Fefe’ & Coco’
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Il
mitico Gennarino
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Davanti
a circa 11.000 spettatori,
il messicano Marco Antonio Barrera (60 vittorie e 4 sconfitte), ha
largamente dominato ai punti in 12
riprese l’australiano Robbie Peden (25 vittorie e 2
sconfitte), aggiungendo al titolo mondiale WBC dei superpiuma già in suo
possesso, anche quello dell’IBF. Il match si è svolto a Las Vegas e Barrera
ha “pressato” Peden per tutto il match, mostrandosi molto più efficace del
rivale. Nella stessa serata, Jesus Chavez (42 vittorie e 3 sconfitte), ha
conquistato il titolo mondiale dei pesi leggeri IBF, battendo il recente
vincitore di Stefano Zoff , l’americano Levander Johnson (34 vittorie,5
sconfitte e due pari) per kot all’11° round. Si è trattato di un match a
senso unico con Johnson che ha incassato colpi terribili. Finalmente dopo
neanche un minuto dell’11° round, l’arbitro si è deciso ed ha interrotto
un match ormai impari! Purtroppo la
decisione è arrivata troppo tardi ed il povero Johnson ha “collassato”
nello spogliatoio entrando in coma. Trasportato in ospedale in fin di vita, gli
veniva riscontrato un ematoma sottodurale! Nei pesi welters, l’ex triplo
campione mondiale Shane Mosley (41 vittorie e 4 sconfitte), ha surclassato
l’invitto messicano Jose Luis Cruz (32 vittorie e 2 pari), battendolo
nettamente ai punti in 10 rounds. Match soporifero con Mosley (34enne), che ha
mostrato molta più vitalità del rivale, confermando però i suoi limiti
attuali di potenza (da 4 anni non vince prima del limite…). In una
eliminatoria IBF per i superleggeri, grossa impressione ha destato il
“pelato” marocchino-australiano Naoufel Ben Rabah (24 vittorie ed una
sconfitta), che ha battuto Arturo Morua (22 vittorie , 7 sconfitte e un pari)
ai punti in 12 rounds. Ben Rabah (che è rimasto in Australia dopo le
Olimpiadi di Sydney…), ha messo due volte al tappeto Morua nel 9° e 12°
round. Nei supergallo, il promettente messicano Abner Mares (6 vittorie), ha
battuto per kot in 4 rounds Celso Bosquez, dopo averlo atterrato anche nel 1°
round. Continua la serie vincente e convincente del peso leggero Vicente
Escobedo (7 vittorie). Questa volta ha atterrato una volta nel 1° round e 3
volte nel 2° , Gregory Piper, chiudendo velocemente la “partita”.
Una
piccola riflessione sull’infortunio
mortale occorso a Levander Johnson. Las Vegas, con la sua massiccia
richiesta di matches di
pugilato,
non guarda tanto per il sottile in materia di tutela per gli atleti. Non è un
caso che gli “incidenti”, ultimamente
si siano concentrati in quell’area. La locale commissione ha pesanti
responsabilità in queste tragedie e non serve lodare il
lavoro dell’arbitro, perché anche i “non addetti”
si sarebbero accorti che Johnson andava fermato un po’ prima.
I secondi ed il medico di servizio, non possono assistere passivamente
alle tragedie che si consumano sotto
i loro occhi ! Non ci si può
trincerare dietro il fatto che “il regolamento non lo permette”. Quando è
in gioco una vita umana, il
regolamento si mette da parte, perché certe “punizioni”segnano per tutta la
vita! Certi enti poi … non
possono allestire “mondiali” con atleti di 2^ “fascia”, perché poi
capita che questi si trovino davanti ad un campione “vero”
ed i risultati possono essere letali. Non si pensi solo al
“business”. La prima e più importante motivazione che
deve spingere è il rispetto per la vita degli esseri umani!
