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Fefe’ & Coco’

Boxemaccheroni

 

Il mutico Gennarino

 

 

Nei supermassimi avanzano i giovani. L'impronta romana sul torneo dei piuma

 

 Si pensava ad una possibile finale, tra i supercolossi, che pèoteva essere un derby attesissimo, la sfida fratricida tra Vitale Mele, secondo campione d'Italia, massese, e Ivan Stipcevich, carrarese, al rientro dopo oltre un an no di inattività, ma già finalista, qualche anno fa, ai campionati italiani. Mele s'è preparato nelle ultime settimane a Perugia con la nazionale. Si annunciava, come del resto Stipcevich, in grandi condizioni. Il sorteggio li ha aiutati dando loro come avversari due giovani, ma sul ring la fortuna ha voltato loro le spelle.

Stipcevich riceve le prime cure dal dr. Mola  

Mele stava, in vero, incontrando più difficoltà del previsto contro Panighello che lo evitava sistematicamente, quando un colpo di striscio lo ha raggiunto sullo zigomo sinistro. Un brutto taglio che richiederà qualche punto di sutura. Se anche il medico gli avesse permesso di continuare, non avrebbe certamente potuto risalire sul ring tra una settimana. In verità, però, non possiamo dire come sarebbe finito il match che, in quel momento, filava su un piano di parità, ma con il veneto, forse, che aveva qualcosa in più da spendere ancora.

Stipcevich ha subito tenatto di far valere la sua maggiore esperienza (dieci anni di ring per lui) contro Jaffulli. Una curiosità: entrambi rientravano da un'operazione e da un grave infortunio ad un ginocchio. Quello del colornese ha retto meglio perché Stipcevich dopo due round, s' è trovato a dover fare una torsione sulle gambe ed ha avvertito un crack ed un dolore lancinante. Per lui, la fine del torneo quando ancora il match era apertissimo, ma aveva comunque mostrato un Jaffulli per nulla intimorito dal nome dell'avversario e ben deciso a farsi valere.

Quattro belkle battaglie nei pesi superwelter, una categoria che offre sempre spettacolo e ragazzi interessanti. Stavolta, nei quarti, abbiamo visto un ottimo Vuka, albanese di stanza a Modena che sa esprimere un ottimo pugilato nonostante la scarsa esperienza che l'ha portato a battere nettamente il parmense Ciano, superato senza scampo nel finale.

Abbiamo anche apprezzato il grande coraggio del veneto Magon chje, clpito da un possente gancio alla mascella nel secondo round s'è ritrovato con una frattura alla mandibola, ma ha coraggiosamente portato a termine un match combattutissimo con il tenace ed aggressivo piemontese Palma. Abbiamo anche trovato un Cortese nettamente migliorato rispetto allo scorso anno (arrivò in finale contro il russo Skurko) e vincitore del varesino Lucchina. Da tener d'occhio anche il toscano Mazzocchi che ha sfoderato alcuni colpi e combinazioni di classe contro il varesino Bozzoni.

In apertura, fuori torneo, il medio Lucini l'ha spuntata abbastanza facilmente sull'albanese di Piacenza Alban Jusufi, più giovane, ma promettente.

 Il sinistro di Mazzocchi si stampa sul volto di Bozzoni

I risultati.

Pesi superwelter: ottavi di finale: Cortese (B. Bergamo) b. Lucchina (C. Panther Varese) ai punti;

Vuka (Boxe Modena) batte Ciano (B. Parma) ai punti.

Palma (All Boxing Team Torino) batte Magon (B. Arquà Petrarca) ai punti;

Mazzocchi (B. Valdisieve) b. Bozzoni (Panther Varese).

Pesi supermassimi: quarti di finale: Panighello (Boxe San Donà) b. Mele (Pug. Carrarese) rsci.;

Jaffulli (B. Colorno) b. Stipcevich (B. Apuania) rsci.

Più scintillante la riunioine della domenica grazie alla presenza delle categorie più leggere, ma al tempo stesso più ricche di buone talenti, quelle dei gallo e dei piuma che presentano ben tre medaglie d'argento degli Assoluti ed altrettante di bronzo. Danno subito spettacolo il piemontese Limone ed il veneto Scantamburlo, ventenni entrambi, ma ormai saldamente in nazionale. L'ha spuntata, non di molto, il longilineo Limone che è riuscito a mettere più colpi, soprattutto per linee interne, sull'arrembante, ma meno preciso Scantamburlo. Un bravo anche a Ferramosca che ha fatto un salto di categoria salendo dai mosca e ha dovuto faticare forse del più previsto per battere il volenteroso piemontese Larribj, vincitore lo scorso anno della cintura dei mosca.

Nei piuma, due nomi su tutti, i romani Di Savino e Die.li che hanno rispettivamente dominato gli ottimi lombardi Zani e Giardini suscitando notevoli dosi di applausi a scena aperta. A meno di sorprese, la cintura dei piuma dovrebbe esssere affar loro.

Una bella sorpresa anche nell'unico match in programma per la categoria dei leggeri: il toscano Elia l'ha spuntata, e abbastanza chiaramente, sul veronese Bonfante.

