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Fefe’ & Coco’

Boxemaccheroni

 

Il mutico Gennarino

Si è spento Franco Mulas, il maestro dei campioni

Il maestro per eccellenza. Ha sfornato i migliori boxer al mondo. Tore Burruni è stato il numero 1, che ha seguito sin da ragazzino Si è spento ieri nell’ospedale civile di Alghero il maestro dei campioni. Franco Mulas, muratore con la passione per il ring, è stato tra i primi insegnanti di pugilato in Italia. Non ha mai brillato in gara. Mulas ha espresso il suo talento innato per questa disciplina attraverso i suoi allievi. Non era un pugile ma un maestro. Il maestro per eccellenza. Ha sfornato i migliori boxer al mondo. Tore Burruni è stato il numero 1, che ha seguito sin da ragazzino. Grande è stata la sua sofferenza alla morte del campione. Ma i suoi insegnamenti hanno formato altri nomi del calibro di Andrea Silanos e Carmelo Chessa. Aveva iniziato per strada, al suo rientro dalla Iugoslavia, dopo la guerra. Tanti giovani lo seguivano. Si allenavano in Piazza Civica, nei locali di pertinenza del Municipio. «Sembrava di entrare in una chiesa tanta era la devozione che il maestro Mulas metteva nell’insegnamento», ha ricordato Lucio Marinaro, uno dei tanti che all’epoca ha subito il carisma che il maestro sapeva trasmettere. Il salto di qualità arrivò poco prima degli anni ’50, quando Steve Klaus, ingaggiato dalla Federazione Italiana Pugilato per rilanciare la boxe in Italia, lo chiamò per seguire un corso e così diventò a tutti gli effetti allenatore. I suoi campioni intanto crescevano nel vivaio che era nato in alcuni magazzini in via Sassari e poi dietro il carceretto di San Michele, prima di aprire la palestra di via Porrino.

 

 ''Ho la sensazione che la malattia di mio padre stia avanzando''. Sono le parole di Laila Ali, figlia di Muhammad Ali, in un'intervista al 'Los Laila Ali Tickets Angeles Times'. L'ex pugile, oggi 63enne, da tempo e' affetto dal morbo di Parkinson. ''Ho notato dei cambiamenti, legati alla malattia'', dice la 27enne, che 6 anni fa ha intrapreso la carriera di pugile professionista.

''Per me e' una situazione dolorosa -racconta- perche' vorrei sedermi e parlare con mio padre, chiedergli com'era lui alla mia eta'. Purtroppo, pero', non posso farlo. Non posso condividere con lui molte cose''. Quando padre e figlia si incontrano, la boxe non e' un argomento delle conversazioni. ''Non parliamo di pugilato. Potrebbe venire a vedere un mio incontro e dirmi 'Non vali niente'.

In realta', non ha mai parlato molto di boxe. In questi ultimi tempi, poi, parla poco in generale: e' diventato troppo faticoso per lui, e' uno sforzo che richiede molte energie. Mio padre si sente intrappolato nel suo corpo. Puo' pensare e vorrebbe parlare ma le sue labbra non riescono a muoversi. Sta provando ad accettare la vita cosi' com'e', si accontenta delle cose semplici. Gli piace disegnare e colorare, gli piacciono i giochi di prestigio. Non serve nulla di straordinario per intrattenerlo. Purtroppo, pero', la sua soglia di attenzione e' molto bassa''.

 

Anche Vidoz campione di solidarieta', partira’ tra qualche giorno il campione Europeo Paolone Vidoz per portare del materiale pugilistico in Afganistan, Paolone in cooperazione con Peace Waves e con l'organizzazione Top King approfittando dello slittamento a Gennaio della sua difesa del titolo europeo a Berlino che lo vedra' opposto al tedesco Gengis Koc.  Ne approfittera’ per fermarsi   a Kabul un paio di settimane. I nostri complimenti a Paolone

 

Olimpiadi Pechino 2008, fuori la boxe, soppresso il doppio del tennistavolo e due prove nel tiro olimpico

Christian with Kelly Fairweather ...Da tempo se ne parlava. Ora il dado femminile è tratto: quelli di Pechino 2008 saranno Giochi in rosa. Il comitato esecutivo del CIO, riunito a Losanna, ha infatti dato il via libera all'ingresso nel programma olimpico alla Gran Fondo di nuoto femminile e ai 3000 siepi, sempre donne.

La boxe donne e’ rimasta a guardare.

Ma veniamo alle novità più grosse: il Cio ha voluto dare la chance olimpica anche al nuoto di fondo, inserendo la prova sulla distanza dei 10 km sia maschile che femminile.

Come detto ancora niente da fare invece per le donne del pugilato, ma per il Cio la bocciatura è stata puramente tecnica.

"Il Cio ha ritenuto che non si è raggiunto un livello tale che meritasse l'inclusione nel programma", ha infatti spiegato il direttore degli sport del comitato olimpico internazionale, Kelly Fairweather ( con la cravatta) .

Il Cio ha però lasciato aperta la porta per la boxe rosa per i Giochi di Londra 2012.

Forse con altri dirigenti, con meno scandali e qualche mussulmano in meno, anche il pugilato femminile sarebbe andato in Cina.

 

Gli ultimi chili per raggiungere il peso pattuito può essere per un pugile una vera … tortura ed un ostacolo insormontabile! Ricordava l’ex  campione iridato dei pesi gallo, l’irlandese Wayne Mc Cullough, che prima della sfida  mondiale con Jose Luis Bueno, trascorse ben 5 ore camminando senza fermarsi, evitando di mangiare e di bere  senza riuscire  a perdere un solo grammo! Mc Cullough, tentò  di rientrare nel “peso”, sottoponendo il suo  corpo ad ogni genere di prova, nel disperato tentativo di non lasciare  il titolo sulla bilancia.

