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Fefe’ & Coco’

Boxemaccheroni

 

Il mutico Gennarino

Come di consueto iniziamo con la grossa manifestazione di Cremona.

Spettacolo, tecnica e potenza sabato a Ca' de' Mari    Si ripetono i giovani: Limone, Pagliara, Morano.


Incontri altamente spettacolare nel pomeriggio di sabato dedicato alle semifinali dei pesi gallo e dei leggeri e ai quarti dei welter che verranno completati domenica insieme ai quarti di finale di mediomassimi e massimi.

Il dettaglio:

Pesi gallo. Semifinale: Limone (All Boxing Torino) batte Galli (Olimpia Carpi) ai punti. Limone arriva direttamente da Assisi ove è in ritiro con la squadra nazionale e sbriga la pratica Galli con sufficiente abilità tenendo lontano l'avversario, ma un plauso va anche all'emiliano che rispetto allo scorso anno, quando gareggiò tra i mosca, ha dimostrato notevoli progressi.

Pesi leggeri. Semifinali. Elia (pug. Pratese) batte ai punti Spagnoli (B. Lumezzane). La prima ripresa per il lombardpo che risce a controllare con colpi diritti la foga aggressiva di Elia, ma quando il toscano decide di aumentare il ritmo e di affondare i colpi, Spagnoli trova disco rosso. Un conteggio nel terzo round a favore di Elia, poi nella ripresa conclusiva il toscano non fa che consolidare la propria superiorità.

Pagliara (B. Cecina) batte Grignola (US Lombarda) per RSCI alla seconda ripresa. E' Grignola che va a cercare l'avversario fin dal primo suono di gong, ma Pagliara è attento econtrobatte con colpi maligni il primo dei quali va asegno alla metà del round e provoca subito un gonfiore allo zigomo dell'avversario e il primo intervento del medico che lascia proseguire. Pagliara, però, riesce ancora a piazzare un paio di serie precise al volto e poco dopo l'inizio della seconda ripresa avviene l'interruzione.

Pesi welter. Quarti di finale. Marjnkovic (Salus Piacenza) batte ai punbti Grosselle (Arquà Petrarca). Incontro senza storia stante la costante superiorità del macedone di Piacenza che avanza a piccoli passi e costringe sempre sulla difensiva Grosselle, comunque autore di una prova molto coraggiosa.

Bel Harby (vita Verona) batte Pignatelli (Boxe Parma) ai punti. Incontro scoppiettante con il parmense che sembra in grado di dominare quando al primo round spedisce al tappeto l'avversario e prosegue con un martellamento continuo. Bel Harby pian piano si scuote, comincia a vibrare il suo sinistro e riemerge nel terzo e quarto round che diventano durissimi per Pignatelli sul cui volto piovono colpi a raffica, Due conteggi per lui e verdetto a favore del tunisino.

Morano (Collegno) batte ai punti Lo Zito (B. Robbiate). Ancora una sconfitta per la Lombardia. Lo Zito cerca di reggere al ritmo superiore del piemontese, ma vi riesca solo a tratti. Il match è comunque molto combattuto ed equilibrato, giocato prevalentemente a corta distanza, ma alla fine un vantaggio, seppur risicato, risulta evidente sui cartellini dei giudici.

INCREDIBILE MA VERO! Il nostro inviato c’e lo ha confermato…

Hanno arbitrato (bene come sta avvenendo dall'inizio del torneo) i signori Licini Enrico, Fiorentini e Saracca.

 

E’ ormai di casa…Massimo Scioti

 

Intervento del Professor Massimo Scioti su:

“Etica e Sport: il Pugilato, una tradizione millenaria difende i suoi valori”

 

Lo studioso della storia del doping John Hoberman dopo l’analisi di 80 anni di dati e di osservazione intorno alle degenerazioni dello sport professionistico, non può non dare ragione alle parole di Bertold Brecht che aveva affermato ironicamente negli anni 20”: “lo sport di buona qualità inizia dove finisce la buona salute”.

Di Olimpiade in Olimpiade e di campionato in campionato business e sensazionalismo spettacolare hanno soppiantato gli ideali dello sport di alto livello, trasformandolo in un vero pericolo per la salute dell’atleta. Ma gli Atleti, con la complicità degli Allenatori, Dirigenti e Medici sportivi, al bivio tra il successo e la salute scelgono il successo “a tutti i costi”.

Gli abusi che rendono gli atleti apparentemente “forti e invulnerabili” sono: gli anabolizzanti; le competizioni truccate; la corruzione degli arbitri quando non si utilizzano parametri oggettivabili (centimetri, secondi, kilogrammi) ma nel momento in cui esprimono un giudizio percettivo-cinetico che si rivolge ad espressioni tecnico-combinatorie di qualità e/o in situazioni mutevoli per la presenza di un avversario che agisce; ernie; fratture; a volte incidenti tragici; tutto in nome di una logica del risultato che provoca “un’ansia da prestazione” che non concede né tregua né limiti.

