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Fefe’ & Coco’

Boxemaccheroni

 

Il mutico Gennarino

 

Siamo “ arrabbiati” con  Alfredo Bruno  ma lo dobbiamo … ringraziare!  “Arrabbiati” , perche’ mentre sfogliavamo “ Boxering” , ci ha sbattuto in faccia una notizia che non avremmo mai voluto leggere: “ E ’ morto Mario Aglietti! ”. Lo dobbiamo però ringraziare, perche’ per  farlo , ha usato toni e parole davvero  belle . Grazie Alfredo !  Eravamo amici di Mario e ci voleva solo il suo coraggio per salutare degli “ scorfani” come noi , con il suo caloroso e tipico: “ ciao… a ’bello ”! Eravamo amici , ma non ci frequentavamo , per quella legge non scritta che in altri tempi  si chiamava “ rispetto dei ruoli e degli altri” ! Mitico Mario , lo ricordiamo alla fine del primo match di un giovane arbitro , andare da lui e dirgli con un sorriso sulle labbra : ” m’ hai rovinato er mecce , ma stasera ho n’travisto n’arbitro ! Me raccomando , continua ! ”. Era fatto così, sapeva scovare la passione per questo sport anche in un simile  “carciofo” . Un altro ,la combino’ grossa , quando con una decisione cervellotica e sbagliata , provoco’ in pratica  l’addio al pugilato di un suo allievo . Non ne parlava mai , ma  se gli chiedevi di quel ragazzo , non faceva mai riferimento all’arbitro  (e ne aveva ben donde…) , ma parlando del pugile diceva con un po’ di rammarico : “ se vede che nun ci  aveva carattere...”.  Un giorno sempre “quello” , ne combino’ una delle “sue”  e gli amici e parenti di un  pugile ( una decina di persone inferocite… ) tentarono di aggredirlo ; Mario , che era ormai “fuori dal giro ” da parecchio tempo , non esitò a lanciarsi in difesa di quel “assassino ” , come scherzosamente lo definiva , rimediando anche qualche “colpo” . Abbiamo conosciuto molti  grandi “maestri” ; gente che ha tirato fuori campioni immensi ; gente esperta e preparata che intuiva situazioni e caratteri . Abbiamo conosciuto l’umanità di Richetti ( “ lasselo sta’ , fallo campa’ …) , la signorilità di Fiermonte ( “ non mi è parso da richiamo…” ) , l’ironia di Panaccione ( …  rivolto ad un arbitro : “ io e te litigamo sempe… può darsi  che un giorno ci avemo ragione tutti e due ! ”) , l’intelligenza acuta di Stocco , l’eleganza di Capo Repetto ( una sua “ lezione” sui movimenti che un arbitro deve compiere, si tramutò nella piu’ elegante  “passeggiata ” che  ho mai visto fare a qualcuno su un ring… )  , l’umorismo di Fazio (…sconsolato per un “ arbitraggio” scadente , volendo invitare il “ terzo uomo” a “cambiare mestiere” ,  chiese  ad un “mitico ” commissario di riunione partenopeo : “ Cavaliè , ma quanno guadagna nu capitano e lungo corso ?” e si becco’ in risposta un “favoloso” : “ nun da retta… pienze  a ‘ perdere ! ” ) e tanti altri ancora ne potremmo citare , ma ci fermiamo qui . Pero’ , se un giorno qualcuno venisse a chiedermi : ”dimmi il nome di un indimenticabile maestro ! ” ,  ricordandomi di quel  “ a’ bello…” , non potro’ che pronunciare un nome:  Mario Aglietti ! Personaggi come quelli di cui vi abbiamo appena accennato e come lo stesso Mario , con i loro pregi e i loro difetti,  hanno reso unico e leggendario questo sport  ed  il loro esempio e la loro dedizione ,  saranno contributi  preziosi ed importanti per capire la direzione nella quale dobbiamo sempre incamminarci .

 Boxemaccheroni”, si unisce al dolore della famiglia Aglietti e partecipando con le preghiere, porge le sue sentite  condoglianze.

 

 

E’  partita l'organizzazione del Trofeo Città di Cremona

Terza edizione del "Trofeo Città di Cremona". L'Accademia Boxe Cremona ha dato il ci alla organizzazzione di quello che è ormai diventato il torneo più prestigioso a livello nazionale dopo i Campionati Italiani Assoluti, anche se quest'anno il club rossoverde si propone di portare a Cremona più iscrtitti di quanti (126) andranno a disputare gli Assoluti. La novità più consistente dovrebbe esssre l'allestimento di un parallelo torneo destinato alle categorie juniores e cadetti. Per questo si stanno prendendo accordi con la FPI affinchè le date non coincidano con l'organizzazione del Campionato Italiano Juniores. Il Torneo di Cremona dovrebbe invece servire come preparazione ai campionati stessi e precederli di qualche settimana.

