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Boxemaccheroni

 

LA GUERRA CHE SI E’ SCATENATA IN SENO ALL ’AIBA , HA FATTO LE PRIME VITTIME… LE DONNE !

Annullati i mondiali femminili a San Pietroburgo a pochi giorni dall’evento . Complimenti a tutti ! Come al solito ci rimettono atleti/e ed allenatori .

L ’AIBA si giustifica dicendo che mancavano le garanzie delle autorita’ regionali locali . Lascia veramente perplessi la circostanza e il modo in cui si è sviluppata tutta la vicenda . Noi ci chiediamo : “ ma  perché le garanzie non le hanno  pretese per tempo ? Bisognava proprio coinvolgere e penalizzare le atlete e le loro federazioni ? La faccenda doveva essere così eclatante ? ” .   Evidentemente non bastavano più le truffe dei verdetti pilotati ed i “ processi” senza imputati e senza accuse . Ci voleva altro ! Sono ai ferri corti . Chowdry non molla l ’osso ed anzi vuole piazzare suo genero alla segreteria . L’ottomano sente puzza di bruciato perché ad est i suoi “ elettori eccellenti” ( in primis l’esimio prof. Abijev… ) , si stanno mettendo sotto l’ala di Hussanov ( che vorrebbe il posto di Chowdry! ) . Lui sperava che Chowdry gli “ passasse” il testimone ed i relativi voti , ma questi non ne ha la minima intenzione ed i due hanno avuto un confronto molto “ duro ” in quel di Mosca… Forse è arrivata la fine di  Alì Babà ma non dei suoi 40… lazzaroni .

Ormai a furia di ripeterlo , siamo diventati patetici : ”  Se ne devono andare loro , chi li appoggia e chi li ha appoggiati! ”.

Ma mi raccomando , l’ultimo… spenga  la luce .

 

I russi , vista le difficoltà dell’AIBA di reperire un ’altra sede per i mondiali femminili , ne hanno offerto una a pochi chilometri da Mosca . Resta il rammarico di non vedere all’opera quelle rappresentative che magari avevano già staccato il biglietto per  San Pietroburgo e che non hanno la possibilità di poter affrontare spese supplementari per il nuovo appuntamento . Come al solito a pagare sono sempre quelli che lo sport… lo fanno !

 

Questa e’ bella

Intanto si ipotizzano ancora grandi movimenti politici intorno ai vertici AIBA e non e’ escluso che chi resta fuori dal giro delle alleanze che contano , possa dare vita ad un nuovo organismo mondiale . Chowdry può contare sull ’ Asia , Husanov  sul blocco ex russo , Doganelli su alcuni paesi africani , l’India e gli europei , ai quali sono state fatte piu’  promesse delle cariche disponibili . Girano per l’ Europa almeno 4 o 5 presunti successori di Jetchev . Qualcuno farebbe bene a non sottovalutare la volonta’ di Jetchev di conservare la “ poltrona ” e la sua indole piuttosto … vendicativa . Molte volte le sue “ ventilate ” dimissioni sono state “ esche ” per “ stanare ”  i troppo ” avidi ” e …castigarli .

 

Proseguono le proteste per Tallin .

 Stavolta a “ spiegarci ” che le cose successe agli Europei juniores non sono state così limpide , sono il Vice presidente  federale francese Baudel e l’inglese Jim Davison . La “ tribuna ” scelta è quella dell’autorevole rivista inglese “Boxing News”.  In realta’ il solo Davison ha concesso l ’intervista , lo “ sfogo ” di Baudel è stato preso dal sito federale francese. La prima cosa che emerge e’ che malgrado la differenza di colpi fosse stata portata da 15 a 20 , i verdetti di outscore sono aumentati . Davison parla di “ sbandieratori ” al tavolo delle commissioni  che “ segnalavano ” ai connazionali arbitri in giuria ( per evitarne l ’esclusione dal torneo… ) , per chi dovessero “ pigiare ” per “ entrare ” nel verdetto ( tutto il mondo è paese ed anche in certi tornei nostrani abbiamo visto segni da “ parcheggio difficoltoso ” ,  per indirizzare nella giusta direzione qualche “ amico presente in giuria ”… ) .  Davison sostiene che i pugili inglesi Jamie Cox e George Groves sono stati  letteralmente “ truffati ” ed eliminati dalla corsa alle medaglie . Cox combatteva con l’azerbagiano Natig Alishov ed erano in molti a ritenere che visto l ’andamento, del 1° round avrebbe vinto per outscore , ma non avevano fatto i conti con l’esimio professor Abijev che aveva “ preparato ” una giuria composta da un moldavo , un bielorusso , uno slovacco , un rumeno ( siamo già 4 a 0 per l’Est… )  ed un olandese .

Risultato : l ’azerbagiano chiude il 1° round con 3 punti di vantaggio ! Nel secondo round l’inglese si scatena e… va sotto di altri 4 colpi . A questo punto cambia modo di boxare , stravolge il suo pugilato e perde ( ma avrebbe perso in ogni caso ! ) . Nei pesi medi grande match con scambi serrati ed equilibrati  tra l’inglese Groves ed il russo Sklarov .

