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Che
peccato! Pensavamo che il “regno” del piu’ noioso campione dei pesi
massimi fosse finito, ed ecco invece
che l’assunzione di “nandrolone” da parte del suo vittorioso avversario
gli restituisce il titolo. Naturalmente , il “campione”, che dopo la
sconfitta aveva annunciato propositi di ritiro ha immediatamente cambiato idea.
Lui è John Ruiz ed il presunto dopato (perché finchè uno non è
riconosciuto colpevole non puoi definirlo tale…) è James Toney.
Fossimo stati al posto dell’ente mondiale, avremmo sfidato gli avvocati
di Ruiz ed avremmo dichiarato il titolo vacante. A
proposito di avvocati, c’è n’è
una carina. Alla domanda: “quanto fa 2 piu’ 2?”. Una massaia risponde
:”quattro!”. Un ingegnere informatico non può rispondere se non
carica il programma excel sul suo
computer, un avvocato chiude la porta e con aria complice dice
all’interlocutore :” tu quanto vuoi che faccia?”.
Bel
match tra il danese Lasse Johansen (11 vittorie) ed il ceko Lubas Suda (9
vittorie) a Praga, titolo IBF Internazionale in palio. Ha vinto il danese, ai
punti in 12 rounds, azionando il suo jab, che
ha impedito al più basso Suda di creargli problemi. Boxemaccheroni
con i suoi “impotenti” mezzi,
arriva sempre prima. Dopo la notizia della
squalifica
di un “dirigente” estromesso da una commissione
mondiale (se qualcuno non ci crede , Gennarino ha il documento ufficiale…),
ecco il passaggio al professionismo per Alexander Povetkin (
“bestia nera” di Roberto Cammarelle…), con l’organizzatore inglese Frank
Warren. Esordio previsto a Manchester il 4 giugno, nel mondiale tra Kosta Tszyu
e Ricky Hatton. Prima Khan, poi Povetkin, ormai li prende tutti lui!
Le
contraddizioni di certi Paesi. In Svezia, è proibito il pugilato
professionista. E’ però
ammesso il K1 , che è un combattimento “estremo” nel quale vengono
usati mani ed i piedi. Valli a
capire sti svedesi. La spiegazione fornita dalle autorità è che quando fu
proibito il pugilato, il K1 non esisteva ancora. Che furbi!
Pare comunque che a breve il
divieto sul pugilato venga rimosso, visto l’alto numero di pugili
professionisti svedesi che combattono tra l’America e l’Europa. Ed
a proposito di pugili svedesi, ricordate il peso leggero George Scott?
Anche lui attualmente si dedica al
K1. Scott è un tipo piuttosto nervosetto ed ultimamente, litigando con l’ex
peso massimo professionista Eklund, che lo sovrastava per altezza e potenza, non
si è dato pena per le evidenti “differenze” e lo ha messo…ko. A
Braunschweig, in Germania, il gallese-italiano Joe Calzaghe, ha difeso
vittoriosamente il titolo mondiale della WBO dei supermedi, battendo
per
kot al 6° round il tedesco Mario Veit, campione WBO ad interim della stessa
categoria. Calzaghe (32 anni), imbattuto in 39 matches, ha tenuto sotto
controllo l’avversario per tutta la durata del match. Nel quinto round un
“maligno” sinistro di Calzaghe, poneva al tappeto il tedesco. All’inizio
del sesto round, Calzaghe attaccava di nuovo Veit che tornava al tappeto, ma
all’8 si rialzava. L’arbitro però si rendeva conto che il match non poteva
continuare e lo fermava. Sempre nei
supermedi, il tedesco di origine kazaka, Dimitri Sartison, batteva per kot al 2°
round il brasiliano Roberto Martins,ottenendo il 12° successo da
professionista. Sartison ha inflitto due atterramenti al rivale (nel 1° e nel 2°
round). Nei massimi leggeri, il
tedesco Alex Petkovic (24 anni), ha battuto ai punti in 8 rounds l’esperto
brasiliano Roberto Coelho. Per Petkovic, 31 vittorie, 3 sconfitte e 3 pari.