La boxe è uno sport per uomini dai “valori veri” , sia “dentro”
che “intorno” al ring. Se
qualcuno non li ha, faccia il favore… si cimenti con
qualche altro passatempo.
Serata
delle sorprese a Phoenix in Arizona.
Una dei tanti “adios” di Julio
Cesar Chavez (107 vittorie, 6 sconfitte ed un pari), si è
trasformato
in un’incredibile sconfitta per l’imperatore, che ha lasciato
sconcertati e delusi gli 8.000
spettatori convenuti. L’avversario, Grover Wiley (30 vittorie, 6 sconfitte ed un pari), sostituto dell’ultima ora,
ha resistito ai colpi iniziali di Chavez , impegnando
a sua volta duramente il messicano. In
possesso di una discreta mobilità e veloce nelle repliche, Wiley, ha reso la
vita dura a Chavez che nel 6° round non si è presentato all’appello,
adducendo la rottura della mano. “La boxe è uno sport per giovani…” ha
sentenziato Bob Arum. ”Dovrei combattere a dicembre con James Leija, ma se la
mano non guarisce in tempo …ho chiuso stasera!”, ha detto Chavez. In un
altro match, il figlio di Julio Cesar, il 19enne Junior (22 vittorie), ha
battuto Corey Alarcon per kot al 2° round dopo averlo atterrato nel 1°.
Junior, dopo il match, ha subito
sfidato il “vincitore” del padre. Venuto a mancare in fatto di emozioni, il
match clou per il forfait di Chavez, il pubblico si è visto “servire” un
piatto forte, con il match tra il messicano Jose Luis Zertuche (16 vittorie e 2
sconfitte) e la speranza americana Jesus “El martillo” Gonzales (17
vittorie, bronzo ai mondiali juniores). Anche
qui c’è stata la sorpresa per la sconfitta di Gonzales, che ha sciorinato la
solita ottima tecnica e tante doti naturali, ma come gli capita ogni tanto, ha
scherzato con il fuoco, rilassandosi ed abbassando la guardia. Zertuche, da
vecchio marpione esperto, ha aspettato il momento opportuno e l’ha
“imballato”; una volta nel 6° round e due volte nell’8° e definitivo
round. Nei superleggeri, Mike Alvarado (11 vittorie), ha facilmente disposto ai
punti in 6 rounds del messicano Arturo Brambilla. Un altro dotato di grande
talento è il peso leggero Urbano Antillon (16 vittorie), che ha disposto del
duro e combattivo Roque Cassiani , battendolo nettamente ai punti in 8 rounds.
Infine vince nuovamente il peso massimo messicano George Garcia (10
vittorie),combattivo ed aggressivo, che batte ai punti in 4 rounds Ray
Mascarenas.
Riunione
nata sotto una cattiva stella
a Tokyo in Giappone. Il superpiuma giapponese Kengo Nagashima, è caduto
per le scale di casa
il giorno
prima del match con il filippino Jeffrey Onate. Il padre organizzatore ha pagato
ugualmente il filippino ed al posto di questo match ha organizzato quello tra i
pesi mosca Masaiko Fujikake ed il filippino Federico Catubay.
Il giapponese ha boxato bene, ma ha
subito un pauroso ko, nel 10° round, uscendo dal ring in barella e
venendo operato d’urgenza per rimuovere un grumo di sangue al cervello.
“Mi
vida loca” (la mia pazza
vita) Johnny Tapia, cinque volte campione del mondo, ha radunato un
discreto numero di spettatori, che “conoscendone”
la fama, erano convenuti a Chicago per applaudirlo. Purtroppo, Tapia è
incappato in un tosto messicano più alto di lui, Sandro Marcos, peso piuma, che
mostrando poco rispetto e riverenza per il campione,
l’ ha attaccato con decisione, vincendo in potenza nei duri scambi,
finchè nel 2° round non l’ha steso al tappeto con un terribile gancio al
fegato. Tapia si rialzava agonizzante e l’arbitro interrompeva il match. Nei
supermosca, il promettente Raul Martinez (10 vittorie), ha impiegato pochissimo
a sbarazzarsi del suo omonimo Miguel. Iniziato il match, sono bastati 3 destri
seguito da un forte gancio sinistro, per abbattere Miguel come un castello di
carta. Erano passati appena 48 secondi dall’inizio del
1° round.