E’ superfluo prendere esempi da atleti appartenenti all’Occidente o a quelli degli ex paesi dell’Est (ciclisti,nuotatrici, lady-boy).

Il motto “mens sana in corpore sano” che senso ha in questa nostra epoca?

Quali conseguenze subirà ancora lo sport agonistico con l’allargamento delle frontiere delle Biotecnologie e delle Terapie geniche muscolari?

Ci può essere di aiuto ricordarci l’Etica come ce l’ha insegnata il monaco De Spinoza nel suo Trattato Teologico Politico: “l’etica è il pieno utilizzo dell’intelligenza dell’uomo per la costruzione del bene comune”.

A testimonianza che varchiamo i confini …

 

München,den 05.03.2005   TSV 1860 München Boxen

 

 Egregi collegi del club Sportivi della Box Italiana.

Noi stiamo organizando il 26 Maggio fino al 29.Maggio2005  un turneo con 4. Squadre in (Germania a Monaco di baviera).

Noi abbiamo gia condatto con 3.Spaudre che sono Moska,Turkia e Ungaria. Noi cerchiamo una buona Squadra Italiana di tutte le categorie.

Vene siamo tanto gradi se accettereste il nostro invito.

 

Se siete inderessati vi prego di mandarci un E-mail da Fusco_Boxing@yahoo.de 

Con Nome, Cognome, Eta e peso di del Combattende e quandi combatimenti a fati. Fateci sapere per le vostre spese cosa chiedete.

Noi pagheremo anche le spese per vitto e Hotel.

Se siete interessati per il giorno 25.Maggio 2005 dovra’  essere il giorno della vostra presenza.

 

 

Con cordiali Saluti

Organizzatori: TSV 1860 München Boxen

 Ali Curkur   Fusco Alfonso                                                                            Fusco_Boxing@yahoo.de

Come inizio non e’ male, il proseguo e’ piu’ bello

A Glenn Burnie nel Maryland, continua il cammino costellato di ko dei fratelli Dirrell.

Andre, supermedio, bronzo olimpico ad Atene, ha battuto per ko al 2° round  Jacob Rodriguez . Andre 22enne alto 1,88 ha una grande esplosività nei colpi e ben presto salirà ai vertici della categoria. Con questo successo si è portato a quota 3 vittorie. Impressiona  anche il piu’ giovane fratello Anthony (20 anni), anche lui alto 1,88, che travolge in due rounds il solitamente resistente Larry Brothers. Anche per Anthony , 3 successi su 3 matches. Infine nono successo senza “macchie” per un altro supermedio, il 26enne Henry Buchanan , che ha battuto Julio Jean per kot al 6° round,in un match abbastanza scorbutico,infiocchettato di scorrettezze da una parte e dall’altra. 

 

 

A New York, il peso welter di origine ucraina, Dimitriy   Salita, 22 anni, ha portato a 21 il numero delle sue vittorie  battendo Darelle Sukerow, un veterano dei rings dell’area newyorchese, per kot al 2° round, imponendogli anche due atterramenti. Salita è ebreo e combatte di sabato per deroga del proprio rabbino.

 

A San Antonio in Texas,davanti a 2000 spettatori, match tra due combattivi superwelters,  il messicano Marco Antonio Rubio (24anni, alto 1,86 , 26 vittorie di cui 25 prima del limite , 2 sconfitte ed un pari) ed il colombiano Juan Carlos Candelo (31 anni) ( FOTO IN BASSO ) . Il match è stato molto intenso con Rubio che ha sempre tenuto l’iniziativa, denunciando però, ancora una volta, i suoi problemi sulla “tenuta” dei colpi. Infatti ha subito un atterramento nel corso del  3° round. Dal suo canto Candelo ha cercato di scrollarsi di dosso la “pressione” del rivale, riuscendovi parzialmente solo nel sesto round. Una vittoria ai punti abbastanza chiara per Rubio alla fine delle 10 riprese.  Rubio cerca adesso una chance mondiale, dopo la repentina battuta d’arresto subita per mano del ghanese Kofi Jantuah che lo mise ko al 1° round in una doppia eliminatoria mondiale WBC/WBO. Nei pesi gallo, settimo successo per Raul Martinez, che ha pressato con colpi al corpo Jose Luis Cardenas, obbligando l’arbitro ad interrompere il match al 3° round. Esordio per l’ex olimpico peso  mediomassimo messicano Ramiro Reduncido, che ha battuto ai punti in 4 rounds Gabriel Taylor nella superiore categoria dei massimi leggeri. Infine esordio per il leggero Emanuel Ledezma, che ha battuto Miguel Martinez per kot al 1° round. Ledzema è appena tornato dall’Iraq e speriamo che abbia trovato nella boxe il modo per non tornarvi. Questo non perché siamo contro “questa” guerra, ma perché lo siamo contro tutte le guerre! Preferiamo quelle che si svolgono tra le 12 corde, secondo le regole e faccia a faccia… da veri uomini!

