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Boxemaccheroni

 

Si sono svolti a Siofolk in Ungheria, i campionati europei cadetti.

Alla manifestazione non ha partecipato l’Italia e se volete un nostro spassionato parere, vi diciamo che ha fatto benissimo!  Infatti, il livello d’esperienza dei nostri cadetti è veramente irrisorio di fronte a certi pugili dell’est europeo. In molti casi si bara sull’effettiva età degli atleti (quello che combinano alcuni  paesi come  l’Azerbaijan,  è assolutamente scandaloso…).  Come se non bastasse, “preparano” le giurie ed i ragazzi in certi casi non hanno nemmeno il tempo di mettersi in guardia, perchè subiscono l’eliminazione  per outscore.  Ne vale la pena? Come disse un allenatore francese  ( sono anni che per scelta non partecipano…) con un’espressione un po’ forte:“che si “scannino” pure  tra loro”. Solo gli anglosassoni, che hanno una cultura pugilistica giovanile abbastanza simile ai modelli dell’est ( ma non così esasperata ) , riescono ad inserirsi con qualche  risultato.  Ma passiamo alla cronaca.

Nei 46 kg , vince il russo Alexander Volkov, che batte in finale il moldavo Alexandr Riscan o Raishkan ( battuto l’anno scorso nei quarti dall’armeno Barseghian ). 

Ancora un russo nei 48kg , Fazid Aleshkin (argento l’anno scorso nei 46), che in finale batte l’inglese Khalid Saeed per 36 a 18.

Nei 50 kg , si rinnova la sfida russa inglese con Vladimir Saruhanyn, che batte per outscore al 3° round Michael Maguire.

La musica russa non cambia nei 52 kg con Ilelaz Alimov, che in finale supera ma non troppo l’ukraino figlio d’arte Serhiy Kravets (38 a 35).

Nei 54 kg il “ furbo ” delegato armeno Gabrelyan, riesce a portare a “casa” il risultato con Azat   Hovannisyan, che batte il russo Denis Grachev per outscore. Hovannisyan o meglio  Oganesian, l’anno scorso vinse l’oro nei 52kg.

Nei 57 kg. i “russi” stanno più attenti ed il loro Gamzat Gazaliev batte per 17 a 13 l’armeno Ara Puluzyan.

Nei 60 kg il rumeno Flavius Biea batte per abbandono l’azerbagiano Famil Suleymanov ( l’anno scorso perse nei “quarti” con il russo Zaitcev ).

Nei 63 kg ritornano a vincere i russi con Alexander Vasyliev, che batte l’armeno Hayk Sedrakyan per outscore ( chi di spada ferisce… ).

Nei 66kg , il forte bielorusso Dmitry Atrokhau , batte il più piccolo dei fratelli Baysangurov, Salambek . Questi aveva eliminato l’irlandese Michael Collins per ferita nelle semifinali. 

Nei 70kg vince l’ukraino Ihor Hryb, che supera il lituano Edgaras Saudouskis per 39 a 32. Il lituano l’anno scorso fu eliminato nei quarti dall’irlandese Eamon Corbett.

Nei 75kg , l’ungherese Peter Lakatos , batte l’azero Hafiz Iskandarov  ( Proviamo ad indovinare.  C’erano un tedesco ed un armeno in giuria…).

L’anno scorso negli 81kg c’era un Asim Iskandarov ( scommettiamo che era lo stesso pugile… ) tornano i russi sul podio più alto con Vitaly Khudukov che batte il polacco Artur Szpilka, arrivato in finale per la serie “ una medaglia non si nega ai nostri amici ”.

Infine negli 86kg , il tedesco Edmund Gerber batte l’azero Rustan Shamilov per 25 a 7 ( probabilmente c’erano un ungherese ed il solito armeno in giuria… ). Shamilov era già stato medaglia d’argento nel 2004 allo stesso torneo ( gli azerbagiani non invecchiano … mai , se lo venisse sapesse mia moglie…). Gerber invece l’anno scorso fu battuto dal russo Andry Volkov (che vinse l’oro) nei quarti di finale.

Oltre al solito dominio russo con 7 ori , 2 argenti e 3 bronzi, da segnalare gli inserimenti occidentali dei tedeschi che insieme all’oro di Gerber hanno racimolato anche il bronzo nei 70kg di Artur Matern (argento nei 66kg  l’anno scorso) ed il bronzo dell’austriaco Aleksander Aleksic, al quale è bastato battere l’ungherese Gergo Reinhoffer per andare in medaglia.

Ancora una malignità. I turchi hanno rimediato 5 medaglie di bronzo, ma nessuno dei 5 meritava la semifinale.