Lo
spagnolo peso mosca Ivan
Pozo (22 vittorie, 3
sconfitte ed un pari), alla prima difesa del titolo
europeo conquistato contro l’italiano Andrea Sarritzu, ha battuto per
kot al 3° round lo spagnolo di origine algerina Lahcene Zemmouri. Il match si
è svolto a Vigo ed era una rivincita ( match pari circa un anno fa). Pozo ha
cominciato forte imponendo un ritmo infernale e facendo “sentire” al rivale
i suoi più potenti colpi. Nel 3° round l’epilogo con Zemmouri che crolla al
tappeto per un crochet al mento e viene fermato dall’arbitro.
A
Kinder in Louisiana,
l’ex campione del mondo dei superleggeri della WBO, De Marcus Corley, ha
battuto per kot al 9° round Johnny Walker. Corley ha inflitto due atterramenti
nell’ottavo round e due nel 9° round al suo rivale. Nei pesi superleggeri, il
promettente Chad Aquino (6 vittorie), dall’interessante passato
dilettantistico, ha battuto Steve Verdin ai punti in 6 rounds.
Il
peso medio inglese Scott
Dann (23 vittorie e 2 sconfitte) è un pugile che può affrontare chiunque e
dovunque, fornendo sempre buone prove. Stavolta
a Plymouth ha battuto l’ex campione della WBU , Wayne Elcock per decisione
netta ed unanime ai punti in 12 rounds. Era in palio il titolo britannico della
categoria e per la prima volta nella loro storia gli inglesi hanno abbandonato
la tradizione del arbitro-giudice unico, ricorrendo ai tre giudici più arbitro.
Nei pesi mosca, Lee Haskins (13 vittorie), che avrebbe dovuto affrontare il
sudafricano Sithembele Kibiti (inidoneo dopo la TAC…) , ha battuto Delroy
Spencer per kot al 2° round.
L’hanno
chiamata la serata della
“Million dollar Lady”, parafrasando il film di Clint Eastwood, la riunione
svoltasi ad Albuquerque, che ha visto Holly Holm battere ai punti
in 10 rounds la “mitica” ma confusa Christy
Martin, frastornata dalle combinazioni di Holly. Nei match a supporto, da
segnalare il peso welter Hector “Hurricane” Munoz (13 vittorie ed una
sconfitta), che ha battuto Yacob Abraham per kot in 5 rounds. Munoz avrebbe
dovuto affrontare Miguel Torrecillas e si era preparato da Buddy Mc Girt,
facendo i “guanti” con gente come Shamba Mitchell
e Stevie Johnston, ma Torrecillas che aveva promesso di battere Munoz
in 5 rounds, nell’intento
di rientrare nei limiti dei welters, si è disidratato talmente da non superare
la visita medica. Debutto impressionante per Austin Trout, un peso medio di
colore che da dilettante ha sempre stazionato in cima alle classifiche USA,
diventando campione americano nel 2004. Trout
ha battuto per kot al 3° round il veterano Justo Almazon (14 vittorie,45
sconfitte e 5 pari). Una bella differenza d’esperienza. Nei supergallo, il
messicano Cuauhtemoc “il guerriero azteco” Vargas (14 vittorie ed un pari),
ha battuto nettamente ai punti in 8 rounds Carlos Briceno.