 

Ad Hobbs nel New Mexico, il 29enne peso massimo Taurus “il toro” Sykes, ha battuto ai punti in 12 rounds il nigeriano Friday Ahunaya . Sykes , alto 1,88 ha un record di 23 vittorie , una sconfitta ed un pari.

 

All’Infinity Night Club di Mosca, tra donnine discinte e champagne d’importazione, il Jon Thaxtonsuperleggero russo Viktor Baranov, Nella Foto, che impose il pari a Gianluca Branco nel 1998  e venne sconfitto non senza problemi da Michele Piccirillo nel 1994, ha battuto il connazionale Sergey Starkov ai punti in 10 rounds, aggiudicandosi il titolo russo.  Baranov ha 37 anni ed un record di 28 vittorie,  26 sconfitte e 3 pari. Nei pesi supermedi, il russo Denis Inkin, imbattuto e sotto contratto con l’organizzatore tedesco Klaus Peter Khol, ha battuto per ko al 1 round il 31enne keniano George Adipo Odour. Inkin che ha 27 anni è un ottimo pugile e da dilettante è stato anche campione mondiale militare. Ha un’  eccezionale potenza che gli ha fatto chiudere 17 dei 22 vittoriosi matches prima del limite. Finora non aveva avuto un’adeguata organizzazione alle spalle, ma vi assicuriamo che è uno dei migliori pugili in circolazione in Europa e non solo nella sua categoria. Nei superwelters, ha fatto il suo debutto Igor Kazanzev, che ha battuto ai punti l’altro debuttante Alexey Romashov. Kazanzev nel 1998 è stato bronzo ai mondiali juniores.

 

Al Tara Leisure Center di Shaw in Inghilterra, match per la categoria pesi piuma tra il mongolo Choi Tseveenpurev ed il Choi Tseveenpurev sudafricano Harry Ramkgadi per il titolo britannico dei “masters” (una formula molto diplomatica per evitare la parola “anziani”). Ha vinto nuovamente il mongolo Choi, che ha battuto Ramkgadi per kot al 5° round. Choi è pugile molto “tosto” di 33 anni, ha un record di 18 vittorie e 3 sconfitte e sarebbe un ottimo banco di prova per qualche giovane speranza nostrana che volesse davvero misurare il proprio valore.

 

A Bangkok, titolo WBO dell’Asia Pacifico dei pesi piuma, con la vittoria travolgente del tailandese Terdsak Sandaeng, che ha letteralmente “distrutto” (4 atterramenti  tra la 2^ e 4^ ripresa), il filippino Dondon Lapuz (giuriamo che si chiama proprio così!). Sandaeng ha un record di 15 matches tutti vinti, di cui ben 13 prima del SHIMADA-INADA040320.JPG - 12,933BYTESlimite. Per quanto riguarda Dondon (evitiamo il cognome altrimenti … diventa intollerabile), è dal 1999 che non vince un match (ne ha però persi 12). In un altro match della serata  il peso supergallo 27enne Sod Looknongyangloy (per dargli il cognome devono aver fatto rotolare una scatola di chiodi…),  ha battuto il filippino Jun Magsipoc per kot al 6° round. Sod ha un record di 22 vittorie. I pugili filippini, tranne qualche raro caso, arrivano a Bangkok, perdono, passano alla casa , incassano la borsa , fanno acquisti e rientrano a casa. Stavolta non hanno nemmeno perso tempo a cercare i negozi, perché la riunione si è svolta in un… centro commerciale.

Un peso massimo alto 2 metri e 3 centimetri, è sempre una notizia e noi la diamo. La “bestia” (in senso scherzoso) si è esibita a Mississauga in Canadà  ed ha battuto per decisione controversa in 4 rounds l’americano Julius Long.  Si chiama Bola Raymond Olubuwale è nigeriano ed era al 3° match vittorioso su 3. Piccolo problema, ha già 34 anni. Non crediamo che arriverà lontano.

A Milano , riunione vietata ai minori di 35 anni.

Questa l’età media dei protagonisti della manifestazione organizzata dalla OPI2000. Se poi pensiamo che sul ring c’erano quasi tutti i migliori  pugili italiani in attività, allora la cosa diventa preoccupante.

