il polacco Mariusz Wach (25 anni e 2 vittorie), non ha espresso tutte le potenzialità che s’intuiscono, nel battere ai punti in 4 rounds lo “stagionato” Alexandre Borhovs.  

 

A Brooks in California, l’ex campione mondiale dei mediomassimi per l’IBF, Glencoffe Johnson (42 vittorie,10 sconfitte e 2 pari), si è   riguadagnato una chance mondiale, battendo George Khalid Jones  per kot al 10° round. Il match era valido come semifinale al titolo IBF detenuto dall’inglese Clinton Woods. Johnson, ha fatto conoscere il tappeto all’avversario, fin dal 1° round, con un pesante destro. Lavoro al corpo pesante e continuo, per tutto il match, da parte di Johnson, con Jones coraggiosamente resistente ma dominato dalla potenza del giamaicano.  Nel 10° round l’epilogo, con Johnson che “stringe” alle corde l’avversario, sottoponendolo ad una lunga serie di colpi interrotta dall’arbitro che decreta il kot.   Nei pesi massimi, l’imbattuto Travis Walzer  (13 vittorie), vincitore dei Golden Gloves 2003, ha pareggiato in 8 rounds con Jason Govern al termine di un match nel quale i due pugili si sono scambiati duri e pesanti colpi. Nei pesi superwelters, Paul Williams (26 vittorie), ha dominato Marteze Logan ai punti in 8 rounds. Infine il “discolo” Michael Simms (18 vittorie, 4 sconfitte ed un pari), ha combattuto da peso massimo, battendo ai punti in 6 rounds Willie Chapman, esperto nel macchiare i records degli imbattuti. Simms, doveva disputare le Olimpiadi di Sydney, ma durante il ritiro collegiale, ne combinò talmente tante (pare che sia venuto alle mani anche con gli allenatori…), venendo espulso dalla squadra USA.

 

 

A Tampa, il mediomassimo Antonio Tarver (23 vittorie e 3 sconfitte), ha battuto nettamente ai punti in 12 rounds l’ex mito Roy Jones Jr. (49  vittorie e 3 sconfitte), conservando il titolo virtuale di miglior mediomassimo al mondo.  Tarver ha praticamente dominato il match e nell’11° round ha avuto anche la possibilità di chiudere il match, per l’evidente difficoltà di Jones, ma aveva anche lui esaurito le riserve di carburante. Nell’ultimo round, si limita a controllare il match e si aggiudica la “bella” sul suo grande rivale floridiano.  Nei pesi leggeri, l’americano Nate Campbell (26 vittorie, 4 sconfitte ed un pari), ha causato la sorpresa della serata, battendo il “duro”  kirghizo Almazbek Raiymkulow (20 vittorie ed un pari), dominandolo per tutto il match e mettendolo definitivamente al tappeto nel 10° round. Rivincita tra Brian Minto e Vinnie “Vicienzo” Maddalone, l’oriundo napoletano ex giocatore di football americano, che scatena entusiasmo ad ogni match, per la sua generosa condotta di gara. Il match precedente si era guadagnato il titolo di match piu’ spettacolare dell’anno.  Anche questa volta il match non ha smentito le attese. Scambi intensi tra i due pugili, finchè nel 7° round, Minto colpisce con una serie di potenti colpi al corpo (almeno 14!) l’avversario, costringendo l’arbitro a fermare il match. Nei pesi supermedi, l’oro olimpico di Atene , Andre Ward, ha colto il 6° successo, mettendo ko al 1° round Glenn La Plante. Ward sembra destinato a raccogliere l’eredità di Roy Jones Jr.. Nei pesi massimi, Lance Whitaker (30 vittorie, 3 sconfitte ed un pari), ha battuto per kot al 5° round il grasso e pingue Gabe Brown.  Pari invece nei superwelters in 12 rounds tra Raul Frank (27 vittorie, 4 sconfitte e 2 pari)  e Rodney Jones (36 vittorie,3 sconfitte), in un’eliminatoria IBF. Verdetto un po’ bugiardo che penalizza troppo il finale in affanno di Frank che aveva invece vinto molte riprese. Continua il cammino vittorioso dell’olimpico haitiano Andre Berto (6 vittorie), che fulmina William Johnson con tre terribili destri alla prima ripresa. In chiusura, il promettente ex nazionale USA Mickey Bey, peso piuma, anche lui è molto sbrigativo nello sbarazzarsi di Lamont Sims in soli 32 secondi.  Bey era al 2° match. Tra gli oltre 20.000 spettatori, Mike Tyson ed il cestista Mike Jordan.