I risultati: Trofeo Città di Cremona:

Pesi leggeri: Elia (Pug. Pratese) b. Bonfante (A.B. Legnaghese) ai punti
Pesi gallo: Limone (All Boxing Torino) batte ai punti Scantamburlo (U.B. Mestre);

Ferramosca (Pug. Pratese) batte ai punti Laribj (Boxe Orbassano)
Pesi piuma: Di Savino (Boxe Ostiense) b. Zani (Boxe Amonti Castrezzato);

Gecchele (Boxe Trissino) batte ai punti Vitale (Orbassano Boxe);

Dieli (B. Roma San Basilio) batte ai punti Giardini (Boxe Vigevano).
Strano ma vero: Ottimo l'arbitraggio dei signori Puelli Enrico e Pier Giorgio Licini

Il nostro inviato speciale a Cremona… c.c.

 

 

Margaret McGregor vence a Loi ChowA Seattle nel 1999, Margaret Mc Gregor incontrò e battè  Loi Chow. Voi direte : embè, dove sta il problema?  Tranne il piccolo  particolare che Loi Chow era un uomo, non mi pare ci fossero altri problemi. Adesso però la moda sembra attecchire e sia la “cattiva ragazza” Tonya Harding, che Ann Wolfe (che con tutta la buona volontà è veramente arduo definire …ragazza) , hanno annunciato che combatteranno contro uomo. Mentre siamo perplessi per la Harding che tra l’altro non riesce a battere nemmeno le donne, temiamo che il primato maschile possa subire qualche duro colpo dalla Wolfe. Infatti il suo allenatore ha confessato che Ann sostiene regolari  sedute di “guanti” con pesi medi e massimi …maschi. Pare che i maschietti subiscano spesso e non per galanteria!     

A St. Paul in Minnesota, l’organizzatore Tommy Brunette, fratello di quel Brian Brunette che nel 1986 affrontò Patrizio Oliva per il titolo WBA dei superleggeri, era gongolante per due motivi. Il primo era che il suo miglior pugile, il peso welter Luciano Perez, aveva vinto battendo per kot al 5° round Juan Manuel Buenvida . Il secondo era che la rete televisiva FOX Sports gli aveva commissionato 4 riunioni. Purtroppo durante la riunione, un attacco di cuore ha stroncato la vita di Tommy (51 anni), lasciando tutti i suoi amici nella costernazione.  

 

A Miass in Russia, titolo russo dei pesi massimi con Alexiei Varakin che ha battuto ai punti in 10 rounds Pavel Kalabin.

 

Ad Hartlepool in Inghilterra, il 26enne supergallo Michael Hunter, ha battuto per il titolo inglese Sean Hughes per kot al 6° round.  Michael è rimasto imbattuto ed il suo record è ora di 21 vittorie ed un pari. In un match di superwelters, il namimbiano Ali Nuumbembe, ha battuto ai punti in 6 rounds l’imbattuto Francis Jones (8+ e 2=). Nuumembe , che ha 26 anni ed un  record di 11 vittorie ed una sconfitta (controversa ), è stato medaglia d’oro ai giochi del Commonwealth nel 2002.

 

Rimanendo in Inghilterra, ma a Rotherham, troviamo Clinton Woods ( foto in basso ) peso mediomassimo, che dopo alcuni tentativi falliti, è riuscito a laurearsi campione del  mondo IBF, battendo per kot al 5° round il fino ad allora imbattuto americano (18 vittorie) Rico Hoye. Woods, ha controllato il match con delle serie alle quali Hoye non è riuscito a sottrarsi.  Nel quarto e quinto Clinton Woods enters the ring fist in airround, Hoye subiva anche due richiami per colpi bassi. Sempre nel  corso del 5° round, Woods passava decisamente all’attacco portando una lunga serie di colpi piuttosto pesanti che costringevano l’arbitro ad intervenire per porre fine al match.   Woods, che ha 32 anni, ed è alto 1,88  ha un record di 37 vittorie,3 sconfitte ed un pari. “ Erano in molti a dire che ero finito dopo la sconfitta con Glencoffe Johnson, ma a 32 anni eccomi qui campione del mondo. E’ un sogno!”,così ha dichiarato l’inglese. Nei massimi leggeri, una delle speranze del pugilato inglese, David Haye, ha battuto, ma bisognerebbe dire che ha “distrutto”  l’australiano Glen Kelly (che si battè per il titolo unificato dei mediomassimi con Roy Jones). Haye che ha 24 anni , è alto 1,91 ed ha un record di 13 vittorie ed una sconfitta, contro il connazionale Carl Thompson, a nostro giudizio, affrontato troppo prematuramente. Haye, ha messo al tappeto il suo avversario nel 1° e 2° round, ponendolo definitivamente ko, proprio nel secondo round. Infine nei superleggeri il promettente Ezekiel Brook, ha colto il suo sesto successo battendo Lee Handles ai punti in 6 rounds.

 

Ad Hato Rey in Portorico, è salito sul ring Jose Miguel Cotto, cugino di quel Miguel Cotto campione del mondo dei superleggeri. Jose Miguel che è un peso superpiuma, ha battuto per kot al 7° round Genaro Trazancos  (Gennarì non ti emozionare troppo…ha perso!) . In  un altro match, secondo successo per William Correa che ha battuto Roman Sanchez per kot al 2° round.

 

 

Da quando abbiamo scritto che l’attività in Spagna langue, gli organizzatori spagnoli si sono messi ad organizzare a tutto spiano!