Una volta certi campioni facevano da balia ad altri giovani virgulti che avrebbero poi assicurato il ricambio. Adesso si semina poco e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Le cause di questa situazione sono molteplici. Ragazzi che passano troppo tardi al professionismo (che rappresenta comunque un grosso richiamo pubblicitario per questo sport!), pugili che hanno trovato la maturazione troppo tardi, ragazzi demotivati da attività non programmatiche, pugili allevati nella bambagia e nel culto di records immacolati ma privi di sostanza. Tutto questo ci sta facendo vivere una crisi spaventosa dalla quale non si vede uno sbocco. La Lega professionisti non può essere e non  sarà la medicina, occorre ben altro che affidare a dei “turisti per caso” o personaggi “riciclati” che hanno dimostrato tutta la loro inadeguatezza nel ricoprire ruoli di responsabilità,  le sorti del pugilato professionistico italiano. Gli organizzatori li abbiamo, anche se non sono molti e non sempre si tollerano tra loro. Bisogna solo che ci si sieda intorno ad un tavolo e si buttino giu’ programmi seri che prescindano da interessi personali, altrimenti anche questa Lega sarà l’ennesimo carrozzone che rischia di trasformarsi in un carro…funebre. Inserire un paio di matches tra neopro nei cartelloni di queste manifestazioni dovrà essere un vincolo su cui non transigere! I contributi non dovranno prescindere dalla qualità dei matches proposti. La nazionale italiana dilettanti dovrà tornare ad essere un momento di crescita nella carriera di un pugile e non essere vista come un approdo economico! Inutile tenere bloccati decine di ragazzi nella vaga speranza di una medaglia olimpica, quando sappiamo che la  “ghenga” mondiale non lascerà che qualche briciola affidata piu’ al caso ed alle manovre politiche che al valore dell’atleta.      

 

Torniamo a Milano. Nei massimi leggeri, il “gabibbo”, Giacobbe Fragomeni, 35anni, ha battuto ai punti in 12 rounds il brasiliano  imbattuto (15+)  Daniel Bispop. Fragomeni (18 vittorie su 18 matches), ha vinto bene, ma ha palesato quei limiti di potenza che non gli consentono di chiudere questi matches in modo  perentorio.  

Nei pesi welters, Giovanni Parisi, ha battuto ai punti in 10 rounds il mestierante e sgusciante francese Louis Mimoune, che quando vede la “mala parata” , si guarda bene dallo “scambiare”. Parisi era al 2° match in 5 anni.

A 37 anni di età, senza problemi economici e con qualche ambizione,  potrebbe essere una “chioccia” per qualche giovane da lanciare nei suoi sottoclou, magari chiedendolo in prestito a qualcuno che già ce l’ha e compartecipando alla sua crescita. Così invece  sarà solo un “fenomeno” che si esaurirà in poche battute. Nei pesi superleggeri, Gianluca Branco, 34 anni, ha battuto l’argentino Ariel Francisco Burgos, che ci  aveva illuso di essere un avversario “vero”,   è stato battuto per kot al 6° rounds, dopo aver rivelato  l’aspetto piu’ “taurino” del suo pugilato. Per Branco un successo che non aggiunge nulla a quanto già si sapeva, in attesa di quei matches importanti che sono sicuramente alla sua portata.  Vittoria anche per Cristian Sanavia, che ha battuto il francese-spagnolo Eliseo Nogueira ai punti in 6 rounds . Era la terza volta che lo incontrava. Dice Gennarino che tra un po’ gli daranno gli  “assegni familiari”. Infine è salito sul ring l’unico ed autentico personaggio del boxing italico attuale: Stefano Zoff. Stefano è la dimostrazione che per bucare il video ed il cuore degli appassionati non bisogna essere solo campioni eccelsi, ma basta avere una spiccata personalità ed una disciplina atletica rigorosa. Le sue prove sono sempre accompagnate da quella naturale simpatia che ci accomuna agli spiantati eroi delle imprese impossibili. Resta quindi arduo e difficoltoso vederlo e  “capirlo” quando dovrebbe assumere il ruolo di  favorito. Quindi non ci formalizziamo quando gli capiterà, com’è successo, di trovare giovanotti irriverenti che gli metteranno in faccia colpi che una volta avrebbe schivato; al momento opportuno, siatene certi, saprà trovare quelle energie e quelle risorse che gli consentiranno di  soggiogare e incutere rispetto agli avversari.  Ci darà ancora molto il “pirata” di Monfalcone, ma già gli siamo tanto riconoscenti e grati per quanto ha fatto per questo sport. Alcune delle piu’ belle emozioni della boxe italiana degli ultimi tempi ce l’ha regalate proprio lui. Grazie Stefano!  Tornando alla cronaca vi diciamo che Zoff ha battuto abbastanza nettamente il danese Martin Kristjansen ai punti in 12 rounds, prevalendo per una maggior efficacia nei colpi e tenendo quasi sempre l’iniziativa del match. A tratti ha peccato di determinazione, ma forse ha voluto far concludere il match ad un “allievo” per il quale provava anche simpatia. Almeno questa è stata la nostra impressione, ma com’è noto… noi di boxe non capiamo niente!  Per finire, il piu’  giovane in cartellone degli italiani, il 29enne Luciano Lombardi, ha battuto ai punti in 6 rounds Joseph Sarkody.