Ottenuto il risultato minimo, hanno tutti perso con distacchi abissali o prima del limite (se non avete l’anello al naso…) ! Da segnalare invece la squadra armena. Con un oro, due argenti ed un bronzo (l’ha ottenuto Samvel Barseghian nei 48kg battuto dall’inglese Khalid Saeed. Barseghian fu bronzo anche l’anno scorso, ma nei 46kg), si è messa al secondo posto in classifica. Fateci indovinare ancora un’ultima cosa. L’Azerbajan sta per perdere la presidenza della commissione arbitrale europea!  Come facciamo a saperlo? Semplice…non hanno vinto nemmeno una finale!  Frase di  Gennarino da ricordare : ” più grande è il potere , più pericoloso l’abuso”.  Meditate…meditate…meditate.

 

A Cuxhaven, solita serata infrasettimanale della “Universum” di Amburgo, con alcune “seconde linee” della sua folta scuderia. A reggere il clou   doveva essere l’ex nazionale tedesco Dimitri Sartison, ma un improvviso malore ha posto il peso medio armeno Khoren Gevor, come principale vedette della serata . Gevor ha battuto il più alto francese Franck Mezaache, che veniva da alcune convincenti prove con Cherifi e Colas ,  per decisione tecnica all’8° round. L’armeno comunque, già con due atterramenti nel 1° e 7° round ed una condotta di gara estremamente aggressiva,   si era “impossessato” del match . Nei supermedi, vittoria in rivincita per il bielorusso Malik Dziarra, sull’inglese Nathan King, che lo aveva recentemente battuto in Inghilterra. Nei superleggeri, inopinata sconfitta per il tedesco Ali Ahroui , battuto per kot al 5° round dal franco-algerino Mounir Guebbass; che l’ha spedito per ben due volte al tappeto nel corso del 5° round. Solita bella e tecnica prova del superleggero francese  Willy Blain, che domina il confronto con il limitato bielorusso Valery Kharyanov. Erano, come al solito, in piedi tutte le perplessità sulla mancanza di potenza del francese,  quando questi metteva ko (6° ed ultimo round) il suo avversario. Nei pesi massimi, veemente inizio del russo Denis Boytsov , che travolge il giamaicano O’Neil Murray, probabilmente strappato al sole di qualche spiaggia  esotica piuttosto che alla palestra. Boytsov l’ha preso d’incontro due volte, infliggendogli  due duri atterramenti che hanno indotto l’arbitro a toglierlo dai “pasticci”. Nei mediomassimi, interessante esibizione di Enad Licina (è un croato,è stato bronzo agli europei cadetti nel 2001 a Liverpool …), che battendo l’italiano di Germania, Matteo Sciacca , per kot al 2° round, conquista il suo 2° successo da prof. Per finire, vittoria del superwelter turco Mustapha Karagollu che batte ai punti in 4 rounds Seyedin Syroos.

La Germania è stato il centro del pugilato in  questa settimana! Ad Altona (Amburgo), saltato all’ultimo momento il mondiale WBO dei  mediomassimi per una strana malattia di Zsolt Erdei, è toccato al “Baby face” ucraino  Alexander Dimitrenko (22 anni e 19 vittorie),   tenere in clou della  manifestazione. Per la doppia corona internazionale WBO e IBF dei pesi massimi, il gigantesco (2.07) “erede” dei Klitschko, ha battuto l’esperto tedesco Andreas Sidon (42 anni) , con una spettacolare conclusione  al 2° round. L’ex campione mondiale juniores, prima di chiudere il match, ha messo anche due volte al tappeto l’avversario nel corso del 2° round.  Nei massimi leggeri, il 25enne Alexander Petkovic (32 vittorie, 3 sconfitte e 3 pari), ha battuto ai punti in 8 rounds l’ucraino Vadim Safonov. Nei pesi superwelters, l’ex nazionale tedesco Sebastian Zbik (fu anche bronzo agli europei dilettanti), ha battuto ai punti in 6 rounds il bielorusso Sasha Shnip. Per il 23enne Zbik si è trattato dell’8° successo. Otto successi anche per l’ungherese Karoly Balzsay (25anni), che salito nei mediomassimi, ha battuto per kot al 2° round il francese Youssef Temsoury. Balzsay da dilettante è stato vice campione europeo. Dopo appena 4 giorni dal suo successo contro il giamaicano-bagnino O’Neil Murray, si ripresenta sul ring il peso massimo russo Denis Boytsov (19 anni ed 8 vittorie), che tanto per non smentirsi, mette ko al 1° round Jerome Guennou. Boytsov è stato campione mondiale cadetti e juniores, ha pugno e carattere, difetta un po’ nella stazza! Infine da registrare l’esordio del peso massimo Dieter Roth (alto 1.94), che batte Stefan Kusnier per ko al 3° round. Questo la stazza ce l’ha.