 Questa volta a  Leon, si è esibito l’interessantissimo e forte peso superwelter argentino stabilitosi in Spagna, Sergio Gabriel Martinez. Martinez, ( foto a sinistra ) ha battuto per il titolo internazionale WBC, il georgiano Alberto Airepatian per kot all’11° round.  Martinez ha 30 anni, è mancino ed ha un record di 33 vittorie ed una sola sconfitta. Per Airepetian, si è trattato del secondo insuccesso dopo 17 vittorie. Nei pesi leggeri Juan Carlos Diaz Meleto, 29 imbattuto in 29 matches, ha sconfitto Ubadel Soto ai puti in 6 rounds. Nei pesi superalo, HKiko Martinez, ha colto il 7° successo prima del limite su 7 incontri,  battendo Frederic Bonifai (Francia) per kot al 2° round. Nei supermedi, il fratello di Alberto,Alex Airepetian, ha battuto Victor Sas, ottenendo il 2° successo da pro.

In Thailandia, il peso piuma Chonlatarn Piriyapinyo ha battuto per il titolo WBC dell’Asia-Pacifico, il filippino Wennie Paderna ai punti in 12 rounds. Chonlatarn ha 20 anni ed un record di 8 matches tutti vinti. In un altro match, un pugile dal nome inquietante, Saddam Kietyongyuth , ha battuto per kot al 5° round il filippino Larry Pelonia. Saddam ha un record di 6 matches tutti vinti.

 

A Temecula, il messicano Cruz Carbajal, a destra ,  ha battuto per kot al 6° round il connazionale Jorge  Lacierva, in un’eliminatoria IBF dei pesi gallo.  Nei pesi superpiuma, ennesimo successo dell’argento olimpico Rocky Juarez, che ha battuto per kot al 1° round , dopo avergli inflitto 3 atterramenti, Juan Carlos Ramirez.  Infine ancora un successo per il brasiliano-armeno Archak TerMeliksetian , 26enne con un record di 10 vittorie ed una sconfitta, che ha battuto Michael Soberanis ai punti in 6 rounds.

 

 

A Reading, il superleggero (ottimo dilettante) Chad Aquino, ha battuto per kot al 2° round Kevin Goodbeir. Aquino è mancino ed Aquino vs Chacon  004 ha vinto tutti e tre i matches finora disputati. Nei superpiuma, l’hawaiano di origine vietnamita Dat Nguyen, ha battuto James Hope ai punti in 4 rounds. Nguyen ha 22 anni e vanta tre vittorie su 3 matches disputati. 

Sal Musumeci, organizzatore americano di chiari origine italiane, ha messo su una riunione di boxe a New  York che comprendeva due suoi pupilli. Si tratta dei cugini Ibragimov, Timur e Sultan. I  due non hanno tradito l’attesa ed hanno ripagato l’interesse dell’organizzatore con due conclusioni prima del limite. Sultan che chiamano il Muhamed Ali dell’EST (esagerano…) , ha battuto l’ex campione mondiale dei massimi leggeri, oggi trasformatosi  in  collaudatore di lusso, Alfred “Ice” Cole per kot al 3° round. Nel corso del terzo round Sultan ha colpito con un semimontante sinistro al corpo l’americano, per poi metterlo al tappeto con un uppercut. Cole si è rialzato, ma dopo qualche altro duro colpo Arthur Mercante junior ( buon sangue…mente!), ha interrotto il match. Sultan ha 29 anni è alto 1,88 ed ha un record di 15 matches tutti vinti (13 prima del limite). E’ stato argento a Sydney battuto dal grande Felix Savon! Drammatica conclusione sempre nei pesi massimi per Timur Ibragimov, che ha mandato ko Ronald Bellamy al 3° round con un terribile diretto destro. Bellamy è rimasto a terra a lungo ed è stato trasportato in ospedale da dove è stato rilasciato il giorno seguente.Per il 30enne Timur, 17 vittorie ed un pari. Nei pesi piuma, l’ex campione mondiale Kevin Kelly, ha battuto Felix St. Kitts per arrsto dell’arbitro all’8° round, dopo averlo inviato al tappeto anche nel 7° round. Dopo 23 mesi di assenza per la sconfitta subita per mano di Marco Barrera ed a 37 anni, Kelly aspira ad un nuovo match mondiale. Infine, ancora una conclusione prima del limite con il peso massimo Shannon Briggs, che ha chiuso il match in due rounds con Demetrice King.  (Timur foto a destra Sultan il Muhamed Ali dell’EST alla vostra sinistra )

 

