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Ai
Giochi del Mediterraneo svoltisi ad Almeria in Spagna.
Abbiamo ancora una volta dimostrato che l’Italia, può contare su un
“nocciolo duro”, compatto e competitivo.
Abbiamo già delle
“certezze” rappresentate
da Pinto,
Valentino, Russo e Cammarelle. Dobbiamo
trovare altri due o tre elementi nelle categorie che ci vedono troppo
soccombenti, ed allora potremmo avere valide alternative e nutrire fondate
speranze per i futuri ed importanti traguardi che attendono il team
azzurro. Non è facile, ma ci chiediamo : è mai possibile che in Italia non ci
sia un elemento competitivo a livello internazionale nelle categorie che vanno
dai 64 agli 81 kg ? Non
ci crediamo! Ma
passiamo alla cronaca. Nei minimosca, Alfonso
Pinto trova subito un osso duro. Il marocchino Redouane Bouchtouk (vicecampione
mondiale militare 2004) è un elemento molto esperto, ma per il Pinto attuale ci
vuole altro ed il marocchino è travolto con un netto 34 a 20. Diventa quasi una
passeggiata con lo spagnolo Kelvin de la Nieve, battuto per outscore al 3°
tempo. Ma ridiventa difficile con il sorprendente siriano Amjad Aouda con il
quale vince solo di 3 lunghezze (32 a 29) e dopo aver penato nei primi rounds. Nei
pesi mosca, l’autore
del furto “olimpico” a spese di Pinto, il turco Atagun Yalcinkaya, vince
l’oro. In questa categoria, l’italiano Picardi viene eliminato dal tunisino
Walid Cherifi per sole due lunghezze. Assistiamo poi ad una serie di
“strani” ed altalenanti risultati, come la sconfitta del francese ex
campione del mondo e medagliato olimpico Jerome Thomas, per mano dello
sconosciuto egiziano Mohamed Eliwa ,a sua volta battuto da Cherifi che poi
si “consegna” nelle mani del “protetto” dell’ottomano Yalcinkaya
(tutto secondo copione…. Come diceva lo scrittore inglese Archibald Joseph
Cronin : “… e le stelle stanno a guardare!”).
Malgrado le assicurazioni dell’egiziano Osman in riunione tecnica
arbitrale (“non ho interessi in questo torneo…”), il francese Thomas
si ritrova con un assurdo verdetto di sconfitta perché non doveva incontrare
Yalcinkaya…e Dominique Nato l’allenatore francese aspetta provvedimenti
disciplinari per aver spiegato ai giudici di quel match il suo personale
pensiero… su certi posti dove prendere “qualcosa”, su alcuni “viaggi”
da intraprendere e sulle “sostanze” di cui erano composti! Nei
pesi gallo, vince il
francese Ali Hallab, che batte in
finale per assenza dell’avversario il siriano Mohamed Amiriek. In precedenza
Hallab aveva eliminato il turco Serdar Avci ed il greco Monokandylos. Battuto
l’algerino-francese Malik Bouziane dal turco Avci. Nei pesi piuma
vince il siriano Yasser Shigan , in una categoria che vive una grande
crisi e che appare sempre più di “transizione” tra gallo e leggeri. In
finale il siriano batte con un risicato 7 a 5 il cipriota-rumeno
Ovidiu Bobirnat (bronzo per la Romania ai mondiali del 1999 ad Houston).
Battuto per ko al 2° round il favoritissimo francese Khedafi Belkhir dal grezzo
ma potente marocchino Sedik Lbida. Nei
pesi leggeri affermazione “regale” di Domenico Valentino, che batte
nell’ordine e perentoriamente il tunisino Saber Guesmi (RSCO 3), l’algerino
Mohamed Beldjord (RSCO 3) ed in finale il turco Aydin Selchuk (argento agli
ultimi europei) per 40 a 24. Una grande ed autorevole prova di questo ragazzo
che acquisisce sempre più consapevolezza delle proprie enormi qualità. Nei
pesi superleggeri, vince il francese Adriani Vastine, che batte
l’italiano Carmine Cirillo, il turco Sipal ed in finale lo slavo Piperski. Nei
pesi welters, vince il turco Bulent Ulusoy (bronzo mondiale a Belfast nel
2001), che in finale non trova il francese Xavier Noel infortunato. In questa
categoria, avevamo Michele Cirillo, battuto per un solo punto 25 a 24 (puzza di
bruciato) dall’algerino Oussaci (sconfitto per outscore al 3° round da Ulusoy)…anche
qui c’è puzza di bruciato (o di marcio d’ottomano)! In precedenza il nostro
rappresentante aveva battuto il cipriota-russo Yuri Dubrinski.