La stessa cosa non ha fatto Jose Luis Castillo, che sopra di un chilo il giorno prima del peso ufficiale,  non sembrava tanto premuroso di togliersi il peso superfluo per affrontare Diego Corrales con tanto di titoli WBC e WBO dei leggeri in palio. Infatti  si è ripresentato il giorno dopo, avendo perso  solo duecento grammi. Anche il suo comportamento è apparso davvero strano ed incomprensibile perché non è sembrato mai dispiaciuto per l’accaduto ed anzi il Jose Luis Castillosuo sorriso non l’ha mai abbandonato…neanche quando ha subito la decurtazione del 10% della borsa!    A peggiorare una situazione già penosa , c’è da registrare il ridicolo e maldestro tentativo effettuato dal suo medico, Armando Barak, che ha cercato di “aiutarlo”, sollevando con il piede… la bascula della  bilancia  (roba da riunione strapaesana…altro che Las Vegas). Mille dollari di multa subito e una lunga sospensione sono in arrivo per l’ineffabile dottore ma una censura morale a vita non gliela toglie più nessuno. Resta poi da  comprendere il comportamento della WBC che ha omesso di effettuare i controlli progressivi sul peso e la circostanza lascia perplessi se come si dice, Castillo, non è nuovo a situazioni di questo genere. Tra l’altro il match era stato imposto a Corrales dalla WBC,  perché questi nel match precedente aveva “espulso”  per ben due volte il paradenti, prolungando in tal modo il conteggio ed il relativo “recupero” negli atterramenti subiti.  Circostanza che  ha “costretto” la commissione del Nevada ad inserire (il caso non era contemplato nei suoi regolamenti…) una norma che prevede due punti di penalizzazione e la dotazione obbligatoria all’angolo dei pugili di un altro paradenti!  Il match si è comunque fatto, ma senza titoli in palio. Corrales , con molto senso professionale e spirito di collaborazione è venuto incontro alle esigenze organizzative  ( forse anche per non mandare a “ bagno” mesi di preparazione…) ed ha accettato il match. E’ stato fissato un Two-time world champion Jose Luis Castillo, left, and current lightweight champion Diego 'Chico' Corrales pose Thursday, July 21, 2005, during a newsnuovo limite di peso e la penale per  Castillo in caso di soprapeso di un’ ulteriore decurtazione della borsa pattuita.  Ma dalle minacce, non si è dovuti passare ai fatti, perché stavolta Castillo, si è regolarmente presentato  nel rispetto del limite pattuito:  kg. 66,678Kg (pesi welters).  Ma parliamo finalmente del match, l’andamento del quale è stato più o meno quello del maggio scorso. Sono di fronte  Jose Luis Castillo (52 vittorie,7 sconfitte ed un pari con 46 conclusioni prima del limite) e Diego Corrales (40 vittorie e 2 sconfitte), campione dei pesi leggeri della WBC e WBO. Castillo ha iniziato subito forte ed ha “aperto” quasi subito  l’arcata sopraccigliare di Corrales (eravamo nel 2° round…).  Nel terzo round, proseguono gli attacchi pressanti del messicano e nel  4° round arriviamo alla conclusione che si concretizza con un gancio sinistro che manda al tappeto Corrales per il conto totale. Il campione però resta Corrales, per i motivi che vi abbiamo spiegato qui sopra. Capitolo chiuso? Neanche a parlarne,  dopo qualche settimana, la WBC , ha ordinato l’immediata rivincita, perché il “povero” Castillo si è giustificato dichiarando di non aver fatto il  “peso” per un infortunio che gli ha impedito di allenarsi. Una decisione che non ci vede d’accordo,  perché “ fare il peso” …fa parte del “gioco”.  Probabilmente sulla decisione pesa troppo… la nazionalità di Castillo (messicano come il presidente della WBC…) . 

 

Ancora una rivincita per il titolo ad interim WBC, tra i pesi mosca Jorge “el travieso” Arce e l’australiano Hussein Hussein. L’altra volta si  trattò di un’autentica guerra, stavolta il messicano non ha trovato una grande resistenza ed ha travolto il “canguro”.  Arce (41 vittorie, 3  sconfitte ed un pari), ha messo al tappeto Hussein (28 vittorie,2 sconfitte ed un pari), nel 1° e 2° round ed il manager dell’australiano, Jeff Fenech, quasi a sorpresa, ha gettato l’asciugamano! Dopo il match, Arce ha reclamato la sua chance contro il campione in carica Rosendo Alvarez.  Baruffe invece nel dopo match. Un incauto spettatore, ha insultato Hussein, mentre questi stava rientrando negli spogliatoi. La cosa non è piaciuta al suo manger, il “caliente” e “focoso” ex campione mondiale Jeff Fenech, che scavalcato le transenne ed è andato a “discutere” con il “malcapitato”, che deve il salvataggio della sua “pellaccia” al pronto intervento degli agenti della Security, che hanno subito bloccato Fenech, prima che…”regolasse i conti”. Forse la prossima volta, l’imprudente spettatore  berrà qualche birra in meno e rispetterà un po’ di più gli atleti! Nei superleggeri, il fratello di Manny Pacquiao, Bobby (26 vittorie, 11 sconfitte e 3 pari), ha battuto con decisione controversa in 10 rounds, l’ex campione del mondo Carlos Hernandez.   Mentre due giudici hanno visto vincere Pacquiao con 2 punti ed un solo punto, il 3° giudice, ha visto vincere Hernandez di 7 punti. E’ la seconda sconfitta consecutiva che Hernandez subisce con un verdetto controverso. Carlos Hernandez, è allenato da Rudy Hernandez, che non è un suo parente ma è fratello del messicano ex campione del mondo Genaro Hernandez. A sua volta Carlos, ha un fratello, che è missionario nelle Isole Filippine…paese di Bobby Pacquiao. Non ve ne importa niente? Pazienza! Ce ne faremo …una ragione.  Come da copione, l’imbattuto figlio dell’imperatore Julio Cesar Chavez Junior (22 vittorie), ha dominato il confronto con Jeremy Stiers, costringendo l’arbitro Richard Steele a sospendere la “punizione” al 5° round. Nei pesi medi, l’olimpico USA di origine armena Vanes Martyrosyan (5 vittorie), ha battuto Tony Morales, per kot al 1° round. Nei superleggeri, l’imbattuto Americo Santos (23 vittorie), ha battuto per kot al 1° round Jeremy Yelton. La riunione si è svolta nel Thomas e Mack Center di Las Vegas.