L’ex
campione mondiale , il
mongolo Lavka Sim (21 vittorie, 4 sconfitte ed un pari), ha battuto a
Duluth in Georgia, l’idolo locale
Ebo
Elder (22 vittorie
e 2 sconfitte), per arresto del combatimento al 12° round,in una semifinale
mondiale targata WBA. Malgrado il match sia stato largamente condotto da Sim che
nel 3° ,6° ed 11° round aveva anche messo al tappeto il rivale, per due
giudici i due pugili erano in parità. Ma Sim, non ha permesso che i due
“signori” completassero l’opera e nel 12° assalto ha messo 3 volte a
terra Elder, aggiudicandosi il match. Nel corso della serata, il peso massimo
Sultan Ibragimov (18 vittorie), ha battuto per decisione tecnica ai punti in 9
rounds il nigeriano Friday Ahunanya. La conclusione del match si è avuta per
una ferita involontaria subita da Ahunanya, dopo uno scontro di teste. A quel
momento Ibragimov era nettamente in testa nel punteggio. Nei pesi welters,
l’israeliano Merhav Mohar, è stato battuto da
Xavier Tolliver, per abbandono nel corso del 6° round. Mohar dopo aver
“sbarellato” sotto i colpi di Tolliver, nel 6° round, si portava
nell’angolo neutro e si accasciava per terra. Veniva subito soccorso ed
accompagnato in ospedale. Nei pesi supergallo, il pluricampione americano dei
dilettanti, Roberto Benitez, batteva con un impressionante gancio sinistro al
corpo nel 4° round, Jorge Lucas.
A
Rotterdam, il 33enne peso
massimo Don Diego Poeder (24 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto per ko
all’1° round l’inglese John “Buster
“Keaton.
Sempre di scena i pesi massimi, con Richel Hersisia, che si fa chiamare
pomposamente il “Sonny Liston olandese”, che ha battuto per ko al 5° round
il bielorusso Vitaly Shkraba. , ottenendo la 25^ vittorie contro una sola
sconfitta. Infine il peso medio Naijm Ettouhli (8 vittorie e due pari), ha
battuto per ko al 2° round Hans Janssen.
A
Praga, il massimo leggero Lubos Suda (10 vittorie ed una sconfitta),
ha battuto per il titolo IBF del Centro EST europeo, Roman Kracik (18 vittorie)
ai punti in 12 rounds. Sempre nei
pesi massimi leggeri, il danese Lasse Johansen (12 vittorie), è tornato sul
luogo del “delitto” (aveva inflitto l’unica sconfitta a Lubos Suda…) ed
ha battuto Pavol Polakovic (6 vittorie)
per
kot al 5° round.
A
Mosca, in un’eliminatoria IBF dei pesi supermosca (bello il
gioco di parole a Mosca etc.etc….)
il russo Dimitri Kirilov (26 anni,28 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto
il messicano Reynaldo Lopez ai punti in 12 rounds. Nei pesi welters, Andrei
Sencenko (27 anni e 15 vittorie), per il titolo internazionale IBF, ha messo ko
in 2 rounds Arthur Nowak. Nei pesi leggeri, per il titolo internazionale WBA,
Andrei Kudriatsev ha battuto ai punti in 12 rounds Mikaitai Mutu. Nei
superleggeri, Vladimir Kravets, ha ottenuto il 5° successo, battendo ai punti
in 6 rounds Dimitri Obolonkov.Sempre in Russia, ma a Khanty-Mansiysk, il welter
Anton Solopov (24 anni ed 11 vittorie), che vive a Sydney alla corte di Kosta
Tszyu, ha messo ko al 1° round il messicano Felipe Santana. Solopov è stato
campione del mondo juniores battendo in finale il portoricano Miguel Cotto.
Sempre nei pesi welters, il 27enne Serguey Sorokin (19 vittorie,una sconfitta ed
un pari), ha battuto Pavel Melnikov per kot al 7° tempo infliggendogli 3
conteggi.