Nei
pesi medi, vince
l’egiziano Mohamed Hikal , che in finale batte il turco Savas Kaya (25 a 22).
Hikal aveva prima battuto lo jugoslavo Nikola Sjekloca (bronzo mondiale nel
2003) e lo spagnolo Tormo. Battuto il francese Diambang in semifinale dal turco
Kaya ed eliminato nei quarti dallo slavo Sjekloca l’algerino Nabil Kassel.
Delusione per la sconfitta del croato Matekovic al primo match,
per mano del tunisino Tabboubi. Ad
Atene, negli ottavi dei pesi welters, l’egiziano Hikal, venne battuto per un
sol punto 18 a 17 dal pluricampione
olimpico e mondiale Oleg Saitov.
Nei
mediomassimi, registriamo
l’ennesima deludente prova di John
Dovi (argento mondiale nel 1999), battuto dal tunisino Mourad Sahraoui
abbastanza nettamente (21 a 12). La sconfitta del greco Pavlidis per mano
dell’egiziano Ramadan Yasser (battuto poi da Sivolija). La sconfitta per
ferita del favoritissimo Mario Sivolija ad opera sempre del tunisino Sahraoui
(che ha tra l’altro battuto anche l’algerino Akli Amari).In finale, vittoria
per il tunisino che batte il turco Yldirim Taharan (altro “superprotetto”
dall’ottomano), vincitore a sua volta del bosniaco Ranica e dello sloveno
Robert Kramberger (campione mondiale militare 2004). Nei
pesi massimi, vince il “nostro” Clemente Russo (al quale il sito FPI
ha tolto la medaglia più prestigiosa conquistata in carriera: il bronzo
ai mondiali juniores…). Russo , ha infilato lo jugoslavo Tomislav Antelj (15 a
6), il forte siriano El Shami
(bronzo ad Atene) per assenza (infortunio),il croato Djipalo ed in finale il
tunisino Mohamed Homrani
(vincitore prima del limite del francese Ouatah). Per
finire, ennesima e quasi scontata conferma di Roberto Cammarelle, che dopo aver
superato il primo turno per sorteggio, batte per abbandono al 2° round, il
tunisino Mourad Chebbi , per abbandono al 1° round lo jugoslavo Milan
Vasiljevic ed in finale per outscore al 2° round il francese Mohamed Samoudi.
Impressionante la facilità e l’autorità con cui Cammarelle ha assolto
l’impegno. Adesso l’unico
rischio che corre è quello di sottovalutare impegni ed avversari…speriamo
quindi che resti con “ i piedi per terra”, perché, come dice Gennarino,
il destino di ogni pugile è nascosto nel pugno del prossimo avversario!
Guai a ritenersi invincibili ed arrivati, ricordate che un vero campione si
riconosce soprattutto nella disponibilità e negli atteggiamenti. Roberto, non
ci deludere… SIAMO NOI, SIAMO NOI, I CUBANI DELL’UROPA SIAMO NOI…. GRAZIE RAGAZZI
Improvvisamente
si è sentito “vecchio”,
il nostro mitico pirata! Probabilmente è venuto
il momento di ritirarsi, ha riflettuto Stefano Zoff ( 39anni, 43
vittorie, 10 sconfitte e 2 pari ), dopo la cocente sconfitta rimediata contro
il forte ma non eccelso americano Levander Johnson (35anni, 34 vittorie, 4
sconfitte e 2
A
Porvoo in Finlandia, il peso medio Amin Asikainen (29 anni e 14 vittorie), ha
battuto il resistente incassatore rumeno
Mugurel Sebe ( frequentatore dei rings italici…), ai punti in 4 rounds,
infliggendogli anche un atterramento nel corso del 4° round. Nei pesi welters,
Juho Tolppola (23 anni, 14 vittorie e 2 sconfitte), ex avversario di Michele
Orlando, ha dominato il bulgaro Ivo
Golakov , battendolo per kot al 3° round. A
Braccagli, riunione
organizzata dai coniugi Cavini per dare spazio ad alcuni elementi della
“scuderia”. Nei pesi medi vince Luca Tassi ai punti in 6 rounds su Ferenc
Olah, conquistando la 4^ vittoria
in carriera. Nei superwelters, Emanuele Grilli, effettua un “rodaggio” con
Karoly Domokos, battendolo ai punti in 6 rounds.