Fissate le date: 19 febbraio-19 marzo. Si combattera ogni sabato sera e domenica pomeriggio nella palestre che di volta in volta si renderanno disponibili.

Altra novità: il torneo non sarà più limitato alle Società del Nord e Centro Italia, ma sarà apertuto a tutto il territorio nazionale e ad eventuali partecièpazioni di società straniere.

Vadim Prisyaznyuk, direttore generale della squadra nazionale di pugilato femmile in Kazakhstan, a recentemente dichiarato che si e’ iniziato a sviluppare il pugilato femminile. "il primo campionato di Kazakhstan avverra’ nel mese di dicembre .

I manager di www.secondout.tv e www.fightplus.com si sono dichiarati soddisfatti di quanto e’ avvento con la vendita delle immagini via internet , si sono gia’ resi disponibili ad acquistare i diritti per il prossimo mondiali del 2007.

È un passo avanti importante per lo sport a dichiarato David McConnachie, responsabile dell’AIBA per le comunicazioni.

                                                   

Floyd Mayweather (35 vittorie), il miglior pugile “pound for pound” , ma anche uno dei   floyd-mayweather.jpgpiu’ arroganti e sfrontati (ricordiamo la faccia del povero Arturo Gatti, che abbandonò la conferenza stampa, mentre questa simpatica “canaglia”, continuava a ripetergli :”hai perso 7 volte, 7 volte hai perso, come ti permetti di combattere con me?”),  ha esordito a Portland in Oregon, da peso welter, battendo per kot al 6° round l’ex campione mondiale Shamba Mitchell (35 anni). Già  dalla metà della seconda ripresa, è apparso subito chiaro ai 7000 spettatori, che la mobilità e la velocità di Mitchell non sarebbero bastate a fermare la “furia” di Mayweather.  Colpi impressionanti, scagliati al momento giusto, per tenere in soggezione l’avversario.Nel 5° round, si è sentito talmente “padrone” del match, che si è messo ad imitare la “guardia” dell’avversario, salvo rientrare nel suo stile e “ammansirlo” con un paio di proiettili scagliati sul finire della ripresa. Nel sesto round, una Referee Bobby Ferraro delivers the count to Shamba Mitchell after Mitchell was knocked down for the second time.lunga serie di colpi, culminata con una “mazzata” al corpo, costringono Mitchell ad inginocchiarsi per il conteggio. L’arbitro,Richard Steel, decide che ormai il match non ha piu’ storia e chiude  la partita, tra le proteste di Mitchell e del suo clan ed i fischi di buona parte del pubblico. Steel, non nuovo a “chiusure” di questo tipo (ricordate Chavez-Meldrik Taylor…), ha solo un po’ anticipato la conclusione. Da  segnalare che COMPUBOX, il sistema che l’AIBA vorrebbe adottare per il computo dei colpi, alla fine del 5° round, con Mitchell in svantaggio nettamente su tutti i cartellini, lo vedeva avanti nello score per 274 a 221…(….. vedrete che adotteranno questo sistema!). Ci stava scappando la sorpresa, quando nel 4° round, con un uppercut, il supermedio Darnell Boone, ha messo al tappeto il campione olimpico di Atene, Andre Ward (7 vittorie). Questi però, dopo essersi rialzato ed aver  legato un po’, si è ripreso ed ha vinto alla grande il 6° round. Nei pesi piuma, l’ex campione IBF dei superpiuma, Steve Forbes (29 vittorie e 3 sconfitte), ha atterrato nel 1° round  e definitivamente con un uppercut nel 3° , Julio Cesar Sanchez.  Infine due ex campioni nazionali dilettanti, il peso leggero Wes Ferguson (12 vittorie,una sconfitta ed un pari) ed il superleggero Lorenzo Reynolds (10 vittorie), hanno battuto rispettivamente, Silverio Ortiz (che ha subito un richiamo per colpo dopo il break ) ai punti in 8 rounds e Donald Fosmire (dominato in tutte le riprese), ai punti in 4 rounds.