 

A Reno nel Nevada, l’americano James Toney (68 vittorie,4 sconfitte e 2 pari), ha largamente dominato il connazionale Dominick Guinn (25   vittorie, 2 sconfitte ed un pari) , ai punti in 12 rounds. Toney, ha imposto a Guinn il match a corta distanza, dove ha potuto imporre la sua maggior potenza con uppercuts e corti ganci. Match molto intenso che ha mitigato la delusione degli spettatori per il precedente match mondiale sostenuto dal campione  IBF, Chris Byrd (38 vittorie, 2 sconfitte ed un pari)che  ha conservato il suo titolo, battendo ai punti nettamente  DaVaryll Williamson(22 vittorie e 3 sconfitte) in 12 rounds. Match lento e privo di spunti tra due atleti che si conoscono troppo bene per le continue sessioni di sparring che disputano duranto l’anno. Come diceva il rag. Fantozzi del film “La corazzata Potjomkin”…una bojata pazzesca!   Pensate che un delegato della commissione del Nevada, si è recato in entrambi gli angoli durante il match per invitare i due pugili  a …boxare. “La gente non si rende conto di quanto facciano male i colpi di Williamson”, ha dichiarato un poco credibile Byrd. Sempre nei pesi massimi, il neozelandese imbattuto Shane Cameron  (13 vittorie), ha messo ko in 4 rounds il nigeriano Adele Olakanye. Non ci provare Gennarì è un uomo …Nei pesi gallo, il filippino Nonito Donaire (11 vittorie ed una sconfitta), ha battuto Daniel Gonzales per kot al 1° round, spedendolo due volte al tappeto in soli 41 secondi.

A San Juan de Portorico, il superleggero Henry Bruseles (23 vittorie, 3 sconfitte ed un pari), ha battuto per kot al 4° round Armando Cordova.  Match sospeso al 4° round, con Cordova che si è inginocchiato al tappeto, lamentando un’infortunio alla mano destra.  Nella stessa serata, gli “olimpici” Alex “Pollo” De Jesus (5 vittorie), peso leggero e Juan Manuel Lopez (5 vittorie), peso gallo, hanno battuto rispettivamente Alejandro Pena per ko al 5° round dopo averlo già atterrato nel 1° e Roberto Chacon, letteralmente polverizzato con due atterramenti nel 1° round (il secondo e definitivo è stato molto pesante ed il povero Chacon si è ripreso dopo parecchi minuti). Lopez ha un pugno molto pesante ed ha vinto tutti i suoi matches prima del limite.  

 

 Ed a proposito di portoricani, segnaliamo a Glen Burnie il ritorno di Kermit “La rana” Cintron (24 vittorie ed una sconfitta). Dopo 6 mesi di allenamenti tesi a migliorare la sua “difesa”, Cintron è apparso piu’ attento e determinato. Le conseguenze le ha pagate il messicano Francisco Parra, apparso subito intontito dai colpi secchi di Cintron, che l’ha ben presto surclassato, chiudendo il match nel 3° round, nel corso del quale ha inflitto anche due atterramenti al rivale. Nei pesi massimi, il giovane e promettente Chazz Whiterspoon (7 vittorie), ha battuto per ko in 2 rounds Lincoln Luke.