Velocissime
A
Tijuana in Messico, il
peso massimo Marcos Geraldo junior (21 anni, alto 1.93,
9 vittorie … tutte prima
del limite), ha battuto per ko al 2°
round Ramiro Siordia. Geraldo è figlio di un peso welter-medio messicano
di buon livello che combatteva negli anni 70.
William
Joppy, ex campione
mondiale dei pesi medi della WBA, è stato denunciato per aggressione ed ha
dovuto pagare una cauzione di 100.000 dollari, per aver aggredito l’imbattuto
peso medio Henry “Sugar Poo” Buchanan durante una discussione per le strade
di Washington.
A
Toa Baja in Portorico, il
mediomassimo Manny Siaca (29 anni, alto 1.86, 20 vittorie e 5 sconfitte),
ha battuto per kot al 2° round il veterano americano Tony Menefee.
Nei pesi leggeri, il 24enne Daniel Jimenez (24 anni, 12 vittorie, una
sconfitta ed un pari), ha battuto Felix St. Kitts per kot al 5° round.
A
West Virginia, il peso
massimo canadese Bevarne Stivarne (1.88 e 2 vittorie), ha battuto Benny Bland
per kot al 1° round. Nei massimi leggeri,il 19 enne Marcus Johnson (5
vittorie), ha battuto Deandre Mc Cole ai punti in 4 rounds.
A
Port St. Lucie, James Mc
Girt junior, peso medio, 22enne figlio del grande “Buddy” Mc Girt, ex
campione mondiale dei pesi welters, ha battuto Michael Robinson per kot al 5°
round, con una serie di colpi alla figura.
A
San Antonio, il quotato
supermosca Gabriel Elizondo (18 vittorie ed una sconfitta), ha battuto ai punti
in 10 rounds Benji Garcia . Dopo
qualche difficoltà ad inquadrare lo stile poco ortodosso di
Garcia, Elizondo, si è poi incamminato verso una chiara vittoria.
Rydell
Booker, 24anni, ex
avversario mondiale di James Toney, rischia una condanna da 12 a 30 anni di
carcere per possesso e spaccio di cocaina.
Il
pugile sudafricano
Mzukisi Sikali, ex campione del mondo IBO dei pesi mosca, è stato ucciso a
colpi di pistola da alcuni sconosciuti che si eran introdotti nella sua casa
vicino a Johannesburg.
Finalmente
un pugile che fa onore al suo sport! Vernon Forrest, si è adoperato per trovare
sistemazione a 5 famiglie che hanno perso tutto, nel terribile uragano Katrina.
A
Debrecen in Ungheria, la
Felix Promotion, la maggiore sigla organizzativa magiara, ha radunato circa 4000
spettatori intorno al ring che ha visto il superpiuma Janos Nagy (22
vittorie), battere ai punti in 12 rounds il medagliato olimpico bulgaro
Tontcho Tontchev (33 vittorie e 3 sconfitte). Nagy comincia forte, con
buone combinazioni a cui Tontchev
replica con colpi al corpo,che non impensieriscono l’ungherese. Dalla
seconda metà del match il dominio di Nagy è netto.
Adesso si attende l’ok dell’argentino Barrios per la disputa del
titolo WBO. Nella stessa serata la “principessa” Bettina Csabi, conserva il
titolo dei pesi gallo della WIBF battendo la “tosta” Zarrika Fatua ai punti
in 10 rounds. Con un perfetto gancio sinistro, Attila Kovacs nei pesi medi ha
messo ko alla 2^ ripresa Francesco
Pernice.Il match è stato sempre
in salita per l’italiano che ha subito un knock down
anche nel primo round. Nei supermedi, Jozsef Nagy (11 vittorie), batte
Maneno Oswald ai punti in 8 rounds. Era la prima volta che Nagy combatteva da
supermedio ed era la prima volta che un suo match finiva alla distanza.
Nei pesi piuma, il talentuoso Zsolt Nagy (20 anni), forniva una bella e
convincente prestazione battendo ai punti in 6 rounds Gennadi Delisandru.