 

Sempre a Las Vegas, ma da un’altra parte (tanto non ve lo potete permettere…è inutile darvi l’indirizzo, poi sono ancora arrabbiato per  l’indifferenza sulle informazioni circa la famiglia Hernandez…),  è stato di scena il promettente Kelly “il fantasma “Pavlik (27 vittorie) da Youngstown nell’Ohio, peso medio, che ha battuto per kot al 10° round il “duro” e “tosto”  colombiano Fulgencio Zuniga (17 vittorie, 2 sconfitte ed un pari). Match piuttosto “duro” anche per Pavlik, che  dopo aver subito un atterramento nel 1° round (che ha ammutolito i numerosi tifosi venuti da Youngstown …), è riuscito a risalire la china,  azionando il suo jab come un torero agita la sua “mantilla”. Questo atteggiamento tattico, ha costantemente soggiogato l’avversario, che non è riuscito ad accorciare la distanza per evitare il maggior allungo ed i colpi di Pavlik.  Nel 7° round una ferita all’arcata, ha ancor più complicato i “programmi”  del  il colombiano, che dopo due altre dure e soprattutto “sanguinose” riprese, è stato definitivamente fermato dal suo “angolo”. Pavlik, però stava già conducendo con grande margine il match (anche in virtù di quella benevolenza che i giudici d’oltreoceano indirizzano troppo spesso nei confronti dei pugili americani e…bianchi).  Nei pesi piuma, “pesante punizione”, per Phillip Payne, subita per mano del messicano Ricardo Castello (26 vittorie e 2 sconfitte…fratello di Roberto), che dopo averlo aggredito e messo al tappeto nel 1° round, l’ha attaccato continuamente, costringendo l’arbitro a sospendere il match alla 5^ ripresa.  Ricardo non ha avuto problemi con Payne, e ringraziando il cielo nemmeno con  …il peso. Nei supermosca, Giovanni Segura (10 vittorie), ha battuto Javier Lagos per kot al 6° round in un match poco brillante. Non ha destato grande impressione il peso welter imbattuto Mike Alvarado (10 vittorie), nel  superare ai punti il portoricano Jose Angel Roman. Chiusura in bellezza con il peso welter Dominic Chavez (5 vittorie), che ricorda nello stile Fernando Vargas, che in appena un minuto fulmina Jeremiah Chapman.

 

Per celebrare il ritorno del pugilato professionistico a Monticello (New York), dopo più di 10 anni, gli organizzatori si erano affidati al peso  medio di origine haitiana  Leonard Pierre (17 vittorie ed una sconfitta) e come avversario avevano pensato al 45enne ex campione del mondo dei welters della WBO, lo “stagionato” ma sempre coriaceo Manning Galloway, recente “castigatore” di giovani e promettenti “speranze” come : Ricardo Williams, Said Ouali e Byron Mackie.  Anche stavolta, il “vecchio” Galloway,  non stava smentendo la sua “fama” e con soli 4 giorni di preavviso  stava conducendo il match a suo piacimento, quando improvvisamente, alla 4^ ripresa,  una testata, seppur  involontaria, gli apriva una vasta ferita all’arcata sopraccigliare. No contest e proteste da arte di tutti! Per i “secondi” di Pierre, che asserivano che la ferita era venuta per un colpo regolare, quindi volevano il verdetto per il loro “protetto”. Per i secondi di Galloway, che riferivano di una testata (ma la TV li smentisce…), che volevano una squalifica di Pierre. In pratica come dicono a Roma…ha perso l’arbitro!  Nei pesi supermedi, il promettente Jonathan Tubbs (7 vittorie), ha pareggiato il suo match in 4 rounds con Gilberto Guevara (3 vittorie). Dominio di Tubbs nei primi due rounds e rimonta di Guevara nella seconda metà del match. 

 

Dopo la “sparizione” di Danny Williams prima del match con Matt Skelton e dopo la rabbia di Frank Warren, il povero Danny,  travolto dalle  polemiche e dalle accuse di “codardia” è  insorto ed eccolo reclamare una nuova sfida con Skelton! Ma il protetto di Warren ha preferito incontrare un altro degli ultimi vincitori di Tyson ed ha siglato un accordo con Kevin Bride. A questo punto, Danny Williams ha trovato un singolare modo per esternare il suo pensiero in merito alla “scelta” di Skelton, e si è messo a girare, nel quartiere di Bedford, dove vive Skelton, a bordo di un bus rosso a due piani sul quale aveva scritto a caratteri cubitali :”Dove sei Matt Skelton? Ti  definisci ancora campione britannico? Chi sta scappando spaventato ora ?”.  Trovata divertente. 