Anche in America vengono seguiti quelle che Gennarino definisce  “fetenzie  televisive”  chiamate reality. Uno dei piu’ famosi è “The contenders”, nel quale alcuni pugili si affrontono tra loro in match, mentre le telecamere li spiano  e  li seguono dappertutto. “Pure rint’ o’ cess?” , chiede Gennarino. “Si , caro Genny, anche lì dentro…soprattutto lì dentro!”. Scusate la divagazione che serve ad introdurre l’argomento, ma proprio non se ne può piu’ di tutta questa immondizia che arriva dall’etere dentro casa,  senza controlli e senza freni! Dicevamo che serve per introdurre l’argomento, perché alla Taco Arena di Boise nell’Idaho, sono convenute ben 4.379 persone per vedere un certo Brent Cooper, uno dei pugili del reality, sbattuto al tappeto una volta nel 2° round e 3 volte nel 3° round, finchè un arbitro caritatevole l’ha tolto dal…massacro. Fine di un eroe virtuale creato da una TV che continua a proporci una realtà distorta. Questa volta ci ha pensato un  “vero”  pugile, Cleveland Corder , superwelter texano, a riportare noi ed  il  “presunto eroe” con i piedi per terra, facendoci risvegliare da quel “torpore mediatico” nel quale ci vogliono immergere!  I problemi , le CisnerosVictorious1a (81k image)emozioni, i sentimenti,  la vita… insomma tutte le cose che compongono la realtà quotidiana, valgono  la pena di essere vissute e  non di essere… “guardonate” attraverso una telecamera.  

 

Show must go on”, cantava in un disperato ma suggestivo lamento il “grande “ Freddy Mercury , cantante dei Queen, mentre un male terribile gli devastava il fisico rendendo ancora più affascinante la sua voce. La stessa frase l’ha detta l’organizzatore americano Bobby Hitz, quando si è ritrovato con tante defaillances (assenze) alla vigilia della riunione da lui organizzata alla periferia di Chicago. Ed ha avuto ragione lui, perché  uno dei pochi match non “saltati”,  quello tra i pesi medi Rudy Cisneros (5 vittorie ed una sconfitta)  ed Anthony Bowman , è stato uno dei piu’ esaltanti visti da queste parti negli ultimi anni.Il match è stato vinto per kot al 3° round da Cisneros, ma i due pugili,in quei pochi round, hanno fatto scintille.

 

Tom Yankello, manager americano (ha con sé Calvin Brock e Paul Spadafora) , sta portando avanti la carriera di un giovane superpiuma Ali Baba molto promettente. Si chiama Monty Meza-Clay ed ha un record di 17 matches tutti vinti. A Des Moines, nello Iowa, Meza-Clay , sfoderando stile, abilità difensiva e grande scelta di tempo, ha dominato il confronto in 8 rounds con Reggie Sanders.

Il ghanese Alex “Ali” Baba, un peso gallo stabilitosi negli USA ad Atlanta, è stato battuto ai punti in 12 rounds per il titolo IBA Americano, dal texano Fedencio Reyes.   Match molto equilibrato con prevalenza di Reyes, che non aveva mai affrontato le 12 riprese.

A Secunda in Sudafrica, il peso piuma Jeffrey Mathebula, ha battuto nettamente ai punti in 12 rounds  Osamamu Okaba e si candida per la corona intercontinentale della WBC. Nei pesi gallo, Vusi Malinga, ha battuto per la corona internazionale WBC  Nkosinathi Tshinavhe per ko in 10 rounds. Infine per il titolo dei supergallo internazionale della WBA, Tabula Vabaza ha dominato il confronto con Anyetei Laryea ai punti in 12 ropunds.