Risultato dopo il 1° round : 10 punti per il russo ! Nel secondo round , Groves, intensifica la sua azione, battendo in velocità il russo e sottraendosi alle sue repliche .

Risultato dopo il 2° round : perde per outscore ! Giuria composta da un estone , un armeno ( diceva Aldo Leoni : vorrei vedere un arbitro “ armeno ”… onesto ! ) , un ungherese ( boni  pure questi… ) , il solito rumeno ( e siamo sempre 4 a 0 per l ’EST ) ed uno svedese.   Baudel , dopo aver giudicato molto positivamente la prova sostenuta dai suoi atleti , dice di non provare invidia per i russi che hanno vinto quelle medaglie  in un clima di manipolazioni e di sospetti, che ne  hanno  sminuito enormemente il valore . Al contrario e proprio perché ottenute onestamente ed  in quel clima , le medaglie francesi, sono ancora più splendenti ed anzi : “ brillano con il colore del sole ” . Baudel ha detto di aver attraversato momenti di difficoltà per essersi sottratto ad intrighi e compromessi quando è entrato a far parte dell’EABA e dell’AIBA , ma  ha ribadito di voler continuare su questa strada.

Complimenti a monsieur Baudel e grazie per questo impegno,

a nome di tutti gli appassionati di questo sport!

TORNIAMO per un attimo ai mondiali femminili

La ormai “ mitica ” Simona Galassi , regala all’Italia un altro “ mondiale” . A Podolsk , in Russia , l’azzurra ha vinto la medaglia d’oro nella categoria dei 50 kg della 3^ edizione dei Campionati mondiali femminili di boxe .  Inutile dirvi che con il passare degli anni, la competizione diventa sempre più dura e selettiva , ma la nostra campionessa non conosce ostacoli . Battute nell’ordine la turca Hasibe Ozer per 13 a 10 ( ma il distacco era più netto di quanto dica il risultato… le solite  “cose turche ” ! ) , l’indiana Chowdhury Kalpana per 29 a 12 ed in finale la nordcoreana Ri Jong Hyang per 25 a 15 . 

Sfortunate le altre atlete che hanno incontrato avversarie molto quotate nel primo turno . E’ il caso di Laura Tosti , battuta nei 48 kg dalla forte russa Olesya Gladkova , mentre Loredana Piazza nei 52 kg ha reso la vita dura all’americana Sacred Downing , prima di cedere per 22 a 16.

Come sempre l’ottimo comportamento ed il prestigioso titolo sono stati ottenuti con la direzione della “ collaudata ” coppia Ronzini - Bergamasco.   

Se n’è andato Nicolino Locche!  Aveva 66 anni e dopo aver eluso le bordate e gli attacchi di tutti i suoi avversari, grazie alla sua straordinaria abilità difensiva, non ha potuto fare altrettanto con una grave crisi  cardiaca. I suoi tifosi lo adoravano e lo avevano soprannominato l’ “intoccabile” per questa sua capacità di “frustrare” gli avversari schivandone  i colpi.  Nel 1968  divenne campione del mondo per la WBA battendo il giapponese Paul Fuji (che aveva tolto il titolo al nostro Lopopolo).  Lo difese vittoriosamente per ben 5 volte (memorabile una sua difesa vittoriosa in 15 rounds con il colombiano Antonio “Kid Pambele” Cervantes!)  prima di “lasciarlo” al panamense Alfonso Frazer. Si parlò a lungo, in quegli anni, di un match con Arcari, che purtroppo non si concretizzò, privandoci del piacere di vederlo in azione dal vivo qui in Italia. Preghiamo per lui.

 

Ed a proposito di Cervantes, è curioso il fatto che per ben 3 volte abbia dovuto radunare i media del suo Paese, per far loro constatare che…non era morto! “La cosa mi divertirebbe e non sono superstizioso”, ha detto Cervantes, “ma la mia povera mamma (che è ancora viva…), ogni volta che riceve la notizia si dispera inutilmente e rischia di “restarci” !”. 

 

L’ex campione del mondo dei supermedi Anthony Mundine (24 vittorie e 3 sconfitte), ha battuto il tanzaniano Rashid Matumla (30   vittorie,8 sconfitte ed un pari), per arresto del combattimento alla 6^ ripresa. Matumla ha cercato di giocarsi la chance, ma la sua mancanza di potenza (tra l’altro è solito militare tra i superwelters…) non gli ha consentito d’impensierire Mundine. Il match si è svolto a Canberra ed è stato condotto a piacimento da Mundine, che quando ha alzato il ritmo, ha chiuso il match spedendo l’avversario , ormai frastornato dal cocktail di colpi incassati, al tappeto. Tutti i tifosi australiani attendono con trepidante attesa  che si definisca il match tra Mundine e Danny Green e stavolta pare proprio che il loro sogno si avveri. Il match assume forti toni razziali, perché Mundine è un aborigeno mentre Green discende dagli antichi colonizzatori inglesi. Nel resto del programma da segnalare la vittoria del peso superpiuma Ahmed Elomar (9 vittorie), che ha battuto il tailandese Kongoed Sithratkarn in 5 rounds. Ancora un Elomar, Mohamed (8 vittorie),  che sempre nei superpiuma, si sbarazza in 5 rounds di un altro tailandese, Wisanuthin Sor Sitthchai. Il mediomassimo Jamie Whiters (8 vittorie ed una sconfitta),  figlio di Jim Brown, un peso medio che nel 1970, si ritirò imbattuto dopo 19 matches, ha battuto nettamente ai punti in 4 rounds Daniel Amman.  Il padre di Jamie, Jim Brown (Brown è un alias…),ha allenato anche il campione WBC Jeff Harding. Chi non sospetta di doversi cercare un alias, qualora venisse a  combattere in Italia, è il mediomassimo debuttante Peter…Kazzi!   In attesa di scoprirlo, Peter (lo chiamiamo per nome per pudore…) ha battuto il neozelandese Daniel McKinnon per kot al 2° round.