A Las Vegas, il campione mondiale della WBC dei pesi leggeri, il messicano Josè Luis Castello, a sinistra , ha conservato il titolo battendo  nettamente per kot al 10 round  Julio Diaz ( foto a destra ).   Castello ha “dettato” il tempo del match, ma Diaz ha risposto per le rime. Diaz si è ferito all’arcata sopraccigliare sinistra nel 4° round per uno scontro accidentale di teste ed a quella destra per un colpo nella settima. Nel decimo round, con Castillo in netto vantaggio ai punti (5) sui cartellini, due montanti sinistri spedivano per ben due volte Diaz al tappeto, decretando la fine del match. Per l’ex sparring di JulioCesar Chavez si è trattato della 52^ vittoria contro 6 sconfitte ed un pari. Per il titolo dei supermedi dell’IBF, l’ex olimpionico di Sydney , Jeff Lacy, ha battuto Rubin Williams per kot al 7° round. Un match molto combattuto a cui Lacy ha imposto un ritmo sostenuto fin dall’inizio. Nel quarto round Williams ha tentato di replicare, ma Lacy l’ha surclassato, obbligando l’arbitro a fermare il match nel  7° round. Per il 27enne Lacy , 19 vittorie! Nei pesi  leggeri, il promettente Steve Luevano (24 anni) , ha colto il 27° successo,battendo per kot al 5° round Julian Rodriguez. Nei  pesi supermedi, il figlio di Carlos De Leon,  Junior, ha battuto Mike Jackson per ko al 1° round. Con questo successo, “Sugar Boy” (il ragazzo di zucchero) ha ottenuto 12 vittorie ed un pari. De Leon ha 25 anni ed è alto 1,83. Nei pesi superwelters, esordio per il 20enne polacco Grzegorz Proksa, che ha battuto per kot al 1° round Adam Capo. Proksa  è stato vicecampione europeo juniores nei 64kg a Varsavia. Alcuni match da lui vinti (tra cui quello con Diego Di Luisa…) furono oggetto di contestazioni per l’evidente partigianeria delle giurie!  Per finire, l’ex campione americano dei dilettanti, il superleggero 19 enne Wes Ferguson, ha ottenuto il 9° successo (ha anche  un pari ) in carriera, battendo ai punti in 4 rounds Carlos Arnoldo Cisneros.

 

A Biloxi, cittadina del Missisipi, c’è un locale che richiama partenopee atmosfere l’ “Isle of Capri”. Proprio in questo locale si è tenuta una riunione pugilistica che ha visto l’ottimo ex dilettante USA Royonta Whitfield battere ai punti in 4 rounds Jorge Lucas,al limite dei supergallo, conquistando il 4° successo da pro.  

 

Tutti i sogni muoiono all’alba , era il titolo di un famoso film di tanti anni fa! Ed anche all’alba si è concluso il sogno del peso medio  Troy Rowland, bianco 29enne con 21 vittorie ed una sconfitta, che aspirava a battersi  per un titolo mondiale, contando dalla sua, il forte richiamo presso il pubblico. Purtroppo la scelta sbagliata di un avversario “becco a gas”, lo ha “svegliato”. Infatti il 32enne equadoregno Fernando Luis Zuniga, non sarà un campione, ma è tosto ed ha pugno! Lo dimostrano i 18 ko su 23 vittorie ottenute . Rowland , battuto per kot al 7° round, ha subito un autentico calvario, venendo atterrato 3 volte ma essendo in difficoltà per quasi tutto il match. Il match si è disputato nella città natale di Rowland, a Grand Rapids nel Michigan. Erano 17 matches che Rowland non perdeva. Solito particolare inquietante che getta un’ ombra sull’operato di “certi” ufficiali di gara, due dei tre giudici (tutti del Michigan), al momento della sospensione (arrivata con troppo ritardo…) avevano Rowland in vantaggio! Malcostume vergognoso. Non sappiamo cosa ci si ricava da certe azioni oltre che a disprezzo e perdita di credibilità. Non si può nemmeno parlare d’incompetenza, perlomeno in questo caso dove il verdetto era evidente (se non fossero stati dei pugili, Zuniga si sarebbe beccato una denuncia per sevizie…). Non si può venire meno a certe regole etiche e poi una vittoria conquistata in questo modo vale meno di 100 sconfitte. Naturalmente i giudici sono i soli colpevoli, perché vi assicuriamo che gli atleti sono molto più onesti. Loro sanno riconoscere quando hanno perso e quindi cari giudici, prendete esempio da loro!

 

A Northbridge in Australia, il tunisino Naoufel Ben Rabah, qui sotto a sinistra, olimpionico a Sydney, Naoufel Ben Rabah rimasto in Australia, ha battuto il colombiano Dairo Joseè Esalas per kot al 7° round. “Chocolata”, come viene chiamato Nafouel ha 27 anni ed un record di 23 vittorie ed una sconfitta (contro Fred Kinuthia, peraltro battuto in rivincita!). Nei pesi superwelters, il forte Daniel Dawson ha battuto Jack Sloday per ko al 5° round. Per il 27enne Dawson 19 vittorie di cui 14 prima del limite. Infine il promettente Guyanese 19 enne, Lennox Allen, nei superwelters, ha battuto  Joe Lopez per ko al 1° round, ottenendo il 5° successo da pro.

 

A Las Palmas, il superleggero Carlos Wilfredo Vilches ,  ha battuto Jorge Dario David Gomez Perez  (non vi preoccupate è solo …uno)  per kot al 4° round. Vilches ha 28 anni ed un record di 43 vittorie, 5 sconfitte e 2 pari.

 

Per la prima volta si è svolta una riunione pugilistica a Durazzo (sembra una marca di contraccettivi…)  in Albania! A reggere il clou, un supermedio albanese residente in Inghilterra, guidato (male…) da Frank Warren. Il suo nome è Krasniqi Qato. Qato, che ha 26 anni ed un record di 7 vittorie e 6 sconfitte, ha battuto ai punti per il titolo IBC intercontinentale Rizvan Magomedov. Nei pesi superleggeri, esordio di un altro albanese Luteli Gega , che ha battuto Serhy Tertij ai punti in 6 rounds. Nei pesi gallo esordio per il campione bulgaro Alexander Vladimorov  (argento agli europei di Perm nel 2000 e due volte bronzo mondiale) , che ha battuto Oleg Shayner ai punti in 6 rounds. Infine vittoria per il “monumento” bulgaro Tontcho Tontchev  (32 anni, 32 vittorie e due sconfitte), che ha battuto per ferita Rakhim Mingalev.