Con decisione controversa, il peso welter scozzese Kevin Anderson (14 vittorie), ha conquistato il titolo del Commonwealth a spese del ghanese Joshua Okine (16 vittorie,2 sconfitte ed un pari). Malgrado il forte ed irresistibile finale dell’africano il verdetto è andato ad Anderson. Nei pesi superpiuma, lo scozzese Craig Docherty, è tornato alla vittoria, battendo l’ugandese John Mckay per kot al 7° round. Docherty aveva pensato al ritiro dopo le sconfitte patite per mano di Boris Sinitsin ed Alex Arthur.   

 

SchoolTeacherStalk (83k image)A Merrilville in Indiana, no contest tra i pei medi Jimmy “il professore” Holmes (11 vittorie) e James Morrow (8 vittorie ed una sconfitta).   Verdetto contestato da Morrow, perché secondo lui doveva ricevere la vittoria per ferita , in quanto Holmes era stato colpito da un pugno e non da una testata accidentale nel 2° round. In un match tra superleggeri, l’imbattuto Jermaine Taylor (10 vittorie), ha messo ko in modo spettacolare Danny Schleinz al 5° round. Infine il promettente peso medio Michael Walzer (9 vittorie ed un pari), ha battuto per abbandono al 4° round  il piu’ esperto Anthony Shuler.

 

Passiamo in Australia, dove a Penrith, il peso medio Adam Vella (11 vittorie), ha battuto ai punti in 10 ropunds il pugile con uno dei cognomi piu’ brevi in assoluto Paul …Le .  Vella ha controllato con autorevolezza il piu’ piccolo ed aggressivo rivale. Nei supermedi, l’olimpico Jamie Pittman (5 vittorie), ha battuto il tailandese Saiseelek Sakseepueng per kot al 2° round, quando questi ha accusato uno slogamento della spalla. 

 

Rimaniamo tra i tailandesi. Al Sukhumwit Market di Bangkok, il supermosca Chatchai Sasakul (50 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto il filippino  Romeo Polinar per kot al 6° round. Match dominato da Sasakul (ha battuto Yuri Arbachov nel 1997 conquistando il titolo WBC dei pesi mosca…) che ha subito “svegliato” l’avversario con pesanti combinazioni sin dal 1° round.  Nei pesi mosca Fahpetchoi Sor Chitpattana (9 vittorie), ha usato i suoi soliti insidiosi attacchi, per aver ragione del filippino Richard Garcia con un colpo al corpo nel 3° round. Sempre in Tailandia, sempre in un grande Shopping Center, ma a Ngamwongwam, il superleggero Sata porn (Gennarino non ti agitare, non è un pugile a “luci rosse”…)  Singwancha, ha battuto l’aggressivo filippino Nonoy Gonsales ai punti in 12 rounds. In un altro match, il 2 volte campione mondiale WBC Sirimongkol  Singwangcha (49 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto ai punti in 8 rounds il filippino Aeniel Tinampay.

 

A Charleston, hanno capito perché Israel Garcia, peso massimo, si è guadagnato l’appellativo di “King Kong”. Dopo aver guardato quasi incuriosito, l’azione insistente ma innocua di Curtis Taylor, con un colpo al corpo degno del famoso gorilla, ha schiantato al tappeto il rivale nel 3° round. 

A Tres Rivieres, in Canadà, il mastodontico peso massimo canadese David Cadieux (30 anni, 8 vittorie ed  una sconfitta, alto 1.99), ha battuto ai punti in 8 rounds il resistente americano Demetrice King.

A Buenos Aires, il peso superleggero 22enne Marcos Renè Maidana (10 vittorie), ha battuto per kot al 3° round Marcelo Martin Miranda. Match dominato subito da Maidana, che già nel 1° round ha messo al tappeto il rivale. Nei mediomassimi, l’incredibile Hulk, così come viene soprannominato Julio Cesar Dominguez, fratello del più famoso Marcelo, ha battuto ai punti in 6 rounds Hugo Ricardo Rodriguez.  Dominguez con questa vittoria, ha ottenuto l’11° successo.