Rimaniamo in Germania a Monaco, dove registriamo la vittoria del mediomassimo sloveno residente Denis Simcic (24 anni e 8 vittorie), che  nei mediomassimi, batte per kot al 1° round il rumeno Vasile Stan. Nella stessa serata e sempre nei mediomassimi, l’altro beniamino locale, Armin Dollinger batte per kot al 1° round Eroil Celerie, conquistando l’8° successo.

Ci spostiamo ad Hattersheim, per registrare la seconda vittoria da  professionista per la “bestia nera” di Clemente Russo, il bielorusso medaglia d’argento ad Atene Mohamed Ali (vero nome Magomed Aripgazyev ), che ha battuto per kot al 1° round l’ungherese Peter Takasz.Il 20enne peso massimo leggero Marco Huck, bosniaco, ha battuto il georgiano  Leri Okhanashvili per kot al 2° round, ottenendo così il 10° successo. Nei pesi massimi, il 22 enne Rene Dettweiller (1.93) , coglie il 22° successo battendo Imrich Borka per kot al 3° round. Nei supermedi il 20enne bosniaco Melvudin Cokovic che combatte come “Konni Konrad”,  ha ottenuto il 13° successo, battendo Szabolcs Geregely per kot al 2° round. Laszlo Paszterko, manager dell’ungherese, è entrato nel “quadrato” per salvare il suo pugile. Registriamo anche il ritorno del 32enne peso massimo Willi Fischer, che ha battuto ai punti in 4 rounds Vlado Szabo. Fischer nel 1998 si è battuto con l’inglese Herbie Hide per il titolo mondiale della WBO e rientrava sul ring dopo la duplice sconfitta con Andreas Sidon.  Infine segnaliamo l’esordio del peso massimo calabrese Francesco Pianeta , 20enne alto 1.97 che ha messo ko in 2 rounds lo sloveno Sylvester Petrovic. Pianeta è allenato da Ulli Wegner ed è guidato da Wilfried Sauerland.

 

A Panama City, il supermosca Ricardo Molina ha battuto per il titolo nazionale Alberto Mitre, per kot all’8° round, dopo averlo messo al tappeto anche nel 1° round. Il vero avvenimento era però l’esibizione del peso piuma venezuelano Edwin Valero, che vanta un incredibile record di 13 vittorie per ko al 1° round. Valero è rimasto fermo circa un anno e mezzo, perché negli USA non gli era stata più concessa Jones W10 Jenkins 017l’idoneità medica, non avendo superato l’esame cerebrale. A questo punto il suo peregrinare l’ha portato a Panama, dove la locale commissione sanitaria gli ha concesso il nulla osta, perché reputa non pericolosa per la pratica pugilistica l’affezione di cui soffre. La sosta non sembra aver avuto conseguenze sulla sua potenza e anche stavolta , combattendo contro il colombiano Esteban De Jesus Morales, un tipo solitamente resistente,  non si è smentito mettendolo ko al 1° round e portando a 14 il numero delle sue vittorie e dei  ko al 1° round.

A Pluymouth negli USA, il mediomassimo George Jones, ha battuto il connazionale Fred Moore ai punti in 9 rounds. Il verdetto è stato  contestato perché a giudizio di molti e di uno dei tre giudici, il match era stato chiaramente vinto da Fred Moore, che aveva condotto il match fino all’8° round , allorquando Jones si era ferito ed aveva avuto una veemente reazione. Nei pesi massimi, il mestierante Robert Wiggins ha probabilmente e definitivamente accantonato le speranze di inserirsi nel grande giro del sudafricano Courage Tshabalala (1.90) , battendolo per kot al 4° round. Nei pesi welters, il namibiano Bethuel “Tyson” Ushona (12 vittorie),campione d’Africa ed esordiente negli USA, ha battuto per kot al 3° round Jimmy Leblanc,che ha abbandonato, rifiutando di continuare il match ,  mentre il promettente peso welter 19enne Nick Morganelli ha vinto il suo 5° match battendo Michael Weaver nettamente ai punti in 4 rounds.

A Corpus Christi, il peso piuma 25 enne messicano Jorge Solis , ha battuto per il titolo nazionale Nicky Bentz, per kot al 5° round. Solis, che   ha un record di 27 vittorie, 2 pari ed un no contest, avrebbe potuto concludere nel 3° round il match, ma l’avversario nel finire al tappeto ha perso il paradenti e gli sono stati concessi ben due minuti di tempo per recuperarlo. Un feroce assalto di Solis nel 4° round, ha costretto Bentz a mettere il ginocchio a terra. Infine nel 5° round, dopo un ennesimo colpo accusato visibilmente, l’arbitro ha deciso di sospendere il match.

A Donetsk in Ucraina, il 27enne peso welter Vyacheslav Senchenko (14 vittorie), ha battuto per ko al 2° round Denis Zhivylo.  Nei superleggeri Vladimir Kravets (4 vittorie), ha battuto ai punti in 6 rounds Oleg  Krutko. Infine nei mediomassimi, Alex Trofimov (30 anni , 25 vittorie ed una sconfitta), ha battuto per kot al 4° round Konstantin Ochrej.   Trofimov nel 1999 è stato bronzo ai campionati mondiali di Houston.