Ad Honlulu, nello splendore delle isole Hawai, il filippino peso gallo Rey  “Boom Boom” Bautista, ormai vedette locale, ha battuto per kot al 5° round il tailandese Aree Phosuwangym.  Bautista è originario di Cebu’ ed ha un record di 14 matches tutti vinti.

A Roseto, Lorenzo Di Giacomo , ha conservato il titolo dell’Unione Europea dei pesi medi. Invece di dare credibilità e vigore ai titoli europei obbligandone la difesa ogni 3 mesi , stilando classifiche con criteri oggettivi  e designando sfidanti aderenti a valori  reali e non presunti o pregressi, l’EBU ha istituito questo titolo privo di valori tecnici e finalizzanti, che costituisce l’ennesimo richiamo per attirare contributi.  Di Giacomo ha battuto un onesto ma modesto collaudatore, la cui qualifica di sfidante non trova alcun fondamento. Kaurimaki, ha adottato una tattica ostruzionistica e passiva che aveva l’unico scopo di dilatare la fine del match , regolarmente verificatasi, quando il finlandese ha incautamente e stancamente abbassato la guardia.  Di Giacomo che si è intestardito in una tattica che lo ha portato a correre rischi riguardanti soprattutto l’incolumità delle sue mani, ha colto il primo momento propizio che, il piu’ alto avversario, gli ha finalmente prospettato. E’ accaduto all’8°round, quando un gancio ha colpito al mento Kaurimaki, che, fatto qualche passo, si metteva in ginocchio, per poi rialzarsi malfermo sulle gambe. Interveniva prontamente l’arbitro che sospendeva il match. Solite banalità nelle interviste del dopo match con un Nino Benvenuti che scomodava addirittura Rocky Marciano per parlare delle traiettorie dei colpi di Di Giacomo. Con tutto il rispetto che nutriamo per Di Giacomo e soprattutto per questi immensi campioni, l’accostamento è sembrato una bestemmia!  Ma non ci fate caso, perché come già detto …noi di boxe non capiamo niente!  Negli altri match, solita sequela di risultati scontati, con il peso piuma Alessandro Di Meco che ha battuto per ko al 4° round Karoly Lakatos, con il supermedio Emanuele Zuanel (4 vittorie ed un pari), che ha battuto Zoltan Kallai, con il superpiuma Ivan Fioretta che ha vinto per squalifica su Arpad J. Toth, con superleggero Giuseppe Cusenza che che vince per la seconda volta in carriera, battendo Karoly Domokos. Nelle immagini finali si e’ intravisto la testina d…el “ ragioniere che non e’ dottore”.  Avevamo promesso di parlare di lui, abbiate pazienza, appena abbiamo le ricevute…pardon le prove materiali… non ci fermera’ nessuno!!! 

 

A Tijuana in Messico, il peso medio brasiliano Clayton Conceicao, ha dato un dispiacere ai supporters locali battendo per kot al 2° round il “beniamino” locale Marcos Geraldo junior. Clayton ha un record di 5 matches tutti vinti. Degna di menzione  anche la vittoria del peso gallo Leopoldo “Pollito” Gonzales, che ha battuto Arturo Bracamontes ai punti in 12 round, per uno dei tanti titoli dell’America Latina.  Gonzales è imbattuto ed ha ottenuto il 12° successo. Imbattuto è anche il superwelter Alejandro Juarez che ha battuto a maggioranza Francisco Javier Parra in 6 rounds, conquistando il 13° successo.

A Messico City, nella plaza de toros del ristorante Arroyo , il messicano Eric Ortiz, ha conquistato, contro ogni pronostico,  il titolo Descargando Foto... mondiale WBC dei pesi minimosca, battendo l’ex campione mondiale dei pesi paglia Josè Antonio Aguirre.  Il titolo era vacante per l’impossibilità del detentore Jorge “Travieso” (lo scaltro) Arce  di rientrare nei limiti della categoria. Ortiz ha vinto battendo Aguirre per kot al 7° round, dopo avergli stampato in viso i sui colpi diretti per tutto il match. Alla fine, l’arbitro ha deciso di porre fine al suo “calvario”.. Ortiz, 27anni , ha un record di 24 vittorie, 4 sconfitte ed un pari. Non lasciatevi ingannare dal record, perché Ortiz ha avuto un inizio di carriera molto stentato. Pensate che dopo 7 matches aveva un record di 3 vittorie,3 sconfitte ed un pari. Il suo avversario, 29enne, ha collezionato la 3^ sconfitta, con 33 vittorie ed un pari. In un match tra supermedi, un irriconoscibile ex campione del mondo dei pesi welters WBO, Jose Luis Lopez, ha battuto con decisione controversa ai punti in 10 rounds, un modesto Hugo Lomeli.   Lopez, che ha 31 anni, dal 1998 ha diradato l’attività, combattendo solo 4 volte. Ha un record di 46 vittorie, 4 sconfitte e due pari. Continua il ritorno dell’olimpico messicano Cristian Bejarano, bronzo a Sydney, che dopo essersi fermato per piu’ di un anno, ha ricominciato a vincere e convincere. Questa volta, da  peso superleggero, ha battuto per ko al 1° round Ernesto Gonzalez, conquistando il 12° successo. Bejarano ha 23 anni.  