 

 A Carmathern nel Galles, davanti a circa 1200 spettatori, il promettente peso massimo Scott Gammer (28 anni, alto 1.88), ha fatto un altro passo avanti e tanta esperienza, affrontando in 8 rounds l’esperto Julius Francis. La velocità di braccia e la mobilità del gallese, hanno avuto la meglio. Gammer ha vinto tutte le 8 riprese, cogliendo il 14° successo (con un pari ) della sua carriera.  Nella stessa serata, il polacco Dawid Kowalski, recente avversario di Luciano Abis , ormai stabilitosi in Galles, ha dovuto ingoiare un altro rospo, venendo battuto di stretta misura ai punti in 6 rounds da Silence Saheed. A giudizio di molti addetti ai lavori, il polacco aveva vinto il confronto.

 

Ad Helsinki, al night club Studio 51, il peso medio imbattuto Amin Asikainen (15 vittorie), ha battuto ai punti in 6 rounds, l’agressivo azero Tagir Rzaev.  Agli attacchi scomposti di Rzaev, Asikainen ha replicato con veloci combinazioni con corti ganci ed uppercuts. Nel 2° round un destro del finlandese mette anche al tappeto l’azero. Nei superleggeri, Juha Tolppola, ha battuto l’armeno Vadim Gabrelian  per kot al 4° round,  dopo aver atterrato due volte nel 3° round il piu’ basso rivale. Nel 4° round il finlandese ha subito un richiamo, per aver colpito l’avversario mentre era al tappeto.  Sul successivo atterramento l’arbitro interrompe il match. 

 

Photograph: Lee Blundell boxing.  A Wigan in Inghilterra, il superleggero Johnny “Rocco” Hussey, figlio di un famoso lottatore inglese (Mark  Hussey detto Johnny Rollerball Rocco), attualmente imprenditore di successo  a Tenerife nelle Canarie, ha battuto ai punti in 6 rounds Darren Gethin. Nei pesi medi, il portoghese Eugenio Monteiro, residente a Preston in Inghilterra, dopo aver scontato la squalifica per essere stato trovato “positivo” all’antidoping, è rientrato , battendo ai punti in 6 rounds Jason Collins.

 

Ad Amay in Belgio, il promettente peso medio Cedric charlier (21 anni e 7 vittorie), ha battuto per kot al 4° round Dariusz Guzek. Nella stessa serata, il superpiuma di origine italiana Ermano Fegatelli (21 anni e 2 vittorie), ha battuto per kot al 3° round Piotr Niesporek.

 

In Danimarca, nella Vesthallen di Slagelse, si è svolta una riunione pugilistica organizzata dalla sig. ra Bettina Palle. A reggere il clou della  serata, il supermedio Rudy Markussen  (28 anni, 31 vittorie ed una sconfitta), che ha battuto per kot al 3° round il sudafricano Mpush Makembi. Match nel quale Markussen, dopo aver inflitto un primo conteggio nel 2° round al rivale con un diretto destro, ha poi aspettato pazientemente che l’avversario (un mancino) andasse a vuoto con il suo sinistro, per incrociarlo con un poderoso destro che ha “afflosciato” il rivale al tappeto per il conto totale. “Adoro combattere con i guardia destra…”, ha detto Markussen, lanciando un “avvertimento” al gallese Joe Calzaghe con il quale vorrebbe incrociare i guantoni. Nei pesi leggeri, l’idolo locale Martin Kristijansen (27 anni, 13 vittorie,una scontitta e due par), avversario europeo di Stefano Zoff, ha conquistato il titolo intercontinentale della WBO, battendo per kot al 10° round il sudafricano Anthony Tshehla. In realtà si è trattato di un abbandono intelligente per il sudafricano, che stanco ed affaticato era troppo indietro nel punteggio e privo di potenza per sperare in una vittoria. E’ tornato sul ring anche il 34enne Thomas Damgaard  (37 vittorie), che affidatosi ad un nuovo trainer (Peter Duvill e Brian Nielsen), conta finalmente di arrivare all’agognata sfida mondiale. Stavolta ha battuto da peso welter ed in modo netto, lo zambiano Bruno Sakabunda ai punti in 8 rounds. Nei pesi massimi leggeri, Johnny Jensen (27 anni, 17 vittorie ed un pari), ha battuto per kot al 5° round, Zoltan Beres, che quando combatte fuori dalla Slovacchia e contro avversari “veri”, perde regolarmente. Non hanno fatto un favore a Rune Lillebauen, il peso massimo norvegese chiamato a sostituire all’ultimo momento un pugile danese contro il congolese Toto Mubenga (no relation with Toto Cutugno…). Il pugile africano lo ha battuto ai punti in 6 rounds, approfittando della sua lentezza a carburare. Lillebauen ha così conosciuto dopo 11 vittorie la prima sconfitta. C’è stato anche un match al femminile nei pesi gallo con la 32enne Anita Christiensen (16 vittorie), che ha battuto per kot al 5° round la bulgara Monika Petrova.