 

Quasi  ci prende un colpo! Buckley ha vinto un match? Naturalmente ci riferiamo a Peter, uno stakanovista del ring con circa 250 matches all’ attivo. Invece no, si trattatava di Paul , giovane superleggero in ascesa, ma i conti tornano quando vediamo che ha battuto …Peter Buckley che così colleziona la 200^ sconfitta contro 31 vittorie e 10 pareggi!

 

A Rarotonga, Isole Cook, si è disputato il titolo Nord Americano dei mediomassimi per la WBE. Già  vi dobbiamo delle spiegazioni.  Infatti le Isole Cook sono uno stato indipendente sperduto nell’Oceano  Pacifico, mentre la WBE è uno di quei tanti enti dell’alfabeto delle sigle pugilistiche. Tornando al match, vi diciamo che l’americano Billy Sumrall alto 1,77 (per un mediomassimo sembrano pochini…) e con un record di 7 vittorie, ha battuto Armin Greletzley, neozelandese (anche questa WBE come geografia ci sembra deboluccia…La Nuova Zelanda si  trova nel Pacifico e con il Nord America ha poco da spartire!) per kot al 7° round. Armin forse per impressionare e per giustificare la qualifica di sfidante, si fa chiamare l’assassino. Ma da quanto visto sul ring, se non ha strangolato qualche povera vecchietta indifesa, ha poco da fregiarsi di questo appellativo. 

 

Le  Isole Cook, si chiamano così perché furono “scoperte” dal capitano navigatore esploratore inglese Cook! In realtà le isole erano lì da migliaia di anni ,Cook vi sbattè contro, ma questi “infortuni”  nelle prosopopee europee di allora diventavano “scoperte”!  Tornando a Cook, si racconta di lui un simpatico episodio che ce la dice lunga sul suo acume (ma non lo dite a qualche inglese perché diventano permalosi!). Cook in Australia, vide per la prima volta, quel gigantesco topo saltellante che è il canguro. Allora domandò ad un indigeno lì presente il nome di quel animale e l’indigeno rispose nella sua lingua :”  kan goo roo” (canguru). Cook tutto contento tornò in Inghilterra e disse di aver visto un animale  saltellante che gli indigeni locali chiamano Kangooroo. Solo nel viaggi successivo si scopri che “kan goo roo” nel linguaggio degli indigeni significava …”ma che ne so!”. Ma ormai la frittata era fatta e per tutti da quel momento il nome dell’ animale è stato… canguro.

 

Match tra imbattuti quello svoltosi a Choctaw nel Mississipi, tra i pesi leggeri Almazbek Raymkulov (Kirghizistan) e Koba  Gogoladze (Georgia). Al termine della 6^ ripresa, l’arbitro ha fermato Gogoladze, che aveva subito la superiorità e la varietà dei colpi di Raymkulov, che si fa chiamare Kid Diamond.  Raymkulov, ha fatto contare il rivale nel 4° round, poi gli ha imposto un altro atterramento nel 5° round ed infine l’ha spedito al tappeto nel 6° round. A quel punto il georgiano ha fatto cenno all’arbitro di voler desistere per un infortunio alla mano. Raymkulov ha 28 anni ed un record di 20 vittorie. Gogoladze è stato sconfitto per la 1^ volte dopo 17 vittorie, ha 35 anni. Nel sottoclou, il promettente peso medio Kelly Pavlik  bianco ( FOTO A DESTRA ) , ha conservato l’imbattibilità, sconfiggendo per kot al 2° round l’haitiano Dorian  Beaupierre. Per Pavlyk  si è trattato del più importante successo in carriera. Per lui , 24 vittorie di cui 21 prima del limite. Viene chiamato “Ghost” (fantasma) per la bravura difensiva! 

 

 

 

Il pugile indonesiano  Hendrik Bira è deceduto all’ospedale  dopo essere stato messo ko al 3° round dal connazionale Mones  Arepas. Bira aveva 22 anni. Lo scorso anno furono Antonius Mosse e Jack Ryan, altri due pugili indonesiani, a perire per le conseguenze di un match ed in almeno altri due casi, abbiamo sfiorato la tragedia. Questo concentrarsi di tragedie del ring in Indonesia, non può essere un caso! Degli indonesiani non si riesce a sapere nemmeno con certezza il nome, figuratevi cosa devono essere i controlli sanitari. Speriamo che la Federazione di quel Paese venga messa al bando da tutti gli enti mondiali finchè non fornirà tutte le garanzie che questo sport, per quanto umanamente possibile, sia praticato in regime di sicurezza. 

 

 

A Montreal, vittoria del 30enne peso massimo David Cadieux, vincitore di Marcelo Aravena per kot al  2° round. L’altissimo  Cadieux  1,99 ha un record di 5 vittorie ed una sconfitta subita al primo match contro il rumeno Claudiu Rascu. Nei pesi medi, continua il cammino di Jean Pascal, canadese di origine haitiana, olimpionico ad Atene. Al 3° matches vittoriosao ha battuto Eddie O’Neal  punti in 4 rounds. 

