A
Providence, il
“ragazzo del ko” Joe
Spina (16 vittorie di
cui 11 prima del limite), ha battuto ai punti in 10 rounds, Carl Daniels, ex
campione
mondiale
della WBA. Spina è un mediomassimo italo-americano, molto fiero delle sue
italiche origini (combatte indossando
un pantaloncino “tricolore” ). Inizio favorevole a Spina, che controllava
con il jab, alternando colpi alla figura l’avversario. Nella fase centrale,
con i due pugili apparentemente molto stanchi, c’è stata
una leggera supremazia di Daniels. Nel finale però, Spina, ritrovava
le energie e con una serie di bei colpi, infiammava i 1300 spettatori presenti
e si aggiudicava il verdetto. Nel finale grande euforia per Spina, che
dichiarava di ispirarsi a Vinny Pazienza. In un match di pesi massimi, l’ex
speranza olimpica USA (3 volte campione nazionale),
Jason Estrada (3 vittorie), batteva ai punti in 4 rounds, Demetrice
King, dopo averlo bombardato con terribili mazzate, tenute alla grande dal
“mento di granito” di King!
Ancora pesi massimi, con Matt Godfrey (8 vittorie), pluricampione americano
dei dilettanti, che batteva ai punti in 8 rounds Jermell Barnes. Barnes si è
rifiutato di fare da vittima sacrificale, rispondendo colpo su colpo al
rivale, che ha avuto il test più duro della sua breve carriera da
professionista.
Con
un brutto taglio all’arcata sopraccigliare sinistra,
l’imbattuto peso welters Jose Leo Moreno (12 vittorie), ha battuto
con una drammatica
4^
ripresa l’africano Mohamed Kayongo (12 vittorie, 2 sconfitte ed un pari).
Match durissimo con entrambi i pugili a scambiarsi colpi violenti. Ferito
all’arcata e con il pericolo di uno stop per ferita,
Moreno si è scatenato, atterrando il rivale un paio di volte e
costringendo i suoi secondi a gettare la spugna. Moreno è tornato a
combattere dopo lungo tempo, per il terribile male che ha colpito la figlia al
cervello.
L’imbattuto peso massimo Damian Wills (25anni e 15 vittorie), è
stato costretto al pari dal mestierante giramondo Sedrick Fields. In realtà
il pari va molto stretto a Fields, che ai colpi “belli”
ma isolati di Wills, ha risposto con lunghe serie. In un altro match,
il peso leggero Brandon Rios, ex nazionale USA e campione dei dilettanti nel
2004, ha
conquistato il 5° successo, battendo per kot al 1° round Ramon Flores.
Ha
legittimato le sue aspirazioni mondiali, il minimosca messicano Ulyses Solis,
che a Guadalajara ha battuto per kot all’8° round il nicaraguese Carlos
Fajardo. Il match dominato da Solis, è stato sospeso quando il messicano,
pizzicato l’avversario con la guardia bassa, l’ha spedito al tappeto.
Solis ha 23 anni ed ha vinto 17 volte, perdendo una sola volta ma a
maggioranza con il picchiatore portoricano ex campione mondiale Nelson Dieppa.
Il match con Fajardo era valido come eliminatoria al mondiale IBF.
Il
clou della serata di Montreal era affidato al giamaicano Otis Grant, che ha
conservato con decisione unanime la corona internazionale WBC
dall’assalto
del giovane ghanese Charles Adamu, che si è rilevato un avversario abbastanza
ostico, per l’imprevedibilità delle traiettorie dei suoi colpi e per i
contrattacchi che metteva in opera. Solo nell’ottavo round, il pubblico ha
avuto modo di scaldarsi per il suo beniamino per un atterramento subito da
Adamu. Malgrado il clou fosse
affidato a Grant, il vero motivo che ha spinto i 7000 spettatori ad assistere
alla manifestazione è stato il combattimento tra i due pesi massimi Patrice
L’Hereaux (17 vittorie, una
sconfitta ed un pari, alto 1,96) e l’oriundo polacco Art Binkowski (14
vittorie ed un pari, alto 1,93). Ha vinto dominando ed infliggendo anche un
atterramento al rivale nel corso del 9° round, Patrice L’Hereux!
Binkowski, che ha conosciuto la prima sconfitta, ha esternato propositi
di ritiro. Nel nutrito cartellone da segnalare le vittorie
del peso massimo David
Cadieux (30 anni, 6 vittorie ed
una sconfitta, alto 1,98) su Clint Boltridge per kot al 2° round, dei
superwelters Sebastian Demers (25 anni e 10 vittorie, alto 1,83) e Stephane
Desormiers (26 anni e 11 vittorie) rispettivamente su Claudio Ortiz (ai punti
in 10 rounds) e Terry Tock (per ko al 1° round). Registriamo anche la
vittoria di Jean Pascal (22 anni e 4 vittorie) nei pesi medi, su Donnie
Penelton per kot al 2° round. Pensate che Penelton ha disputato qualcosa come
181 matches (però 163 sono sconfitte!). Una bella differenza di esperienza!
Infine un mezzo passo falso per il camerunenese Paul Mbogo (25 anni e 7
vittorie),che ha pareggiato in 6 rounds con l’altissimo
nigeriano Bola Raymond Olubuwale (
2 metri
e 01). In questa riunione,
c’erano ben 6 pesi massimi con altezze superiori al 1.90 !
Saltato
il match di Willie Gibbs “il gladiatore”, è toccato al promettente peso
piuma 18enne Eric “il fuorilegge” Hunter, tenere il clou della riunione di
Filadelfia. Eric Hunter (3
vittorie) è stato un ottimo
dilettante (arrivò nelle semifinali degli ultimi campionati juniores USA) e da
professionista sta mantenendo le promesse. Partito subito all’attacco, ha
inviato due volte al tappeto il rivale nel primo round. Sul secondo knock down,
il suo avversario Yeta Johnson, è finito addirittura fuori dalle corde e
l’arbitro ha ritenuto opportuno sospendere il match.
