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Fefe’ & Coco’

Boxemaccheroni

 

Il mutico Gennarino

Il panamense Celestino Caballero (23 vittorie di cui 17 prima del limite e 2 sconfitte), ha conquistato la corona modiale dei supergallo della  WBA ad interim, battendo il veterano Yober Ortega (è nonno ed ha avuto 10 figli con 9 diverse donne…Gennarino un po’ invidioso lo chiama   “ Inseminator”) per ko al 4° round. Il match si è svolto a Panama City, ed è stato molto combattuto fino al momento in cui  Caballero ha “messo un colpo” devastante che ha posto fine al match. Come al  solito i valori dello sport lasciano il tempo che trovano davanti all’interesse. Il campione della WBA è l’iraniano-francese Mahyar Monshipour, che aveva difeso il suo titolo appena 4 mesi fa , quindi non si capisce proprio la necessità di questo campionato ad interim! Ma come dice Bertold Brecht: “ prima viene lo stomaco…poi la morale.”.

 

La Francia, sembra aver segnato il passo a livello professionistico ed a ciò si aggiungono i deludenti risultati di alcune “nuove leve” che nei momenti topici falliscono, creando quel vuoto d’interesse che allontana il pubblico. A Saint Nazaire, il mediomassimo Jean Luis Mandegue (16 vittorie ed un pari), che da dilettante è stato vicecampione mondiale, ha conosciuto l’onta della prima sconfitta, venendo battuto per kot al 9° round dallo svizzero-marocchino Sofiane Sebihi (8 vittorie di cui 7 prima del limite). Già al tappeto nel 1° round, Mandegue, non si è piu’ ripreso. Nel 9° round un destro accusato vistosamente, costringe l’arbitro a contarlo; quando il match riprende il francese,di nuovo investito da una serie di Sebihi, viene salvato dal getto dell’asciugamano. “Il match precedente è finito al 1° round ed ha impedito che Jean Louis svolgesse un adeguato riscaldamento, così il colpo di Sebihi al 1° round l’ha trovato ancora freddo!”.   Queste le giustificazioni addotte da Marcel Denis, allenatore di Mandegue, che a sua volta ha chiesto la rivincita. Nella stessa riunione, un altro imbattuto ha “macchiato” il suo record. Si tratta di Achille Omang Baya (5 vittorie), che è stato battuto da Abdelkader Benzinia per kot al 4° round.

 

Un’altra “delusione” è venuta da  Denis Saioni  (20 vittorie e 2 sconfitte), che a Nizza, è stato battuto dal belga-congolese Bendele Ilunga (21  vittorie,8 sconfitte ed un pari) per kot al 9° round.  Match intenso e combattuto, ma condizionatoi dalla superiore potenza del coloured belga. Nella stessa serata, vittoria del locale peso medio Josè Tavares  (5 vittorie ed una sconfitta), recente vincitore di Alex Celotto, che ha battuto ai punti in 6 rounds, un altro “italiano” imbattuto, l’ukraino di Davide Buccioni, Serguey Demechenko (5 vittorie).   Infine grande entusiasmo per il debutto del giovane Tolonese di Alain Ruocco, il 18enne Jeremy Parodi che ha battuto ai punti in 4 rounds il rumeno Andrei Florin.

 

Purtroppo le speranze francesi subiscono un altro duro colpo con Mehdi Sahnoune (31 vittorie ed una sconfitta), che ad Halle in Germania, ha fallito l’assalto al titolo mondiale WBO dei mediomassimi, detenuto dall’ungherese di Germania Zsolt Erdei (22 vittorie di cui 14 prima  del limite). Non è stato un grande match per i 3000 spettatori, ma ha comunque riservato emozioni, per l’andamento alterno che ha avuto. Infatti ad un buon inizio di Erdei, ha fatto seguito il ritorno di Sahnoune,che con il suo sinistro in gancio ed in uppercut, ha creato molti problemi al magiaro che in alcune occasioni è sembrato sul punto di cedere. Fortunatamente, dal  10° round, l’ungherese  ha trovato energie preziose per capovolgere l’andamento del match e battere prima del limite nell’ultima e 12^  ripresa l’avversario. Infatti Erdei ha colpito duro con un gancio sinistro che l’ha fatto barcollare e rendere inerme sulla successiva serie, finchè non è intervenuto l’arbitro ad interrompere il combattimento. “Sono contento di aver disputato un match spettacolare e contro un pugile di classe che mi ha impegnato molto!”. Ha dichiarato un raggiante Erdei.  Nella stessa riunione il peso massimo Ruslan Chagaev (17 vittorie ed un pari), ha battuto l’inglese Mark Krence (21 vittorie e 4 sconfitte)per ko al 5° round. Chagaev ha fatto subire tre atterramenti a Krence, l’ultimo dei quali definitivo! Nei supermedi, il tedesco mario Veit, ha battuto ai punti con decisione a maggioranza, il venezuelano residente in Germania, Gusmyl Perdomo, che è finora l’unico vincitore del “castigatore” francese Jose Tavares.  Nei pesi piuma al femminile, vittoria di Ina Menzer, che ha battuto Silke Weickenmeier ai punti in 10 rounds per il titolo WIBF. Nei pesi medi, l’ungherese Karoly Balzsay (10 vittorie), ha battuto nettamente ai punti in 8 rounds Sergey Karchenko. Balzsay è considerato l’erede di Erdei, mancino come lui.