 

A Civitavecchia, due pugili locali, il peso  leggero Emiliano Marsili (29 anni e 9 vittorie)  ed il peso piuma Massimo Morra (31 anni, 14 vittorie,una sconfitta ed un pari), hanno tenuto banco, battendo rispettivamente Miro Dicky per kot al 2° round e Bela Sandor ai punti in 6 rounds.

 

Aveva preparato tutto Bob Arum, l’organizzatore grande rivale di Don King. Da una parte Erik “el terible” Morales , dall’altra il    formidabile filippino Manny Pacquiao (40 vittorie,3 sconfitte e 2 pari). I due dovevano photoincontrare e battere rispettivamente Zahir Raheem ed Hector Velasquez, per poi risolvere tra loro la questione di superiorità. Bene! A dimostrazione che il pugilato è affascinante proprio perché non puoi dare nulla per scontato, Pacquiao, ha mantenuto le attese, distruggendo con metodo Velasquez (42 vittorie , 11 sconfitte e 2 pari) fino a metterlo al tappeto ed a stopparlo nel 6° round, mentre un sorprendente Zahir Raheem (27 vittorie ed una sconfitta), ha battuto il favoritissimo Morales (48 vittorie e 3 sconfitte) ai punti in 12 rounds. Inizio favorevole a Raheem che riesce ad accumulare un certo vantaggio colpendo duramente il messicano (5° round). Morales ogni tanto dà l’impressione di  riprendersi un po’, ma appare troppo lento rispetto ad un rivale motivato e vitale che  capito di poter cogliere la sua occasione, gli infligge  una lezione di boxe, colpendolo e sottraendosi alle repliche. Nella conferenza stampa successiva ai match, Bob Arum ha annunciato che il match tra Morales e Pacquiao si farà comunque. Morales ha detto di voler incontrare di nuovo Raheem che a suo parere ha un pugilato difficile e sfuggente e di voler ritornare nei superpiuma (il match con Raheem si è svolto al limite dei pesi leggeri…), una categoria più congeniale alle sue possibilità. L’hawaiano Brian Viloria (18 vittorie di cui 12 per ko), che rappresentò gli USA a Sydney, ha conquistato in modo fulmineo il titolo mondiale dei pesi minimosca, battendo per ko al 1° round il campione della WBC Eric Ortiz (24 vittorie, 5 sconfitte ed un pari). L’epilogo del match verso la fine del primo round, quando Viloria colpisce con un forte destro al capo il rivale che finisce al tappeto e tenta inutilmente di rialzarsi.  Nei pesi superwelters, l’armeno-americano Vanes Martirosyan, che ha rappresentato gli USA ad Atene, ha destato grande impressione battendo nettamente ai punti in 6 rounds  Luis Prieto. Con questa vittoria Martirosyan si è portato a quota 4! L’ex stella dei dilettanti David Rodela, finisce ko nel 3° round al cospetto di Hector Leyva, in un match dove i due pugili hanno praticamente trascurato ogni forma di  difesa.  Scambi feroci tra i due con Leyva che pizzica duramente il rivale che finisce al tappeto, si rialza, ma è visibilmente scosso, tanto da indurre l’arbitro a fermare il match. Rodela (2 vittorie ed un pari) era alla prima sconfitta. Arrivato al seguito di Pacquiao, si è presentato nel modo giusto, l’imbattuto peso gallo filippino Ray Bautista (15 vittorie, 12 prima del limite), che ha battuto il colombiano Felix Flores per ko nel 3° round.  Bautista prende subito in mano il match, prendendo in velocità l’avversario. Sul finire del secondo round, Bautista colpisce “duro” Flores, che riesce a sopravvivere grazie al suono del  gong. Nel round successivo l’epilogo con Bautista che pressa il rivale mettendolo al tappeto. Flores cerca di rialzarsi, ma si affloscia tra le braccia dell’arbitro che oltre a sorreggerlo… lo “ferma”. La riunione si è svolta allo STAPLES Center di Los Angeles, davanti a circa 11.000 spettatori.  Un’intera nazione, le Filippine, si è fermata per assistere in televisione al match di Manny Pacquiao. Il Ministero degli Interni di quel paese, ha dichiarato che durante il match sono diminuiti i reati, i giochi d’azzardo ed il consumo di droga. Un vero peccato che si sia trattato solo di 12 riprese! 