A Grand Rapids nel Michigan, il peso medio Troy Rowland (23 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto , davanti al suo pubblico, Ted Muller. Rowland, ha dominato il confronto dall’alto della sua superiore tecnica, ma ha anche mostrato dote di potenza che il suo record, scarso di vittorie prima del limite, non faceva sospettare. Messo sovente alle corde e spedito anche al tappeto l’avversario, Rowland,  malgrado il sospetto di una frattura al braccio facesse temere una sconfitta come quella subita contro Fulgencio Zuniga, ha saputo stringere i denti ed ha vinto nettamente e meritatamente  ai punti in 8 rounds.

L’inglese Audley Harrison, oro olimpico a Sydney, ha adocchiato il titolo europeo e guarda con interesse alla sfida tra Paolo Vidoz ( battuto nelle semifinali olimpiche) ed il turco-tedesco Cengiz Koc (che  da dilettante l’aveva battuto per ben due volte ). 

Nella stessa serata del mondiale tra Johnny Nelson e Vincenzo Cantatore, combatterà anche il gallese-bresciano Enzo Maccarinelli, campione della WBU.

 

Circa 10.000 filippini, hanno accolto in trionfo, il campione del mondo della WBC dei minimosca Brian Viloria, a Vigan nella regione di Ilocos story.boxer.brian.jpg Sur. Viloria, aveva 6 anni, quando la sua famiglia partì da questa città delle Filippine per emigrare alle Haway. Il pugile, ha dichiarato che benché egli sia attualmente un cittadino americano (ha rappresentato gli USA a Sydney), si sente sempre un filippino. Molto bello il gesto di Viloria, quando dopo la sua vittoria mondiale con Ortiz, si è Joe Bugnerrecato in ospedale dove era ricoverato il suo precedente avversario Ruben Contreras e gli ha consegnato un suo assegno in danaro.  

 

 Che Joe Bugner, peso massimo che ha combattuto con Muhamed Alì e girato  il film “Bomber” a fianco di Bud Spencer, avesse un ottimo fiuto per gli affari, l’avevamo sempre intuito, ma la conferma l’abbiamo avuta adesso. Attualmente vive in Australia, dove è stato campione nazionale ed è commentatore televisivo (una vera forza! Competente e simpatico). Ha sempre giurato che non sarebbe più risalito sul ring (ha 55 anni), ma recentemente un organizzatore, gli ha offerto 15.000 dollari per affrontare Eric “Butterbean” Esch. Lui “scaltro” ed avveduto e per niente a disagio per i precedenti “proclami” ha subito rilanciato  chiedendone… 75.000!

 

Facciamo una carrellata veloce sull’Inghilterra.

A Bethnal Green, in Inghilterra, il 23enne superwelter Gary Holcombe (17 vittorie), ha fatto un bel passo avanti, battendo prima del limite Delroy Mellis  per abbandono all’8° round. Holcombe fino a quel momento aveva dominato il confronto  ed era la prima volta che si misurava sulle 10 riprese.

 Nella stessa serata, il massimo leggero Junior Mc Donald (4 vittorie), ha battuto ai punti in 4 rounds il veterano Paul Bonson, vincendo praticamente  tutte le riprese.

Nella stessa riunione, ha debuttato  l’ex nazionale inglese Sam Webb, che ha battuto Geraint Harvey per kot al 1° round.

Nei superleggeri, ancora una vittoria per Craig Watson (4 vittorie) , che da dilettante mise al tappeto l’argento olimpico Amir Khan. Il mancino albionico, ha battuto nettamente ai punti in 4 rounds, Ben Hudson.

Ad Hammersmith , per la gioia dei suoi numerosi tifosi e connazionali, ivi convenuti (come dicono gli amministratori di condominio…), il supermedio albanese Kreshnik Qato, ha battuto nettamente ai punti in 8 rounds Danill Prakapsoy.

A Dudley invece, il supermedio Darren Mc Dermott (8 vittorie ed un pari), ha battuto per abbandono al 6° round Andy Hadler, ottenendo la sua piu’ “sostanziosa” vittoria da quando è professionista. Pugile alto ed aggressivo, Mc Dermott non ha dato tregua al rivale stringendolo spesso alle corde con le sue mazzate e costringendo i secondi del rivale a “trattenere”  il loro protetto all’angolo, alla fine del 5° round.

Nella stessa serata, è tornato nei professionisti dopo 4 anni tra i dilettanti (…in Inghilterra è consentito.), il peso medio Stuart  Ewell, che ha battuto ai punti in 6 rounds, Ernie “lo zingaro” Smith. 

 

A Tampa, match di livello mondiale al femminile per Chevelle Hallback e Melissa Del Valle. Le due atlete, hanno combattuto al limite dei Mary Jo Sanders and Chevelle Hallback superpiuma ed a seguito di ferite accidentali riportate da entrambe  nel corso del 3° round, la decisione è stata che non c’è decisione… “no decision”!  Nei massimi leggeri, Francisco Palacios  (7 vittorie), portoricano,ha battuto il connazionale Joel Colon ai punti in 4 rounds. Palacios ha provato a forzare il ritmo del match, ma Colon, autore di una prova coraggiosa ha resistito fino alla fine delle riprese pattuite che erano 4!