A Reno nel Nevada, il peso massimo nigeriano Samuel Peter, ha messo ko in soli 2 rounds  Taurus Sykes (30anni, 23 vittorie , un pari ed una sconfitta). Peter che ha 24 anni ed ha vinto tutti i 24 matches finora disputati, ha praticamente aggredito il rivale chiudendo rapidamente con autorevolezza e determinazione il match. Malgrado una certa lentezza nell’esecuzione dei colpi,sarà difficile negare a  Peter  una chance per un titolo mondiale. Nei pesi  welters, Oscar Diaz (22anni, 21 vittorie ed una sconfitta), ha battuto ai punti in 8 rounds, Arturo Urena. Nei pesi massimi continua la striscia vincente del peso massimo 19enne Michael  Marrone.  Il ragazzo (bianco!Putrtroppo è ancora un particolare che conta da quelle parti…) continua ad entusiasmare il suo manager, l’ottantaduenne Lou Duva (lo ha adocchiato in palestra  da quando aveva 9 anni…)  che è convinto di avere tra le mani il suo 20° campione del mondo!  Questa volta, ha battuto per kot al 4° round Forrest Neal, ottenendo il 10° successo. Nei pesi gallo, il filippino Nonito Donaire, 22 anni, ha battuto ai punti in 6 rounds Larry Olvera. Per  Donaire, trasferitosi recentemente negli USA,  si è trattato dell’11° successo contro una sola sconfitta.   

Spostiamoci in Australia, dove a Bankstown, il superpiuma Nedal Hussein, ha battuto per kot al 5° round il tailandese Aree Phosuwangym.  Hussein,  che è stato un duro e coriaceo avversario sia di Manny Pacquiao che di Oscar Larios, ha dominato il confronto ed ottenuto il 38° successo contro due sole sconfitte. Nei superleggeri, il canadese residente Paul Whalberg (10 vittorie), ha battuto per decisione tecnica al 5° round, Jesar Ancayas. Dopo uno scontro di teste, il filippino Ancayas si è ritrovato con un’ arcata sopraccigliare spaccata. Infine nei pesi superpiuma da segnalare la vittoria di Mohamed Elomar (8 vittorie), che ha battuto un altro filippino,  Rey Martizano ai punti in 6 rounds. La riunione è stata organizzata dall’ex campione mondiale Jeff Fenech che è anche il manager dei pugili che hanno vinto.

 Sempre in Australia ma a Penrith, il superleggero sudafricano Lovemore Ndou (33 anni, 41 vittorie, 8 sconfitte ed un pari), ha battuto per kot al 1° round il 24enne indonesiano Joey de Ricardo. Nei superwelters, l’ex sfidante mondiale Shannan Taylor, ha battuto con un’autorevole ed incisiva condotta di gara, l’argentino Sergio Ernesto Acuna per kot al 7° round. Il fiaccante lavoro al corpo di Taylor, lo ha portato spesso a colpire al limite della cintura e questo gli ha fatto attribuire un richiamo ufficiale nel corso del 4° round. Nei supermedi, continua il cammino dell’ex campione dei giochi del Commonwealth Daniel Geale, che ha battuto ai punti in 6 rounds Steve Douet.  Per il 24enne Geale , che sono in molti a pronosticare prossimo protagonista  di una sfida mondiale, si è trattato del 7° successo.  Infine nei pesi medi, l’ex stella dei dilettanti, il 26enne Adam Vella, ha battuto per kot al 9° rounds Radar Sethpethin, conquistando la 9^ vittorie.  

Ancora Australia e precisamente a Mcleod nello stato di Victoria, dove il peso medio di origine indiana Pradeep Singh, ha battuto Arama   Tabuai per kot al 5° round. L’arbitro, ha interrotto saggiamente il match, per evitare a Tabuai una durissima punizione. Pradeep Singh ha un record di 5 vittorie e con questo successo è diventato campione Pan Asiatico. Nei massimi leggeri Justin Nolan, 8 vittorie, ha vinto con decisione controversa nei confronti di Steve Wood.   

Per finire con l’Australia, registriamo a Perth, il rientro di Danny “green machine” Green  (32anni, 20 vittorie e 2 sconfitte), che “lasciato”  Jeff Fenech , si è affidato alle cure del maestro cubano Isleta Salas. Green ha messo ko al 5° round l’americano James Crawford, riproponendosi  come  probabile nuovo sfidante ad un titolo mondiale dei supermedi. L’australiano si è detto molto soddisfatto del suo nuovo allenatore e dei sui metodi.  In un altro match, il superwelter Daniel Dawson(27 anni e 21 vittorie), ha battuto ai punti in 8 rounds,  l’alto paraguayano 1.86 dai troppi nomi Jorge Dario David Gomez Perez . Il paraguayano è andato anche al tappeto nel corso del 5° round. 