A
Chicago, il
“fantasma” Kelly Pavlik (25 vittorie), ha sbrigativamente svolto il
“suo lavoro” , battendo in un sol round il peso medio Daniel Neal.
Dopo alcune fasi di studio, con Neal che tenta un attacco, Pavlik passa
decisamente all’azione e con pochi ma efficaci colpi mette talmente in
difficoltà l’avversario da convincere l’arbitro a fermare il match.
A Lafayette,
il peso welter Chad Broussard (50 vittorie e 4 sconfitte), ha battuto
ai punti in 12 rounds, Danny Reyes. Dopo aver atterrato l’avversario nel
corso del primo
round,
Broussard pensava di chiudere alla svelta il confronto, ma Reyes l’ha
obbligato a terminare tutte e 12 le riprese.
Sorpresa
a Friant in California,
dove il fratello di Pacquiao, Bobby, ha sorprendentemente battuto
l’ex campione del mondo della WBU, Carlos Navarro, per ko al 7° round. Già
nel 6° round con un colpo al corpo (giudicato basso e penalizzato con un
richiamo!), Pacquiao aveva atterrato il rivale. Nel round successivo,
l’azione inesorabile di Pacquiao faceva mettere a Navarro per ben due volte
il ginocchio a terra, fino all conclusione del match, sancita dall’arbitro.
Anche Carlos ha un fratello
pugile, si tratta dell’aspirante al titolo mondiale dei pesi supermosca
Jose!
La
“pugilessa” Ann Wolfe, ha dichiarato che intende affrontare un uomo in un
regolare match. Avendola vista in azione , nutriamo seri dubbi sulla pretesa
superiorità maschile.
A Phoenix in Arizona, il peso piuma imbattuto Steve Luevano (28 vittorie), ha
battuto per kot al 5° round Genaro Trazancos . Luevano ha tenuto
sotto
controllo il match, atterrando una prima volta l’avversario nel 3° round e
chiudendo il match con un terribile sinistro (Luevano è mancino!), nel 4°
round. Nei pesi welters, Juan Buendia, ha battuto per ko al 3° round
Francisco Rincon, dopo averlo messo due volte al tappeto nel corso del 2°
round.
Ancora
una vittoria per il
promettente peso gallo ex nazionale e pluri campione USA dei dilettanti Raul
Martinez, che a San Antonio in Texas ha battuto bene ai punti in 6 rounds
Benito Abraham. Per il 23enne Martinez
,che viene seguito dall’organizzazione Main Events (che ha sborsato 250.000
dollari per ingaggiarlo…), si è trattato del 7° successo.
A
Filadelfia, il peso leggero vietnamita già residente in Spagna , Hoang Sang
Nguyen (27 anni, 11 vittorie e 4 sconfitte), ha messo tre volte al tappeto il più
basso Mike Saylers, inducendo l’arbitro a fermare il match nel 4° round. In
un altro match, il 31enne nigeriano peso massimo leggero Emanuel Nwodo (già
Emanuel Chukwu), ha battuto ai punti in 8 rounds Rayco Sanders, dopo averlo
atterrato nel 6° round.
Il
Golden Coast Hotel di Las Vegas,
senza scomodare “titoli” e “cinture” varie, allestisce, con l’aiuto
di un ottimo matchmaker, delle riunioni
settimanali
che riscuotono un notevole successo, per l’equilibrio e la spettacolarità
dei matches proposti. Questa settimana, c’erano i pesi gallo Heriberto
Ruiz e Eduardo “bambino” Garcia a reggere il clou e lo spettacolo è
stato superbo. Il pubblico ha fischiato il verdetto ignorando il devastante e
furioso lavoro al corpo di Ruiz ( ha vinto ai punti in 10 rounds), che ha
invece convinto i tre giudici a bordo ring. Ruiz che ha 27 anni ed un record
di 33 vittorie, 3 sconfitte e 2 pari, dopo la sconfitta subita per il titolo
IBF per mano di Marquez, aspira ad un nuovo confronto mondiale. Nei pesi
leggeri, l’ex campione dilettanti USA Verquan Kimbrough (12 vittorie ed un
pari) ha dominato il confronto con Antonio Young, spedendolo tre volte al
tappeto, prima di infliggergli lo “stop” nel 4° round. Un altro eccitante
e promettente superleggero messicano, Cristian “Zorillo” (volpino) Lopez,
ha
deliziato i suoi tifosi, battendo in un sol round Fabian Luque. Lopez ha 19
anni ed ha vinto tuti i 7 matches disputati.
A
Verona, cittadina vicino New York, il peso massimo Shannon Briggs
(33 anni, alto 1,93), ultimamente
protagonista di “scontri” fisici nei night clubs, con personaggi di altri
sport , ha di nuovo sfogato il suo “ardore” tra le 12 corde, battendo
l’imbattuto ghanese “Assassino
Africano” Abraham Okine (14 vittorie ed una sconfitta) per kot al 3° round,
dopo avergli inflitto due atterramenti nel primo round ed uno nel terzo.
Briggs ha ora un record di 42 vittorie, 4 sconfitte ed un pari. Nei pesi
leggeri, l’ex olimpico ghanese , stabilitosi a Verona, Ray “Sugar” Narh
(26anni, 15 vittorie ed una sconfitta), ha battuto Donnell Logan, per kot al 1°
round con un terribile sinistro (Narh è mancino) al corpo. “Ho visto che
aveva la guardia alta e lasciava scoperto lo stomaco, ne ho approfittato
subito!”, ha detto Narh. Nei
pesi medi, segnatevi questo nome : Joe Green. Si tratta di un 19enne pugile di
colore di Brooklyn, che a livello giovanile ha vinto praticamente tutto,
comprese le Olimpiadi per junior. E’ stato campione USA dei dilettanti nel
2004 ed è arrivato 2° ai campionati mondiali juniores
2004 in
Korea, battuto dal russo Dimitri Tchudinow. Capita l’antifona di certi
verdetti tra i dilettanti, ha deciso di passare professionista
e battendo ai punti in 6 rounds Aundalen Sloan, ha colto il 5°
successo tra i senza “maglietta”. Nei pesi massimi, un vincitore del
guanto d’oro nazionale Tim Williamson (32 anni, 14 vittorie ed una
sconfitta), che si è un po’ perso per strada, ha battuto ai punti in 4
rounds Adam Smith.