 

David Cadieux

 

Continuano a Giza in Egitto le organizzazioni pugilistiche professionistiche di Richard Nwoba, che tra l’altro si ritaglia un suo spazio, affrontando nella categoria dei massimi leggeri e battendolo per kot al 4° round Sayed Ablaziz. Chi regge il clou è però l’invitto Ahmed Mustafà, 27 anni, che ha conquistato il titolo egiziano dei superwelters, battendo per kot al 4° round Ramadan Mamadou.

 

A Greensboro in Virginia, il mediomassimo guyanese- canadese Troy Ross, ha perso l’imbattibilità   perdendo con decisione controversa ai punti in 8 rounds contro Willie Herring. Ross che aveva partecipato alle Olimpiadi  di Sydney con la squadra canadese, ha 29 anni ed un record di 12 vittorie ed una …sconfitta!

 

A Grosseto campionato internazionale IBF con l’imbattuto peso piuma Alberto Servidei, 29enne, che ha sconfitto ai punti in 12  rounds il francese Salem Bouaita. Servidei dopo una fase di studio, ha preso in mano le redini del confronto, con il francese sempre pericoloso. Per il romagnolo , 19 vittorie ed un pari.  Particolare curioso, i tre giudici avevano tutti e tre lo stesso punteggio 117 a 111. Voi che dite …sarà un caso? Nel resto del programma, il ciociaro Antonio Mastantuono ha battuto ai punti in 6 rounds il mestierante ungherese Virgil Meleg.  Nei pesi supergallo, il rumeno Mircea Lurci, che già in passatoaveva impattato con Zanelli e Truono, questa volta si è tolto lo sfizio di battere ai punti in 6 rounds Fausto Bartolozzi. Nei superwelters, vittoria del 27enne Emanuele Grilli (15 vittorie ed una sconfitta), che ha battuto il francese Riad Rekhis ai punti in 6 rounds. Nei superleggeri, 5° successo per il 22 enne Michele Di Rocco , olimpionico ad Atene e bronzo agli europei di Perm nel 2002, che ha battuto Roland Dekany per abbandono al 5° round, dopo avergli inflitto 4 atterramenti. Infine 4^ vittorie per il superleggero Giovanni Niro, che supera ai punti in 6 rounds Marian Bunea.

 

 

 

 

A Praga, il ceko Lukas Konecny , 26 anni, ha battuto il collaudatore ungherese Csaba Balatoni ai punti in 6 rounds. Per Konecny è stato il 24° successo contro una sola sconfitta.

 

A Leverkusen in Germania, grande boxe con il titolo intercontinentale WBO dei pesi medi in un match tutto casalingo tra Adnan Adnan Catic (13 k) Foto: Bayer AG Catic, a sinistra, meglio noto come Felix Sturm e Bert Schenk. Ha vinto Sturm per ko al 2° round con due diretti destri. Per  Sturm (23 vittorie ed una sconfitta), si prospetta un match con Bernard Hopkins.

Nei pesi massimi, Alex Dimitrenko,  ha dominato per decisione unanime l’americano Chris Koval ai punti in 10 rounds. Nel corso del 2° round Dimitrenko è finito al tappeto ma si è pronatamente rialzato. “Ho fatto una bella esperienza”, ha dichiarato Dimitrenko, “ho fatto 10 rounds e sono andato…al tappeto!”. Dimitrenko è altissimo 2,01 ; ha 22 anni  ;ha vinto 18 matches di cui 11 prima del limite. Nel 2000 è stato campione mondiale juniores. Nei mediomassimi, il croato Stipe Drews, nella foto a destra,  dopo la cocente e dura  sconfitta  rimediata contro l’uragano australiano Paul Briggs, ha vinto, battendo per ko al 1° round l’americano Kevin Butts.   Hanno anche combattuto una serie di “promesse” che bazzicano i rings Universum. Nei mediomassimi, esordio del polacco Aleksy Kuzmieski (bronzo a Pola, battuto dal russo Makarenko), che ha battuto Maiala Mungi per kot al 3° round. Nei pesi supermedi, Lukas Wilaschek tedesco di origini polacche, ha battuto Azedjne Djerrari ai punti in 6 rounds, cogliendo il 6° successo da pro. Nei pesi welters, il 27enne Marco Cattikas ha battuto Marcen Gierke ai punti in 4 rounds. Infine l’altissimo peso mosca Egon Roth 1,99 , ha battuto per kot  all’8°  Karl Evans, collezionando il 9° successo.

 

Noel Arambulet, due volte ex campione mondiale dei pesi paglia, venezuelano, ha battuto ai punti in 10 rounds ed in modo convincente il colombiano Alejandro Ordonez. Arambulet, nel 10 round è riuscito a mettere a terra due volte il rivale. Il match si è svolto a Coro in Venezuela. Nella stessa serata,nei pesi superleggeri, vittoria per Patrick Lopez, avversario olimpico di Di Rocco, che ha battuto per kot al 3° round  Edwin Mota. Mentre ancora un ex olimpico, Alexander Espinoza,che ha messo ko al 1° round  Johan Gonzalez.

    

UN PO’ DI BRUTTE NOTIZIE RACCOLTE QUA E LA!

 

Davanti al Bairoa Gymnasium di Caguas in Portorico (la palestra del campione mondiale WBO dei superleggeri  Miguel Cotto), agguato malavitoso nei confronti di Joseph Serrano, buon dilettante (bronzo ai mondiali juniores 2002) che aveva debuttato la settimana prima al professionismo. Serrano è stato colpito alla testa ad alle gambe da alcune pallottole mentre usciva da un  parcheggio  per recarsi in Palestra ad allenarsi.

