|
Si sono svolti a Siofolk in Ungheria, i campionati europei
cadetti. Alla
manifestazione non ha partecipato l’Italia e se volete un nostro spassionato
parere, vi diciamo che ha fatto benissimo!
Infatti, il livello
d’esperienza dei nostri cadetti è veramente irrisorio di fronte a certi
pugili dell’est europeo. In molti casi si bara sull’effettiva età degli
atleti (quello che combinano alcuni paesi
come l’Azerbaijan,
è assolutamente scandaloso…). Come
se non bastasse, “preparano” le giurie ed i ragazzi in certi casi non hanno
nemmeno il tempo di mettersi in guardia, perchè subiscono l’eliminazione
per outscore. Ne vale la
pena? Come disse un allenatore francese (
sono anni che per scelta non partecipano…) con un’espressione un po’
forte:“che si “scannino” pure tra
loro”. Solo gli anglosassoni, che hanno una cultura pugilistica giovanile
abbastanza simile ai modelli dell’est ( ma non così esasperata ) , riescono
ad inserirsi con qualche risultato.
Ma passiamo alla cronaca. Nei
46 kg , vince il russo Alexander Volkov, che batte in finale il moldavo Alexandr
Riscan o Raishkan ( battuto l’anno scorso nei quarti dall’armeno Barseghian
). Ancora
un russo nei 48kg , Fazid
Aleshkin (argento l’anno scorso nei 46), che in finale batte l’inglese
Khalid Saeed per 36 a 18. Nei
50 kg , si rinnova la sfida russa inglese con Vladimir Saruhanyn,
che batte per outscore al 3° round Michael Maguire. La
musica russa non cambia nei 52 kg
con Ilelaz Alimov, che in finale supera ma non troppo l’ukraino figlio
d’arte Serhiy Kravets (38 a 35). Nei
54 kg il “ furbo ” delegato armeno Gabrelyan, riesce a portare a “casa”
il risultato con Azat Hovannisyan,
che batte il russo Denis Grachev per outscore. Hovannisyan o meglio
Oganesian, l’anno scorso vinse l’oro nei 52kg. Nei
57 kg. i “russi” stanno più attenti ed il loro Gamzat Gazaliev
batte per 17 a 13 l’armeno Ara Puluzyan. Nei
60 kg il rumeno Flavius Biea batte per abbandono l’azerbagiano
Famil Suleymanov ( l’anno scorso perse nei “quarti” con il russo Zaitcev
). Nei
63 kg ritornano a vincere i russi con Alexander Vasyliev, che batte
l’armeno Hayk Sedrakyan per outscore ( chi di spada ferisce… ). Nei
66kg , il forte bielorusso Dmitry Atrokhau , batte il più piccolo
dei fratelli Baysangurov, Salambek . Questi aveva eliminato l’irlandese
Michael Collins per ferita nelle semifinali.
Nei
70kg vince l’ukraino Ihor Hryb, che supera il lituano Edgaras
Saudouskis per 39 a 32. Il lituano l’anno scorso fu eliminato nei quarti
dall’irlandese Eamon Corbett. Nei
75kg , l’ungherese Peter Lakatos , batte l’azero Hafiz
Iskandarov ( Proviamo ad indovinare.
C’erano un tedesco ed un armeno in giuria…). L’anno
scorso negli 81kg c’era un
Asim Iskandarov ( scommettiamo che era lo
stesso pugile… ) tornano i russi sul podio più
alto con Vitaly Khudukov che batte il polacco Artur Szpilka, arrivato in finale
per la serie “ una
medaglia non si nega ai nostri amici ”. Infine
negli 86kg , il tedesco Edmund
Gerber batte l’azero Rustan Shamilov per 25 a 7 (
probabilmente c’erano un ungherese ed il solito armeno in giuria… ). Shamilov
era già stato medaglia d’argento nel 2004 allo stesso torneo (
gli azerbagiani non
invecchiano … mai , se
lo venisse sapesse mia moglie…).
Gerber invece l’anno scorso fu battuto dal russo Andry Volkov (che vinse
l’oro) nei quarti di finale. Oltre
al solito dominio russo con 7 ori , 2 argenti e 3 bronzi, da segnalare gli
inserimenti occidentali dei tedeschi che insieme all’oro di Gerber hanno
racimolato anche il bronzo nei 70kg di Artur Matern (argento nei 66kg
l’anno scorso) ed il bronzo dell’austriaco Aleksander Aleksic, al
quale è bastato battere l’ungherese Gergo Reinhoffer per andare in medaglia. Ancora
una malignità. I turchi hanno rimediato 5 medaglie di bronzo, ma nessuno dei 5
meritava la semifinale. Ottenuto il risultato minimo, hanno tutti
perso con distacchi abissali o prima del limite (se
non avete l’anello al naso…) !
Da segnalare invece la squadra armena. Con un oro, due argenti ed un bronzo
(l’ha ottenuto Samvel Barseghian nei 48kg battuto dall’inglese Khalid Saeed.