 

A Cardiff, l’organizzatore inglese Frank Warren, ancora arrabbiato con Ricky Hatton per il  “divorzio”, ha messo su una bella riunione,  imperniata sul gallese-sardo re dei supermedi della WBO, Joe Calzaghe (40 vittorie di cui 31 prima del limite) ed il kenyano Evans Ashira (24 vittorie e due sconfitte). Calzaghe ha totalmente dominato il  confronto vincendo praticamente tutte e dodici le riprese (in giuria l’italiano Caddeo). Purtroppo però, nel corso del 4° round ,Calzaghe, si è infortunato alla mano destra e salterà probabilmente il previsto match di riunificazione con l’americano Jeff Lacy.  Nei pesi superleggeri, secondo successo per il 18enne argento olimpico Amir Khan, che batte nettamente Baz Carey ai punti in 4 rounds. Nei pesi massimi, 3° successo per il peso massimo Darren Morgan (28 anni, alto 1.94), che batte l’anziano ed esperto Tony Booth ai punti in 4 rounds.  Nei pesi medi ritorno per il “tutta potenza” Gary Lockett (oro agli europei cadetti di Aosta), che batte per ko al 2° round Allan Gray. Lockett ha ottenuto il 24° successo contro una sola sconfitta. Nei pesi welters, Tony Doherty (22 anni e 15 vittorie), vince ai punti in 10 rounds con Taz Jones. Nei pesi welters, Barry Jones (5 vittorie) ha battuto Jaz Malik per kot al 1° round. Infine esordio per l’organizzazione Warren delsuperleggero Ezechiele Brook, detto “Kell”. Dopo la “perdita” di Ricky Hatton (che Warren si vanta di aver creato dal nulla…), Warren ha adocchiato il 19enne Brook imbattuto in 8 matches e lo ha scritturato. Brook l’ha subito ripagato, battendo ai punti in 4 rounds Ernie Smith.

 

Sempre in Inghilterra, ma a Sheffield, altro titolo mondiale WBO, questa volta dei mediomassimi, con Clinton Woods ( 33anni, alto  1.88, 38 vittorie, 3 sconfitte ed un pari), che batte ai punti in 12 rounds il messicano Julio Gonzalez (38 vittorie e 3 sconfitte), che comincia forse a “risentire” dei duri match disputati. Dopo 6 riprese abbastanza equilibrate, Gonzalez prova a forzare il ritmo e si aggiudica la 7^ ripresa, ma dal round successivo,Woods , azionando il diretto, prende il controllo del match fino alla fine.  Tra i match in programma da segnalare la sconfitta all’esordio nei mediomassimi dell’ex nazionale Steven Birch battuto da Nock Okoth ai punti in 4 rounds. La vittoria del polacco Grzegorz Proksa, argento agli europei juniores 2003 di Varsavia (quello del “giochetto” a Di Luisa…), che ha battuto Surinder Sekhan ai punti in 4 rounds, conquistando il 3° successo da pro.   

 

A Chaophraya Waterfront Pier nella provincia di Nonthaburi in Tailandia (…siamo stati precisi nel caso qualcuno volesse controllare…), il supermosca Pramuansak Phosuwan (29 vittorie ed un pari), campione dilettanti dell’Asia nel 1999, ha battuto per ko al 2° round , il filippino Jun Pader. Match poco impegnativo per il tailandese, che ha attaccato con successo sin dalle prime battute. In un altro match, l’ex campione dei minimosca IBF Ratanapol Sor Vorapin (40 vittorie,6 sconfitte ed un pari), ha battuto per kot al 3° round con 3 duri destri al corpo, l’indonesiano Arbon Beyer (e se per i filippini sorgono dei dubbi per le loro identità, con gli indonesiani è quasi certo!). Beyer ha però choccato la platea, quando nel 1° round, con un gancio destro ha messo in serie difficoltà il tailandese.  Sempre nei minimosca, Nethra Sasiprapa (11 vittorie), ha battuto ai punti in 6 rounds il filippino Edmind Verayo. Infine nei pesi paglia, Saengpetch Sor Sakulphan (10 vittorie ed una sconfitta), ha battuto per kot al 3° round un indonesiano che si faceva chiamare Alì Lisson .

 

Sempre rimanendo in tema di tailandesi, a Newcastle in Australia, il peso welter Chad Bennett (16 vittorie, una sconfitta e 3 pari),  ha battuto il tailandese Sakda Singwangcha  per kot al 6° round. Bennett, ha smorzato con colpi precisi alternando combinazioni al capoed al corpo, l’aggressività del tailandese, finchè  su un destro preciso l’ospite è finito al tappeto ed è stato fermato dall’arbitro. Nel primo round Bennet, si era ferito all’occhio per una testata di Singwangcha. Nei pesi supermedi, Daniel Lovett si è preso la rivincita nei confronti di Joel Burke, battendolo per kot conseguente a ferita. Match dominato da Lovett che ha messo al tappeto il rivale nel 1°,2°,4° e 6° round.  Nei pesi mediomassimi, l’ex olimpico Jamie Pittman (5 vittorie), sparring preferito di Danny Green, ha battuto per ko al 1° round Peter Brennan.