Nei pesi massimi, ancora una vittoria per il gigante Egon Roth , che
mette ko al 4° round il brasiliano Gilberto Melo. Roth
è alto quasi A
ST. Marys in Australia, l’algerino Mohamed Azzazoui, massimo leggero,che
dopo le Olimpiadi di Sydney, si trasferì in Nuova Zelanda, ha conservato
il titolo Pan Pacifico per kot al 5° round, battendo l’australiano Brett
Smith. Serata negativa per quelli
che si chiamano “Brett”, perché
il supermedio Brett Culey, è stato sconfitto ai punti in 6 rounds
dall’indiano Pradeep Singh, al suo terzo successo da professionista. Un
po’ di mondiali IBC in Ungheria a Paks, con il peso leggero Laszlo
Bognar (37
anni), che ha battuto ai punti in 12 rounds Valery Kharyanov
(arbitro
Caddeo) . Nei pesi superpiuma, ancora un mondiale (giudice Renato Caddeo), con
il 30enne Janos Nagy (21 vittorie), che batte per ko al 4° piano il tanzaniano
Said Chiddy. Nagy, ha inflitto anche un atterramento al rivale, nel corso del
secondo round. Undici vittorie per il peso piuma Zsolt Nagy (20 anni), che batte
il connazionale Csaba Laudany per kot al 4° round. Infine il massimo leggero
Oliver Rubin (27 anni), batte Ihar Sukala, ottenendo la dodicesima vittoria
contro
una
sola sconfitta. A
Filadelfia, l’armeno brasiliano Archak
Ter Meliksetian, ha messo
ko al 4° round, con un devastante gancio sinistro, Clarence “Sonny Bono”
Taylor. Nella stessa serata,
vittoria anche per il mediomassimo Charles Cavallo, che ha battuto Dhafir Smith
ai punti in 4 rounds. A
Mashantucket, il peso superwelter imbattuto, Sechew Powell (16 vittorie),
ha messo ko in soli 22 secondi, l’imbattuto Cornelius “K9”
Bundrage.
Match spettacolare, con i due pugili che al primo scambio finiscono
entrambi al tappeto. Entrambi i pugili si rialzano immediatamente e l’arbitro
non procede al conteggio, nuovo scambio e Bundrage completamente “groggy”
comincia a barcollare per il ring. Interviene l’arbitro e ferma il match.
In un altro match tra superwelters, il bielorusso-ebreo Yuri Foreman,
domina in 8 rounds Kevin Cagle,
collezionando il 18 ° successo. Ancora superwelters, con il bronzo mondiale
Andre Berto, che batte per kot al 1° round Tim Hines. Berto attacca il rivale
immediatamente, facendogli subire duri colpi, finchè sul finire della ripresa,
lo spedisce al tappeto con un gancio destro. Hines si rialza malconcio e
l’arbitro lo ferma. Berto ha 21 anni ed era al 5° successo da professionista.
Spettacolare
serata pugilistica a Las Vegas, con il match riunificante delle cinture WBC e
WBO dei pesi leggeri tra Diego Corrales
e Jose
Luis Castillo. Il match ha
mantenuto
tutte le aspettative ed è stato un’autentica guerra! Scambi serrati testa
contro testa fin dall’inizio, con Castillo ferito all’arcata sopraccigliare
nel 4° round. Ancora fasi alterne con Castillo che sbanda sotto i colpi di
Corrales nel sesto round. Nel 9° round, l’arbitro del match (Tony Weeks),
infligge due ammonizioni a Corrales per colpi bassi. Castillo mette al tappeto
Corrales nel 10° round con un gancio sinistro. Corrales si rialza ma
finisce
nuovamente al tappeto per un altro gancio sinistro.