Barseghian fu bronzo anche l’anno scorso, ma nei 46kg), si è messa al secondo
posto in classifica. Fateci indovinare ancora un’ultima cosa.
L’Azerbajan sta per perdere la presidenza della commissione arbitrale europea!
Come facciamo a saperlo? Semplice…non hanno vinto nemmeno una finale!
Frase di Gennarino da
ricordare :
” più grande è il potere , più pericoloso l’abuso”.
Meditate…meditate…meditate. A
Cuxhaven, solita serata
infrasettimanale della “Universum” di Amburgo, con alcune “seconde
linee” della sua folta scuderia. A reggere il clou
doveva essere
l’ex nazionale tedesco Dimitri Sartison, ma un improvviso malore ha posto il
peso medio armeno Khoren
Gevor, come principale
vedette della serata . Gevor ha battuto il più alto francese Franck Mezaache,
che veniva da alcune convincenti prove con Cherifi e Colas ,
per decisione tecnica all’8° round. L’armeno comunque, già con
due atterramenti nel 1° e 7° round ed una condotta di gara estremamente
aggressiva, si era
“impossessato” del match . Nei supermedi, vittoria in rivincita per il
bielorusso Malik Dziarra, sull’inglese Nathan King, che lo aveva
recentemente battuto in Inghilterra. Nei superleggeri, inopinata sconfitta per
il tedesco Ali Ahroui , battuto per kot al 5° round dal franco-algerino
Mounir Guebbass; che l’ha spedito per ben due volte al tappeto nel corso del
5° round. Solita bella e tecnica prova del superleggero francese
Willy Blain, che domina il confronto con il limitato bielorusso Valery
Kharyanov. Erano, come al solito, in piedi tutte le perplessità sulla
mancanza di potenza del francese, quando
questi metteva ko (6° ed ultimo round) il suo avversario. Nei pesi massimi,
veemente inizio del russo Denis Boytsov , che travolge il giamaicano O’Neil
Murray, probabilmente strappato al sole di qualche spiaggia
esotica piuttosto che alla palestra. Boytsov l’ha preso d’incontro
due volte, infliggendogli due duri
atterramenti che hanno indotto l’arbitro a toglierlo dai “pasticci”. Nei
mediomassimi, interessante esibizione di Enad Licina (è un croato,è stato
bronzo agli europei cadetti nel 2001 a Liverpool …), che battendo
l’italiano di Germania, Matteo Sciacca , per kot al 2° round, conquista il
suo 2° successo da prof. Per finire, vittoria del superwelter turco Mustapha
Karagollu che batte ai punti in 4 rounds Seyedin Syroos. La
Germania è stato il
centro del pugilato in questa
settimana! Ad Altona (Amburgo), saltato all’ultimo momento il mondiale WBO
dei
mediomassimi per
una strana malattia di Zsolt Erdei, è toccato al “Baby face” ucraino
Alexander Dimitrenko (22 anni e 19
vittorie), tenere in clou
della manifestazione. Per la
doppia corona internazionale WBO e IBF dei pesi massimi, il gigantesco (2.07)
“erede” dei Klitschko, ha battuto l’esperto tedesco Andreas Sidon (42
anni) , con una spettacolare conclusione al
2° round. L’ex campione mondiale juniores, prima di chiudere il match, ha
messo anche due volte al tappeto l’avversario nel corso del 2° round.
Nei massimi leggeri, il 25enne Alexander Petkovic (32 vittorie, 3
sconfitte e 3 pari), ha battuto ai punti in 8 rounds l’ucraino Vadim Safonov.
Nei pesi superwelters, l’ex nazionale tedesco Sebastian Zbik (fu anche
bronzo agli europei dilettanti), ha battuto ai punti in 6 rounds il bielorusso
Sasha Shnip. Per il 23enne Zbik si è trattato dell’8° successo. Otto
successi anche per l’ungherese Karoly Balzsay (25anni), che salito nei
mediomassimi, ha battuto per kot al 2° round il francese Youssef Temsoury.
Balzsay da dilettante è stato vice campione europeo. Dopo appena 4 giorni dal
suo successo contro il giamaicano-bagnino O’Neil Murray, si ripresenta sul
ring il peso massimo russo Denis Boytsov (19 anni ed 8 vittorie), che tanto
per non smentirsi, mette ko al 1° round Jerome Guennou. Boytsov è stato
campione mondiale cadetti e juniores, ha pugno e carattere, difetta un po’
nella stazza! Infine da registrare l’esordio del peso massimo Dieter Roth
(alto 1.94), che batte Stefan Kusnier per ko al 3° round. Questo la stazza ce
l’ha.