 

A Bastia Umbra, Michele Di Rocco (8 vittorie), ha conquistato la corona italiana dei pesi superleggeri. Si è trattata di una vittoria netta  ottenuta in  virtu’ di una costante iniziativa e controllo del match. Massimo Bertozzi, si è limitato a sottrarsi al combattimento nella speranza di poter venir fuori nella seconda parte del match, ma Di Rocco non ha avuto “cali fisici” ed ha condotto in porto un successo molto largo nel punteggio. Nel resto del programma, i soliti match dal verdetto scontato  che hanno visto il superwelter Michel Luca Pasqua (22 anni e 4 vittorie), battere Virgil “perdo sempre” Meleg per kot al 4° round e Alberdo Servidei (30 anni, 21 vittorie ed un  pari) battere Csaba “ma quanno vinco?” Ladany per kot al 5° round. Da segnalare che il superpiuma Antonio De Vitis (4 vittorie), ha messo ko al 1° round Angelo Jodice (36 anni, 11 vittorie,10 sconfitte ed un pari), al rientro dopo qualche anno di assenza, mentre hanno esordito il peso massimo Gianluca Sirci, che ha battuto Zoltan Komlosi ai punti in 6 rounds e  il peso mediomassimo calabrese Francesco Versaci che ha battuto Bela Kiss ai punti in 6 rounds.

 

 

 

A Noventa Padovana, il superleggero Devis Boschiero (24 anni e 7 vittorie), allievo di Gino Freo,  ha battuto il rumeno Ilie Bobob per

 squalifica al 3° round, ottenendo l’ottavo successo. In realtà un arbitraggio piu’ puntuale avrebbe potuto “salvare” la situazione. Infatti il pugile rumeno era stato colpito da Boschiero mentre stava raccogliendo il paradenti e si è talmente arrabbiato per la mancata tutela arbitrale che si è allontanato dall’angolo durante l’intervallo. Poi ci ha ripesato, ma ormai aveva abbandonato il “quadrato” ed è scattata la squalifica. 

Sempre in Italia, ma a Cardito  vicino Napoli, località rinomata per i caseifici che  producono la famosa mozzarella di bufala, un altro promettente pugile italiano, il peso welter Christian De Martinis (14 vittorie di cui 10 prima del limite), ha conservato il titolo italiano, battendo per kot all’8° round il sempre competitivo Vincenzo Finzi. Sul piatto della bilancia ha pesato la superiore potenza del piemontese che nel 2° round ha inviato al tappeto l’avversario, che è stato abile a non farsi travolgere ed ha resistito fino alla conclusione arrivata all’8° round. Nei pesi medi ritorno per il 25enne Gaetano Vespro, che batte il “perdente cronico” Alexandru Manea ai punti in 6 rounds. Nei superwelters, Salvatore Annunziata (22 anni e 2 vittorie), ha sconfitto il rumeno Bogdan Stratila per kot al 3° round.Nei pesi welters Giuseppe Langella ha vinto il secondo match da professionista, battendo Caciula Mihai per kot al 5° round. Probabilmente affascinati dalle continue sconfitte dei rumeni, in Italia, ne abbiamo adottato uno, il peso leggero Tiberiu Ciubotaru, che ha battuto ai punti in 6 rounds il connazionale Robert Crista ( ma il pari sarebbe stato già un regalo…). Vedendo sul ring questi rumeni, gli appassionati  ingenui  sono portati a credere che da quelle parti la boxe è ai primordi. In realtà basta guardare alcuni importanti tornei dilettanti per capire che non è proprio così. Se poi date uno sguardo alle cronache pugilistiche del Canadà, capirete dove vanno a finire i rumeni … buoni!