 

L’8 Novembre del 1999, spariva misteriosamente nell’area di New York, il pugile russo Sergi Kobozev, un massimo leggero che in passato era stato capitano dello squadrone russo, partecipando tra l’altro alle Olimpiadi di Seoul. All’epoca della scomparsa Kobozev aveva 31 anni ed aspirava  a battersi per un titolo mondiale con un record di 22 vittorie (spiccano quelle su Andrei Maynard, Robert Daniels e John Ruiz, attuale campione mondiale dei massimi per la WBA) ed una sola sconfitta contro l’argentino Marcelo Fabian Dominguez. Il corpo senza vita di Kobozev fu ritrovato poco dopo in una fossa profonda, vicino Livingston nel New Yersey. Le indagini su quel delitto non furono mai abbandonate e adesso l’FBI ha informato di aver arrestato i presunti colpevoli indicati da un “pentito”. Si tratterebbe di 3 russi che gestivano un night club nel quale Kobozev  faceva il buttafuori. I tre avrebbero convocato il pugile in un’officina meccanica, dove l’avrebbero colpito alle spalle con un forte corpo contundente, spezzandogli il collo.  

 

A proposito di America e di gangsters , la mente va al ricordo di un famoso pugile italiano che gli appassionati chiamavano la “pantera meneghina”, mentre in America veniva chiamato il “bravo ragazzo” …ed era tutto un programma. Saverio nacque nel 1910 e perse l’europeo contro un certo Marcel  Cerdan . Emigrò in America, ma il “meglio” l’aveva già dato e le sconfitte superavano le vittorie, anche se gli avversari erano dei miti come Henry Armstrong, Fritzie Zivic , Izzy Jannazzo, Fred Apostoli, Mike Kaplan,Cocoa Kid etc.etc. , affrontati anche più di una volta. Turiello si mise poi a disposizione non senza problemi, di tutti gli italiani che tentavano l’avventura americana.  Era un personaggio che faceva molta simpatia e le sue amicizie erano “molto importanti”   tra gli    italo-americani.  Tanto per fare qualche nome , Frank Sinatra, Frankie Carbo,Frankie Costello etc.etc.. Ha scritto di lui Enzo Biagi :” aveva conosciuto tutti i peccati senza mai sporcarsi!”. Lui ricordava molti aneddoti, ma ce n’era uno in particolare che lo divertiva. Un giorno mentre stava combattendo, venne messo giù da un colpo del rivale già dalla 1^ ripresa. Mentre si trovava al tappeto sentì, nelle prime file degli spettatori, un tizio che diceva alla biondina che gli sedeva accanto : “ andiamo via cara, tanto questo sacco di me…da  non si rialza più!”.    Allora Saverio si rizzò in piedi e malgrado gli atterramenti che subiva in continuazione, riuscì a fare tutte le 10 riprese. Allora si rivolse dal ring verso quel tizio e gli disse: “io ho fatto l’ “ascensore”, ma a te ti ho tenuto inchiodato lì per un’ora senza… scop…re!”.                                                                       

 

 

Dal profano al sacro!

 A Manila ed un pò in tutte le Filippine,  stanno impazzendo per la prossima sfida del 19 Marzo a Las Vegas  tra Manny Pacquiao ed Erik “el terrible” Morales.  Un parroco italiano della Chiesa di  Cristo Re, Antonio Cacciapuoti,  ha chiamato Pacquiao sul pulpito durante la messa domenicale e gli ha regalato un rosario nero, dono del Papa. Un dentista ha promesso di prestare la sua opera gratis a tutti quelli che si recheranno da lui in un mese, se riceverà in regalo il paradenti che Manny utilizzerà nel match!

 

 

 

A Santiago nella Repubblica Dominicana, si è svolto un interessante torneo internazionale.

Molti nomi nuovi, soprattutto tra i cubani, che hanno dato il via ad altri “fenomeni”.

Ed infatti si comincia subito con un cubano Andris Laffita che si aggiudica il titolo nei minimosca battendo in finale il dominicano Delvi Mota (5 a 0).  A proposito, non c’erano le score machines!

Nei pesi mosca vince il dominicano Juan C.Payano che batte il connazionale Rolando Severino per RSC.

Nei pesi gallo vittoria per un altro cubano, Endris Gilbert, che batte in finale il russo Ali Aliev.

Nei pesi piuma, l’oro olimpico Alexiei Tishenko batte il dominicano Argenis Mendez che fu argento ai mondiali cadetti di Bucarest .   Nei pesi leggeri vince il  russo Murat Kratchev ( argento ai mondiali juniores 2000), che batte il dominicano Johnatan  Batista. 

Nei superleggeri, il dominicano Felix Guzman, supera ai punti il russo Konstantin Tchourilov.

Nei pesi welters, il cubano Erislandi Laza, batte il domincano Melvin Lorenzo, fratello del professionista Giovanni  Lorenzo. In questa categoria, c’era stata la bella impresa di Laureano Johnson delle Bahamas, che aveva battuto di stretta misura il russo Alexander Zubkov, per poi perdere (4 a 1) contro Melvin Lorenzo. 