L’arbitro
toglie un punto a Corrales per aver “sputato” il paradenti. Sembra ormai
fatta per Castillo, ma Corrales si lancia all’attacco e dopo una lunga serie
l’arbitro interrompe il match con
Castillo abbandonato sulle
corde esausto e
senza difesa. Più tardi, Castillo dichiarerà che l’arbitro è stato
precipitoso. Per Corrales (27 anni),
40 vittorie e due sconfitte. Per Castillo (31 anni), 52 vittorie, 6 sconfitte ed
un pari. Il campione WBA/IBF
dei pesi piuma, il messicano Juan Manuel
Marquez, ha pazientemente ma determinatamente demolito Victor Polo, battendolo
nettamente ai punti in 12 rounds e mettendolo anche al tappeto nel 7° round.
Per il 31enne “Dinamite”, 44 vittorie, 2 sconfitte ed un pari. Il vecchio
campione mondiale dei pesi welters, Jose Luis Lopez, batte per kot al 7° round
Alberto Mercedes,ritrovando un po’ del vecchio smalto. Grossa sorpresa nei
pesi medi, con il veterano colombiano Marcos Primera, che batte prima del limite
(kot al 4° round), l’imbattuto figlio del campione mondiale Carlos De Leon
(12 vittorie). Primera ha atterrato De Leon , una volta nel terzo round e due
volte nel 4°. Nei pesi welters, il promettente Nick Casal (19 anni e 9
vittorie), ha letteralmente distrutto Rodney
Freeman, atterrandolo due volte in 99 secondi. Nei pesi superleggeri, il
turco Ramazan Palyani (31
anni), ha battuto ai punti in 8
rounds Rafael Ortiz. Infine il polacco Grzegorz Proksa, vice-campione europeo
juniores dei pesi leggeri , combattendo da peso medio, ha vinto il secondo match
da professionista, battendo per kot al 2° round Sean Wilson, dopo averlo
atterrato una volta nel 1° round e due volte nel secondo.
A
Fountain Hills, in Arizona, sorpresa con il sostituto dell’ultima ora Jesus
Soto-Karass, che ha imposto il pari in 10
rounds
a Manuel “Shotgun” (colpo di pistola) Gomez,
classificato 4° nelle classifiche WBC dei pesi welters. Gomez ha
atterrato Soto-Karass nel secondo round, ma poi Soto-Karass ha restituito colpo
su colpo. Grossi rischi ha corso anche il peso medio Jesus “el martillo”
Gonzales, che dopo aver assaggiato il “tappeto” nel 2° round, per eccesso
di confidenza, ha costretto poi il rivale, Kendall Gould, a rimanere sullo
sgabello nell’intervallo della 4^ ripresa. Per la seconda volta in carriera
Gonzales ha assaggiato il “tappeto”. Segnale preoccupante. A
Tucson in Arizona, continua la serie di vittorie “eccellenti” del supergallo
panamese Celestino Caballero, questa volta a finire sotto i suoi colpi (ko al
5° round), è stato il venezuelano Jose Luis Valbuena . Il match era valevole
quale eliminatoria per il titolo IBF. Precedentemente
Caballero (28 anni, 22 vittorie e due sconfitte), aveva tolto l’imbattibilità
al terribile picchiatore messicano Ponce De Leon. Per finire , a Bangkok , il peso piuma Terdsak Jandaeng, numero uno
della WBO, ha battuto ai punti in 12 rounds per il titolo WBO dell’Asia, il
filippino Jack Verano. Grande aggressività di Terdsak, ma il filippino ha cuor
di leone ed ha resistito egregiamente. Nei minimosca Kaichon Sor Vorapin, numero
2 WBO, ha battuto per decisione tecnica (scontro de capocce!) ai punti in 5
rounds, il filippino Carlos Besales. Ha combattuto anche il giovane fratello di
Terdsak, Terdkiat Jandaeng (5 vittorie), che ha battuto ai punti in 6 rounds
l’indonesiano Falanzona Fidal (sembra un programma del CONI…)
Abbiamo
un po’ trascurato i dilettanti ultimamente, per colpa del nostro inviato
“poco speciale”, il mitico
Gennarino
Scaturchio, che ha deciso di redimersi dai suoi peccati e per un po’ di tempo
se n’è andato in Terra Santa. Naturalmente
come è ritornato, ha rifatto subito il pieno in pochi giorni.