Rimaniamo
in Germania a Monaco,
dove registriamo la vittoria del mediomassimo sloveno residente Denis Simcic
(24 anni e 8 vittorie), che nei
mediomassimi, batte per kot al 1° round il rumeno Vasile Stan. Nella stessa
serata e sempre nei mediomassimi, l’altro beniamino locale, Armin Dollinger
batte per kot al 1° round Eroil Celerie, conquistando l’8° successo. Ci
spostiamo ad Hattersheim,
per registrare la seconda vittoria da professionista
per la “bestia nera” di Clemente Russo, il bielorusso medaglia d’argento
ad Atene Mohamed Ali (vero nome Magomed Aripgazyev ), che ha battuto per kot
al 1° round l’ungherese Peter Takasz.Il 20enne peso massimo leggero Marco
Huck, bosniaco, ha battuto il georgiano Leri
Okhanashvili per kot al 2° round, ottenendo così il 10° successo. Nei pesi
massimi, il 22 enne Rene Dettweiller (1.93) , coglie il 22° successo battendo
Imrich Borka per kot al 3° round. Nei supermedi il 20enne bosniaco Melvudin
Cokovic che combatte come “Konni Konrad”,
ha ottenuto il 13° successo, battendo Szabolcs Geregely per kot al 2°
round. Laszlo Paszterko, manager dell’ungherese, è entrato nel
“quadrato” per salvare il suo pugile. Registriamo anche il ritorno del
32enne peso massimo Willi Fischer, che ha battuto ai punti in 4 rounds Vlado
Szabo. Fischer nel 1998 si è battuto con l’inglese Herbie Hide per il
titolo mondiale della WBO e rientrava sul ring dopo la duplice sconfitta con
Andreas Sidon. Infine segnaliamo
l’esordio del peso massimo calabrese Francesco Pianeta , 20enne alto 1.97
che ha messo ko in 2 rounds lo sloveno Sylvester Petrovic. Pianeta è allenato
da Ulli Wegner ed è guidato da Wilfried Sauerland. A
Panama City, il
supermosca Ricardo Molina ha battuto per il titolo nazionale Alberto Mitre,
per kot all’8° round, dopo averlo messo al tappeto anche nel 1° round. Il
vero avvenimento era però l’esibizione del peso piuma venezuelano Edwin
Valero, che vanta un incredibile record di 13 vittorie per ko al 1° round.
Valero è rimasto fermo circa un anno e mezzo, perché negli USA non gli era
stata più concessa
l’idoneità
medica, non avendo superato l’esame cerebrale. A questo punto il suo
peregrinare l’ha portato a Panama, dove la locale commissione sanitaria gli
ha concesso il nulla osta, perché reputa non pericolosa per la pratica
pugilistica l’affezione di cui soffre. La sosta non sembra aver avuto
conseguenze sulla sua potenza e anche stavolta , combattendo contro il
colombiano Esteban De Jesus Morales, un tipo solitamente resistente,
non si è smentito mettendolo ko al 1° round e portando a 14 il numero
delle sue vittorie e dei ko al 1°
round. A
Pluymouth negli USA, il
mediomassimo George Jones, ha battuto il connazionale Fred Moore ai
punti in 9 rounds. Il verdetto è stato contestato
perché a giudizio di molti e di uno dei tre giudici, il match era stato
chiaramente vinto da Fred Moore, che aveva condotto il match fino all’8°
round , allorquando Jones si era ferito ed aveva avuto una veemente reazione.
Nei pesi massimi, il mestierante Robert Wiggins ha probabilmente e
definitivamente accantonato le speranze di inserirsi nel grande giro del
sudafricano Courage Tshabalala (1.90) , battendolo per kot al 4° round. Nei
pesi welters, il namibiano Bethuel “Tyson” Ushona (12 vittorie),campione
d’Africa ed esordiente negli USA, ha battuto per kot al 3° round Jimmy
Leblanc,che ha abbandonato, rifiutando di continuare il match ,
mentre il promettente peso welter 19enne Nick Morganelli ha vinto il
suo 5° match battendo Michael Weaver nettamente ai punti in 4 rounds. A
Corpus Christi, il peso
piuma 25 enne messicano Jorge Solis , ha battuto per il titolo
nazionale Nicky Bentz, per kot al 5° round. Solis, che
ha un record di 27
vittorie, 2 pari ed un no contest, avrebbe potuto concludere nel 3° round il
match, ma l’avversario nel finire al tappeto ha perso il paradenti e gli
sono stati concessi ben due minuti di tempo per recuperarlo. Un feroce assalto
di Solis nel 4° round, ha costretto Bentz a mettere il ginocchio a terra.
Infine nel 5° round, dopo un ennesimo colpo accusato visibilmente,
l’arbitro ha deciso di sospendere il match. A
Donetsk in Ucraina, il
27enne peso welter Vyacheslav Senchenko (14 vittorie), ha battuto per ko al 2°
round Denis Zhivylo. Nei
superleggeri Vladimir Kravets (4 vittorie), ha battuto ai punti in 6 rounds
Oleg Krutko. Infine nei
mediomassimi, Alex Trofimov (30 anni , 25 vittorie ed una sconfitta), ha
battuto per kot al 4° round Konstantin Ochrej.