Nei superwelters, il piemontese Michael Luca Pasqua, batte il romano
Giorgio Cacciaglia ai punti in 6
rounds, conquistando il 2° successo senza maglia. Nei pesi superpiuma,
Antonio De Vitis (3 vittorie), batte l’ungherese Ferenc Szabo ai punti in 6
rounds. Per finire, il peso piuma Fausto Bartolozzi, supera il modesto
Giovanni Delisi ai punti in 6 rounds. A
Rezzato, il bulgaro
Alexander Vladimorov, ha mostrato tutto il suo disagio a muoversi tra i
professionisti, pareggiando il suo secondo match con Cherif Saki in 6 rounds.
Nei pesi leggeri invece, vittoria di Emanuele De Prophetis, che batte ai punti
in 6 rounds il francese Eric Patrac, infliggendogli anche un atterramento nel
5° round. De Prophetis ha 29 anni ed ha vinto tutti i 3 matches fin qui
disputati. In
Thailandia a Hua Hin, il peso gallo imbattuto Terapong Kaewnongsamed (21
vittorie), ha battuto ai punti in 12 rounds il filippino Rico Genon. Terapong
è un maestro di scuola. Ha dominato l’aggressivo rivale, con destri e
sinistri alternando colpi al volto
ed al corpo. Era in palio il titolo IBF del Pan Pacific. “Il
tempo è galantuomo”
diceva un vecchio adagio. Al Madison Square Garden di New York, il campione
del mondo della WBO dei superleggeri, il portoricano Miguel Cotto (24anni
e 24 vittorie ), dopo circa 5 anni, si è vendicato di quanto Mohamed
Abdullaev (15 vittorie e 2 sconfitte),
ma soprattutto la giuria, gli fecero a Sydney 2000, mandandolo sconfitto ed
impedendogli di vincere la
Bellissimo
invece il match nei pesi leggeri tra il kirghizo Almazbek
“Kid Diamante” Raiymkulov (28anni,
20 vittorie ed un pari) ed il
cubano Joel Casamayor
(31 vittorie, 3 sconfitte ed un pari). Dopo aver subito un atterramento ed una
ferita nel 1° round, Raiymkulov è rientrato alla grande nel match, imponendo
il suo ritmo ad un Casamayor che, con il passare degli anni, pur
mostrando classe cristallina nell’esecuzione dei colpi, ha bisogno di
concedersi sempre piu’ pause. Sono in molti (compresi noi…) ad aver visto
vincitore Raymkulow, alla
A
Kampala, in Uganda, il peso piuma 26enne Jackson Asiku, che si è
stabilito in Australia dopo i giochi olimpici, tornato in Patria per un saluto
ai parenti, ha trovato il tempo di mettere ko in 3 rounds il connazionale Saulus
Kanda. Asiku ha 26 anni ed un record di 16 vittorie (9 prima del limite) e 3
sconfitte. C’è
un detto nel pugilato
:” le rivincite le vince chi ha più intelligenza!”. Evidentemente Antonio
Tarver, d’intelligenza ne ha da vendere, perché
A
Tjuana in Messico, viene seguito con sempre più interesse l’evolversi della
carriera di Marcos Geraldo junior, il
giovane peso massimo, figlio di Marcos Geraldo (in anni recenti si battè con
onore con gente come Hagler,Leonard,Duran, Hearns!).