 

In Canadà a Montreal, il peso massimo rumeno Claudiu Rasco (27 anni, 8 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto ai punti in 8 rounds John Battle.  Rasco è alto 1.96! Nei pesi medi, il promettente canadese di origine haitiana, Jean  Pascal (22 anni e 7 vittorie), ha messo ko al 1° round Jesse Sanders, facendo vedere chiaramente di essere pronto per impegni più sostanziosi. Nei pesi superleggeri Herman Ngoudjo (12 vittorie), camerunese residente, ha battuto ai punti in 12 rounds Emanuel Augustus, per il titolo internazionale WBC. Match dal finale thrilling per il camerunese, che ha accumulato punti finchè Augustus si è limitato a fare il “clown”  senza  tirare colpi. Nel 12° round, un po’ troppo tardi,  ha capito perché si trovava da quelle parti e perché l’avessero pagato ed ha smesso di “giocare”. Il risultato è stato che ha cominciato a colpire duro, mettendo al tappeto il camerunese a soli 30” della fine del match. Questi però è riuscito a rialzarsi ed a finire il match. Infine sempre nei pesi massimi, un altro camerunese residente, Paul Mbogo (9 vittorie ed un pari), ha battuto per kot al 7° round Earl Raymond Hayes.

 

Il peso superwelter ugandese Kassim Ouma, reduce dalla sconfitta subita per mano del russo Roman Karmazin, è tornato alla vittoria,  battendo ad Atlantic City, Freddy Cuevas, per abbandono al 4° round. Ouma è sembrato rinato con Cuevas, spedito già al tappeto nel 1° round, ma bisogna considerare che Cuevas non è…Karmazin. Nei superleggeri, per la gioia dello zio che se lo coccolava con gli occhi, Demetrius Hopkins, nipote di Bernard, ha battuto per kot al 9 round Ernesto Zepeda, apparso troppo lento per il giovane Hopkins. Infine ancora una vittoria ( e sono 3…), per l’ex nazionale USA Rock Allen, che ha battuto Candelario Herrera per kot al 2° round.

 L’inglese Junior Witter (32 vittorie,una sconfitta e 2 pari), ha conservato la corona europea, quella del Commonwealth e quella inglese dei superleggeri, battendo  ai punti in 12 rounds il connazionale Colin Lynes (26 vittorie e 2 sconfitte)  nella York Hall di Londra.Dopo un buon inizio, dalla 4^ ripresa, Witter ha cominciato ad irridere l’avversario, abbassando le mani e facendogli le “boccacce”. Lynes, ha approfittato di uno di questi momenti di rilassatezza per colpirlo duro un paio di volte. Redarguito dal suo angolo, Witter, ha ripreso a combattere con piu’ accortezza, ma il suo avversario aveva ormai preso confidenza e gli ha reso la vita dura fino alla fine. Nei pesi superleggeri l’imbattuto Dave Stewart (17 vittorie), ha sconfitto Judex Meemea ai punti in 6 rounds. Dopo un primo round che sembrava spianargli la strada di un successo repentino, Stewart ha invece dovuto fare i conti con Meemea, che gli ha reso la vita dura fino alla fine. Nei pesi piuma, il promettente e piacevole a vedersi Billy Corcoran (21 anni), ha battuto per kot al 4° round Roy Rutheford (32 anni).   

 

Settimana nera per gli imbattuti. A Uncasville, l’ex sfidante al titolo mondiale, il mediomassimo Eric Harding (22 vittorie, 3 sconfitte ed un  pari), ha battuto ai punti in 10 rounds con decisione unanime il fratello di Zab Judah, Daniel (20 vittorie e 3 pareggi). Inizio lento con i due pugili (entrambi mancini…), che si studiano senza affondare i colpi. Judah sembra in attesa di piazzare il colpo vincente, mentre Harding tocca con colpi isolati.Nel 7° round la svolta del match, con Harding che colpisce duro e prende l’iniziativa del match.  Judah finisce boccheggiante l’ultima ripresa. Nei pesi massimi, il “bianco” Dereck Rossy un ex giocatore di football americano per il Boston College, ha ottenuto il suo 9° successo, battendo ai punti e nettamente in 8 rounds David Polk. Seconda sconfitta per il nigeriano Ehinomen Ekhikhamenor, che è stato battuto nei mediomassimi ai punti in 6 rounds da Daniel Sakey (10 vittorie, un pari ed una sconfitta).Nei pesi piuma, Matt Remillard (6 vittorie), ha affrontato il suo impegno più duro, mettendo ko in 2 rounds il duro e tenace Alexis Rubin, che ha subito anche altri atterramenti, ma si è sempre rialzato ed alla fine è stato fermato solo dall’arbitro.