Trofimov nel 1999 è stato bronzo ai campionati mondiali di Houston. A
Reno nel Nevada, il peso
massimo nigeriano Samuel
Peter, ha messo ko in
soli 2 rounds Taurus Sykes
(30anni, 23 vittorie , un pari ed una sconfitta). Peter che ha 24 anni ed
ha vinto tutti i 24 matches finora disputati, ha praticamente
aggredito il rivale chiudendo rapidamente con autorevolezza e determinazione
il match. Malgrado una certa lentezza nell’esecuzione dei colpi,sarà
difficile negare a Peter
una chance per un titolo mondiale. Nei pesi
welters, Oscar Diaz (22anni, 21 vittorie ed una sconfitta), ha battuto
ai punti in 8 rounds, Arturo Urena. Nei pesi massimi continua la striscia
vincente del peso massimo 19enne Michael Marrone.
Il ragazzo (bianco!Putrtroppo è ancora un particolare che conta da
quelle parti…) continua ad entusiasmare il suo manager, l’ottantaduenne
Lou Duva (lo ha adocchiato in palestra da
quando aveva 9 anni…) che è
convinto di avere tra le mani il suo 20° campione del mondo!
Questa volta, ha battuto per kot al 4° round Forrest Neal, ottenendo
il 10° successo. Nei pesi gallo, il filippino Nonito Donaire, 22 anni, ha
battuto ai punti in 6 rounds Larry Olvera. Per
Donaire, trasferitosi recentemente negli USA,
si è trattato dell’11° successo contro una sola sconfitta.
Spostiamoci
in Australia, dove a
Bankstown, il superpiuma Nedal
Hussein, ha battuto per
kot al 5° round il tailandese Aree Phosuwangym.
Hussein,
che è stato un duro e coriaceo avversario sia di Manny Pacquiao che di
Oscar Larios, ha dominato il confronto ed ottenuto il 38° successo contro due
sole sconfitte. Nei superleggeri, il canadese residente Paul Whalberg (10
vittorie), ha battuto per decisione tecnica al 5° round, Jesar Ancayas. Dopo
uno scontro di teste, il filippino Ancayas si è ritrovato con un’ arcata
sopraccigliare spaccata. Infine nei pesi superpiuma da segnalare la vittoria
di Mohamed Elomar (8 vittorie), che ha battuto un altro filippino,
Rey Martizano ai punti in
6 rounds. La riunione è stata organizzata dall’ex campione
mondiale Jeff Fenech che è anche il manager dei pugili che hanno vinto. Sempre
in Australia ma a Penrith, il superleggero sudafricano Lovemore
Ndou (33 anni, 41
vittorie, 8 sconfitte ed un pari), ha battuto per kot al 1° round il 24enne
indonesiano Joey de Ricardo. Nei superwelters, l’ex sfidante mondiale
Shannan Taylor, ha battuto con un’autorevole ed incisiva condotta di gara,
l’argentino Sergio Ernesto Acuna per kot al 7° round. Il fiaccante lavoro
al corpo di Taylor, lo ha portato spesso a colpire al limite della cintura e
questo gli ha fatto attribuire un richiamo ufficiale nel corso del 4° round.
Nei supermedi, continua il cammino dell’ex campione dei giochi del
Commonwealth Daniel Geale, che ha battuto ai punti in 6 rounds Steve Douet.
Per il 24enne Geale , che sono in molti a pronosticare prossimo
protagonista di una sfida
mondiale, si è trattato del 7° successo.
Infine nei pesi medi, l’ex stella dei dilettanti, il 26enne Adam
Vella, ha battuto per kot al 9° rounds Radar Sethpethin, conquistando la 9^
vittorie. Ancora
Australia e precisamente
a Mcleod nello stato di Victoria, dove il peso medio di origine indiana
Pradeep Singh, ha battuto Arama
Tabuai per kot al
5° round. L’arbitro, ha interrotto saggiamente il match, per evitare a
Tabuai una durissima punizione. Pradeep Singh ha un record di 5 vittorie e con
questo successo è diventato campione Pan Asiatico. Nei massimi leggeri Justin
Nolan, 8 vittorie, ha vinto con decisione controversa nei confronti di Steve
Wood. Per
finire con l’Australia,
registriamo a Perth, il rientro di Danny
“green machine” Green
(32anni, 20 vittorie e 2 sconfitte), che “lasciato”
Jeff Fenech , si è affidato alle cure del maestro cubano Isleta Salas.
Green ha messo ko al 5° round l’americano James Crawford, riproponendosi
come probabile nuovo
sfidante ad un titolo mondiale dei supermedi. L’australiano si è detto
molto soddisfatto del suo nuovo allenatore e dei sui metodi.
In un altro match, il superwelter Daniel Dawson(27 anni e 21 vittorie),
ha battuto ai punti in 8 rounds, l’alto
paraguayano 1.86 dai troppi nomi Jorge Dario David Gomez Perez . Il
paraguayano è andato anche al tappeto nel corso del 5° round.