Il
sudafricano peso mosca mosca Xola Mayana, ha vinto il titolo sudafricano ,
battendo ai punti in 12 rounds il connazionale Patrick Twala. Il 32enne Twala,
ha attaccato per tutto il match, ma la particolare abilità di Mayana nel
pugilato di rimessa, ha avuto la meglio.
Continuano
le delusioni per gli aficionados argentini. Stavolta a deludere è stato
il peso medio Mariano Natalio Carrera, che con una tattica suicida (a guardia
aperta) e una preparazione poco atletica, si è fatto battere ai punti in 10
rounds dal 32 enne Paulo Alejandro Sanchez (34 vittorie e 19
sconfitte), che gli ha inflitto anche due atterramenti nel 9° round. Carrera
che ha 24 anni ed è alto 1,83 ,
ha adesso un record di 26 vittorie e 4 sconfitte. Il match si è disputato a
San Carlos de Bariloche.
Ancora un successo ad avvalorare le legittime aspirazioni di una
sfida mondiale per Rey “BoomBoom” Bautista , il peso gallo filippino, che
battendo per kot al 6° round , il
messicano Gilberto Bolanos, ha mandato in visibilio i 6000 tifosi accorsi a
Mandaue, nell’isola di Cebu. Un vero boato nel 3° round, quando uno
spettacolare uppercut, ha messo al tappeto il messicano che ha subito una dura
punizione, prima di essere fermato dall’arbitro nel 6° round. Per Bautista
16 vittorie di cui 12 prima del limite. Bautista ha ottenuto molti dei suoi
successi, combattendo in Giappone, Korea ed Indonesia.
Con
una dichiarazione molto responsabile, i quattro maggiori enti mondiali che
governano il pugilato professionistico (WBC,WBA,IBF e WBO), hanno deciso di
non far disputare titoli delle loro sigle in quei Paesi che non dimostreranno
di tenere in grande considerazione la salute dei pugili. Ottimo! Ma speriamo
che alle parole seguano i fatti.
Purtroppo un’altra brutta notizia giunge
dall’Argentina, dove il vecchio “Lokomotora”, Jorge Castro, è andato a
sbattere con la sua auto contro un camion e versa in condizioni gravissime in
ospedale. I medici stanno tentando di strapparlo alla morte.
Purtroppo
in questa torrida estate, ci giunge la notizia della morte del
pugile messicano peso leggero
Martin
Sanchez, finito ko al 9° round con il
22enne russo Rustam Nugaev, in un match svoltosi a Las Vegas. Sanchez , si era
rialzato, aveva fatto i complimenti per la vittoria al suo rivale e si era
recato negli spogliatoi con le proprie
forze. Poco dopo, il dramma e la morte per
le lesioni subite. Aveva solo 26 anni ed era la prima volta che combatteva
negli USA. Una preghiera per Lui e
la Sua
famiglia. Un particolare inquietante che merita una conferma. L’arbitro del
match è stato un certo Kenny Bailess. Sembra che fosse arbitro anche nel
match tra Fernando Montiel e Pedro Alcazar. Come qualcuno ricorderà, Alcazar
morì pochi giorni dopo il match mentre tornava a casa, per i danni subiti in
quel combattimento
Quello che colpisce
nella sfida Gatti-Mayweather, è stata la tracotante
sicurezza dello “sfidante”! L’irriverente
analisi fatta da Mayweather durante la conferenza stampa (nella quale ha fatto
indispettire a tal punto Gatti, che questi è andato via senza parlare…), è
stata l’esatta
descrizione
di quello che poi è accaduto durante il match. Mayweather, dopo aver messo al
tappeto il rivale nel 1° round, l’ha quasi seviziato eludendone le
“risposte” e facendogli assorbire una dura punizione, fermata solo al 6°
round dall’intervento dei secondi di Gatti che hanno fermato il…massacro.
Con questa vittoria, Floyd Mayweather (34 vittorie di cui 23 prima del
limite), diventa il nuovo campione mondiale della WBC dei
superleggeri.
Per Gatti si è trattato della 7^ sconfitta
(ha comunque 38 vittorie…). Nel campionato mondiale dei superleggeri,
versione WBA, il poco considerato Carlos Maussa (19
vittorie e 2 sconfitte), ha sorprendentemente messo ko al 7° round il campione
Vivian Harris (25 vittorie, 2
sconfitte ed un pari). Dopo aver
subito l’iniziale pressione di Harris nei primi rounds, successivamente Maussa
ha cominciato a “sparare” una serie di feroci colpi che hanno scosso Harris,
fino ad arrivare alla spettacolare conclusione (gancio sinistro!) nel 7° round.
Gesto poco sportivo di Maussa in occasione del ko.
Harris era completamento steso al tappeto per il colpo subito e Maussa lo
ha colpito di nuovo. L’arbitro ha lasciato correre, non giudicando
determinante quest’ultimo colpo, ma Harris ha sostenuto il contrario e la
commissione del Nevada applicherà una sanzione nei confronti del colombiano.