 

 

In Argentina a Cordoba, il superwelter Javier Alberto Mamani, ha battuto per il titolo federlatino della WBA, il connazionale Juan Mauricio  Marino per kot al 2° round. Nella stessa serata da segnalare la vittoria del peso gallo Sergio Caruso (24 anni, 5 vittorie ed un pari), che ha battuto ai punti in 4 rounds, dopo averlo messo al tappeto nel 1° round, Mauricio Ricardo Crucce. Infine nei pesi leggeri, registriamo la sconfitta ai punti in 8 rounds dell’imbattuto Oscar Renen Ponce (24 anni, 16 vittorie ed un pari), battuto a sorpresa da Gaston Sebastian Isamendi Sellan.    

Campionato dell’Unione Europea dei pesi welters a Palermo tra Michele Orlando ed il francese Anthony Guillet. Match a senso unico con il  francese in perenne ritirata, desideroso di finire in piedi ed il siculo-romano monotonamente all’attacco alla ricerca del colpaccio, che è finalmente arrivato nel 9° round. Per il 31enne Orlando, 29 vittorie, 4 sconfitte e 2 pari. Il match è stato accompagnato da un  “continuo e noioso chiacchiericcio” di due inviati televisivi, che la RAI (particolarmente a digiuno in materia) spaccia per telecronaca. Dispiace soprattutto per quel grande campione che è stato Nino Benvenuti, che viene “spinto” in quel mare… di banalità senza senso. A proposito di Orlando, sembra che il suo nome sia stato fatto tra i probabili avversari di Zab Judah per un mondiale. Nei massimileggeri, il siciliano Paolo Ferrara (35 anni, 21 vittorie, 7 sconfitte ed un pari), ha battuto il modesto ukraino Konstantin Prizyuk ai punti in 8 rounds. Nei superwelters, fulminea vittoria del piemontese Alessio Furlan, che mette ko in un solo round il bielorusso Valery Kurinelok. Infine il mediomassimo Antonio Brancalion (30 anni, 25 vittorie,5 sconfitte e 2 pari), ha battuto ai punti in 6 rounds il bielorusso Dmitry Adamovich. Brancalion incontrerà il lettone Elvis Michalenko per il titolo dell’Unione Europea della categoria. Il match si disputerà probabilmente a Praga in settembre. Secondo noi questo Michalenko  è un uomo da evitare o perlomeno da affrontare con qualcosa di più sostanzioso in palio. Ma noi, come ormai tutti sapete… non capiamo nulla di pugilato!

 

In Italia a Pezzaze, il supermedio rumeno di Rimini, Giulian Ilie (27 anni e 9 vittorie), ha battuto per decisione tecnica ai punti in 6 rounds, il belga-albanese Seladijn  Koxha . In un match tra pesi superleggeri, il piacentino Massimo Chiofalo (30 anni), ha ottenuto il 3° successo, battendo ai punti in 6 rounds Maurizio Porcasi.

A Monterrey, il tracagnotto peso massimo messicano Geroge Garcia, ha battuto con decisione a maggioranza ai punti in 6 rounds, l’imbattuto Eddie Neal (5 vittorie). Garcia  ha 23 anni ed un record di 7 vittorie, da dilettante ha combattuto per gli USA (è stato vice campione Panamericano) e per il Mexico. E’ molto popolare per la generosità che profonde in ogni gara e questa riunione che disponeva di sole 500 posti a disposizione, ha visto la presenza di ben 1500 spettatori, con molti problemi per la polizia locale.

A Barranquilla in Columbia, esordio al professionismo per alcuni quotati dilettanti, che costituivano l’ossatura della nazionale sudamericana, in una serata intitolata “La Nueva Generacion”. Nei pesi superpiuma, Likar Ramos (oro ai Panamericani 2003 a Santo Domingo) ha battuto per ko al 1° round Antonio Zapa. Nei superleggeri Breidis Prescott (che ha litigato con i selezionatori alla vigilia dei giochi bolivariani ) ha battuto Oscar Pineda per kot al 1° round. Pineda è stato fermato dopo 3 atterramenti. Nei pesi mosca, Carlos Tamara ha messo ko in 2 rounds Victor Orozco. Nei pesi gallo e supergallo, i fratelli Herrera, Jocklin ed Hevinson, hanno battuto rispettivamente Edilberto Barrera per ko al 2° round ed Edilberto Julio per kot al 4° round.