 

Il promettente peso gallo di Savannah, Al Seeger (25 vittorie ed una sconfitta), dopo aver “punito2 per 8 rounds Cesar Figueroa, mettendolo definitivamente al tappeto al 9° round, poco dopo il suono del gong dell’inizio della ripresa.  

 

A Lttle Rock , città che ha dato i natali all’ex presidente USA, Bill Clinton, il peso massimo Terry Smith (26 vittorie, una sconfitta ed un  pari), ha battuto ai punti in 10 rounds Julius Long. Pur vincendo nettamente, anche questa volta Smith ha destato delle perplessità per le sue limitate doti d’incassaggio (il 7° round l’ha visto in grosse difficoltà!).  Continuano a vincere e convincere i terribili fratelli Peterson. Il superleggero Lamont (13 vittorie), ha battuto facilmente ai punti in 8 rounds Ron Frankel, mentre il peso leggero Anthony (13 vittorie), ha battuto per kot al 6° round Jorge Alberto Reyes.

 

A Eagle Pass in Texas, il supermosca Jose Navarro (23 vittorie ed una sconfitta),classificato 1° nelle classifiche WBC, ha battuto per ko al 5° round il messicano Alfred Keeb Baas. Navarro ha vinto il match, per il suo metodico “lavoro al corpo”, culminato nel 5° round con un colpo ad effetto ritardato. Infatti nel 5° round, Navarro ha raggiunto l’avversario con un uppercut al corpo. Bass dopo aver incassato il colpo, ha cercato di fare un passo avanti ed è finito al tappeto!

 

 

Picture of Jon ThaxtonIl peso leggero inglese Johnathan Taxton (28 vittorie e 7 sconfitte), ha conservato il titolo WBF battendo per ko al 4° round il rumeno  Vasile Dragomir. Taxton ha dominato ogni minuto del confronto, con un avversario apparso troppo “tenero” per lui. Nel 4° round, Dragomir finisce al tappeto su un destro scagliato con ottima scelta di tempo dall’inglese. Negli altri matches, da segnalare la vittoria del 23enne peso medio Danny Smith  (1.83, 13 vittorie ed un pari), su Donvill Hnedrix per kot al 5° round. Debutto vittorioso per il peso massimo Sam Sexton  (21 anni, alto 1.93), che ha battuto ai punti in 6 rounds il veterano Paul Bonson. Infine, nuova sconfitta per uno stakanovista del ring! Il peso leggero Peter Buckley è stato battuto ai punti in 6 rounds da Jackson Williams. Con questa sconfitta Buckley ha un record di 31 vittorie,209 sconfitte e 11 pari. Buckley, ha 36 anni e… nessuna intenzione di smettere.

 

Ricordate Brutus , il forzuto avversario di “Braccio di ferro”? Nel pugilato ha un nome ed un volto, è quello del brasiliano Luciano Zoylone (31 anni, 20 vittorie ed un pari), alto 1.99). Zoylone che per l’appunto si fa chiamare “Brutus”ha battuto per kot al 1° round il connazionale Rafel Padia Leyte. L’unico pari, Zoylone, l’ha ottenuto la prima volta che ha combattuto fuori dal Brasile, con lo sconosciuto americano Anthony Moore!

 