Nel dopo match, Harris ha anche
litigato con il suo manager Emanuel Steward. Questi rimproverandolo ha detto
:“si è intestardito a voler mettere ko Maussa ed ha esaurito tutte le sue
forze per questo stupido obiettivo!”. Harris
ha dichiarato che intende far
valere la clausola di rivincita prevista nel “contratto”. Nei pesi paglia o
minimi, il campione mondiale WBO, Ivan
“l’uomo di ferro” Calderon, ha conservato il titolo per
la 7^ volta, battendo in 12 rounds lo sfidante messicano Gerardo Verde (13
vittorie ed una sconfitta). Calderon (22 vittorie) ha mantenuto il controllo del
match fino agli ultimi rounds e solo nelle ultime due
riprese,
c’è stato un “risveglio” di Verde. Negli altri matches della
serata, abbiamo assistito alla 20^ vittoria del superleggero Julio Cesar Chavez
junior (19 anni), che ha battuto Ruben Galvan per kot al 4° round. Dopo un buon
inizio di Chavez, Galvan si rende pericoloso nel secondo e terzo round. Nel 4°
però Chavez mette in serie difficoltà Galvan, costringendo i suoi secondi a
far sospendere il match.Si è trattato del test più duro finora sostenuto da
Chavez (ha disputato solo 3 matches da dilettante…), che dimostra di essere
qualcosa di più del “bel” ragazzo figlio dell’ imperatore.
Ancora una vittoria (e sono
26!) per l’imbattuto peso massimo Calvin Brock (30 anni, alto 1.88), che ha
battuto per kot al 4° round Kenny Craven, salvato dall’arbitro dopo che Brock,
chiusolo all’angolo, lo stava “scuotendo” pesantemente.
Ricordiamo che a Sydney, Calvin Brock, fu battuto da Paolo Vidoz,
che gli fece anche piegare il ginocchio al tappeto!
Vince anche il superwelter
dominicano
Giovanni Lorenzo (24anni, alto 1.83!),
che battendo ai punti in 8 rounds con un buon margine, Ronald Weaver, si
aggiudica il 18° match. Ma forse il pugile più interessante della serata è
questo colombiano di 20anni, Joel Jalil Julio Meija,
che batte per ko al 1° round Art Medina,
vincendo prima del limite il 18° match su 19. Il colombiano è alto 1.78 e solo
in due occasioni i suoi avversari hanno superato la 4^ ripresa.
Rapida anche la conclusione del match tra il peso welter Henry Crawford
(24 anni e 6 vittorie), che in soli 96 secondi mette ko Fernando Jimenez. Infine
vittoria ai punti in 4 rounds per l’ex campione USA dei dilettanti Wes
Ferguson (19 anni, 10 vittorie,un pari ed una sconfitta), che salito nei
superleggeri ha superato John Temple. Ferguson era reduce dalla prima sconfitta
da professionista, patita per mano del messicano Arthur Brambila.
Campionato
mondiale dei pesi supergallo WBA al Futurscope di Poitiers in Francia.
L’iraniano-francese Mahyar Monshipour (28 vittorie, 2
sconfitte
e 2 pari), ha costretto all’abbandono al 9° round lo sfidante messicano
Julio Zarate. Il match è stato
molto duro per Monshipour, che nel 4° round ha conosciuto anche il
“tappeto”, ma quando il match ha superato la sua metà, è venuto fuori il
cuore e la gran tenuta atletica di Monshipour. Il messicano per arginare
questa furia, non ha trovato di meglio che colpire con qualche testata il
francese, beccandosi 2 punti di penalizzazione (nel 7° ed 8° round…). Nei
superleggeri, lo sfidante numero uno della WBC, Souleymane M’Baye (32
vittorie ed una sconfitta), ha battuto per kot nel 3° round Walter Leichning.
Nei supermedi, l’imbattuto francese Jackson Chanet (26 vittorie), ha battuto
per kot al 5° round il ghanese Prince George Akrong.
A
Nagoya in Giappone, il veloce messicano Martin Castillo, ha conservato la corona WBA
dei pesi supermosca, battendo nettamente ai punti in 12 duri rounds,
l’aggressivo mancino giapponese Hydeasu Ishihara.
E’ stato per Castillo (27 vittorie ed una sconfitta), un match più
duro del previsto, per la strenua resistenza ed aggressività
del giapponese. Nei supergallo, sorpresa per la vittoria del campione
nazionale tailandese Wethya Sakmuangklaeng (78 vittorie e 4 sconfitte), che
battendo per ko ( con un gancio destro!) al
3° round, il più alto e mobile Masakazu Sugawara, si è impadronito della
corona dell’Asia. Sakmuanglaeng è un mancino e nel 2000 fallì il tentativo
mondiale contro il messicano Guty Espadas.
Parliamo
di un po’ di figli d’arte. A Buenos Aires, battendo per abbandono al 3°
round Ruben Rafael Rojas, ha esordito da superleggero come il …padre , Martin
Antonio Coggi, figlio del famoso “Latigo” che battè Patrizio Oliva per il
mondiale. A Mexicali in Messico, hanno combattuto il peso leggero Jorge Paez
junior, figlio del famoso “Maromero”, che ha battuto Antonio Valencia per
kot al 2° round. Per Paez junior è stata la 2^ vittoria. A quota 5 invece c’è
il peso piuma Jorge Pimentel ,figlio di Jesus che fu campione del mondo dei
gallo! A Mexicali, ha battuto per ko al 1° round Luis Mendoza.