A Miami, l’ex campione mondiale IBF dei pesi paglia, Daniel “El Olimpico” Reyes (35  vittorie,3 sconfitte ed un pari), ha  battuto prima del limite nel 6° round Valentin Leon. Nel 2° round, Reyes aveva “toccato” il tappeto, ma poi si è ripreso dominando il confronto   e costringendo l’arbitro a fermare il suo avversario. Nei pesi welters, Gilberto “Sugar” Reyes, ha vinto facilmente ai punti in 8 rounds, contro Raul Eduardo Bejerano.

Con un ko al 3° round contro il veterano Jorge Romero, il peso mosca Omar Salado (12 vittorie), resta imbattuto e pone la sua candidatura  ad un match mondiale. Il confronto si è svolto nel complesso “El foro” di Tijuana ed ha visto subito l’inizio veemente ed aggressivo di Salado.  Nei pesi welters, Fernando Uribe (9 vittorie), ha battuto ai punti in 6 rounds Jesus Flores.

 

Nel leggendario Luna Park di Buenos Aires, il superleggero argentino Raul Balbi, ha conservato il titolo della Federlatinos, battendo per kot  al 6° round il connazionale Walter  Diaz. Balbi era al suo 5° vittorioso match dopo i due anni di “pausa” dovuti ad infortunio. L’epilogo nel sesto round, quando Balbi ha stretto all’angolo Diaz e lo ha tempestato di colpi. Pronto intervento dell’arbitro e match finito. La riunione era stata organizzata in onore dello “scomparso” Nicolino Locche. Alla manifestazione era presente la moglie di Locche, la signora  Maria Rosa Gelleni.

 

Negli Stati Uniti, si segue con interesse l’esordio tra i professionisti del 17enne  Bazooka Joe  Linenfelser, che tanto per non deludere le attese, ha messo ko al 1° round il 41enne veterano Donnie Penelton, dopo avergli inflitto 3 atterramenti. Il match si è svolto a Oskaloosa.

 

A Travagliato, nei pesi leggeri, il promettente Emanuele De Prophetis (5 vittorie) , ha fornito una bella prestazione, battendo ai punti in 8 rounds, il non disprezzabile rumeno Marian Leondraliu (13 vittorie, 13 sconfitte ). De Prophetis, ha inflitto 4 atterramenti al rivale  nel corso del match che è riuscito a “sentire” il suono dell’ultimo gong solo grazie al suo “mestiere”. Da ricordare che recentemente Leondraliu aveva battuto lo sfidante al titolo italiano Corrado Battaglia.

 

A Tokyo, il campione mondiale della WBC dei pesi mosca, il tailandese Pongsaklek Wonjongkam Kratindaeng-gym (58 vittorie e 2 sconfitte), ha conservato la sua “corona”, dall’assalto del giapponese Daisuke Naito, sfoggiando attacchi incisivi e una difesa ermetica. Il 29enne mancino tailandese, ha subito respinto nel 1° round gli aggressivi attacchi di Naito, replicando con durezza. Nel 7° round, l’arbitro del match, preoccupato per una ferita riportata dal pugile giapponese nel corso del 2° round dopo una “collisione” di teste e preoccupato per i colpi del tailandese che continuavano a devastarla,  ha chiamato il medico di servizio , che constatata  la gravità della situazione ha sospeso il match. Vittoria quindi per il tailandese. 

 

 

ISHII KOZO 030724.JPG - 7,805BYTESSempre a proposito di Tailandesi, vi diciamo che  a Nakornrachasima il peso piuma Terdsak Jandaeng (19 vittorie ed una sconfitta), ha   battuto il filippino Jaime Barcellona per kot al 9° round. Jandaeng, che recentemente ha affrontato titolo mondiale WBO in palio, il terribile picchiatore dominicano Joan “Little Tyson” Gomez, ha messo al tappeto Barcelona, nel 2°, nel 4° e definitivamente nel 9°.  Da segnalare che il tailandese ha combattuto con una feruta all’arcata sopraccigliare per una testata rimediata nel 2° round. In un altro match, il 2 volte campione mondiale IBF dei pesi paglia, Ratanapol Sor Vorapin (41 vittorie,6 sconfitte ed un pari), ha meso al tappeto immediatamente e per ben due volte l’indonesiano Dicky Timor, riportando in tal modo la vittoria per kot al 1° round.

In uno dei rari match che si disputano in Korea del Sud, una grossa sorpresa è stata fornita dal filippino Jun Alos che a Guyungju City, ha messo ko al 7° round il quotato peso mosca koreano Jae Won Kim.

 

 

 

Miguel CallistTitolo dei mediomassimi australiano ad appannaggio di Tim Bell (8 vittorie,3 sconfitte ed un pari), che ha battuto il  più esperto Justin Clements (32 vittorie,11 sconfitte ed un pari) per kot al 6° round , allorquando l’arbitro decideva di sottrarre Clements alla dura punizione che gli stava infliggendo Tim Bell.

 Finale drammatico a Panama City nel match che vedeva impegnato l’ex campione mondiale dei pesi leggeri Miguel Callist e Luis Samudio. Match molto intenso nel quale Callist aveva dovuto dar fondo a tutta la sua astuzia per evitare di essere travolto dal rivale. Ciò non di meno, stava perdendo il match, quando nell’ottavo round, “incrociava” il rivale con un destro devastante spedendolo definitivamente ko!

Perché il 43enne sudafricano Ayanda Ramncwana, sia stato designato sfidante per il titolo sudafricano dei minimosca è un mistero.  Ma il “vecchiaccio” sul ring ha dato filo da torcere al detentore Muvhuso Nedzanani (Dotato di un fisico incredibile per la categoria in cui milita…) , prima di essere sopraffatto dalla superiore potenza del campione alla 9^ ripresa.  