 

 

A St. Paul nel Minnesota è tornato sul ring Matt “Il predatore” Vanda, superwelter. Diciamo che sul ring è tornato solo Matt Vanda,   perché il “predatore” deve essersi smarrito nel match precedente, perso con Velardez. Vanda ha vinto ma poco convinto, battendo ai punti in 10 rounds Troy Lowry. Adesso il suo record parla di 33 vittorie con una sola sconfitta, ma quanto pesa quella sconfitta! In un altro match, il , peso piuma Allen Ltzau, buon dilettante, ha battuto Jesus Velasquez. Ha combattuto anche l’ex nazionale svedese di origine serba Benjamin Kalinovic, che ha costretto i secondi di Ray Meyers ad interrompere il match. Kalinovic è un superwelter, ed ara al secondo match, il primo fini con un no contest per ferita.Nei pesi massimi, da seguire il peso massimo Travis Walker, che ha battuto Marcus Rhode per kot al 2° round. Walker con questa vittoria ha collezionato l’8° successo con 7 soluzioni prima del limite. 

A Montreal, vittoria del giamaicano Otis Grant, che ha battuto bene ai punti in 12 rounds , l’australiano

 Nader Hamdan. Era in palio il titolo WBC internazionale. Grant , che è stato ex campione del mondo WBO e sfidante di Roy Jones nei mediomassimi, ha combattuto da peso supermedio.  Per il 37enne Grant, 36 vittorie, 2 sconfitte ed un pari. Nei pesi massimi, 3 matches che si possono definire “incrociati”. Infatti Paul Mbogo del Cameroon, ha battuto ai punti in 6 rounds Matt Greer, conquistando il 6° successo da pro. Claudiu Rasco, il rumeno stabilitosi in Canadà, ha battuto Cliff Nellon ai punti in 6 rounds. Rasco ha un record di 5 vittorie ed una sola sconfitta, subita con Mbongo. Infine David Cadieux  (1,99 di altezza) , ha battuto per ko al 1° round Vernon Woodward, ottenendo il 6° successo contro una sola sconfitta, ottenuta contro Claudiu Rasco.  Per finire vi diciamo che il superwelter Sebastian Demers (alto 1, 83) ha ottenuto l’8° successo, battendo ai punti in 6 rounds Sammy Sparkmann. Demers ha 25 anni.

Serata polacca-scandinava a Poznan in Polonia. Nei mediomassimi, Dawid Kostiecki, detto “lo zingaro”, 23 anni, alto 1,83 , 18 vittorie di cui 14 prima del limite, ha battuto il congolese imbattuto Shambuy Mukadi per ko al 3° round. Nei pesi piuma, il norvegese Raidar Walstadt (il padre è allenatore, ma è stato anche arbitro!) , ha battuto Sergey Babushkin per kot al 5° round. Walstad ha un record di 9 vittorie, un pari ed una sconfitta. Da dilettante partecipava ai campionati inglesi. Nei pesi leggeri, ancora una vittoria per un altro norvegese Geir Inge Jorgensen, detto il “piccolo principe”. Jorgensen, collezionando il 20° successo, ha battuto per decisione controversa Andrei Devyatakin ai punti in 6 rounds.  Nei mediomassimi, ancora un norvegese, Kim Johnny Jensen, che ha battuto per kot al 2° round Peter Homola. Sorpresa  nei pesi massimi, dove l’ukraino Volodia Lazebik (imbattuto in 7 matches), ha sconfitto con decisione a maggioranza in 6 rounds il norvegese Daniel Peret. In realtà anche Peret è ucraino, il suo vero nome è Petriatko. Per finire il danese di Beirut,  Fawaz Nasir, peso medio, ha battuto Tibor Horvath per kot al 1° round , ottenendo l’8° successo da professionista.       

 

“Dont’cry for me Argentina”, dice la nostalgica canzone. Nel pugilato invece, si prepara Choc, Dan & Ben with Jeff Fenech & Danny Greenuna nuova grande stagione.