 

A Temecula in California, l’ex campione dei pesi welters della WBC Vernon Forrest (36 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto il coraggioso Elco Garcia (18 vittorie e 3 sconfitte)  per ko al 10° round. Il match si è svolto al limite dei superwelters, perché Forrest ormai non fa piu’ il welter!  Dopo un autentico calvario subito da Garcia,  Forrest  ha chiuso il match con un gancio sinistro al 10° round che ha fatto nascere polemiche e discussioni. “Cervellotica”  la decisione arbitrale, con Garcia che viene sbilanciato e spinto a terra da Forrest, nella foga di chiudere il match. Garcia si rialza e porge le mani all’arbitro per farsi pulire i guantoni (avendo toccato il tappeto…), l’arbitro non fa in tempo ad allontanare  Forrest,che  questi con scarso fair play, colpisce con due violenti ganci l’indifeso Garcia che piomba al tappeto.L’arbitro Pat Russell, senza nemmeno iniziare il conteggio lo dichiara out tra le proteste del pubblico e dell’angolo di Garcia.  La commissione arbitrale della California ha avviato un’inchiesta. Nei pesi welters, Hector Camacho junior (38 vittorie,una sconfitta ed un pari) ha dominato Nelson Estupinan (12 vittorie ed una sconfitta) ai punti in 8 rounds con decisione unanime, malgrado un atterramento subito nel 3° round. Infine nei pesi massimi, Chris Arreola (12 vittorie di cui 11 prima del limite), ha battuto Dominic Jenkins per ko al 2° round in un match che malgrado la breve durata ha mostrato fasi molto eccitanti.

Sempre in California ma a Santa Ynez, il peso piuma brasiliano Araldo Nunes due volte olimpico, ha battuto ai punti in 10 rounds il messicano Adalberto Borquez, apparso troppo inesperto per il brasiliano residente da tempo nel New Jersey.

 

A Toronto, ancora una convincente  prova del 25enne supergallo canadese Steve Molitor (22 vittorie), che ha battuto l’argentino Jorge Paredes  per kot al 3° round. Anche se l’avversario combatte poco e di rado, Molitor ha comunque mostrato le sue qualità. Nei pesi leggeri, ha combattuto e vinto ai punti in 4 rounds, Antonio De Marco (5 vittorie), ma non fatevi ingannare dal nome italiano…è messicano! Il suo avversario Abel Hernandez ha perso praticamente tutte le riprese.

 

Ad Hollywood in Florida, scontro tra picchiatori nei pesi massimi. Il 32enne samoano David Tua (43 vittorie di cui 38 prima del limite, 3 David Tua sconfitte ed un pari),  ha battuto Cisse Salif (17 vittorie di cui 16 prima del limite , 4 sconfitte e 2 pari),  pugile del Malì, ai punti in 10 rounds con decisione controversa (98 a 92,96 a 94,94 a 96). Tua subito aggressivo impone il ritmo del match, lavorando al corpo Salif ed alternando ganci destri al viso. L’avversario, piu’ alto cerca di mantenere la distanza con il suo jab sinistro. Nell’ultima parte del match la battaglia si fa piu’ intensa, ma è la superiore potenza di Tua e i suoi colpi piu’ netti che decidono il verdetto. Nella stessa categoria, Zuri Lawrece (19 vittorie, 10 sconfitte e 4 pari, vincitore di Paolo Vidoz), ha creato la sorpresa della serata battendo ai punti nettamente in 10 rounds l’ex sfidante mondiale Jameel Mc Cline (32 vittorie,5 sconfitte,3 pari). Lawrence , che è alto 1.91, ha meso piu’ volte in difficoltà Mc Cline, senza atterrarlo.  Si sono esibiti anche due interessanti “prospects” (speranze) come dicono gli americani. Nei pesi medi, il terribile picchiatore colombiano Edison Miranda  (25 vittorie di cui 22 prima del limite), ha battuto per ko al 3° round Sherwin Davis (18 vittorie ed una sconfitta), con un devastante gancio sinistro, finito al tappeto già nel 1° round e stoicamente resistente. Nei superwelters, l’ebreo di origine bielorussa ma residente a New York, Yuri Foreman (18 vittorie), ha battuto Troy Lowry , dominandolo ai punti in 10 rounds e vincendo tutte le riprese.Ha combattuto anche l’alto peso leggero Jorge Teron (6 vittorie), che ha dato vita con Jeff Hines ad un bel match, concluso quando la “mano pesante” di Teron (3 volte vincitore del Golden Gloves da dilettante), si è fatta definitivamente sentire nel 5° round..