 

A Laveno Ponte Tresa, una località vicino Varese, di scena i “Lauri Brothers”. Nei superleggeri, Giuseppe Lauri (29 anni,40 vittorie e 4 lauricorona.jpg (16257 byte)  sconfitte), attento e reattivo, ha colto un importante successo, battendo ai punti in 8 rounds l’ostico marocchino-belga Brahim Bariz.  Nei pesi welters, Antonio Lauri (26 anni, 27 vittorie, 3 sconfitte e 2 pari), ha battuto ai punti in 8 rounds l’esperto francese globe trotter Louis Mimoune. Ancora una vittoria per un’atleta del team OPI2000, con il romano Domenico Spada (25 anni,16 vittorie), che batte ai punti in 8 rounds  un altro esperto collaudatore come Didier Mupeko.Nei pesi superpiuma, l’armeno-francese Leva Kirakosyan (20 vittorie e 4 sconfitte), ha battuto ai punti in 6 rounds, dopo una vera battaglia, il francese Mounir Guebbas, ultimamente autore di alcuni colpi a “sorpresa”. Infine nei pesi medi, il serbo Dejan Ribac, dall’ottimo passato dilettantistico, ha battuto ai punti in 4 rounds il francese Azzedine Djerrari.

In trasferta a Praga, il peso mediomassimo toscano Dario Cicchello (26 anni, 8 vittorie, 3 sconfitte e due pari), è stato battuto ai punti in 6 rounds dal ceko Jiri Svacina (5 vittorie e 2 sconfitte), in passato buon dilettante di livello internazionale.

A Rivarolo Canavese, l’ex campione italiano dei superwelters Alessio Furlan, ha battuto per ferita nel 10 rounds, il belga Alex Polizzi. Match  molto intenso agonisticamente che ha visto Polizzi al tappeto nel 2° round e Furlan nel 4°. Polizzi che prevaleva negli scambi testa a testa era si avviava verso una sofferta ma meritata vittoria, quando un “maligno” destro di Furlan nel 10 round apriva una ferita all’occhio del belga che veniva immediatamente fermato dal medico di servizio. Era in palio, a dimostrazione che la IBF Europa e la geografia non vanno d’accordo, il titolo del… Mediterraneo che, se la memoria non c’inganna, non bagna di certo il Belgio. Nei massimi leggeri, il triestino Fabio Tujach (11 vittorie), ha battuto Massimiliano Costantino, imponendo la sua superiore potenza al 5° round. Nei superleggeri, corroborante vittoria del cubano-italiano Brunet Zamora (6 vittorie), che batte il rumeno Mircea Lurci per ko in meno di un minuto. Una vittoria perentoria che non deve “abbagliare”, perché se è vero che  Lurci aveva resistito sei riprese con Willy Blain (un mostro di tecnica…) è altrettanto vero che sul piano della potenza il francese scarseggia parecchio.   Decisione controversa per Abderrazek Kobba che batte ai punti in 6 rounds Alex Celotto, che ancora non mostra segni di ripresa dopo il ko subito con Taveres. Ha debuttato da mediomassimo, il pugile locale stefano abatangelo, che ha risolto la prima fatica da prof con uno spettacolare ko al 5° round, a seguito di un colpo al corpo, sul serbo Misa Nikolic.  Nei pesi welters, il romano Alessandro Vendittelli, ha anch’egli ha brindato al debutto, battendo ai punti in 6 rounds Brahim Kamouni. ( FOTO MONDOBOXE )

 

Seconda edizione di Automotorshow, 29 ottobre al 1 novembre a Erba (Como).

 In presenza della “Rossa” di Maranello, il Ferrari club Erba ha visto un incontro di marca. Lo spettacolo e’ stato continuo e tra le presenze che certamente non sono passate inosservate sono state le Playmate di Playboy-Sunglasses, le quali oltre ad essere protagoniste di show, distribuire gadget, non si sono neghate per una fotografia. La giornata di domenica 30 ottobre e’ stata caratterizzata anche da una riunione giovanile di pugilato, e tra gli incontri in programma due sono stati di pugilato femminili, Beatrice Mason e Silvia Porcini al debutto assoluto. Cosa ci fa la nobile arte in una rassegna motoristica, ce lo dice Enrico Milazzo, responsabile provinciale Coni e FPI di Como: “L’obiettivo, in una rassegna dove i giovani sono predominanti, è quello di avvicinare altri ragazzi a questo sport. Poi c’è da dire che la boxe è dinamismo, agilità, lucidità nei movimenti, come nel mondo dei motori. Con la nostra palestra vogliamo dare anche al pubblico di Automotorshow l’opportunità di saggiare le proprie capacità: niente paura, solo un test di movimento”.

Si e’ svolto  lo, “Sport Movies & Tv 2005 - International FICTS Festival”, organizzato dalla FICTS (Federation Internationale Cinema Television Sportifs, riconosciuta dal CIO - 94 Paesi Membri).

“Sport Movies & Tv 2005 - 6 giorni di Sport, Cinema e Tv Mondiale” dal 27 ottobre al 1° novembre ha previsto importanti incontri e presentazioni di esponenti del mondo sportivo quali Juri Chechi (Campione Olimpico a Atlanta e bronzo ad Atene negli anelli), Valentina Vezzali (due volte Campionessa Olimpica di fioretto) e Stefania Bianchini (Campionessa Mondiale di boxe e kick-boxing), del cinema e della Tv attraverso convegni, workshop, premiazioni e mostre dedicate ai differenti temi sportivi, quali ad esempio “Il Pugilato nel Cinema da Carnera a Rocky” in 50 poster di film che hanno fatto la storia del pugilato sul grande schermo.