A
East London in Sud Africa, l’ex campione mondiale Masibulele Makepula (26 vittorie e
3 sconfitte), ha battuto ai punti in 10 rounds il russo
Andrei
Kostin. Niente da fare per il russo, che si
è battuto con coraggio, contro la superiore classe e velocità di
Makepula. Kostin però non è stato lesto
a cogliere le palesi difficoltà di Makepula, afflitto da crampi alle
gambe negli ultimi 3 rounds. C’è stato anche un litigio all’angolo con
l’allenatore che gli rimproverava la scarsa serietà
nella preparazione, con il russo che non “capiva” cosa stesse
accedendo. Nei pesi paglia, il
sudafricano Tshepo Lesele (12 vittorie ed una sconfitta), ha battuto, per il
titolo internazionale WBC, il filippino Elmer Gejon ai punti in 12 rounds. Ha
scritto il giornalista sudafricano Peter Mascardi, che si è trattato di una
delle più sfacciate e casalinghe decisioni che si siano mai viste in
Sudafrica. Perfino il pubblico solitamente fazioso di East London ha
contestato il verdetto, riservando anche una calorosa manifestazione di
solidarietà al filippino che nel 9° round era riuscito anche a mettere al
tappeto il rivale. Nei pesi piuma, l’ex campione mondiale IBF Vuyani Bungu
(38 anni), si è fatto battere ai punti in 12 rounds in modo abbastanza netto
da Thomas Mashaba (16 vittorie , 4
pari e due sconfitte). Per Bungu
l’inequivocabile messaggio che è venuto il momento di …appendere i
guantoni al chiodo.
Chi
invece non intende ritirarsi è il “nostro” Gianfranco Rosi (61 vittorie,
5 sconfitte ed un pari) che alla bell’età
di 47 anni, si permette di battere nettamente ai punti ed in …12
rounds, lo scoretto francese
Sylvain Gomis(12 vittorie, 8 sconfitte e due pari) al quale rendeva ben 20
anni di età! Il match si è
svolto a Budapest ed è la terza volta che Gianfranco combatte e vince in
questa “seconda vita
pugilistica”. Davvero complimenti da tutti noi …”rottamati”.
A
Chicago,
l’ex cestista della NBA, Kendall Gill, ha esordito nel pugilato
professionistico, da massimo leggero, battendo
lo “sprovveduto” e
molto
basso Trevor Ryan Biley per kot al
1° round. Gill ha letteralmente aggredito Biley, mettendolo 3 volte al
tappeto prima che l’arbitro sospendesse il…pestaggio.
A Fort Lupton, nelle Montagne Rocciose, il giovane e
talentuoso peso welter Jesus Noriega, ha dato una dimostrazione della sua
classe, battendo ai punti nettamente in 4 rounds, Brandon Buchanan.
Per Noriega si è trattato del 3° successo. Buchanan recentemente
aveva ben impressionato fungendo da sparring in allenamento per Verno Phillips.
Ad Isleta, il peso gallo David “Finito” Martinez,
ha battuto per kot al 4° round il suo avversario Marco Antonio Sandoval,
mettendo a tacere i critici che gli attribuivano scarsa potenza ed esaltando i
suoi numerosi tifosi. La conclusione del match è avvenuta con un gancio
sinistro al corpo. Per Martinez si è trattato del 13° successo con un pari.
Ad
Avignone, nel locale penitenziario “Le Pontet”, si è svolta la finale del
torneo professionistico Coppa di Francia dei superpiuma. Ha vinto Mohamed
Medjadji (12 vittorie e 2 sconfitte), che dopo aver condotto la prima parte del
match, si rilassava, rimediando anche un richiamo per una testata e subiva
il ritorno di Tarik Sahibeddine. Nell’ultimo round però Medjadki
riprendeva il controllo del match ed otteneva una chiara e netta vittoria ai
punti in 8 rounds.
A
Lugano
si è svolta una bella manifestazione, che ha visto impegnati i due fratelli
Lauri ed alcune speranze in guantoni del Canton Ticino. Nei
superleggeri, Giuseppe Lauri (39 vittorie e 4
sconfitte), ha surclassato l’ungherese Laszlo Komyathi per kot al 10
round,
mettendolo anche al tappeto poco prima dello stop.
Nei
pesi welters,
Antonio
Lauri (26vittorie,
3 sconfitte e due pari), è stato duramente impegnato dal polacco Slawomir
Ziemlewicz, in 12 rounds validi per il titolo intercontinentale IBF ad interim
(semplicemente pazzesco!). Si
è comunque aggiudicato il match. Nei
massimi leggeri, il ticinese Loris Emiliani (6 vittorie), ha battuto in un
match brutto e spigoloso, il russo Juriy Konev, ai punti in 10 rounds. Era in
palio il titolo giovanile IBF. Nei
pesi welter, lo svizzero Robert Belge (25anni e 5 vittorie), ha battuto ai
punti in 6 rounds Salaheddine Sarhani. Nei pesi medi il ticinese Rodolfo Magno
ha battuto il lombardo Fabio Leggieri ai punti in 6 rounds, assicurandosi il 3°
successo da professionista. Infine secondo successo per l’ex
pluri- campione svizzero dei dilettanti pesi massimi, Carlo Bernasconi,
che ha battuto Nabil Haciani ai punti in 6 rounds.
Avvenimento
senz’altro! A
Wakefield, il peso leggero Sean Hughes, si è fatto imporre il pari in 6
rounds dal “perdente cronico” Peter Buckley (38 anni, 31 vittorie, 11 pari e
…207 sconfitte). In realtà si è trattato di un autentico furto subito da
Buckley, che avvisato solo poche ore
prima dell’opportunità di questo match
, era riuscito anche a mettere a terra il più quotato rivale nel
4° round.
A
Minneapolis,
il superwelter Matt “il
predatore” Vanda (34 vittorie ed una sconfitta), ha colto il successo più
importante della sua carriera,
battendo
nettamente ai punti in 12 rounds, l’ex campione del mondo Yori Boy Campas.