  Molti ragazzi  poco piu’ che ventenni, si accingono a puntare verso traguardi ambiziosi. Cominciamo da Junin, dove il superwelter Walter Dario Matthysse, detto il “terribile”, conferma quanto sia appropriato il soprannome, mettendo 3 volte a terra il colombiano Raul Martinez e costringendo i secondi a gettare la spugna nella prima ripresa.  Matthysse ha 26 anni ed ha vinto 20 dei suiui 21 marches prima del limite. Nei pesi superleggeri, Sergio Manuel Medina, detto “Rocky”, coglie il 21° successo battendo per kot al 5° round Juan Josè Herrera. Medina ha 23 anni. Ancora un superleggero, Jorge Daniel Miranda, che batte ai punti in 10 rounds Diego Martin Alzugaray, ottenendo il 13° successo. Miranda ha 21 anni. Nei pesi superpiuma, Matias Daniel Ferreyra ha battuto ai punti in 4 rounds Martin Cruz Bergara, ottenendo il 5° successo. Fereyra ha 22 anni. Rimanendo in Argentina, ma a Mendoza, il peso gallo Javier Nicholas Chacon, fratello dell’ex campione mondiale Pablo, ha battuto ai punti in 8 rounds Pablo Ruben Acosta, ottenendo il 6° successo. Chacon ha 23 anni. In un altro match, il supermosca Juan Carlos Reveco ha messo ko al 1° round Fernando Jesus Decaillet. Reveco ha 21 anni ed ha un record di 6 match tutti vinti.

A Lugano in Svizzera, esordio al professionismo per il peso medio Raffaele Magno , che ha battuto per kot al 4° round Janos Berendi. Ha combattuto anche Loris Emiliani, massimo leggero allenato da Augusto Lauri, che ha  ottenuto il 5° successo da professionista battendo per ko al 1° round Laszlo Nagy. Infine , 3^ vittoria per il 25enne peso welter Roberto Belge, che ha battuto per kot al 2° round Janos Lakatos.

A Doncaster, in Inghilterra, il superleggero Nigel Wright, has conquistato il titolo inglese, battendo per ko al 7° round Dean Wright: great prospect Hickman. Hickman era imbattuto (12 vittorie ed un pari) prima di questo match. Per Wright si tratta della 14^ vittoria contro una sola sconfitta. Nei superwelters, vittorie per Jason Rushton (22anni 13 vittorie) e Matthew Hatton (fratello di Ricky), che hanno battuto rispettivamente Lee Armstrong ai punti in 10 rounds e Francis Jones per decisione tecnica in 6 rounds. Nei supermedi esordio per Ricardo Samms, ex nazionale inglese che batte l’italo-inglese Cello Renda ai punti in 4 rounds. 

 

A Zwickau, in Germania, il campione mondiale dei supermedi WBC, il tedesco Markus Beyer, foto con il guantone, ha conservato il titolo battendo a maggioranza l’australiano Danny Green. Anche se ha dovuto soffrire anche in questa occasione (nell’ultima ripresa Green ha tentato il tutto per tutto…), Beyer si è imposto azionando molto il sinistro. Da parte sua  Green è stato al di sotto delle aspettative ed ha ammesso la vittoria del teutonico. In giuria, l’italiano Barrovecchio che ha assegnato il pari. Nei pesi massimi, l’idolo dei tifosi tedeschi  Timo Hoffmann, ha conservato il titolo internazionale IBF, con una decisione dal sapore casalingo, battendo ai punti in 12 rounds Bob Mirovic. Per il 30enne Hoffmann, alto 2,02 , 32 vittorie contro 3 sconfitte ed un pari. Nei pesi medi, Sebastian Sylvester, ha battuto il francese Cristophe Tendil ai punti in 12 rounds. Sylvester, ha 24 anni , ed ha un record di 17 vittorie ed una sola sconfitta, rimediata nel 1° match. Nei mediomassimi, l’estone Elvis Michailenko, che ha svolto quasi tutta la sua attività in Inghilterra, ha infranto le illusioni di un’altra giovane speranza  (dopo la vittoria su Giovanni Alvarez) , battendo ai punti in 10 rounds ,con decisione a maggioranza, Kay Kurzawa. Anche in questo caso il giudice che ha visto il pari è stato l’italiano Barrovecchio. A nostro giudizio, aveva vinto senza’altro Michailenko, che ha affrontato lo schematico tedesco,  senza timori reverenziali. Mickailenko ha 28 anni ed un record di 18 vittorie, un pari ed una sconfitta con Peter Oboh, un mediomassimo nigeriano che alcuni anni fa iniziò  l’avventura professionistica sotto la guida di Gerardo Esposito. Nei pesi medi, 4° sucesso per il turco Firat Karagollu, che ha meso ko al 1° round Petr Rykala. Nei massimi leggeri, 6°  successo per il 20ene Marco Huck che ha battuto Alexander Borhovs per kot al 4° round. Infine nei mediomassimi, Patrick Dobrosky ha battuto Tomas Vican ai punti in 4 rounds. Dobrosky era la 2° successo, ha 25 anni ed è alto 1,86.      