 

DILETTANTI

 Facciamo una rapida carrellata su alcuni importanti tornei dilettantistici in giro per il mondo , sottolineando i risultati più significativi . 

In Russia a Mahachkala , importante vittoria dell’irlandese Darren Sutherland, che si aggiudica il torneo nella categoria dei pesi medi . 

Tra i vincitori anche il minimosca ucraino Alexander Grishchuk e nei massimi l’ azero Vugar Alekperov .

Curiosa disavventura del team inglese che arrivato fino a Copenaghen , non è riuscito ad imbarcarsi per la Russia , per una questione di visti non in regola ed è dovuto rientrare in sede .

 

Si è svolto in Austria , a Wiener Neustadt , il tradizionale torneo delle 8 nazioni .

Tra i risultati segnaliamo la vittoria del ceko Anton Dydi  che ha battuto direttamente in finale l’ungherese Zsolt Nodosi .

Nei superleggeri ha vinto l’interessante ungherese Adam Kiss , che ha battuto il ceko Svoboda ed in finale l’austriaco Carlos Egger .

Evento storico per lo svizzero Adrian Krasniqi che batte in finale il ceko Milan Zemlicka per outscore al 2° round e prima aveva eliminato sempre prima del limite , ma al 3° round , lo scozzese Edward Finney .  Erano anni che uno svizzero ( anche se in realtà è un kosovaro… ) non vinceva un torneo internazionale anche se di classe  “C” come questo .

Nei pesi massimi , con due vittorie , lo scozzese Stephen Simmons si aggiudica il torneo. Le sue “ vittime” sono il tedesco Michael Wallisch ( 26 a 5) ed il ceko Jan Vlasak  (RSC 1) . 

 

Si è svolto ad Ostravai nella Repubblica Ceka , il tradizionale in torneo Grand Prix. Alcuni risultati a sorpresa .

Nei pesi gallo , lo slovacco Rudolf Dydi ha battuto per 30 a 18 , il campione mondiale dei pesi mosca nonché plurimedagliato olimpico , il francese Jerome Thomas , salito per l’occasione nei pesi gallo .  Dydi ha battuto anche il mongolo Batkhuu , ma è stato poi sconbnfitto in finale dall’armeno Gabriel Tolmagian , elemento da tenere d’occhio , perché tra l’altro aveva battuto in semifinale anche il forte ed esperto magiaro Zsolt Bedak .

 Nei pesi piuma , conferma per il francese Khedafi Djelkhir , che ha messo in riga il ceko Jegorkin , il mongolo Sotgerrel ed in finale ancora un ceko , Josef Duraj , a sua volta vincitore dell’ungherese Robert Ladanyi .

Pesi leggeri ad appannaggio dell’armeno Neoch Savechkyan , che batte il francese Daowda  Sow , il mongolo Munkh ed in finale il ceco Jan Balog a sua volta vincitore dell’ungherese Tibor Dudas .

Nei superleggeri vince l’esperto bulgaro Boris Georgiev , che batte in finale lo slovacco Hlavachka , ma prima aveva superato l’armeno Harvanisyan ed il mongolo Bayannunkh .

Nei pesi welters vince il croato Borna Katalinic , che batte il forte bulgaro Spas Genov, il ceko Stepan Horvath ed in finale il vicecampione europeo , il francese  Xavier Noel , vincitore a sua volta dello svizzero-kosovaro Adrian Krasniqi ed in una semifinale sul filo di lana ( 15 a 15 e 66 a 65 )  del fortissimo armeno Samuel Matevosian ( se qualche manager italiano vuole investire due lire…).

Nei pesi medi , un armeno molto interessante , Andranik Hakobyan che batte in finale il francese Mamadou Diambang , ma prima aveva  superato il connazionale Badrakhed il bulgaro Emil Krastev .

Nei mediomassimi vince il ceko Tomas Adamek ( diviso da una “z” nel nome dal campione del mondo della WBC il polacco Tomasz Adamek ) , che batte in finale il bulgaro Tarvel Pulev prima di lui l’ungherese Istvan Szucs l’armeno Artak Malumyan. Il francese John Dovi era stato battuto da Szucs in semifinale .

Nei pesi massimi vince il croato Verdan Dipalo che batte per preferenza il ceko Lukas Viktoria ed in finale Stanislav Bartek altro ceko .

Infine nei supermassimi , il bulgaro Kubrat Pulev infila sia il magiaro Csaba Kurtucz ( 21 a 9) sia il francese Mohamed Samoudi (abb.3) .  

sabato 15 novembre, una serie di incontri internazionali di boxe ad Arta Terme

match saranno disputati nello stabilimento termale grazie alla collaborazione tra le Terme e l'Associazione Pugilistica Udinese e coinvolgeranno la squadra agonistica bianconera con altri atleti di altri club della regione, ed una rappresentativa slovena. I pugili regionali sono stati selezionati da Remo Venzo, probabilmente saranno quelli che si sono da poco aggiudicati il trofeo "Città di Tavagnacco". Tra gli altri, saliranno sul ring il campione regionale pesi piuma Mattia Bagnoli, il campione italiano Prima serie Emanuele De Prophetis, Nicola Pietro Ciriano, campione italiano Cadetti Medi, i gemelli Seitanidis, per la categoria superleggeri ed il peso massimo Marco Floreani. I combattimenti, una decina quelli in programma, si svolgeranno nel salone delle Terme di Arta con inizio alle ore 21.00. L’ingresso è libero.