Nei  pesi medi vince il veterano Juan Ubaldo C. , reduce da Atene, che batte il connazionale Jonathan Gonzalez.

Nei mediomassimi vince il russo Artur Beterbiev che batte l’haitiano Azeh Agustama.

Nei pesi massimi, Roman Romanchik (Russia), batte  il fratello di Victor Bisbal , Gerardo.

Infine nei supermassimi, il russo Dennis Sergeev batte per arresto del match Robert Guzman.

 

Concludiamo con un appello alla solidarieta’

 

                                                                            

A tutti gli sportivi interessati allo sport come cultura e solidarietà.

Stage del 26 marzo 2005

“Aspetti cruciali del pugilato dilettantistico olimpico”

 

Organizzazione: Società Sport Club Virtus di La Spezia    Relatori: C.T. della Nazionale Maurizio Stecca e Francesco Damiani

Coordinatore Nazionale Esecutivo Tecnici: Massimo Scioti

 

 

Lo “Sport agli sportivi” suona quasi come un dogma, un imperativo.

Personaggi che hanno gestito a elevati livelli lo sport in Italia insieme al male affare del doping, costretti a dimettersi da incarichi di “massimo dirigente”, oggi risultano intoccabili e presiedono ancora istituzioni e avvenimenti sportivi di rilevanza internazionale.

Atleti “infortunati” che sistematicamente rispettano i turni per accumulare o smaltire reazioni bio-chimiche non ammissibili nella pratica dello sport che ripropone continuamente le sue regole costitutive: combattere ad armi pari nel rispetto dell’avversario e delle regole.

Si potrebbero elencare altre situazioni senza essere tacciati di avere pre-giudizi nei confronti di dirigenti, medici sportivi, tecnici, atleti, cosiddetti “sporchi”. La verità col tempo emergerà.

Così è stato per un paese colosso dello Sport: la D.D.R.

Sono 144 le medaglie d’oro olimpiche vinte dagli atleti della Germania dell’Est fra il 1972 e il 1988, saltando le Olimpiadi di Los Angeles, 1984, perché furono giochi “monchi” considerato il boicottaggio di Cuba, i paesi dell’Est, qualche nazione africana.

Nell’atletica leggera, le donne della DDR hanno vinto, in questa analisi longitudinale, ben 23 medaglie d’oro delle 60 in palio (1 oro su 3).

Nel nuoto femminile il dominio della D.D.R. è stato schiacciante: 32 titoli olimpici su 41 disponibili, (Montreal 1976, Mosca 1980, Seul 1988).

A distanza di anni, finalmente, 160 ex atleti delle D.D.R. intentano causa alla casa farmaceutica Jenapharm, che ha scoperto e somministrato lo steroide Turinabol, con la complicità di sanitari e allenatori.

In Occidente abbiamo avuto tanti atleti ed ex-atleti morti, silenzi di chi conosce “come” si sono ottenuti prestigiosi risultati sportivi, squalifiche di atleti e raramente di medici. Comunque nel nostro paese non possiamo dare post-giudizi completi perché non si possono individuare tutti i responsabili delle degenerazioni sportive.

I dirigenti dello Sport di alto livello, non tutti per fortuna, operano per conquistare il successo sportivo come se ci fosse una “ragion di stato”. Questa “logica del risultato”, a tutti i costi, è funzionale al loro prestigio personale e quindi ad una volontà di perpetuare certi privilegi e il potere di gestirli.

Gli atleti posti di fronte al bivio tra il successo e la salute spesso scelgono il successo a discapito della loro integrità psico-fisica.

Questa ampia premessa si giustifica proprio per mettere in evidenza come lo sport rifletta gli aspetti, anche sbagliati, della società moderna improntata all’esaltazione dell’ingordigia umana per i beni materiali e per quei profitti derivanti da una posizione che supera gli altri e lo “Stato di diritto”.

Ed eccoci al fatto: la società Sport Club Virtus di La Spezia, sotto l’egida dell’Assessorato allo Sport e del Comune, organizza per il giono sabato 26 marzo, alle ore 10.00, nei locali della palestra, lo “stage” di aggiornamento pratico-teorico così articolato:

-          dalle ore 10.30 alle ore 12.30: “ruolo tecnico-tattico-strategico” nel pugilato universale, di anticipo e di rimessa;

 esercitazioni di un gruppo di atleti locali con la metodica sparring-partner e sparring-partner condizionato sotto la guida di Maurizio Stecca e Francesco Damiani;

-          dalle 14.30 alle 16.30: lezione teorica “apprendimento e abilità motorie negli sport di combattimento. Abilità cognitive e motorie. Progressione didattica o algoritmo del pugilato. A cura del Professor Massimo Scioti.

Il bello di questa iniziativa, oltre ai contenuti tematici, è la volontà di raccogliere fondi per spedirli al governo thailandese, tramite Caritas e Unicef, a seguito della tragedia subita dalle popolazioni colpite dallo Tsunami.

Concludendo, un fatto sportivo può diventare un fatto di solidarietà sociale  e quindi politico. Mettere in relazione un fenomeno con altri fenomeni serve a irrobustirlo.

Quando ci mettiamo a cercare l’indole dell’uomo, forse non siamo molto diversi: più ci avviciniamo a quel che siamo, più siamo felici e pronti a godere una “ qualche pace” per la nostra coscienza e il nostro destino.

 

     Massimo Scioti

 

Ciao a tutti, alla prossima da …

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