In
Argentina a Cordoba, il
superwelter Javier Alberto Mamani, ha battuto per il titolo federlatino della
WBA, il connazionale Juan Mauricio Marino
per kot al 2° round. Nella stessa serata da segnalare la vittoria del peso
gallo Sergio Caruso (24 anni, 5 vittorie ed un pari), che ha battuto ai punti
in 4 rounds, dopo averlo messo al tappeto nel 1° round, Mauricio Ricardo
Crucce. Infine nei pesi leggeri, registriamo la sconfitta ai punti in 8 rounds
dell’imbattuto Oscar Renen Ponce (24 anni, 16 vittorie ed un pari), battuto
a sorpresa da Gaston Sebastian Isamendi Sellan.
Campionato
dell’Unione Europea
dei pesi welters a Palermo tra Michele Orlando ed il francese Anthony
Guillet. Match a senso unico con il
francese in
perenne ritirata, desideroso di finire in piedi ed il siculo-romano
monotonamente all’attacco alla ricerca del colpaccio, che è finalmente
arrivato nel 9° round. Per il 31enne Orlando, 29 vittorie, 4 sconfitte e 2
pari. Il match è stato accompagnato da un
“continuo e noioso chiacchiericcio” di due inviati televisivi, che
la RAI (particolarmente a digiuno in materia) spaccia per telecronaca.
Dispiace soprattutto per quel grande campione che è stato Nino Benvenuti, che
viene “spinto” in quel mare… di banalità senza senso. A proposito di
Orlando, sembra che il suo nome sia stato fatto tra i probabili avversari di
Zab Judah per un mondiale. Nei massimileggeri, il siciliano Paolo Ferrara (35
anni, 21 vittorie, 7 sconfitte ed un pari), ha battuto il modesto ukraino
Konstantin Prizyuk ai punti in 8 rounds. Nei superwelters, fulminea vittoria
del piemontese Alessio Furlan, che mette ko in un solo round il bielorusso
Valery Kurinelok. Infine il mediomassimo Antonio Brancalion (30 anni, 25
vittorie,5 sconfitte e 2 pari), ha battuto ai punti in 6 rounds il bielorusso
Dmitry Adamovich. Brancalion incontrerà il lettone Elvis Michalenko per il
titolo dell’Unione Europea della categoria. Il match si disputerà
probabilmente a Praga in settembre. Secondo noi questo Michalenko
è un uomo da evitare o perlomeno da affrontare con qualcosa di più
sostanzioso in palio. Ma noi, come ormai tutti sapete… non capiamo nulla di
pugilato! In
Italia a Pezzaze, il supermedio rumeno di Rimini, Giulian Ilie (27 anni e 9
vittorie), ha battuto per decisione tecnica ai punti in 6 rounds, il
belga-albanese Seladijn Koxha . In
un match tra pesi superleggeri, il piacentino Massimo Chiofalo (30 anni), ha
ottenuto il 3° successo, battendo ai punti in 6 rounds Maurizio Porcasi. A
Monterrey, il tracagnotto peso massimo messicano Geroge Garcia, ha battuto con
decisione a maggioranza ai punti in 6 rounds, l’imbattuto Eddie Neal (5
vittorie). Garcia ha 23 anni ed un
record di 7 vittorie, da dilettante ha combattuto per gli USA (è stato vice
campione Panamericano) e per il Mexico. E’ molto popolare per la generosità
che profonde in ogni gara e questa riunione che disponeva di sole 500 posti a
disposizione, ha visto la presenza di ben 1500 spettatori, con molti problemi
per la polizia locale. A
Barranquilla in Columbia, esordio al professionismo per alcuni quotati
dilettanti, che costituivano l’ossatura della nazionale sudamericana, in una
serata intitolata “La Nueva Generacion”. Nei pesi superpiuma, Likar Ramos
(oro ai Panamericani 2003 a Santo Domingo) ha battuto per ko al 1° round
Antonio Zapa. Nei superleggeri Breidis Prescott (che ha litigato con i
selezionatori alla vigilia dei giochi bolivariani ) ha battuto Oscar Pineda
per kot al 1° round. Pineda è stato fermato dopo 3 atterramenti. Nei pesi
mosca, Carlos Tamara ha messo ko in 2 rounds Victor Orozco. Nei pesi gallo e
supergallo, i fratelli Herrera, Jocklin ed Hevinson, hanno battuto
rispettivamente Edilberto Barrera per ko al 2° round ed Edilberto Julio per
kot al 4° round. Nel
2002 il torneo cubano Cordova Cardin (per la qualità dei partecipanti forse
è meglio di un mondiale o di una olimpiade. Infatti di
cubani, ne puoi incontrare anche 5 o 6 in una categoria…), vide nei
superleggeri l’interessante finale tra i cubani Esterio Gutierrez e Jose
Antonio Izquierdo. In quella occasione non sfuggì agli osservatori la classe
di Izquierdo, che rese la vita
dura al pluricampione Gutierrez. Poco dopo Izquierdo prese il largo e si
rifugiò in Mexico, dove passò professionista.