 

In Australia, l’ex olimpico Daniel Geale (8 vittorie), superwelter, che in molti ritengono l’erede di Danny Green, ha battuto l’ex campione  australiano Gary Comer per ko all’8° round. Prima di chiudere il match, l’ex campione dei Giochi del Commonwealth, aveva a sua volta toccato il tappeto nel 7° round. Il match si è svolto a Broadbeach nel Queensland. Sempre in Australia, ma a Punchbowl nel New South Wales, il massimo leggero Jamie Withers ha battuto per kot al 2° round Teari Heta.

 

Evento storico in Thailandia,  nella prigione statale di Pathumthani, si svolgerà il campionato mondiale femminile di pugilato WBC dei pesi paglia tra l’americana Carina Moreno (7 vittorie) e la tailandese Nongmai Sor Siriporn , una detenuta che uscirà presto per buona condotta, e che nel 2005 ha conquistato il titolo di campionessa dei Giochi delle prigioni tailandesi. Ancora una volta il pugilato si offre come fonte di riscatto per i caratteri “ribelli”.

 

 

A Duesseldorf in Germania, davanti a circa 5.000 sperttatori, il polacco Tomasz Adamek (29 vittorie di cui 21 prima del limite), ha battuto  per ko al 6° round il tedesco Thomas Ulrich (28 vittorie ed una sconfitta, bronzo ad Atlanta 96).Era in palio il  titolo WBC dei mediomassimi. Il combattimento era su un piano di equilibrio, quando nel 6° round, Adamek, colpisce duro con un potente diretto destro al mento il teutonico, spedendolo al tappeto. Ulrich si rialza al 9”  ma non sembra in condizione di continuare e l’arbitro giustamente pone fine al match. Nella stessa serata la “pantera nera”, il peso massimo cubano Juan Carlos Gomez (39 vittorie ed una sconfitta), ha battuto l’americano ex campione del mondo Oliver Mc Call (45 vittorie 8 sconfitte)  ai punti in 10 rounds con decisione unanime.  Ottimo l’avvio di Gomez che ha accumulato un vantaggio tale nelle prime riprese da rendere impossibile la rimonta tentata da Mc Call negli ultimi due rounds.  In un altro match, l’australiano residente ormai negli USA, Paul “Uragano” Briggs (23 vittorie di cui 18 prima del limite e 2 sconfitte) , sfidante di Adamek in uno dei piu’ bei matches dell’anno, ha battuto per kot al 5° round il mestierante americano Etienne Whitaker.Nei superleggeri il francese Willy Blain (8 vittorie), dotato di tecnica superlativa ma con i “piumini” nelle mani, ha battuto ai punti in 8 rounds il coraggioso belga Erik Nazarian. Nei pesi massimi, il croato  Mario Preskar (7 vittorie ed un pari), tornato in Europa dagli USA, ha battuto per kot al 2° round il modesto Vlado Szabo.Nei pesi supermedi, Lukas Wilaschek (7 vittorie) ha battuto bene ai punti in 6 rounds, il resistente ghanese Joseph  Sakordie. Vittorie anche per i turchi olimpici (“vedovi” Doganelli…) Mustapha Karagol (4 vittorie)  che batte lo slovacco Joseph Sovijus in 4 rounds, prima di averlo messo al tappeto nel 1° e nel 2° round e il massimo leggero Ertugrul Ergezen ( scandaloso vincitore dell’inglese Dave Dolan agli europei di Pola…), che ha battuto per kot al 3° round lo slovacco Eduard Klimko. Per Ergezen è stata la 3^ vittoria da prof. Tornato sul ring dopo un “soggiorno” in carcere, il supermedio imbattuto Juergen Brahmer (24 vittorie di cui 20 prima del limite), che ha costretto il tedesco armeno Roman Aramian ad abbandonare all’inizio del sesto round. Infine si è disputato il campionato femminile dei pesi mosca tra Julhia Sahin (12 vittorie) e Daniela Graf, vinto dalla prima in 10 gradevoli rounds. La Graf rientrava dopo due anni e mezzo della sconfitta subita contro la stessa Sahin.