A
Montreal in Canadà, il
peso medio haitiano Joachim Alcine (25 vittorie), ha battuto per kot
all’8° round Marcos Avendano. Alcine
ha usato
il suo jab come
un laser per otto rounds, accumulando punti, finchè non ha deciso di chiudere
il combattimento, sparando un destro di rara potenza e facendolo seguire da 6
chiari e precisi colpi che hanno costretto l’arbitro ad intervenire e fermare
il match. Sempre nei pesi medi, l’altro idolo locale, Sebastien
Demers (11 vittorie), più alto e mobile, ha eluso la rabbia agonistica
di Ian Mc Killop, contrandolo con colpi duri e precisi per tutte le 10 riprese
che l’hanno visto vincere in modo netto. Nei supermedi, un altro haitiano di
origine, Jean Pascal (6 vittorie), ha velocemente liquidato la “pratica”
Ricardo Kellerman, atterrandolo nel 1° round e chiudendo il match nel secondo.
Pascal ha difeso i colori canadesi alle Olimpiadi di Atene. Sempre nei pesi
medi, il rumeno Victor Lupo, ha battuto nettamente ai punti in 6 rounds
l’espertissimo Anthony Ivory. Lupo, conoscendo la “tenuta ai colpi” di
Ivory, non ha cercato la soluzione di forza, ma si è acontentato di vincere a
“mani basse”. Nei pesi massimi, Paul Mbongo (8 vittorie ed un pari), ha
battuto Harold Sconier ai punti in 6 rounds,mentre nei massimi leggeri il rumeno
Claudiu Rasco (7 vittorie e 2 sconfitte), ha
battuto Sebastien Hill ai punti in 6 rounds.
Una
settimana dopo, sempre a
Montreal e davanti a 6000 spettatori, il supermedio rumeno Lucian Bute
(14 vittorie), ha battuto
l’americano- egiziano
Kabary Salem per abbandono alla 9^ ripresa, dopo averlo messo al tappeto con una
dura combinazione per la prima volta in carriera nel corso dell’8° round.
Sempre nei mediomassimi, il rumeno Adrian Diaconu (19 vittorie), ha
battuto per kot al 5° round Conal McPhee. Match dominato da Diaconu, che dopo
aver messo al tappeto quasi subito il rivale, l’ha talmente segnato in volto
che nel 5° round è stato fermato
per ferita. Il peso massimo Jean Francois Bergeron, ha raggiunto quota 22
vittorie senza sconfitte, battendo nettamente ai punti in 8 rounds Marcus Mc Gee.
Match nel quale Bergeron si limitava a controllare un avversario che non
chiedeva di meglio che sopravvivere. Nei superpiuma, Benoit Gaudet (6 vittorie),
ha battuto il magro e spiritato Luis Ovando per kot al 3° round.
Nei pesi gallo, il 6 volte campione canadese Sebastien Gauthier (2
vittorie), ha battuto Sergio Lopez per kot al 1° round. Ha combattuto anche il
peso welter rumeno Jo Jo Dan , che ha battuto Sebastien Hamel per abbandono al 4°
round.
Passiamo
in Argentina, dove a
Chubut, il 27enne peso medio Walter Dario Matthysse (23 vittorie) , ha
battuto per ko al 6° round Juan
Italo Meza. Per
Matthysse si è trattato del 22° successo prima del limite su 23.
A Salta, il superwelter Javier “il cobra” Ma mani, ha battuto per ko
al 2° round il colombiano Jairo Siris. Dopo un inizio tranquillo, Mamani (26
vittorie, 4 sconfitte ed un pari) nel 2° round, trovava scoperto il suo
avversario e lo atterrava con una serie di sinistro-destro al volto. Siris si
rialzava immediatamente e per recuperare espelleva il paradenti. Tra la sorpresa
di tutti, l’arbitro decretava il kot. Nei supermedi, Nestor “la giraffa”
Casanova, diventava campione argentino, battendo Miguel Arroyo ai punti in 12
rounds con decisione controversa. Il titolo era vacante. Ancora a Chubut, il
superwelter Hector David Saldivia ,21 anni e 14 vittorie, ha battuto per ko al 2°
round Norberto Adriano Acosta.