Vanda ha boxato come non aveva mai fatto prima , superando anche alcuni duri
momenti a metà match, ma rinvenendo molto forte nel finale. Nei pesi massimi,
l’ex sfidante al titolo mondiale, Michael Grant (41 vittorie e 3 sconfitte),
ha battuto ai punti in 8 rounds Marcus Mc Gee in un match fischiato dal
pubblico per la pochezza dello spettacolo. Nei superwelters, il pugile locale
Troy Lowry (25 vittorie e 5 sconfitte), ha battuto l’ex campione mondiale
Santiago Samaniego per decisione tecnica dopo 6 rounds. Match molto intenso
che si è concluso quando i due atleti si sono feriti a seguito di uno scontro
di teste. Un superleggero alto 1.83 non si vede spesso, ecco perché vi
segnaliamo Jorge Terron (3 vittorie), che ha battuto Bobby Connors per kot al
1° round dopo averlgli inflitto un conteggio in piedi. Infine sempre nei
superleggeri, Zach Walters (12 vittorie ed una sconfitta), ha battuto Julio
Cesar Montero per abbandono nel 1° round, dopo averlo messo al tappeto con un
forte destro.
Nella cittadina californiana di Oceanside
, il mancino supergallo picchiatore messicano Ponce De Leon (26
vittorie di cui 25 prima del
limite
ed una sconfitta), ha battuto con un drammatico ko (gancio sinistro)nella
settima ripresa Phillip Payne , dopo avergli inflitto una sistematica e
durissima lezione, che ha
comportato
due atterramenti nel 1° e 3° round. Dopo il match, De
La Hoya
(che è il suo promoter), ha dichiarato di voler intervenire personalmente
nella preparazione del pugile per colmare quelle lacune difensive che
impediscono attualmente all’atleta (dotato di straordinaria potenza) di
poter aspirare ed a ragione, ad un titolo
mondiale.
Il
peso massimo americano Rob Calloway (55 vittorie, 5 sconfitte ed un pari), è approdato in
Australia (Gold Cost), dove per il titolo mondiale WBF, ha battuto
l’australiano Bob Mirovic (
118 kg
di peso ed alto 1.96) ai punti in 12 rounds . Match che ha visto il predominio
del più basso e meno pesante (ma più veloce…) Calloway,
che ha anche rischiato di essere fermato dal medico per una ferita
all’occhio.In un altro match tra pesi massimi, debutto per le “stella”
del basket australiano John Szigeti (
115 kg
ed alto 2.01), che ha battuto il neozelandese, Alex Mene, ai punti in 4 rounds.
A
Lucerna in Svizzera, il mediomassimo italo-svizzero Giovanni Jemma
(11 vittorie, 8 sconfitte ed un pari), al rientro dopo un anno e mezzo
circa d’inattività, ha battuto ai punti in 6 rounds, Radek Seman.
Vittoriosa difesa del titolo Asiatico
dei pesi mosca da parte del tailandese Panomroonglek Kratingdaenggym (7
vittorie), che ha battuto
nettamente
ai punti in 12 rounds il “tosto” filippino Bernardo Oclos a Bangkok. In un
altro match, il peso paglia tailandese Oleydong Sithsamerchai (16 vittorie),
ha battuto facilmente ai punti in 6 rounds il filippino Richard Garcia. In un
match tra tailandesi, l’ex campione mondiale
dei pesi mosca (WBC) Chatchai Sasakul (50 vittorie e 2 sconfitte), ha
battuto dall’alto della sua superiore classe Lannapa Looktapfah. A
Nothamburi, altra città tailandese dove si svolgono molte riunioni
pugilistiche, l’ex campione mondiale WBC dei pesi gallo Veerapol Nakornluang
(48 vittorie , 2 sconfitte e due pari), ha battuto per kot in 5 rounds, il
filippino Noel Sungahid dopo averlo atterrato nel 4° round. Il match è stato
sospeso per 5 minuti nel 2° round a causa di un non intenzionale colpo basso
del tailandese. Nei supermosca vittoria per il tailandese David
Nakornluang (7 vittorie), che ha addormentato le speranze del filippino
Rolly Mandahinog , con dei maligni colpi alla figura, mandandolo due volte al
tappeto nel 2° round e costringendo l’arbitro a sospendere il match. Infine
eccitante match tra il peso gallo Napapol
Kiattisakchokchai (31 vittorie e 2 sconfitte) ed il filippino Dondon Lapuz,
finito al tappeto per il conto totale nel 2° round, dopo serrati scambi testa
a testa!
All’Orleans Casino di Las Vegas,
di scena i cugini pesi massimi Ibragimov.
Sultan (30 anni, alto 1.88, 15
vittorie),
ha annichilito con tre atterramenti per colpi alla figura nel 1° round
l’americano Andy Sample. Timur (anche lui 30enne, 18 vittorie ed un pari),
ha battuto Rogerio Lobo con un terribile colpo alla 4^ ripresa che
ha “rotto” il naso al brasiliano. Nei pesi welter, il promettente
israeliano di Haifa, Merhav Mohar (22 anni, 16 vittorie ed una sconfitta), ha
battuto ai punti in 6 rounds Juan Carlos Escobar. Nei supermedi, il
picchiatore brasiliano Clayton Conceicao (6 vittorie), ha battuto per kot al 2°
round Larry Brooks, fermato dal medico per una vasta ferita all’occhio.
A Sperlonga, l’aretino Aldo Nicchi (13 vittorie), ha
conservato il titolo IBF del Mediterraneo dei superwelters, battendo ai punti
in 12 rounds il rumeno Vasile surcica, che all’ultimo momento ha sostituito
l’egiziano Ahmed Mostafa, bloccato per questioni di visto. Dopo qualche
difficoltà iniziale, Nicchi ha saldamente preso in mano le redini del match,
vincendo bene contro il poco arrendevole rumeno.Negli altri match, autoritaria
prova del peso welter Cristian De Martinis (29 anni e 13 vittorie), che ha
messo ko in soli 2 rounds lo slavo Zoran Didanovic. Vittoria vigorosa del peso
welter umbro Giammario Grasselini (28anni, 12 vittorie ed un pari) sul bulgaro
Kasimir Dimitrov ai punti in 6 rounds. Secondo
successo per il peso welter Salvatore Annunziata (22 anni),
che batte il 25enne Michele Mottolese ai punti in 6 rounds.