     

Infine, allo Sheraton Hotel di Lima in Peru’, il peso mosca Alberto Rossell, peruviano residente a Cincinnati negli Usa, ha battuto ai punti in 10 rounds l’ecuadoregno Rafael Tirado. Per il “ragazzino” peruviano, si è trattato del 13° successo contro 5 sconfitte. Rossell ha 25 anni ed è alto (?) 1,57.  

 

Se un Bauer incontra un Hech, noi pensiamo che si tratta di due tedeschi e che il match si è svolto in Germania, invece sono due argentini ed il match si è svolto a Trenque, città natale del supermedio Martin Abel Bauer, che ha battuto per decisione a maggioranza (stavolta Barrovecchio non c’entra…) ai punti in 8 rounds Gabriel Gustavo Heck. Per il 24enne Baure, 11 vittorie con 8 soluzioni prima del limite.  Ancora in Argentina e precisamente a Caseros, dove l’ex campioe WBA dei leggeri Raul Horacio Balbi (31 anni), ha battuto per ko al 2° round Norberto Adrian Acosta. Balbi ha un record di 49 vittorie , 7 sconfitte ed un pari. Nella stessa serata, l’ex campione del mondo dei superwelters, Julkio Cesar Vasquez, ha battuto ai punti in 8 rounds Juan Carlos Villagra. Per il 38enne Vasquez, 63 vittorie e 8 sconfitte.

 

A Belgrado, si è svolto un  importante torneo che ha visto la partecipazione di alcuni qualificati atleti.

Nei  pesi mosca vittoria dell’uzbeko lhom Rahimov, che in finale ha battuto il kazako Zhandos Zaumabekov.  Di  spicco la vittoria del moldavo Igor Samolienko sul bulgaro Alexander Alexandrov, poi battuto da Zaumabekov. L’uzbeko Rahimov si era invece imposto al russo Khalid Murtazaliev.

Nei pesi gallo, vince il kazako Nady Shulakov, che batte il russo Zinat Zhandybayev per somma scores (79 a 76), dopo che il verdetto ufficiale era finito 18 a 18.

Nei pesi piuma vince il kazako Rkebulah Zhumanbayev, che in finale batte l’uzbeko Abdugaffor Umarov.

Nei pesi leggeri vince il russo Semen Grivachev, che in finale batte il kazako Dulat Borankulov .

Nei superleggeri  vince il kazako Kanat Orakbaev, che batte lo sloveno Erduan Brami per abbandono al 2° round.

Nei pesi welter vince il serbo Zoran Miotrovic che batte in finale il russo Timur Gaiderov.

Nei pesi medi vince l’ukraino Denis Poyatsyka che batte in finale Abbos Atoev.  Nei mediomassimi, vince il serbo Ivan Ribac, che batte in finale il kazako Beibut Shumenov. In questa categoria da segnalare la sconfitta dello sloveno – tedesco Robert Kramberger (campione mondiale militare2004), battuto da Shuimenov , che aveva anche sconfitto l’uzbeko Utirbek Haidarov (bronzo ad Atene2004).

Nei pesi massimi, vince l’ukraino Vyacheslav Glazkov, che in finale batte il greco Helias Pavlidis.

Nei supermassimi, vince l’esperto uzbeko Rustam Saidov (Bronzo a Sydney 2000 ed a Bangkok2003).

Tra gli sconfitti l’albanese Nelson Hysa, che sarebbe un buon investimento per qualche organizzatore nostrano.

 

 Si è svolto a San Pietroburgo un torneo internazionale femminile, che ha visto all’opera alcune delle piu’ forti atlete al mondo.  Molto buono il comportamento della nostra rappresentativa, che ha conquistato l’oro con la punta di diamante costituita da Simona Galassi, che nei 50 kg è riuscita, così come l’ukraina Kazlan nei 66kg,  a vincere le due uniche prime piazze lasciate dallo strapotere russo, che ha visto ben 11 titoli su 13 prendere la via di Mosca. Da segnalare anche il secondo posto di Laura Tosti, che si è inchinata solo alla russa Julia Bychkova, mentre al primo match aveva battuto la cinese Ting Chun. La Galassi per approdare all’oro ha dovuto battere prima la russa Usachenko, poi la greca Papatoski ed in finale l’indiana Kumari Meena (che secondo Gennarino è siciliana …). Eliminata Emanuela Pantani dalla russa Karpacheva e Loredana Piazza dalla svedese Enoksson.

 

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