Eddie
“Fast “ Chambers, peso
massimo di Filadelfia, sta piano
piano
raggiungendo la maturazione e scalando
le classifiche. Nessun exploit, ma passi corti e ponderati. Dopo aver battuto il
non disprezzabile Robert Hawkins (un derby cittadino…), adesso può vantare
ben 24 vittorie senza macchia. Nei
primi 4 rounds, i due si studiano prudenti, ma già dal 5° round la maggior
potenza ed accuratezza nei colpi fa intuire quale sarà il risultato finale.
Nell’8° round la svolta del match, con Chambers che costringe Hawkins a
piegare il ginocchio dopo un duro”massaggio” al corpo (Hawkins, smentito
dall’arbitro, dirà che il colpo era basso…). Nel 9° round il
“massaggio” continua e un colpo basso costringe l’arbitro a concedere un
po’ di respiro ad Hawkins. Nell’11° round, Chambers cerca di forzare i
tempi, ma Hawkins resiste ai colpi che gli scuotono il capo. Nel 12° round
Hawkins approfitta del calo fisico di Chambers, ormai esausto ed affaticato, ma
il verdetto è…lontano. Infatti, tutti e tre i giudici danno vincente Chambers
per 115 a 112. Ha debuttato anche il campione del Golden Gloves, il peso welter
William “Bobcat” Boggs (figlio di un buon peso medio degli anni 80’).
Boggs ha battuto di stretta misura l’ecuadoriano Eberto Medina ai punti
in 4 rounds, in un match molto equilibrato.
A
Laughlin in Nevada, il
peso piuma Steve Luevano (28 vittorie), è sceso nei pesi supergallo, per
affrontare l’ex campione messicano della
categoria, Ruben
Estanislao. Match molto intenso e molto incerto che ha visto la decisione dei
giudici, favorevole a Luevano, accolta da molti dissensi. Luevano dopo il match
ha dichiarato di essersi sentito “svuotato d’energie” e
che tornerà a fare il “piuma”.
La
famiglia Hyland, è
tornata ad esibirsi al gran completo in quel di Dublino. Organizzatore,
papà Paddy! Nei
pesi piuma, Paul Hyland, ha battuto per kot al 4° round (ma in
realtà si è trattato di un abbandono…), Andrei Surina.
Nei pesi leggeri Eddie Hyland, ha battuto per kot al 1° round Peter
Batora. Nei superpiuma Patrick
Hyland ha battuto Imrich Parlagi ai punti in 4 rounds.
Come potete constatare gli avversari degli Hyland non sono certo dei
“fulmini di guerra”. Papà
Hyland è molto prudente nella scelta degli avversari.
D’altronde come dice Gennarino : “ e’ figlie so piezz’ e
core!”. Resta da vedere quanto ancora abboccheranno
gli spettatori che se non sono “piezz ‘ e core”, non sono neanche
“piezz’ e fessi”.
L’australiano
Daniel Geale (8 vittorie),
superwelter ed ex olimpico di Atene, ha battuto Steve Douet per kot al 2°
round. Il match si è svolto a Blacktown
in Australia ed ha visto Geale, colpire con efficacia e precisione
l’avversario,
alternando colpi al corpo ed al
capo. Douet finisce al tappeto nel 1° round e due volte nel secondo prima che
l’arbitro fermasse il match. Nei pesi superpiuma, Billy Dib (7 vittorie), ha
battuto il filippino Jesar Anacajas per squalifica nel 5° round, per i ripetuti
colpi sotto la cintura che il filippino scagliava.