E’ tornato nella “sua” Cleveland , l’organizzatore Don King, ed ha offerto un’opportunità al peso massimo suo concittadino Ray “l’uomo della pioggia” Austin, di combattere contro uno dei  “suoi” pesi massimi, quell’Owen Beck (24 vittorie e 2 sconfitte) del cui valore non siamo stati mai convinti. Austin  (1.96, 23 vittorie,3 sconfitte e 3 pari), dato per sicuro perdente ed avviato verso questa conclusione, ha saputo resistere alle “bordate” del rivale e trascinato dal calore del tifo dei 4000 spettatori presenti, ha effettuato una rimonta che lo ha portato a scaricare su Beck (che per resistere in piedi, si appoggiava alle corde…) colpi in quantità “industriale”. Alla fine delle 12 riprese una decisione controversa  lo premiava per la sua generosità, assegnadogli il verdetto. Nei massimi leggeri continua la “seconda” vita del panamense Guillermo “Gorilla” Jones (33 vittorie,3 sconfitte e 2 pari), che batte per kot al 4° round l’ex campione del mondo Wayne Braithwaite (21 vittorie e 2 sconfitte).  Come suo costume Jones (che è stato avversario mondiale di Laurent Boudani  …da superwelter), ha subito attaccato il rivale mettendolo in difficoltà e facendolo barcollare. Nel 3° round Braithwaite colpisce duro a sua volta Jones, con colpi al capo ed alla figura. Nel 4° round, ancora attacchi di Jones con numerosi colpi a vuoto. Braithwaite sembra non reagire e l’arbitro sospende il match tra le proteste di Braithwaite che non appare confuso o frastornato. “ Stavo aspettando pazientemente che l’arbitro ultimasse il conteggio e non mi sarei mai aspettato che mi fermasse!”, ha dichiarato Braithwaite.  Jones, a sua volta, dopo lo stop dell’arbitro, cade a terra vittima di uno strappo muscolare.Il match era valido come eliminatoria per i mondiali IBF,WBA e WBC. Sempre nei massimi leggeri, l’imbattuto Stev Cunningham (18 vittorie), ha battuto l’ex campione mondiale Kelvin Davis ai punti in 12 rounds, imponendogli il suo superiore ritmo. Anche questo match era valido come eliminatoria per il titolo IBF. Nel primo match, dopo la sconfitta che gli costò, nel 2003,  il titolo mondiale IBF dei pesi gallo, Tim Austin (26 vittorie,una sconfitta ed un pari), ha battuto per kot al 5° round Reynaldo Hurtado, dopo averlo messo al tappeto nel terzo round e due volte nel quinto prima dello stop. In un match molto “tattico”, pari in 12 rounds tra i supermedi James Toney (20 vittorie, una sconfitta ed un pari)  del Ghana e Randy Griffin (22 vittorie, una sconfitta e 2 pari). Costano  cari a Toney , due richiami per colpi bassi, senza dei quali avrebbe vinto il match. Nei pesi massimi, Donnell Holmes (23 vittorie ed un pari), che si fa chiamare il “vero addormentatore”, ha battuto per kot all’8° round Stacy Frazier, ma prima è finito al tappeto nel 1° round ( nel secondo round ha però messo, a sua volta, al tappeto il rivale).Nei mediomassimi, il promettente Corey Cummings (14 vittorie), ha battuto per kot al 10° round Tim Bowe, mettendolo anche al tappeto nel 5° e 7° round.

 

Per il titolo dell’Asia- Pacifico dei pesi supergallo, il giapponese Toshiaki Nishioka ha battuto ai punti in 10 rounds il filippino Pedrito  Laurente.  Dopo essere stato messo al tappeto nel 2° round ed aver passato brutti momenti nel 3°, il giapponese ha tirato fuori il cuore per ribaltare il risultato. Sempre nei supergallo, l’imbattuto e promettente Akifumi Shimoda (11 vittorie), ha battuto il campione tailandese Detchsiam Loogphodam ai punti in 8 rounds.  Shimoda si allena speso negli USA e si affida alle sapienti cure di  Floyd Mayweather senior.

A Berlino, il campione mondiale dei supermedi Markus Beyer (34 anni, 33 vittorie e 2 sconfitte), ha  battuto  ai punti in 12 rounds l’americano Omar Sheika. Beyer ha “anticipato” Sheika, partendo  subito forte ed assumendo immediatamente il controllo del match. Nell’8° round ha messo anche in difficoltà il rivale , ma senza riuscire a concludere. Sheika dal suo canto, ha combattuto con una ferita all’arcata sopraccigliare per tutto il match. Ha arbitrato l’italiano Barrovecchio. Per il campionato europeo dei pesi welters, il turco tedesco Oktay Urkal (35 anni, 36 vittorie e 3 sconfitte), ha battuto ai punti il sempre coriaceo russo Maxim Nesterenko, che per non smentirsi,  l’ha messo al tappeto nell’11° round. In giuria ancora l’italiano Barrovecchio.  Nei massimi leggeri, l’imbattuto 20enne Marco Huck  (11 vittorie), ha battuto ai punti in 10 rounds il più esperto Rudy May, dominando il confronto e facendo subire un conteggio in piedi al rivale nell’ultimo round . Nei pesi massimi, il tedesco Rene Dettweiller (22 anni, 1.93 e 13 vittorie), ha battuto ai punti in 6 rounds Ralf Pacheiser. Nei massimi leggeri, Kay Kurzawa (28 anni, 1.88, 20 vittorie ed una sconfitta), ha battuto per kot al 5° round il portoghese Antonio Quincanga, forte ma acerbo.  Vince anche il peso medio francese Christophe  Canclaux, che batte ai punti in 8 rounds Alexander Mateviechiuk.  Ancora pesi massimi con l’oro olimpico Alexander Povetkin (26 anni, 1.88, 2 vittorie), che batte per kot al 4° round Cerrone Fox, denza destare eccessivi entusiasmi. Ha combattuto anche il  20enne mediomassimo  cubano Yoan Pablo Hernandez, che si dileguò durante il torneo di Halle, qualche mese fa. Ha trovato rifugio in Germania ed ha combattuto con il ceko David Vicena, battendolo per kot al 2° round. Anche lui non ha destato una grande impressione.   Alla riunione hanno assistito 3500 spettatori.

 

Una settimana dopo a Berlino, nuovo match per il cubano Yoan Pablo Hernandez (da dilettante è stato campione mondiale juniores nei pesi massimi) contro lo slovacco Vladislav Druso. Veloce la conclusione, con Druso che finisce ko al 1° round.