 

Il vincitore del reality televisivo “The contender”,  che negli USA ha fatto record di ascolti, il peso medio Sergio Mora (16 vittorie), ha   confermato l’esito del confronto televisivo, battendo ancora una volta il suo avversario Peter Manfredo (23 vittorie e 3 sconfitte) ai punti in 8 rounds. Match che è stato una replica dell’altro, con i due pugili a scambiarsi colpi su colpi per tutta la durata del match. Anche se con Mora leggermente piu’ attivo. In una delle decisioni piu’ “ ingiuste “ dell’anno, il supermedio Anthony Bonsante, ha perso nuovamente ai punti in 5 rounds in rivincita con Jesse Brinkley, che lo aveva messo ko l’anno scorso. A nostro giudizio Brinkley aveva perso tutti i rounds. In un altro match il peso medio Juan De La Rosa (14 vittorie), ha battuto ai punti in 6 rounds Jesse Orta. Alla riunione, che si è svolta allo STAPLES Center di Los Angeles,incredibile ma vero, hanno assistito ben 15.000 spettatori a dimostrazione che la curiosità va stimolata!

 

 

Ad Orlando in Florida,il mediomassimo Prince Badi Ajamu (22 vittorie di cui 13 prima del limite ed una sconfitta), ha conservato la corona  internazionale della WBC, battendo Orlando Rivera per kot al 9° round.  Rivera ha cercato d’imprimere un ritmo molto sostenuto al match, fin dall’inizio, scaricando valanghe di colpi al corpo di Ajamu. Dal 4° round però Ajamu passa al contrattacco e nel 9° round un uppercut invia Rivera al tappeto costringendo l’arbitro a fermare il match.Tra i match in programma, da registrare il vittorioso rientro dopo due anni dell’ex campione WBC dei pesi leggeri Stevie Johnston, che ha battuto ai punti in 8 rounds da superleggero James Craydon.

 

A Struer in Danimarca, riunione professionistica che ha visto impegnato il peso massimo Richel Hersisia (31anni, 26 vittorie ed una sconfitta), pugile delle Antille Olandesi che ama definirsi il nuovo “Sonny Liston” e che ha battuto per kot nel 2° round il rumeno Ioan Mihai. Ha combattuto anche l’ugandese-svedese Sam Rukundo (25 anni e 5 vittorie), che ha sconfitto ai punti in 6 rounds il magiaro Bela Sandor. Nei massimi leggeri, il danese 29enne Lasse Johansen (13 vittorie), ha battuto Martin Tudor per kot al 3° round.   Particolare curioso, il clou della manifestazione era affidato ad un dilettante locale, Kim Jorgensen, che ha battuto con due verdetti a uno tale Thor Claxton (che forse aveva vinto…). L’organizzatore Henk Risum, evidentemente conosce il fatto suo perché per l’occasione è riuscito a convogliare intorno al ring ben… 5000 spettatori!

 

A 53 anni di età è morto uno dei piu’ grandi pugili dello Zambia, Lottie Mwale. Da circa sei anni  combatteva contro il morbo di Parkinson. Fu campione mondiale militare e perse con Saad Muhammad quel titolo mondiale che oggi con il proliferare delle “sigle” deterrebbe senz’altro. E’ stato per 9 anni campione del Commonwealth e per 20anni campione nazionale. Si ritirò nel 1994 e da qualche anno viveva grazie ai sussidi statali ed a donazioni di vecchi tifosi. 

A Viller le Bouillet, continua il cammino vittorioso di due interessanti pugili belgi, che stanno ridando fiato e consistenza al pugilato locale. Nei supermedi, il 22enne ben attrezzato fisicamente Michel Henrotin (8 vittorie), ha battuto Danny Thiele per kot al 2° round. Nei pesi superwelters, il 21enne Cedric Charlier (9 vittorie), ha battuto ai punti in 4 rounds Seyerdin Syroos.

 Una delle pugili piu’ interessanti del mondo “pound for pound” come dice Rino Tommasi, Mary Jo Sanders di Detroit (17 vittorie), ha conquistato un facile successo, battendo ai punti in 6 rounds Yvonne Reis. Nel sottoclou, l’olimpico di Atene, Devin Vargas ha battuto con decisione controversa David Cleadge, dal quale ha ricevuto troppi colpi.