Ormai
il tifo irlandese
d’America e tutto per lui! Parliamo del peso medio John Duddy (12
vittorie), che a Mansfield, ha messo
ko al 1° round Joseph Brady. Il nordirlandese, aggredisce subito l’avversario
che finisce al tappeto una prima volta. Si rialza e cerca di resistere, ma un
maligno colpo al corpo gli fa piegare il ginocchio. Ascolta paziente il
conteggio, cerca di riprendere il match, ma il dolore è ancora forte e si
accascia al tappeto per il conto totale. Nei
superleggeri, l’altissimo Jorge Teron (6 vittorie), riceve
un “regalo” dai giudici che gli assegnano il verdetto contro Damon Antoine
al termine delle 6 riprese. In realtà per molti presenti il vero vincitore era
Antoine. Avvincente match nei superwelters, tra l’irlandese James Moore (2
vittorie), bronzo ai mondiali di Belfast del 2001 e Hollister Elliott.
Sorprendentemente Moore subisce un atterramento nel 2° round, ma nel 3°
recupera ed è impressionante nel piegare in due con un terribile colpo al corpo
l’avversario.
Il
peso welter Jose
Celaya, ha battuto nettamente ai punti in 8 rounds Holley Friday, a
San Jose davanti a circa 3000 spettatori. Adesso il record di Celaya è
di 23 vittorie e 3 sconfitte. Pochi
giorni dopo questo match, Celaya è stato fatto segno a colpi d’arma da fuoco
che l’hanno colpito solo di striscio.
Si
sono svolti a Colorado Springs , presso
il centro federale americano, i campionati nazionali USA per under 19.
Nei
minimosca, Vincent
Montoya, vicecampione USA seniores, ha
battuto
per outscore al 2° round David Sanchez.
Nei
pesi mosca vince il
californiano David Gaspar, che batte anche lui per outscore al 2° round il
texano Edward Hernandez.
Nei
pesi gallo, match molto
tirato con Shemuel Pagan di Brooklyn che vince sul filo di lana, battendo Jorge
Diaz.
Nei
pesi piuma, il promettente
Luis Del Valle, già vincitore dei Golden Gloves 2004, batte ai punti Abraham
Torres.
Nei
pesi leggeri, Danny Garcia,
vince il titolo, dopo un match molto incerto e ricco di fasi alterne, battendo
ai punti Lonnie Smith.
Nei
superleggeri, Willie Nelson
, terzo classificato ai seniores, vince battendo di stretta misura il campione
under 19 uscente David de la Cruz. Nei pesi welters, Enver Halili, riesce
a resistere al forcing finale di Peter Jesse Haro e vince il titolo.
Nei
pesi medi, vince il pugile
locale Mike Montoya junior, che malgrado il tifo accesso dei suoi tifosi non
“scalda” ulteriormente l’ambiente e vince un match molto tattico su
Enrique Niera per 5 a 4!
Nei
mediomassimi, vince Alan
Lawrence di Newark, battendo Patrick Galmore.
Lawrence vince anche la coppa del miglior pugile.
Nei
pesi massimi, Oleksandr
Mamoshuck anche lui di Brooklyn, campione uscente, vince un match tattico nei
confronti di Bear Richardson. Infine nei supermassimi, Francisco
Moncivais, con un preciso e potente colpo al corpo, mette ko al 1° round Sione
Pouha.
Tutti
i vincitori parteciperanno al torneo
Tammer che si svolgerà in Finlandia. Tra i vincitori del torneo un certo …Mike
Tyson.
Sei
un appassionato di pugilato? ti piace questa newsletter veloce e colorata? sei
in grado di fornire notizie su riunioni di pugilato dilettantistico in Italia?
offri anche tu un piccolo contributo a questa newsletter, basta scrivere
quando e dove si effettuera’ la riunione,….. se poi puoi mandare anche gli
accoppiamenti… benvenuto nelle news!
Eccheccevo’
saluti a tutti … anche al “ragioniere che non e’ dottore”
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