Al debutto, il cubano,non
fu molto fortunato, perché un arbitro tramutò in squalifica alla 3^ ripresa
quello che in realtà era un vero ko. Poco male, dopo qualche match,
l’incauto Jaime Sanchez concesse la rivincita ad Izquierdo, che non si fece
pregare e lo mise ko (stavolta l’arbitro fu d’accordo…) in pochi
secondi. Da allora sono state tante le vittorie di Izquierdo,
più o meno 14 (ma non siatene certi, perché reperire i records in
Mexico non è cosa facile…). Stavolta a Polanco, battendo Ulisses
Jimenez, per kot al 1° round, ha portato a 15 il numero dei successi
ed a 14 le soluzioni prima del
limite. Ancora una volta la
tecnica eccelsa e la potenza rilevante del cubano hanno fatto la differenza
nei confronti del “tosto” Jimenez,
al quale tra l’altro rendeva anche 16 cm di altezza . Jimenez è alto 1.83,
Izquierdo 1.67. Il cubano che
dichiara un’età di 27 anni, ha
sostenuto qualcosa come 381
matches da dilettante. Brutta
esibizione a Jakarta del
peso welter indonesiano Daudy
Bahari (27 vittorie ed una sconfitta), che ha conservato il titolo del Pan
Pacifico battendo
l’ex membro della nazionale olimpica tailandese Pongsak Rientuanthong (ormai
l’ombra del bel pugile che era…) ai punti in 12 rounds.
Bahari che poteva chiudere anticipatamente il match (ha anche atterrato
l’avversario nel 5° round!), non ha mostrato di essere in possesso di
particolari doti che possano
avallare le sue “pretese mondiali”. Bahari che si fa chiamare “il
ragazzo di Bali”, è figlio dell’organizzatore Daniel. Sicuramente
l’entrata più spettacolare nell’arena di El Paso riempita da circa 5000
spettatori per l’organizzazione di Oscar De La Hoya è stata quella di Bobby
Joe Velardez, accompagnato da un
gruppo di danzatori vestiti da guerrieri aztechi, che
piroettavano tra gli affascinati spettatori. L’uscita però non è
stata altrettanto spettacolare con il povero Bobby Joe messo due volte al
tappeto in nemmeno due minuti da Abdias Castillo ed accompagnato sofferente
negli spogliatoi dal suo allenatore. Che
brutta fine per un … presunto imperatore azteco. Passiamo
in Thailandia dove a
Nothaburi, il peso mosca Denkaosan Kaovichit, ha facilmente battuto con un
maligno uppercut destro al 1° round il filippino Jun Pader. Il tailandese,
che ha un record di 31 vittorie ed una sola sconfitta,
l’anno scorso tentò inutilmente l’avventura mondiale contro il
portoricano Eric Morel. Attualmente è secondo nelle classifiche WBA.
Il
campione mondiale dei pesi
mosca WBA, Lorenzo
“Lencho” Parra, oltre
a fare il pugile, cura la carriera di due giovani promesse
venezuelane, il peso piuma Jaider Parra (5 vittorie) ed il supermosca
Alexander Espinoza (4 vittorie). Entrambi hanno combattuto vicino Caracas ed
hanno battuto rispettivamente Cesar Arenilla per kot al 2° round e John
Ollarvares per kot al 6° round. L’EBU
ha intenzione di introdurre in Europa altre due categorie, i mosca junior ed i
massimi leggeri junior. Se
ne sentiva proprio il bisogno… Si
è svolto a Rotterdam
un torneo denominato “Military Defense”, che ha visto in azione
alcuni interessanti atleti. Le categorie interessate sono
state solo 5 (leggeri , superleggeri , welters , medi e mediomassimi). Nei pesi
leggeri ha vinto il turco olandese Hosnu Kocabas, che ha battuto
per outscore al 3° round sia l’algerino Redouane Hedrouk che il
bulgaro Samet Huseynov (vincitore del marocchino Mohamed Idrissi).
Nei superleggeri ha vinto l’algerino Noureddine Djaarane, che ha
battuto il francese Lecrosnier ed in finale non si è trovato di fronte il
marocchino Hicham Nafil che ha dato forfait per infortunio. Nafil aveva battuto
il lituano Maxim Akulsin ed il tunisino Youssine Ibali. Nei pesi welters, ha
vinto il forte azero Tofik
Ahmenov (bronzo ai mondiali 2003 ), che ha battuto il tunisino
Amor Jouni, l’algerino Marouene Sidahmed ed in finale il marocchino Abissa El
Mustafà. Nei pesi medi ancora una vittoria azera con Rakhib Beglyarov, che
batte il bulgaro Marian Momchev ed in finale il lituano Donatas Bondoravas. Nei
mediomassimi, ha vinto l’olandese Daniel Kooij, che batte prima il tunisino
Mohamed Hermi per 25 a 6 e poi supera in finale il francese Herbert Danios per
24 a 12. Danios in semifinale aveva battuto l’azerbagiano Zaur Teymurov
(argento agli europei cadetti nel 2001 e bronzo ai mondiali cadetti 2002).