Nel 2002 il torneo cubano Cordova Cardin (per la qualità dei partecipanti forse è meglio di un mondiale o di una olimpiade. Infatti di  cubani, ne puoi incontrare anche 5 o 6 in una categoria…), vide nei superleggeri l’interessante finale tra i cubani Esterio Gutierrez e Jose Antonio Izquierdo. In quella occasione non sfuggì agli osservatori la classe di Izquierdo, che  rese la vita dura al pluricampione Gutierrez. Poco dopo Izquierdo prese il largo e si rifugiò in Mexico, dove passò professionista.  Al debutto, il  cubano,non fu molto fortunato, perché un arbitro tramutò in squalifica alla 3^ ripresa quello che in realtà era un vero ko. Poco male, dopo qualche match, l’incauto Jaime Sanchez concesse la rivincita ad Izquierdo, che non si fece pregare e lo mise ko (stavolta l’arbitro fu d’accordo…) in pochi secondi. Da allora sono state tante le vittorie di Izquierdo,  più o meno 14 (ma non siatene certi, perché reperire i records in Mexico non è cosa facile…). Stavolta a Polanco, battendo Ulisses  Jimenez, per kot al 1° round, ha portato a 15 il numero dei successi ed a 14 le soluzioni  prima del limite.  Ancora una volta la tecnica eccelsa e la potenza rilevante del cubano hanno fatto la differenza nei confronti del “tosto”  Jimenez, al quale tra l’altro rendeva anche 16 cm di altezza . Jimenez è alto 1.83, Izquierdo 1.67. Il cubano  che dichiara un’età di  27 anni, ha sostenuto  qualcosa come 381 matches da dilettante.

Brutta esibizione a Jakarta del peso welter  indonesiano Daudy Bahari (27 vittorie ed una sconfitta), che ha conservato il titolo del Pan  Pacifico battendo l’ex membro della nazionale olimpica tailandese Pongsak Rientuanthong (ormai l’ombra del bel pugile che era…) ai punti in 12 rounds.  Bahari che poteva chiudere anticipatamente il match (ha anche atterrato l’avversario nel 5° round!), non ha mostrato di essere in possesso di particolari doti  che possano avallare le sue “pretese mondiali”. Bahari che si fa chiamare “il ragazzo di Bali”, è figlio dell’organizzatore Daniel.

Sicuramente l’entrata più spettacolare nell’arena di El Paso riempita da circa 5000 spettatori per l’organizzazione di Oscar De La Hoya è stata quella di Bobby Joe Velardez,  accompagnato da un gruppo di danzatori vestiti da guerrieri aztechi, che  piroettavano tra gli affascinati spettatori. L’uscita però non è stata altrettanto spettacolare con il povero Bobby Joe messo due volte al tappeto in nemmeno due minuti da Abdias Castillo ed accompagnato sofferente negli spogliatoi dal suo allenatore.  Che brutta fine per un … presunto imperatore azteco.

Passiamo in Thailandia dove a Nothaburi, il peso mosca Denkaosan Kaovichit, ha facilmente battuto con un maligno uppercut destro al 1° round il filippino Jun Pader. Il tailandese, che ha un record di 31 vittorie ed una sola sconfitta,  l’anno scorso tentò inutilmente l’avventura mondiale contro il portoricano Eric Morel. Attualmente è secondo nelle classifiche WBA. 

Il campione mondiale dei pesi mosca WBA, Lorenzo “Lencho” Parra, oltre a fare il pugile, cura la carriera di due giovani promesse  venezuelane, il peso piuma Jaider Parra (5 vittorie) ed il supermosca Alexander Espinoza (4 vittorie). Entrambi hanno combattuto vicino Caracas ed hanno battuto rispettivamente Cesar Arenilla per kot al 2° round e John Ollarvares per kot al 6° round. 

L’EBU ha intenzione di introdurre in Europa altre due categorie, i mosca junior ed i massimi leggeri junior.

Se ne sentiva proprio il bisogno…

Si è svolto a Rotterdam  un torneo denominato “Military Defense”, che ha visto in azione alcuni interessanti atleti. Le categorie interessate sono state solo 5 (leggeri , superleggeri , welters , medi e mediomassimi). Nei pesi leggeri ha vinto il turco olandese Hosnu Kocabas, che ha battuto  per outscore al 3° round sia l’algerino Redouane Hedrouk che il bulgaro Samet Huseynov (vincitore del marocchino Mohamed Idrissi).  Nei superleggeri ha vinto l’algerino Noureddine Djaarane, che ha battuto il francese Lecrosnier ed in finale non si è trovato di fronte il marocchino Hicham Nafil che ha dato forfait per infortunio. Nafil aveva battuto il lituano Maxim Akulsin ed il tunisino Youssine Ibali. Nei pesi welters, ha vinto il forte azero Tofik Ahmenov (bronzo ai mondiali 2003 ), che ha battuto il tunisino Amor Jouni, l’algerino Marouene Sidahmed ed in finale il marocchino Abissa El Mustafà. Nei pesi medi ancora una vittoria azera con Rakhib Beglyarov, che batte il bulgaro Marian Momchev ed in finale il lituano Donatas Bondoravas. Nei mediomassimi, ha vinto l’olandese Daniel Kooij, che batte prima il tunisino Mohamed Hermi per 25 a 6 e poi supera in finale il francese Herbert Danios per 24 a 12. Danios in semifinale aveva battuto l’azerbagiano Zaur Teymurov (argento agli europei cadetti nel 2001 e bronzo ai mondiali cadetti 2002).   