Continua il cammino vittorioso di Brandon Rios (6 vittorie), che a City Commerce in California, al limite dei pesi superpiuma ha battuto nettamente ai punti Angel Eduardo Mata.

Per la gioia di chi aspetta notizie di pugilato dall’Italia, come il cacio sui “maccheroni”, ecco l’esordio professionistico di Mouhamed Ali Ndyae , supermedio, nazionale azzurro, che a S.Croce sull’Arno, ha battuto per ko al 3° round, il ghanese residente in Francia Thomas Doduo.  Mentre a Campobello di Mazara, il peso welter umbro Giammario Grassellini, ha battuto con verdetto a maggioranza e dopo un match  intenso ed impegnativo, il polacco Rafael Jackiewicz ai punti in 12 rounds.

 

A Navoja in Messico, l’esperto peso medio 34enne Luis Ramon Yori Campos (87 vittorie e 8 sconfitte), ha dato un altro dispiacere ad un giovane di “belle speranze”, mandando battuto per kot al 6° round l’invitto connazionale Esteban Camou (27 anni e 17 vittorie). Campas duro e “tosto”, ha lasciato sfogare il rivale, per poi castigarlo

 

Nel recente incontro di Sunderland tra Italiani ed inglesi , la serata è stata integrata da alcuni match tra nazionali inglesi e danesi .

Nei mediomassimi , Tony Jeffries, detto Jaffa ha battuto il danese Anders Hugger Nielsen per outscore al 3° round . Il danese aveva una curiosa scritta nel lato posteriore dei suoi calzoncini : “Posso andare giù,  ma mi rialzo su”.

Anche il match tra i pesi piuma Gary Sykes ed il danese (???) Farid Charchrour è finito per outscore al 3°round . Uno dei più attivi venditori di biglietti della manifestazione ( ne ha “piazzati” 150) è stato il peso medio Gary Barr , che però non ha “trovato” avversari e non ha combattuto. Per quanto riguarda i risultati  delle donne, vi diciamo che Claudia Apolloni si è fatta bruciare sul filo di lana da Tina O’Dell per 17 a 14 in virtù del forte finale dell’albionica , mentre Giovanna Conti ha subito l’aggressività di Nicole Adams nei 54 kg , che l’ha fatta contare nel 1° round chiudendolo con il punteggio di 15 a 5 , nel secondo round continuava l’offensiva della Adams che con alcuni jabs si portava a 21 a 6 e vinceva per outscore ( la differenza di colpi nelle donne è di 15…).

Ha arbitrato come consuetudine quando c’è un team italiano di scena , l’inglese-italiano George Brugnoli (si legge Brughnoli!).

 

Un equipe cubana , si e’ recata in Germania , dove ha sostenuto 3 matches con una rappresentativa tedesca .  Si e’ trattata di una selezione di  buon valore da parte dei cubani e di atleti d’interesse nazionale da parte tedesca.