Si
è svolto anche la 14^ edizione della Chemnitz Cup,
torneo per club ad inviti. Quest’anno al
primo posto si è classificato il Volgograd (Russia), seguito
dai tedeschi del Cottbus. Tra i risultati da segnalare la vittoria del russo
Alexander Konowalov nei pesi medi.
Konowalov è un terribile
picchiatore che ha vinto sempre prima del limite. Nei quarti ha battuto il
turco-tedesco Ayhan Keskinel (Duesseldorf) per abbandono al 1° round. Nelle
semifinali, lo svizzero-slavo Sead Muric per arresto del combattimento al 2°
round ed in finale lo slovacco Petr Novotny, sempre per arresto del
combattimento nel 2° round. Tra
i nomi più noti partecipanti al torneo, abbiamo lo svizzero-
kosovaro Ardian Krasniqi che ha vinto nei welters, battendo lo
slovacco Josef Hubler per outscore al 3° round,
il russo Ramiz Gogajew per 18 a 16 ed in finale il tedesco Oliver Guttel
(Halle) per 31 a 16. Nei
mediomassimi, interessante sfida tutta tedesca che ha visto Sven Dahl (Sachsen)
battere il polacco Jakub Wiewora per ko al 1° round,l’austriaco Durmus Keklik
per arresto del combattimento al 2° round, ed in finale il connazionale
Sebastian Grothe per 20 a 18. Grotte aveva a sua volta eliminato il connazionale
Alexander Wurst. Dahl nel 2004 è stato battuto in finale da Tino Gross nei
campionati nazionali tedeschi.Da segnalare anche la vittoria nei pesi leggeri
del russo Umit Aleschkin che in
finale ha battuto lo slovacco Janos Balog per RSC al 4° round. Ammirato anche
il peso piuma inglese di origine italiana Anthony Crolla di Manchester.
Crolla , che si è dimostrato buon tecnico,ha vinto nei pesi piuma,
battendo il finlandese Jiry Nasali per 27 a 9, il russo Alexey Lemeschkin per 25
a 19 ed in finale il tedesco Markus Lebeda per 25 a 10. Come è tradizione il
torneo prevedeva anche matches di cadetti e juniores. Per i cadetti, nella sola
categoria prevista dei 54kg, si è imposto il
russo Dimitri Borodalev (in
finale ha battuto il tedesco Florian Drawe), mentre nelle 3 categorie juniores
il tedesco Marcel Schinske nei piuma, il russo Dimitry Ismailov nei leggeri ed
il tedesco Timur Musafarov nei mediomassimi sono risultati vincitori.
Alcune
brutte e dolorose notizie.
Il mediomassimo statunitense Julian Letterlough, soprannominato “Mister KO”
per la sua inusitata potenza, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco (una
pistola) a Reading negli USA.
Eric Morel ex campione del mondo dei pesi mosca e sfidante al titolo dei
supermosca, è stato rimosso dalla qualifica di sfidante causa la grave accusa
di violenza carnale ai danni di una minorenne. Trovato morto nella sua
abitazione il pugile portoricano Jose Aponte 34anni che fu avversario di Leo
Dorin, Paul Spadafora e Teddy Reid. Infine registriamo la morte del grande
pugile spagnolo Fred Galiana. Fu campione europeo dei pesi piuma ed affrontò
pugili dal calibro di Ray Famechon e Duilio Loi.