 

Si è svolto anche la 14^ edizione della Chemnitz Cup, torneo per club ad inviti. Quest’anno al primo posto si è classificato il Volgograd (Russia), seguito dai tedeschi del Cottbus. Tra i risultati da segnalare la vittoria del russo Alexander Konowalov  nei pesi medi. Konowalov è  un terribile picchiatore che ha vinto sempre prima del limite. Nei quarti ha battuto il turco-tedesco Ayhan Keskinel (Duesseldorf) per abbandono al 1° round. Nelle semifinali, lo svizzero-slavo Sead Muric per arresto del combattimento al 2° round ed in finale lo slovacco Petr Novotny, sempre per arresto del combattimento nel 2° round.    Tra i nomi più noti partecipanti al torneo, abbiamo lo svizzero- kosovaro Ardian Krasniqi che ha vinto nei welters, battendo lo slovacco Josef Hubler per outscore al 3° round,  il russo Ramiz Gogajew per 18 a 16 ed in finale il tedesco Oliver Guttel (Halle) per 31 a 16.  Nei mediomassimi, interessante sfida tutta tedesca che ha visto Sven Dahl (Sachsen) battere il polacco Jakub Wiewora per ko al 1° round,l’austriaco Durmus Keklik per arresto del combattimento al 2° round, ed in finale il connazionale Sebastian Grothe per 20 a 18. Grotte aveva a sua volta eliminato il connazionale Alexander Wurst. Dahl nel 2004 è stato battuto in finale da Tino Gross nei campionati nazionali tedeschi.Da segnalare anche la vittoria nei pesi leggeri del russo Umit Aleschkin  che in finale ha battuto lo slovacco Janos Balog per RSC al 4° round. Ammirato anche il peso piuma inglese di origine italiana Anthony Crolla di Manchester.  Crolla , che si è dimostrato buon tecnico,ha vinto nei pesi piuma, battendo il finlandese Jiry Nasali per 27 a 9, il russo Alexey Lemeschkin per 25 a 19 ed in finale il tedesco Markus Lebeda per 25 a 10. Come è tradizione il torneo prevedeva anche matches di cadetti e juniores. Per i cadetti, nella sola categoria prevista dei 54kg, si è imposto  il russo Dimitri Borodalev   (in finale ha battuto il tedesco Florian Drawe), mentre nelle 3 categorie juniores il tedesco Marcel Schinske nei piuma, il russo Dimitry Ismailov nei leggeri ed il tedesco Timur Musafarov nei mediomassimi sono risultati vincitori. 

Alcune brutte e dolorose notizie. Il mediomassimo statunitense Julian Letterlough, soprannominato “Mister KO” per la sua inusitata potenza, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco (una pistola)  a Reading negli USA.  Eric Morel ex campione del mondo dei pesi mosca e sfidante al titolo dei supermosca, è stato rimosso dalla qualifica di sfidante causa la grave accusa di violenza carnale ai danni di una minorenne. Trovato morto nella sua abitazione il pugile portoricano Jose Aponte 34anni che fu avversario di Leo Dorin, Paul Spadafora e Teddy Reid. Infine registriamo la morte del grande pugile spagnolo Fred Galiana. Fu campione europeo dei pesi piuma ed affrontò pugili dal calibro di Ray Famechon e Duilio Loi.  E’ stato anche ballerino di flamenco ed attore. Conobbe Ernest Hemingway ed Ava Gadner. Aveva 74 anni ed era affetto dall’alzhaimer. E’  morto per problemi polmonari. Ricordiamoli tutti con una preghiera.

 

La simpatica intervista tratta dal “ IL TEMPO”

La storia delle romane Mercenaro e Pilo, una vita nel segno della boxe Sul ring è sfida a oltranza: nel recente campionato italiano trionfa Patrizia