Nei pesi mosca , il cubano Yasniel Toledo , ha battuto Andreas Bender per outscore al 2° round , ha sconfitto Denis Makarov per 24 a 13 ed ha perso con Anatoli Schmidt per 23 a 16 .

Pesi gallo con Eidys Terrero ( Cuba) che batte Wilhem Graschow per 19 a 10 e perde poi con lo stesso avversario in rivincita per 15 a 7 . Perde ancora con Marcus Abramovski per 26 a 20.

Nei pesi piuma , Yordan Frometa ( Cuba) batte Andreas Propp , batte Marcus Abramovski “ salito” nei piuma e perde con Vitali Tajbert per outscore al 2° round .

Pesi leggeri con Sandro Morales  ( Cuba), che batte Eugen Burhard, ma perde poi con Enrico Wagner e Sandro Schaer. 

Pesi superleggeri , con il cubano Julio Iglesias , che perde con Dieter  Dohl e Martin Dressen , ma nel 3° match batte  Sergej Haan .

Pesi welters , con il cubano Yediel Cabala , che perde con Artur Franz , perde con Konstantin Buga e perde ancora ma per outscore al 3° round  con Martin Dressen, che per questo match e’   “salito” di categoria.

Nei pesi medi  il cubano Luis Garcia Campo , perde entrambi i confronti con il giovane e promettente Eduard Gutknecht , ma nel terzo match , al cospetto di Konstantin Buga  (salito nei pesi medi per questo match…) , vince per 22 a 16. 

Nei mediomassimi , il cubano Noel Hernandez , batte Benjamin Schmidt per preferenza , ma poi si inchina al vigore ed alla possanza di Sven Dahl che lo batte prima del limite per ben due volte . La prima volta per arresto del combattimento al 4° round e la seconda per abbandono nel 2° round .

Infine pesi massimi , con il cubano Luis Pons , battuto due volte da Alexander Povernov (RSCO al 2° round e 28 a 10) , ma vincitore per un sol punto 24 a 23 di Artur Hofmeister.     

 

A Cleveland, nella Cleveland University, si è svolto un  interessante confronto chiamato “ Boxing Triad” e che ha visto in azione le rappresentative degli USA , dell’Irlanda e dell’Italia . Tra le stelle della serata , l’olimpico e idolo locale Rau’shee Warren , al suo primo match dopo Atene .

Il 18enne Warren , ha battuto l’irlandese Jamie Colon , mandandolo al tappeto per ben due volte nel 1° round e costringendo l’arbitro a fermare subito il match , tra l’entusiasmo del pubblico presente .

Nei pesi medi , Jonathan  Nelson ( di Little Rock , il paese di Bill Clinton) , ha sempre condotto il match nei confronti di Andrea Di Luisa , incrementando con intelligenza il vantaggio round dopo round fino a vincere per 19 a 12. 

Nei pesi massimi,  Marcus Henry di Baltimora, comincia subito forte, “sparando” colpi  terribili per due riprese. Salvatore Erittu, resiste coraggiosamente al piccolo “Katrina”. Nel 3° round , un uppercut ed un duro colpo di Henry , costano un conteggio a Erittu. E’ il segnale della riscossa per Erittu, che in svantaggio per 7 a 3 , comincia a rimontare , portandosi ad un solo punto all’inizio del 4° round ( 8 a 7) ed addirittura in parità a pochi secondi dal termine , quando l’americano (ma forse più i giudici…) trova due colpi per vincere il confronto . Onore però ad un coraggioso e caparbio Erittu che ha tirato fuori risorse inesauribili per fronteggiare il forte atleta yankee .

Negli altri match , vittorie di stretta misura dopo match “ tirati”, per il peso leggero Pasquale Bennardino ( 19 a 19 con preferenza Bennardino)  sull’irlandese Eamon Touhey e per Vittorio Parriniello ( 19 a 19 con preferenza Parriniello ) sull’irlandese David Oliver Joyce .