Il 4 ottobre a Lyon, il francese Abdel Jebahi difenderà il
titolo dei pesi leggeri dell’Unione Europea contro Michele Delli Paoli.
Ancora un
cambio
di promoter per Vincenzo Cantatore. Stavolta è Mario Loreni che si è
assicurato il peso massimo romano e che lo farà esordire il 16
luglio contro il brasiliano Edson Cesar Antonio. L’EBU sta
considerando la possibilità di
intentare
azione legale contro
la EBF
una federazione europea nata all’EST (Ucraina). Ormai in quei paesi siamo in
pieno caos organizzativo regolamentare, con la nascita e la scomparsa continua
di Federazioni pugilistiche professionistiche.
A Montevideo in Uruguay, vittoria per il massimo leggero argentino
ex sfortunato sfidante al titolo mondiale WBO dei mediomassimi, Hugo Hernan
Garay (24 anni, 24 vittorie e 2 sconfitte). L’argentino ha battuto per
kot al 4° round Miguel Angel Robledo, dopo avergli inflitto già un
atterramento nel 1° round. In un altro match, l’imbattuto peso gallo
Caril Emir Herrera (24 anni, 10 vittorie) , ha battuto per kot anche
lui al 4° round Pablo C. Sepulveda, costringendo i suoi secondi ad
intervenire dopo un precedente e pesante atterramento nel 3° round.
Cose
d’Africa.
Le organizzazioni sportive in quella terra, risentono ancora di molta
superficialità ed approssimazione. Durante il campionato
dei
pesi welters, svoltosi ad Accra nel Ghana, tra Philip Kotey e Latekwei Hammond,
ci sono stati incidenti per tutta la durata della manifestazione. I due pugili
hanno combattuto su un ring circondato da militari ed addetti alla sicurezza.
Durante l’11° round, a seguito di un controverso atterramento subito da
Hammond, i due “angoli” si sono introdotti nel ring e sono venuti alle
mani. Ci sono voluti ben 5 minuti per ripristinare la calma e far riprendere
il match. Nel round successivo, è stato il pubblico, a travolgere il cordone
di sicurezza ed ad invadere il ring dopo la fine del match. Il verdetto non è
stato dato per motivi di sicurezza e solo dopo 5 giorni, la federazione
ghanese ha informato Hammond che aveva vinto il match. Nel corso della
turbolenta serata, da segnalare la curiosa riapparizione del ex campione
mondiale dei pesi gallo WBO,Alfred Kotey,
che da superleggero (!) ha battuto
ai punti con decisione controversa Isaac Quartey.
Ad
Atlantic City, malgrado due match siano saltati a riunione iniziata e malgrado
Dale Crowe e Terrance Lewis, abbiano declinato l’invito a
battersi
con l’uzbeko Oleg
Maskaev (31 anni, 31 vittorie e 5 sconfitte),
ugualmente gli spettatori hanno assistito ad una bella riunione. Per il peso
massimo uzbeko, è stato ingaggiato il peso massimo ecuadoriano Livin Castillo ,
che per due round ha tenuto testa a Maskaev con il suo jab. Poi Maskaev, spinto
dal pubblico,si è scatenato, mettendo, con spettacolari ganci sinistri al
volto, per ben due volte l’avversario al tappeto e provocando il definitivo
intervento dell’arbitro nella 3^ ripresa. Continua il cammino del massimo
leggero di origine italiana Chris Cavallo (5 vittorie), che ha battuto in un
match molto combattuto ed apprezzato dal pubblico, William Gill ai punti in 6
rounds.
Su
di un ring
approntato sulla spiaggia di Nikki Beach, l’ex campione del mondo dei pesi
massimi WBO, Ray Mercer (44anni, 35 vittorie, 5 sconfitte ed un pari), ha
battuto nettamente ai punti in 10 rounds, Darroll Wilson.
Mercer ha condotto a piacimento il match sul “rientrante” (era
assente dal ring da 2 anni…) Wilson.
Siamo
sempre alla ricerca del nuovo Amir Khan e pensiamo di averlo individuato nel
cubano peso mosca Rosniel Iglesias
. Pensate ha solo 16 anni ed ha già vinto i due più importanti tornei
seniores cubani , il Playa Giron ( sono i campionati nazionali ) ed il Cordova
Cardin . Sarà sicuramente l’uomo da battere ai prossimi campionati mondiali
cadetti che si terranno a Liverpool in autunno.
Si
è svolto a Roma, il famoso Torneo six nations per pugili
juniores. Molti
ed interessanti gli spunti forniti per le nazioni partecipanti.
Nei
pesi mosca,
arrivo in fotofinish per l’irlandese Carl Frampton, sull’inglese Ashley
Sexton.
Ancora
un irlandese nei pesi gallo , David Oliver Joyce, che batte prima l’inglese
Luke Campbell (bronzo agli europei cadetti 2004) ed in finale l’algerino Hamza
Kramou.
Nei
pesi piuma
vince l’inglese James Mc Elvaney, che batte in finale l’irlandese Paul
Duncliffe (
20 a
10), che aveva a sua volta battuto (
31 a
7), l’italiano Pietro Rodriguez.
Nei
pesi leggeri,
vince l’inglese Gary Barker, per assenza di avversari.
Nei
superleggeri,
vince in modo perentorio l’inglese
Jamie Cox, che
in realta’ si chiama Russan, prima costringe al ritiro nel primo round l’irlandese Patrick
Ward e poi batte in finale per outscore al 3° round l’algerino Belkheir.
Pesi
welters,
che vedono la presenza di soli pugili italiani. Vince il “collaudato” Manuel
Ernesti, che batte Antonio Amato per
38 a
12 ed in finale Luca Podda per
13 a
9. Podda aveva a sua volta battuto Walter Fiorucci per
26 a
9.