 

Non si ferma l’attività in Germania, anche se la Universum ha voluto ridimensionare i propri organici annunciando che non intende 

 amministrare più di 15 atleti…donne comprese. Ed è proprio una donna, Regina Halmich, che davanti a circa 4500 spettatori, ha difeso Regina Halmichvittoriosamente (con decisione controversa), il titolo WIBF dei pesi mosca, battendo l’imbattuta spagnola Maria Jesus Rosa (19 vittorie)  ai punti in 10 rounds. La Halmich ha collezionato il 50° match (48 vittorie,una sconfitta ed un pari). Adesso la Halmich che è stata campionessa in 3 diverse categoria, vorrebbe incontrare nuovamente Elena Reid, con la quale pareggiò nel settembre dello scorso anno.  Nei pesi massimi, l’ukraino Vladimir Virchis  (32 anni, alto 1.96, 19 vittorie), ha messo ko al 1° round l’argentino Lisandro Diaz.  Virchis che qui in Germania ha battuto Taras Bidenko in uno dei match più drammatici visti negli ultimi anni, ha subito aggredito il rivale, stringendolo alle corde ed investendolo con una serie incredibile di colpi che hanno costretto l’arbitro ad intervenire per fermare il match. Ancora massimi con Egon Roth (alto 2.01, 12 vittorie), che ha messo ko in 2 rounds Chris Sirengo. Nei supermedi Dimitri Sartison (25 anni e 13 vittorie) ha battuto Sergey Sarchenko ai punti in 8 rounds, mentre il peso supermedio  Lukas Wilascek  (7 vittorie), ha battuto ai punti in 6 rounds Joseph Njoka Ngandu. 

 

L’ex campione mondiale dei pesi leggeri della WBA, Raul “Pepe” Balbi, ha battuto a fatica, ai punti in 10 rounds Guillermo “Zurdo de  Oro” Paz. Nella prima parte del match, Balbi, impreciso e lento, consente a Paz di acquisire vantaggio. Nel quinto round un colpo fa traballare Balbi. Il “successo” consiglia male Paz che si lancia sull’avversario deciso a “chiudere”. L’esperto Balbi lo aspetta calmo e lo coglie scoperto mettendolo al tappeto. Paz si rialza, ma il colpo l’ha scosso in modo evidente. Balbi finalmente si scuote dal suo torpore  e da quel momento il match pende chiaramente in suo favore.

 

Non sono molte le occasioni per parlare del boxing nicaraguese, perché l’attività è piuttosto ridotta per la continua migrazione dei migliori verso ”Los Etados Unitos”. Ogni tanto però qualcosa si muove. A Managua,  il peso leggero Adonis Rivas ha pareggiato con il panamese Leopoldo Arrocha.  Nella stessa serata, vittoria per Nerys Espinoza che batte ai punti in 10 rounds il venezuelano Darwin Zambrano.

 

Ed a conferma di quanto detto prima, vi diciamo che il picchiatore messicano, il peso gallo  Johnny Gonzalez (30 vittorie e 4 sconfitte), sfidante al titolo mondiale della WBA, ha rischiato di compromettere la sua qualifica, affrontando l’omonimo nicaraguense William Gonzalez (20 vittorie e 2 sconfitte) . Il match si è svolto a Tucson e nel 1° round Johnny ha atterrato con un gancio sinistro il rivale. William, gli ha restituito il “favore” nel 2° . Spettacoloso il 3°  round! Johnny, mette nuovamente al tappeto William, che si rialza ed a sua volta infligge un altro atterramento a Johnny. Questi si riprende ed a pochi secondi di questa  3^ incredibile ripresa, lo “incrocia” di nuovo e chiude la partita. Inutile dirvi l’entusiasmo suscitato tra i fans di Johhnny. Nei pesi supergallo, Jonathan  “Polvo” Oquendo (6 vittorie),  ha battuto ai punti in 6 rounds Elvi Martinez. Nei pesi leggeri, Aaron Garcia (6 vittorie), ex nazionale USA, ha battuto ai punti in 4 rounds Javier flores, dopo averlo atterrato due volte nel 2° round.

 

Si è rivisto, anche se solo nel parterre, il vecchio inossidabile “Lokomotora” Jorge Castro, dopo lo spaventoso incidente  automobilistico che l’aveva indotto addirittura in coma. Non ha voluto mancare all’esordio del suo pupillo, il supermosca Emiliano “Mariachi” Lencina, che esordiva al professionismo. La folla del Club social Deportivo Vicente Lopez, gli ha tributato una grande ovazione. Non altrettanto ha saputo fare il suo pupillo che mostrando gravissime lacune difensive, si è fatto battere per ko nel 3° round da Nestor “Maremoto” Martinez.

 

Continua la polemica tra Sulaiman presidente della WBC ed il clan di Roy Jones. In vista del match che questi dovrà sostenere con Antonio Tarver, Soulaiman ha dichiarato che Jones è stato uno dei più grandi campioni della storia , che non gli risulta che sia messo male finanziariamente, ma che gli consiglia di mettere da parte l’orgoglio di campione e di sottoporsi ad un esame neurologico. Il clan ha replicato che Jones gode di ottima salute, che Soulmain in un anno non si è mai preoccupato di telefonare a Jones per informarsi sulla sua salute, che Tarver non viene nemmeno classificato dalla WBC,che questo ente non è coinvolto nell’avvenimento.