Qualche giorno fa, due ragazzi, a Messina, sono venuti alle mani per una questione di “fidanzatine”. Uno dei due ha colpito l’altro con un violento pugno ed è successa la tragedia! “Una tragica fatalità ” hanno scritto i giornali. Non è stato neanche un episodio isolato, perché purtroppo anche in altre occasioni abbiamo dovuto fare una  tragica constatazione: un pugno può uccidere! Questo per dirvi che abbiamo letto l’articolo contro il pugilato su “Civiltà cattolica”, la rivista dei gesuiti, ed abbiamo letto la solita accorata difesa apparsa su “Boxe ring” e replicata sul sito FPI. Cosa possiamo dire o aggiungere a quanto già detto? Ben poco. Il pugilato come altri sport e come altre attività e perfino come molti lavori, ha una componente di pericolosità che non può essere disconosciuta.  Il fatto che altri sport siano più pericolosi, non elimina certo il problema. Allora cosa si fa?  Si va avanti e si cerca di ridurre con una vigilanza attenta, con controlli rigorosi e soprattutto stabilendo confini inviolabili ed invalicabili di ordine etico! Lo “spettacolo” non può continuare se un atleta  è in difficoltà e non può essere costituito dalla distruzione fisica di un competitore e questo deve essere scritto a caratteri cubitali nella mente di tutti gli addetti ai lavori! La tutela dell’atleta deve essere il fondamentale ed inderogabile principio su cui si deve basare ogni organizzazione sportiva. Nulla può essere affidato al caso o all’approssimazione quando c’è di mezzo la salute. Soprattutto in certe discipline, più esposte delle altre a certi “pericoli”,  materie come la tutela sanitaria ed il senso etico dovrebbero essere imprescindibili per poter operare. Purtroppo non è sempre così e finchè non sarà così, certe discipline sportive saranno sempre esposte agli attacchi ed alle critiche di una parte dell’opinione pubblica. Il pugilato, soprattutto in Italia, dal punto di vista della tutela sanitaria, ha fatto progressi notevoli negli ultimi anni. L’importante è non fermarsi e non ritenere di aver fatto tutto il possibile.  Una volta Nino Benvenuti ha detto che se la boxe fosse abolita verrebbe  fatta clandestinamente. Ne siamo più che convinti e speriamo sempre che questo non accada, perché le già  lugubri statistiche di “Civiltà cattolica” ,rischierebbero di essere ben altre.
Siamo cattolici anche noi  ( magari senza il rigore troppo “freddo” dei gesuiti…)  e non ci sentiamo affatto  all’inferno perché amiamo questa disciplina. Ci siamo avvicinati ad essa come cattolici ed abbiamo portato ed abbiamo trovato in molte componenti quei valori e quei principi cristiani che riteniamo indispensabili per un convivere civile. Ricordiamo sempre con piacere la visione di una domenica mattina in chiesa, con un anziano maestro circondato dai suoi ragazzi in tuta che ascoltavano disciplinati ed attenti ( sarebbero piaciuti anche ai gesuiti…) la messa. Gli stessi ragazzi, poche ore dopo,  con la stessa attenzione e disciplina  si portarono a casa molti trofei…sportivi.  

Proprio mentre stavamo uscendo di casa…

SUCCESSO PER I CAMPIONATI DI BOXE SVOLTI A SPOLETO:

LA SOCIETA' RINGRAZIA IL COMUNE


Si sono conclusi sabato sera al Palazzetto dello Sport di Spoleto con la disputa dei combattimenti di Finale, i Campionati Italiani Assoluti di Pugilato – fase Interregionale. La manifestazione, organizzata dalla Soc.Boxe Spoleto, ha avuto uno sviluppo progressivamente interessante sia sotto il profilo tecnico agonistico che sotto l’aspetto meramente promozionale. Infatti, i campionati hanno avuto il loro inizio nel pomeriggio di giovedì 27 Ottobre con la disputa delle fasi eliminatorie per poi proseguire il giorno successivo, venerdi 28 Ottobre nel quale si sono avuti tutti i combattimenti validi per le semifinali. La serata delle Finali ha riscontrato una notevole affluenza di pubblico invitato a prendere parte alla manifestazione sia grazie all’ingresso gratuito e grazie anche all’impegno profuso dalla società organizzatrice che ha visto nella realizzazione di questo importante evento un grande momento di promozione sportiva. Si sono così visti sugli spalti del Palazzetto dello Sport di Via dello Stadio, nelle tre giornate di gara, numerosi ragazzi e ragazze provenienti dalle varie scuole cittadine che hanno avuto modo di vedere all’opera i migliori pugili 1° e 2° serie di Abruzzo, Marche ed Umbria.

La serata delle Finali, come dicevamo, è stato l’epilogo di un avvenimento che, come si è avuto modo di annunciare in fase di presentazione, è stato ospitato per la prima volta in Umbria e averlo visto affidare alla Soc. Boxe Spoleto è stato motivo, oltre che di grande impegno organizzativo, anche e soprattutto di grande soddisfazione per tutti coloro che si sono adoperati al massimo delle loro possibilità per dare alla Città di Spoleto un avvenimento di assoluto valore. La presenza nel parterre del Palazzetto dello Sport di Spoleto, oltre a numerose personalità del pugilato, come l’ex Campione del Mondo dei pesi medi, Patrizio Sumbu Kalambay, del Commissario Tecnico delle Squadre Nazionali d’Italia, Maestro dello Sport  Nazzareno MELA.

Al “ragioniere lento che non e’ dottore”

ed a tutti voi che siete rock un saluto

da quelli delle… news

 

In anteprima mondiale la Rappresentativa Afgana che partecipera’ ai prossimi Campionati Mondiali in Cina

 

 

 


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