Come dicono gli spiritosi: “Errare è umano, pentirsi è
…cattolico!”. A
Liverpool (8 aprile 2005),
match internazionale tra una rappresentativa della Gran Bretagna e la nazionale
cubana. In realtà i cubani, tranne Kindelan e Despaigne, erano
i seconda o terza
“scelta”, ma come si dice…sempre cubani sono!
Intanto la “stampa” inglese, per nulla contrariata dal fatto che ha
tolto una medaglia d’oro alla loro nazione, si sono sperticati in elogi per
“Supermario” Kindelan (33anni), per l’impressionante dimostrazione di
classe data contro il 19enne Frankie Gavin che, come fanno tutti gli inglesi, si
è battuto fino all’ultimo malgrado in qualche occasione sia stato
ridicolizzato dalle schivate e dai rientri del cubano. A bordo ring a fare il
tifo per Gavin, l’avversario di Atene Amir Khan, che ha dichiarato :
“Kindelan non era al top della forma!”. Figuriamoci
cosa combinerà quando lo sarà.
Nei minimosca, il mancino cubano Ivan Perez, ha battuto Darren Langley, troppo
titubante all’inizio. Nei pesi mosca, il mancino Stewart Langley, fratello di
Darren, dopo aver dominato la sua categoria nazionale, durante tutto l’anno,
non ha potuto fare altrettanto con il cubano Yumaiki Aguilar, che l’ha battuto
per Si
replica una settimana dopo a Dublino (15 aprile 2005).
Stavolta i britannici , che hanno perso il primo confronto per A
Sabaudia, si è svolto il
tradizionale torneo juniores internazionale “Six Nations”.
L’ italiano Manuel Ernesti ha
vinto
l’oro, ma anche la prova degli
altri “azzurri” , è stata abbastanza positiva, visto il lotto qualificato
dei partecipanti. Nei minimosca ha
vinto il francese Nordine Oubali, che fu eliminato nei quarti ai mondiali
juniores del 2004. Nei mosca ha vinto il rumeno Robert Bobaru, bronzo agli
ultimi europei cadetti di Saratov, battendo in finale Mehdi Savary per A
Liverpool (dal 23 al 26 marzo),
tradizionale torneo che vede gareggiare i vincitori delle selezioni inglese,
gallese, scozzese ed irlandese. Nei
minimosca, l’irlandese Conor Ahern, dopo aver battuto il gallese Mo
Nasir, è stato sconfitto dall’inglese Darren Langley in finale per Ad
Halle in Germania, si è svolto il torneo “Chemipokal” (dal 14 al 16
Aprile), con la presenza di alcuni grandi campioni.
Nei pesi mosca, grande rientro del francese Jerome Thomas che ha battuto
l’uzbeko Tulashboy Doniyorov per Ultimissima
notizia sui dilettanti, l’inglese Amir Khan,
ormai in procinto di passare al professionismo con l’organizzatore Frank
Warren, per ripetere il cammino del mitico “Prince” Nasim Hamed, ha battuto
ai punti in rivincita il
cubano medaglia d’oro ad Atene, Mario Kindelan (290 matches
vinti in carriera ed imbattuto da 42!). Il match si è
svolto a Bolton, dove risiede la famiglia Khan, davanti ad un pubblico di
circa 5000 spettatori. Khan (18anni), si è imposto abbastanza chiaramente ( TUTTE
LE FOTO DEI DILETTANTI SI RIFERISCONO AL MATCH TRA MARIO
KINDELAN E AMIR KHAN CIAO
A TUTTI… ALLA PROSSIMA
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