 

Gennarino ha un desiderio, incontrare l’ottomano e chiedergli :” ma tu in che… ano sei nato?”. (…Gennarino si scusa  perchè non sa esprimersi bene in italiano, ma a noi la domanda sembra…calzante.).

 

 Secondo una statistica, il 17% degli uomini visita siti porno su internet, mentre sta sul posto di lavoro. La prossima volta che andate dal dentista e vuole mettervi le mani in bocca…pensateci! Ma mi raccomando non date tanta importanza alle statistiche! Dice Gennarino che le statistiche sono come le minigonne: “danno l’ idea, ma nascondono l’essenziale”! 

Due risate

Spinto dalla birra e da altri alcolici, pur di non perdere una scommessa un giovane decide di affrontare un orso infastidito.

 

Il fatto è avvenuto, in Ucraina, per la precisione nello zoo comunale di Cherkask.
Un giovane di 22 anni e i suio 4 amici, dopo avere alzato il gomito in qualche vicino pub hanno ben pensato di fare un giro allo zoo. Presi dall'alcool e dalla euforia hanno scommesso se il giovane protagonista della storia avesse veramente il coraggio di oltrepassare il recinto dell' orso e sfidarlo in un match di pugilato e il ventiduenne non si è certo tirato indietro. Dopo aver ricevuto alcuni pugni sulla zampa posteriore, il grizzly, infastidito anche dal fatto di non essere più solo nel suo territorio, ha risposto con una zampata che ha scaraventato a qualche metro di distanza il giovane sfidante.
Dopo tanto trmbusto, gli addetti alla sicurezza, accortesi del giovane spericolato, hanno chiamato la polizia
, salvando in tempo il giovane ormai vicino al KO.

I 5 amici hanno passato qualche giorno in carcere a smaltire la sbornia e riflettere sull'accaduto.

 

Trasferta  inglese per una rappresentativa azzurra.

Il match con la nazionale inglese si è svolto a Sunderland, ed ha visto impegnati 7 azzurri più due ragazze. 

i minimosca,  Alfonso Pinto ha battuto il peso mosca Don Broadhurst ( Birmingham ) , per 19 a 18. Match in cui Pinto, un po’ a corto di fiato , ha dovuto tirar fuori orgoglio e carattere , per non venir meno al suo “ blasone” .

Nei pesi mosca, buona prova di Vincenzo Picardi , che batte il londinese Stuart Langley per 15 a10 . In questo caso , Picardi , dotato di miglior fondo , riesce a scrollarsi di dosso il rivale nella seconda metà del match.

Nei pesi gallo , interessante esordio per il piemontese Davide Limone , che opposto all’inglese Mc Donald, tiene botta al ragazzo di Liverpool , smanioso di mettersi in mostra dopo l’infortunio alla mano .  Verdetto per 21 a 14 a favore dell’inglese , ma il “ ragazzino ” alla sua prima uscita internazionale , non è affatto dispiaciuto ed ha dimostrato di saper “ ascoltare ” l’angolo.

Nei pesi leggeri , l’inglese Frankie Gavin , che ha preso il posto di Amir Khan nella nazionale inglese , affrontava in rivincita Domenico Valentino. In questa stagione, Gavin ha disputato qualcosa come 26 matches , venendo sconfitto solo da un certo Mario Kindelan e da Valentino. Stavolta pero’ , il “nostro” rappresentante , non è riuscito a distanziare l’avversario che ha approfittato di un evidente calo di Valentino nel 4° round , per colmare lo svantaggio di 3 punti di inizio ripresa ed aggiudicarsi il match per 21 a 17. Un 4° round disastroso per Valentino , che si e’  fatto pizzicare troppo spesso dal diretto sinistro dell’avversario . Alla fine , grande emozione per Gavin che ha detto:

  E’ la vittoria più importante della mia carriera . Valentino è il  numero uno in Europa e questo successo mi riempie d’orgoglio ! ” .

Nel match successivo , solito forte finale per l’inglese Cox  , che batte nettamente Carmine Cirillo al limite dei pesi superleggeri. Match a senso unico. 

Nei pesi welters , un generoso Michele Cirillo, contende fino agli ultimi secondi la vittoria all’inglese  Selkirk,  che vince sul filo di lana .

Ultimo confronto al maschile tra Italia – Inghilterra , con Clemente Russo che batte ai punti il quotato ma deludente David Dolan per 15 a 11.

Tra le donne invece , sconfitta per entrambe le due nostre portacolori Claudia Apolloni e Giovanna Conti , superate da due ragazze inglesi che avevano a supporto un tifo scatenato di loro tifose ! Presenti un migliaio di spettatori .

Niente male se pensate che bisognava sborsare fino a 15 sterline per assistere al confronto.     

CIAO A TUTTI , ALLA PROSSIMA!

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