 SONO tutte e due di Roma, hanno 27 anni e sono amiche per la pelle. Eppure Patrizia Pilo e Manuela Marcenaro, lo scorso 10 luglio, si sono ritrovate avversarie sul ring nella finale del Campionato Italiano Prima serie femminile, a S. Nicola La Strada (Caserta), che si è conclusa con la vittoria della Pilo. Entrambe fanno parte della Nazionale Italiana femminile. E' lì che si sono conosciute più di due anni fa, ed  è lì che si è stretta la loro amicizia. Diverse loro storie e le ragioni che le hanno portate a praticare il pugilato, uguale la loro passione per questo sport che, ogni giorno, le spinge ad allenarsi per diverse ore e ad affrontare tanti sacrifici. Manuela ha iniziato a praticare la boxe quattro anni fa, dopo cinque dedicati alla kick boxing. «Nell'ultimo anno di kick, ho voluto introdurre anche un po' di tecnica del pugilato per perfezionarmi – spiega Manuela - Allora le donne ancora non potevano combattere. Non appena questo è stato possibile, il mio allenatore mi ha chiesto se volevo disputare anche match di pugilato e a me l'idea è piaciuta. Da allora, a poco a poco ho abbandonato la kick e mi sono dedicata esclusivamente alla boxe. All'inizio era solo un divertimento». Patrizia, invece, ha trovato nella boxe la risposta ai uoi desideri. «Prima di iniziare il pugilato, ho giocato a pallavolo per nove anni. Poi, in seguito ad una delusione sportiva, ho smesso e per due anni non ho fatto niente. Ma l'inattività non mi faceva stare bene. Così, su consiglio di mio fratello, che è un ex pugile, mi sono avvicinata a questo sport e ora sono felice perché mi consente di mettermi alla prova e dimostrare a chi mi guarda quanto impegno metto in ciò che faccio». Trovarsi l'una di fronte all'altra sul ring non è stato facile. «Nel match c'è stata una grande tensione - dicono entrambe ? sia perché si trattava di una finale che per il fatto che le avversarie eravamo noi. Tutte e due volevamo vincere ma, probabilmente, non è stato un incontro come tutti gli altri. Comunque sapevamo che c'era la possibilità che ci saremmo scontrate e ne avevamo parlato a lungo anche prima». Per partecipare ai campionati italiani, infatti, Patrizia Pilo ha dovuto cambiare la sua categoria di peso, passando da 70 a 66 chili.

In finale erano arrivate in tre. Patrizia è passata con il sorteggio mentre Manuela ha vinto lo spareggio con l'avversaria. «Ci siamo dette che si trattava soltanto di un evento sportivo e che l'avremmo vissuto come tale ma combattendo come sempre, cioè mettendocela tutta per vincere». La tensione si è allentata dopo il verdetto dei giudici. «Ci siamo abbracciate e ci siamo scambiate un segno che per noi vuol dire che, al di là del match e dei risultati, quello che c'è tra noi non è cambiato. L'amicizia è più forte». Ed è un'amicizia nata proprio tra gli allenamenti e i sacrifici, durante i ritiri con la Nazionale, i viaggi in treno per raggiungere Assisi, dove c'è il centro sportivo, e i soggiorni all'estero per disputare i tornei. «Il nostro rapporto si è stretto nel 2004 - raccontano - quando abbiamo dovuto disputare dei tornei in Turchia e in Polonia». Per Patrizia era la prima esperienza. «Non aveva mai affrontato una gara e dovevo fare i conti con diversi problemi. Primo fra tutti la tensione e poi il mantenimento del peso. La notte prima della gara, mi ricordo che mi svegliavo spesso, un po' per l'agitazione e un po' per la sete. Ma non potevo bere perché sarei aumentata di peso. Manuela mi ha aiutata a superare quei momenti, tranquillizzandomi e spiegandomi cosa fare». «Mi ricordo che durante quei tornei ? dice Manuela ? tutte e due abbiamo avuto problemi di salute legati alla diversa alimentazione e sostenere i match è stato più faticoso del solito. In quell'occasione ci siamo fatte coraggio e abbiamo imparato a fidarci l'una dell'altra». Nessuna delle due, oggi, rinuncerebbe alla boxe. «Per me si può considerare una metafora della vita ? dice Patrizia ? stai in un quadrato e, prima o poi, qualcuno ti mette alle corde e tu devi trovare la maniera di sfuggire. Durante il match passi dei brutti momenti ma se riesci a superarli hai vinto. Alla fine non è importante il risultato. Vincere o perdere non conta. Ciò che importa è l'impegno». Per tutte e due è ancora presto per pensare al futuro. Di certo Manuela sa che vorrà continuare ad allenarsi anche "da grande": «Credo che non smetterò mai di frequentare le palestre. Vorrò sempre tenermi in forma». Patrizia, invece, vorrebbe che diventasse un lavoro e le piacerebbe far parte del gruppo sportivo in qualche corpo militare. Intanto però, visto che non potrà combattere per sempre, si specializza nella pasticceria. «Adoro fare le torte e con l'aiuto di mia mamma sto diventando davvero brava. Prima o poi avrò dei figli per cui cucinare ma per adesso, le preparo per le ragazze della Nazionale e per il mio allenatore che ne va pazzo».

 Tutte le fotografie dei dilettanti riguardano il team azzurro ai recenti Giochi del Mediterraneo.

 

Ciao a tutti, alla prossima da

quelli… delle news

 

 


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