E’ stato anche ballerino di flamenco ed attore. Conobbe Ernest
Hemingway ed Ava Gadner. Aveva 74 anni ed era affetto dall’alzhaimer. E’
morto per problemi polmonari. Ricordiamoli tutti con una preghiera. La simpatica intervista tratta dal “ IL TEMPO”
La storia delle romane Mercenaro e Pilo, una vita nel segno della
boxe Sul ring è sfida a oltranza: nel recente campionato italiano trionfa
Patrizia
SONO
tutte e due di Roma, hanno 27 anni e sono
amiche per la pelle. Eppure Patrizia Pilo e Manuela Marcenaro, lo scorso 10
luglio, si sono ritrovate avversarie sul ring nella finale del Campionato
Italiano Prima serie femminile, a S. Nicola La Strada (Caserta), che si è
conclusa con la vittoria della Pilo. Entrambe fanno parte della Nazionale
Italiana femminile. E' lì che si sono conosciute più di due anni fa, ed
è lì che si è stretta la loro amicizia. Diverse loro storie e le
ragioni che le hanno portate a praticare il pugilato, uguale la loro passione
per questo sport che, ogni giorno, le spinge ad allenarsi per diverse ore e ad
affrontare tanti sacrifici. Manuela ha iniziato a praticare la boxe quattro anni
fa, dopo cinque dedicati alla kick boxing. «Nell'ultimo anno di kick, ho voluto
introdurre anche un po' di tecnica del pugilato per perfezionarmi – spiega
Manuela - Allora le donne ancora non potevano combattere. Non appena questo è
stato possibile, il mio allenatore mi ha chiesto se volevo disputare anche match
di pugilato e a me l'idea è piaciuta. Da allora, a poco a poco ho abbandonato
la kick e mi sono dedicata esclusivamente alla boxe. All'inizio era solo un
divertimento». Patrizia, invece, ha trovato nella boxe la risposta ai uoi
desideri. «Prima di iniziare il
pugilato, ho giocato a pallavolo per nove
anni. Poi, in seguito ad una delusione sportiva, ho smesso e per due anni non ho
fatto niente. Ma l'inattività non mi faceva stare bene. Così, su consiglio di
mio fratello, che è un ex pugile, mi sono avvicinata a questo sport e ora sono
felice perché mi consente di mettermi alla prova e dimostrare a chi mi guarda
quanto impegno metto in ciò che faccio». Trovarsi l'una di fronte all'altra
sul ring non è stato facile. «Nel match c'è stata una grande tensione -
dicono entrambe ? sia perché si trattava di una finale che per il fatto che le
avversarie eravamo noi. Tutte e due volevamo vincere ma, probabilmente, non è
stato un incontro come tutti gli altri. Comunque sapevamo che c'era la
possibilità che ci saremmo scontrate e ne avevamo
parlato a lungo anche prima». Per
partecipare ai campionati italiani, infatti, Patrizia Pilo ha dovuto cambiare la
sua categoria di peso, passando da 70 a 66 chili. In finale erano arrivate in tre.
Patrizia è passata con il sorteggio mentre Manuela ha vinto lo spareggio con
l'avversaria. «Ci siamo dette che si trattava soltanto di un evento sportivo e
che l'avremmo vissuto come tale ma combattendo come sempre, cioè mettendocela
tutta per vincere». La tensione si è
allentata dopo il verdetto dei giudici. «Ci
siamo abbracciate e ci siamo scambiate un segno che per noi vuol dire che, al di
là del match e dei risultati, quello che c'è tra noi non è cambiato.
L'amicizia è più forte». Ed è un'amicizia nata proprio tra gli allenamenti e
i sacrifici, durante i ritiri con la Nazionale, i viaggi in treno per
raggiungere Assisi, dove c'è il centro sportivo, e i soggiorni all'estero per
disputare i tornei. «Il nostro rapporto si è stretto nel 2004 - raccontano -
quando abbiamo dovuto disputare dei tornei in Turchia e in Polonia». Per
Patrizia era la prima esperienza. «Non aveva mai affrontato una gara e dovevo
fare i conti con diversi problemi. Primo fra tutti la tensione e poi il
mantenimento del peso. La notte prima della gara, mi ricordo che mi svegliavo
spesso, un po' per l'agitazione e un po' per la sete. Ma non potevo bere perché
sarei aumentata di peso. Manuela mi ha aiutata a superare quei momenti,
tranquillizzandomi e spiegandomi cosa fare». «Mi ricordo che durante quei
tornei ? dice Manuela ? tutte e due abbiamo avuto problemi di salute legati alla
diversa alimentazione e sostenere i match è stato più faticoso del solito. In
quell'occasione ci siamo fatte coraggio e abbiamo imparato a fidarci l'una
dell'altra». Nessuna delle due, oggi, rinuncerebbe alla boxe. «Per me si può
considerare una metafora della vita ? dice Patrizia ? stai in un quadrato e,
prima o poi, qualcuno ti mette alle corde e tu devi trovare la maniera di
sfuggire. Durante il match passi dei brutti momenti ma se riesci a superarli hai
vinto. Alla fine non è importante il risultato.
Vincere o perdere
non conta. Ciò che importa è l'impegno». Per tutte e due è ancora presto
per pensare al futuro. Di certo Manuela sa che vorrà continuare ad allenarsi
anche "da grande": «Credo che non smetterò mai di frequentare le
palestre. Vorrò sempre tenermi in forma». Patrizia, invece, vorrebbe che
diventasse un lavoro e le piacerebbe far parte del gruppo sportivo in qualche
corpo militare. Intanto però, visto che non potrà combattere per sempre, si
specializza nella pasticceria. «Adoro fare le torte e con l'aiuto di mia mamma
sto diventando davvero brava. Prima o poi avrò dei figli per cui cucinare ma
per adesso, le preparo per le ragazze della Nazionale e per il mio allenatore
che ne va pazzo». Tutte
le fotografie dei dilettanti riguardano il team azzurro ai recenti Giochi del
Mediterraneo.
Ciao a
tutti, alla prossima da quelli…
delle news
|