Il “piccolo” Geraldo (è alto 1.96), ha battuto per kot al 1° round
(è la 6^ volta che vince al primo round) Fausto Alabena, conquistando il 7°
successo da professionista. A
Dagenham in Inghilterra, l’inglese
Nicky Cook (campione europeo), ha conquistato anche la corona
britannica (era in possesso pure di
A
Fort Worth in Texas, il picchiatore messicano
peso gallo Johnny Gonzales (29 vittorie e 4 sconfitte), ha
battuto ai
punti in 10 rounds, “scuotendolo” in varie occasioni, ma non riuscendo a
chiudere prima del limite il match, Adolfo Landeros. Nei superleggeri, il
nipote di Bernard Hopkins, Demetrius, ha battuto ai punti in 8 rounds
Roberto Valenzuela. Demetrius ha
un record di 19 vittorie ed una sconfitta ed è stato campione nazionale USA
dei dilettanti. Infine, il peso gallo messicano Abner Mares (4 vittorie) , ha
battuto prima del limite (kot al 5° round), Baladan Treviso. Mares è stato
campione mondiale cadetti a Budapest. In
una eliminatoria mondiale IBF dei pesi leggeri, l’americano Ricky Quiles (37 vittorie, 6 sconfitte e 3 pari), ha battuto
ai punti in 12 rounds l’ex campione mondiale
Rieccoti
Tata Polinar il vero ed unico ! Questa
volta lui, ma proprio lui! Ha
perso per
A
Glen Burnie, continua
la prepotente ed entusiasmante
scalata di Nick Casal, il 19enne superleggero, proveniente dalla zona
prospiciente le cascate del Niagara e diretto da Shelley Finkel. Questa volta
,ed è stata la 7^, ha messo ko al 1° round Martinus Clay. Casal ha vinto
tutti gli undici matches disputati prima del limite. Nei pesi massimi, Chazz
Whiterspoon, anche lui un “protetto” di Shelley Finkel, ha ottenuto il
sesto successo, battendo il veterano Marion Wilson ai punti in 6 rounds.
Infine l’imbattuto peso medio 29enne , Ishmail Arvin (15 successi),
ha battuto Elias Cruz per kot al 3° round. A
Londra, il 26enne peso
leggero Graham Earl, dopo aver toccato il tappeto nel corso del 6°
round, si è imposto per kot a Kevin Bennet,
Trinidad and Tobago è un paradisiaco arcipelago dei Carabi ed è’ anche la Patria del
peso massimo Kertson Manswell
(28 anni , alto 1.95), che è stato buon dilettante e che
da professionista è già al 5° successo, dopo aver battuto per
abbandono al 3° tempo Mickey Richards. Nei
pesi supermedi, ancora un ex buon dilettante, Kirt Sinnette , ha conservato
l’imbattibilità (8 vittorie), superando ai punti in 6 rounds Deon Gilkes. A
Buenos Aires, il peso
superleggero Marcos Rene Maidana, detto “el chino” (il cinese), ha battuto
Sergio Javier Benitez per kot al 3° round. Maidana ha 21 anni ed ha vinto 9
matches! Continua anche la serie positiva del massimo leggero Julio Cesar
Dominguez, fratello di Marcelo, detto “ l’incredibile Hulk”, che ha
messo ko al 1° round Juan Eduardo Cabala, ottenendo anch’egli il 9°
successo. Sempre a Buenos Aires, ma in altra manifestazione, il peso welter
Juan Manuel Alaggio, preso sotto l’ala protettiva di Davide Guccioni dopo un
match con Sven Paris, ha battuto
ai punti in 4 rounds il connazionale Martin Luciano Martinez. La
UNIVERSUM Boxe, in
trasferta a Pola in Croazia, ha affidato il clou della manifestazione a Felix
In
Danimarca, i problemi
economici determinati dai mancati contributi della televisione locale hanno
diradato le riunioni pugilistiche. Ad
Cari
amici si e’ fatto tardi, Gennarino ha sonno, godiamoci questo momento… SIAMO NOI, SIAMO NOI, I CUBANI DELL’EUROPA SIAMO NOI CIAO
ALLA PROSSIMA DA
QUELLI … DELLE NEWS
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