 

Trasferta vittoriosa in Thailandia per il superwelter giapponese Toshiharu Kaneyama, detto “Crazy Kim “ (Kim il pazzo) che a

 Bangbuathong ha fulminato al 1° round il tailandese Jaipetch Kiatmuangkan, sorpreso dall’iniziale attacco del giapponese che ha chiuso il tutto con un gancio destro. L’onore tailandese viene salvato da Chonlatan Piriyapinyo (10 vittorie), che batte in 12 rounds il filippino Dominador Agrabio, che complice anche una ferita riportata nel 7° round,  smentisce il suo nome perché perde tutte le riprese.  Nei pesi superpiuma, il tailandese Pongsith Wiengwiset (14 vittorie e 2 sconfitte), che si fermò nei “quarti” alle Olimpiadi di Atlanta, ha battuto il campione filippino Jun Paterna, ai punti in 6 rounds.

 

In Spagna, ad Alicante, il supergallo 19enne Kiko Martinez (10 vittorie), ha battuto Manuel Sequero per ko al 2° round. Nella  stessa serata, il norvegese peso massimo Leif Larsen, solito trascorrere lunghi periodi di allenamento in Spagna, ha battuto per kot al 2° round Zoltan Petranyi. Mentre a Mallorca, il massimo leggero David Quinonero (29 anni, 20 vittorie ed una sconfitta), ha battuto per kot al 4° round il turco tedesco Bruce Ozbek. Quinonero ha subito l’unica sconfitta in carriera all’esordio per ko e per mano di David Blanco. Ozbek è un campione di livello mondiale nelle arti marziali, ma nel pugilato si dibatte nella mediocrità.

L’argento olimpico di Sydney, lo spagnolo Rafael Lozano, da professionista sta un po’ deludendo. Ad  Alcobendas, ha battuto al limite dei minimosca, il brasiliano Reginaldo Carvalho Martins per kot al 3° round, collezionando la 17 vittoria contro 2 sconfitte. Dopo 20 match, in una categoria non proprio affollata (specialmente in Europa…), lo aspettavamo ad  impegni piu’ sostanziosi. Nei pesi superwelters, il 30enne spagnolo Pablo Navascues (23 vittorie ed una sconfitta), ha battuto il danese Christian Bladt ai punti in 12 rounds. Bladt sembra avviato ormai ad un inesorabile declino. Nei supergallo, il colombiano naturalizzato spagnolo Frnaklin Tewran (24 anni, 21 vittorie e 2 sconfitte), ha meso ko al 6° round Yersin Jailauov. 

 

Una riunione pugilistica nel lontano Kazakistan e nella lontanissima e fredda Almaty (c’è lo stadio del ghiaccio più grande dell’Asia-Europa),  è un avvenimento raro, anche perché il pugilato professionistico non alletta i pugili di questo paese in quanto non lo ritengono remunerativo se pensiamo alle prospettive di un dilettante che, se vincitore olimpico o  medagliato, si assicura un posto in parlamento o di alto rango nella compagine governativa. Tanto per fare un esempio, il kazako Konakbakiev, avversario di Patrizio Oliva alle Olimpiadi di Mosca (a quel tempo era russo…), è governatore di una delle provincie kazake. Bene tutto questo per dirvi che il supermosca Marat Mazimbaev (29 anni,14 vittorie e 3 sconfitte), ha battuto il tailandese Decha Bankluagym ai punti in 12 round per il titolo WBO internazionale e quello mondiale dell’IBA.  Nei pesi massimi, il 26enne Nikolay Popov (15 vittorie e 2 sconfitte), alto 1.96, ha battuto il giramondo americano Sedrick Fields ai punti in 10 rounds. Sempre nei supermosca il sudafricano Mwana Matumla (30 anni, 15 vittorie ed una sconfitta), ha battuto per decisione controversa in 10 rounds Alexander Fedorov. Infine il turco Nurhan Suleymanoglu (34 anni, 16 vittorie e 3 sconfitte), ha battuto per ko al 3° round il tailandese Lookton Jaytrong.

 

Tanti matches in Argentina.