Nei
pesi medi
vince un inglese dal “pugno pesante”. George
Groves, 16anni e bronzo agli europei cadetti 2004, batte per arresto del
combattimento al 2° round Alessandro Sebastiani e poi in finale mette ko al 1°
round Giacomo Corsale.
Nei mediomassimi, Fabrizio Bevilacqua, supera l’algerino
Beguemi per
21 a
14 ed in finale l’ukraino Volodimir Savyelev per
18 a
7.
Gli
inglesi , seppur privi del coloured Anthony
Ogogo (bronzo agli europei cadetti 2004), hanno portato una buona squadra, così
come gli irlandesi. Algerini animati da buona volontà ma piuttosto acerbi.
Ucraini presenti con pochi e modesti
“rincalzi”.
Strano
periodo di Jerome Thomas, medagliato olimpico ed
ex campione mondiale dilettanti, sospeso per un anno dalla federazione
francese per aver insultato i
giudici della semifinale che vide sconfitto il fratellastro Philippe Fresnois.
Il team dei “galletti” e lo stesso pugile, si sono adoperati per
“accorciare” la pena e consentirgli di salire sul ring ai giochi del
mediterraneo.
Anche se si tratta di un grande campione, la serietà
e la credibilità di certe istituzioni si giudica proprio da certe decisioni. speriamo che la federazione francese …tenga duro!
Si
è svolto a Caguas in Portorico, il famoso torneo internazionale “Cheo Aponte”.
Nei
minimosca, vince il portoricano Mc William Arroyo, che supera in finale il
connazionale Steven Ortiz (vincitore di strettissima misura sul campione dei
dilettanti USA2005 Marco Rangel
17 a
17 con preferenza).
Nei
pesi mosca, vince il forte
brasiliano Helder Oliveira, che batte prima il fratello di Arroyo, Mc Joe (ma il
padre quando ha scelto i nomi si è recato in un Mc Donald?) , poi di stretta
misura (
7 a
7 con preferenza) l’ecuadoriano Patricio Calero ed in finale il portoricano
Daniel Rosario.
I
pesi gallo tornano
portoricani con la vittoria di Juan
Velazquez che batte il
connazionale Max Rivera ( è stato finalista ai campionati juniores
USA
2004, ma qui combatteva per Portorico!).
Pesi
piuma vinti dal dominicano
Marcos Jimenez, che non “trova” l’avversario in finale. In precedenza
aveva però battuto il brasiliano William Silva.
Nei
pesi leggeri, vince
l’americano Johnatan Gover, che batte per abbandono il portoricano Galarza e
nettamente ai punti l’altro portoricano Marengo in finale.
Nei
superleggeri vince il
forte ed esperto brasiliano Pedro Lima, che in finale supera il connazionale
Mike Carvalho, mentre in precedenza aveva battuto l’americano Karl Dargan.
Pesi
welters senza storia con
l’americano Charles
Hatley che mette in fila
nell’ordine Carlos Negron (Portorico) per arresto del
combattimento,
l’ecuadoriano Cortez per squalifica (legava e scappava!), ed in finale
l’altro ecuadoriano Medina, che preferisce “sparire” . Hatley che nei
campionati USA di quest’anno era stato battuto in finale (ma da
superleggero…), da Karl Dargan,
sembra aver trovato al limite dei
69 kg
la sua “vera” dimensione.
Pesi
medi che vedono vincitore l’esperto brasiliano Glaucelio Abreau.
I brasiliani hanno tenuto in maglietta i loro migliori pugili! Abreau batte
prima
del limite in soli due rounds il portoricano Ocasio (RSC), ai punti
l’ecuadoriano Javier guerriero ed in finale per squalifica il veterano
dominicano Juan Ubaldo Cabrera, a sua volta
vincitore dell’americano Jonathan Nelson (finalista ai campionati USA 2005) .
Nei
mediomassimi, salito di
categoria, vince il dominicano Argenis Nunez, che supera per abbandono il
portoricano Cuevas e di stretta misura (
22 a
20) l’americano Brandon Gonzales (finalista ai campionati USA 2005).
Nei
pesi massimi vince il
fratello dell’ex olimpico ed ora professionista Victor Bisbal , Gerardo.
Bisbal supera prima l’ecuadoriano Echevarria ed in finale il brasiliano Rafel
Duarte Lima che a sua volta aveva battuto l’americano Homero Fonseca
(finalista ai campionati USA 2005).
Infine
nei supermassimi, vince
l’americano Travis Kauffman (finalista ai campionati USA 2005), che batte
prima l’ecuadoriano Roni Zurita e poi in finale il dominicano Nagui Aguilera
(qui combatteva per la repubblica
Dominicana, ma è campione nazionale juniores USA 2004) .
Tra
le vittime illustri da
segnalare la sconfitta al primo match del quotato americano Aaron Alafa
(campione del Golden Gloves nazionali nel 2001e dilettanti USA nel 2002, nonché
finalista nel 2005) per mano di Daniel Rosario e del connazionale Richard
Baltazar (vincitore del canadese Arash Usmanee) ad opera di Carlos Velasquez.
Chiudiamo
con una notizia curiosa e romantica.
Durante
una riunione pugilistica in Galles, circa un anno fa, Steven
Goody ( 24 anni ), che di mestiere fa l’asfaltatore e per passione si
cimenta come pugile dilettante, concluso un vittorioso match, strappò il
microfono dalle mani dell’annunciatore e chiese ad una bella ragazza
americana seduta in prima fila , Anne Marie Watts, di diventare la sua “girl- friend”. Anne
Marie, sorpresa piacevolmente dall’iniziativa di Steven acconsentì e
…quest’anno i due hanno convolato a nozze, con una bellissima cerimonia
svoltasi sulla spiaggia di Sarasota. Tanti auguri!
CIAO BUONA DOMENICA A TUTTI
DA…QUELLI
DELLE NEWS
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