Vittoria larga per l’irlandese Osin Kelly su Salvatore Carrozza ( 20 a 4) nei pesi welters , mentre l’americano Prenice Brewer ha battuto l’irlandese Benny Harkin per outscore al 2° round . Infine risultato clamoroso ma non troppo per il superleggero irlandese Aodh Carlyle che batte per 22 a 18 , il campione del mondo militare 2004 , l’americano Willie Nelson…che continua a deludere.

Dimenticavamo…  cena e spettacolo costavano $ 600.

A seguito del nostro invito di inviarci notizie su riunioni svolte o da svolgere ecco il primo ( e speriamo non sia l’untimo ) intervento.

PIACENZA 9 ottobre 2005:

La Salus et Virtus apre la stagione pugilistica invernale dove i maestri Alberti e Mosconi presentano le loro nuove promesse tra junior e cadetti: linfa vitale per una società che intende dare seguito e lustro all'attività.

I primi a salire sul ring sono i minimosca Ruggeri Cristian (Salus) e Hernandez Richard (Boxe Celano) che senza subire la tensione dell'esordio danno vita ad un ottimo confronto; il primo boxando con colpi lunghi, il secondo cercando di accorciare la distanza finendo nei miglior dei modi: PARI.

Il cadetto peso leggero Timchev Martin (Salus) opposto al parmense Pizzimento Massimo nella continua ricerca della corta distanza carica furiose bordate, molti colpi andati a vuoto, ma bravo l'allievo di Zennoni nel sottrarsi e boxando di rimessa si aggiudica il verdetto lasciando insoddisfatto parte del pubblico che vedeva un sostanziale equilibrio tra i pugili.

Il super welter Lovato Andrea (Salus), al suo secondo match, cerca da subito di far valere la sua tecnica anticipando il cremasco Costini e dimostrando notevoli progressi di tecnica e temperamento vincendo ai punti.

Al peso medio Pacenza Giovanni (Salus) non fa certo difetto il Coraggio affrontando a viso aperto il Campione d'Italia 2° serie Cimichella che con bravura e intelligenza trova nel piacentino un ottimo sparring: netta la vittoria.

Tra i cadetti pesi Piuma altro esordio, Enteno Jefferson (Salus) e Ghidini Dimitri (Boxe Colorno); Molto bravi entrambi, tecnicamente dotati danno fondo a tutte le loro energie nel prevalere uno sull'altro: ha la meglio il salussino che con il sinistro centra ripetutamente l'avversario mai domo fino alla fine del match. Applausi e complimenti per entrambi. Non è certo la giornata di Brahim Wahabi (Salus) che opposto a Fenude William (Boxe Celano) non riesce ad esprimere azioni di un certo valore lasciando all'avversario campo libero e verdetto.

Amisani e Pantani pesi welter femminile: azioni lente e confuse per la Amisani (Salus) che lascia l'iniziativa all'azzurra Pantani Emanuela (Boxe Grosseto) subendo la sua personalità. Solo nella fase finale della terza ripresa riesce a recuperare qualcosa che gli permette di agguantare uno stiracchiato pari tra le proteste dell'angolo della Campionessa d'Italia.

Pesi Welter Beccalori Gianpiero (Salus) contro Giambattista Roberto (Boxe Colorno): bello ed intenso per continuità senza un attimo di respiro. In alcune occosioni Giambattista accusa i colpi dell'arrembante Beccalori che meritatamente si aggiudica il verdetto e miglior combattimento della giornata.Soddisfazione per i maestri per la buona prova espressa e in particolare dalle nuove promesse presentate.

La foto con il bordo rosso Ruggirei Cristian in azione.- la foto bordo blue Centino Jefferson tra i maestri Mosconi e Alberti

SALUS ET VIRTUS

Grazie ragazzi

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Con il solito saluto

 al $ ragioniere che non e’ dottore$

ed a tutti voi, un ciao da

quelli delle…news


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