Cominciamo con il piu’ atteso, quello che alla vigilia faceva trepidare le tifoserie dei due pugili.  Parliamo del match tra “il terribile” Walter   Dario Matthysse (27 ani,23 vittorie di cui 22 prima del limite) e Robert Hernan Reuque (27 anni e 16 vittorie).Purtroppo le intemperanze dei due già cominciate al peso (per vecchie ruggini dilettantistiche…), sono continuate e degenerate durante il match che è stato sospeso al 2° round e dichiarato no contest per la squalifica di entrambi, dopo che i pugili avevano continuato a picchiarsi dopo il gong e dopo l’intervento dei rispettivi allenatori, intervenuti  per spalleggiarli. Una brutta pagina di sport. Per fortuna ci ha pensato Sebastian Andres Lujan (25anni, 24 vittorie, 2 sconfitte e due pari), superwelter, a riportarci nel clima giusto con una bella e perentoria vittoria per ko al 3° round, sul connazionale Ariel Chavez. Nei pesi welters (l’Argentina sta sfornando pesi welters di valore in continuazione…) il promettente Hector David Saldivia (21 anni e 15 vittorie), ha battuto per kot al 2° round Norberto Adrian Acosta. Per finire, il peso leggero 23enne, il mancino Matias Daniel Ferreyra (10 vittorie), ha battuto Alejandro Daniel Gomez ai punti in 8 rounds. A Bueos Aires, in due diverse riunioni, il 22ene figlio di Javier Coggi, Martin Antonio (22 anni e 3 vittorie), ha battuto Angel German Ilundain per kot al 2° round, mentre il superwelter Guillermo Javier Saputo (28 anni e 15 vittorier), due volte olimpico, ha battuto Ruben Datrio Oliva ai punti in 10 rounds.   A Cordoba, il peso gallo Carolina Marcela ,Gutierrez Gaite (28 anni e 8 vittorie), ha messo ko al 1° round, in un match valevole per il titolo argentino, Lourdes Gonzalez De Ocampo.Nei supermosca, Julio Davide Roque Ler (24 anni, 21vittorie ed una sconfitta), ha battuto Carlos Pramacio Villagran per ko al 3° round.Nei pesi leggeri il 26enne Israel Hector Perez (15 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto Vicente Luis Burgo per kot al 2° round. Nei superwelters, il 23enne Marcos Hector Vergara (23 anni, 9 vittorie ed una sconfitta), detto “el precipito”, ha messo ko al 1° round Juan Gerardo Cardoso. Infine, il peso welter Amilcar Edgardo F. Melina, ha battuto Raul Elias Rojas per ko al 1° round. All’Avellanda di Buenos Aires, il 31enne peso massimo Gonzalo Omar Basile, ha battuto ai punti in 6 rounds Sergio Martin Baez. Basile ha 31anni ed un record di 10 vittorie contro una sola sconfitta (per ko!), rimediata all’esordio contro Mauro Ordiales. Per finire con l’Argentina, vi diciamo che a Bolivar ha combattuto un altro giovane interessante,  il superleggero Jorge Daniel Miranda (22 anni e 16 vittorie), che ha battuto ai punti in 6 rounds Justo Evangelista Martinez.

 

E’ morto in Australia a Melbourne, all’età di 71 anni, Gilberto Biondi. Era nato a Terracina nel 1934 e dal 1963 si era stabilito nella terra  dei canguri, diventando campione australiano dei pesi leggeri (nel 1963 battendo Graham Dicker ) e superpiuma (nel 1974 a 40 anni, battendo Andy Broome). Ottenne una clamorosa e prestigiosa vittoria, battendo il futuro campione mondiale dei pesi piuma Johnny Famechon nel 1965 (…fu poi battuto dal popolare “Fammo” nella rivincita nel 1967.). Nello stesso anno, si battè e perse anche con il campione mondiale della WBA e WBC dei pesi leggeri, Carlos Teo Cruz.

 

Apprendiamo anche che ci ha lasciato Erich Schoppner, aveva  73 anni. Era stato campione europeo dilettanti nel 1955 ed olimpico nel 1952. Conquistò ,da professionista, il titolo europeo dei mediomassimi nel 1958.  A Dortmund era un vero idolo! Si ritirò con un record di 34 vittorie, 5 pareggi ed una sconfitta. La subì nel lontano1963 da un certo…Giulio Rinaldi!

 

A Monaco, diventata ormai una piazza pugilistica stabile dopo il boom della boxe tedesca, il mediomassimo Armin Dollinger (10 vittorie), ha battuto il rumeno Adrian Cerneaga ai punti in 6 rounds, mentre nei massimi leggeri, lo sloveno Denis Simcic 24 ani, alto 1.83, ha battuto Rasim Kadar per kot al 1° round, ottenendo la 10^vittoria.

Al “ragioniere che non e’ dottore”

ed a tutti voi un saluto

                                                                da quelli delle… news


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