 

A Panama City , il panamense Roberto “il ragno” Vasquez  (23 vittorie ed una sconfitta), ha difeso,per la seconda volta,  il titolo mondiale   ButterbeanWBA dei minimosca, battendo all’unanimità, il nicaraguese Nerys Espinoza.  Il mancino Vasquez, ha subito un atterramento nel 3° round, ma si è rifatto nel 10°, mettendo a sua volta a terra l’avversario con un colpo al corpo.Nella stessa serata, l’ex sfidante al titolo mondiale dei pesi leggeri, Miguel Callist, ha battuto Wilmer Gomez per kot al 5° round, dopo aver atterrato l’ avversario una volta nel1°round, e poi due volte nel 3° 4° e 5°!Per finire, l’ex campione mondiale dei pesi gallo WBO, Mauricio Martinez, ha sempre avuto il controllo del match, ma ha impiegato 10 rounds per battere prima del limite Edison Torres.

 

 Il grasso peso massimo (mannaggia, ma come faccio a scrivere ‘ste cose con la “panza” che mi ritrovo?) Eric Esch (71 vittorie,7 sconfitte e 4 pari), detto Butterbean (burro di piselli), che si proclama il “re delle 4 riprese”, quando è arrivato in Australia ed ha visto il Julio Gonzalezrecord (nemmeno tanto trascendentale… ) di  Bob Mirovic, ha chiesto un aumento! Gli organizzatori, che già avevano fatto un azzardo ad ingaggiarlo puntando molto sul folclore e poco sulla sostanza, hanno rifiutato, proponendo a Esch l’inesperto Baden Oui (5 vittorie e 3 sconfitte). Affare fatto e dopo 4 noiose riprese, l’inesperto, ha battuto… il “re” ai punti in 4 rounds.  

 

 E’ sempre un osso duro il mediomassimo messicano Julio Gonzalez, che a San Jose in California, ha battuto all’unanimità ai punti in 12 rounds per un match valido per la corona IBF, l’australiano Jason Delisle. L’australiano ha fatto tutto quello che doveva fare, subendo anche un atterramento nel 10° round e riprendendosi abbastanza bene, ma il divario tra i due era troppo vasto in favore di Gonzalez. Nella stessa serata, sorpresa, con il 49enne peso massimo John Clarck, che ha battuto il 21enne Ralph Butler (15 vittorie e 2 sconfitte),  campione nazionale dei Golden Gloves nel 2004, per kot al 2°, infliggendogli 3 atterramenti in quella ripresa! 

 

Facciamo la solita carrellata inglese.

A Dagenham, il peso piuma ugandese ma proveniente dall’Australia, Jackson Asiku, ha sparso il “terrore” tra i pari peso inglesi, per il modo  con cui si è sbarazzato di Marc Callaghan. In un solo round, Asiku, ha scaricato una serie di colpi terrificanti, che hanno impressionato per l’accuratezza  e la forza con la quale erano scagliati. Nei pesi welters, Michael Lomax ha portato a 9 le su vittorie, vincendo tutti gli 8 rounds, con Kevin Phelan. Boxe composta e pugile da seguire, il peso leggero irlandese Paul Hyland (3 fratelli pugili ed un papà manager-organizzatore), che ha battuto ai punti in 4 rounds, l’esperto ucraino Rakheem Mingalev. Hyland ha collezionato il 6° successo. Ha combattuto anche il fratello Patrick, anche lui peso leggero, che ha incontrato qualche problema in piu’ del fratello, per battere ai punti in 4 rounds Craig Morgan. Pubblico piuttosto scarso, presenti invece molti pugili, amici di quelli che combattevano. La giornata di venerdì farà comodo alla televisione (SKY), ma il traffico congestionato di Daghenam ha tenuto lontano gli spettatori, che tradizionalmente non solo qui, ma in tutta l’Inghilterra, dedicano al sabato la partecipazione a questi avvenimenti.

A Soutwark, il  peso medio Danny Tombs, ha fatto capire di avere un futuro, dal  modo con cui si è sbarazzato del polacco Mikhail Bambullra. Tombs è allenato dall’ex campione dei pesi massimi Tim Witherspoon, attualmente residente in Inghilterra. Bambullra, è finito al tappeto sotto i colpi devastanti di Tombs, nel secondo round.Ha provato a rialzarsi, ma l’arbitro vedendolo sofferente, ha chiuso il match.

Ormai, dopo circa 5 anni di permanenza, è stato adottato dalla cittadinanza di Shaw , il peso piuma mongolo Choi Tseveenpurev, che  battendo per kot al 10° round, il Joey Vegas Picturebielorusso Alexei Volchan, ha conquistato il titolo WBF Internazionale.  Il bielorusso ha creato qualche problema a Choi, all’inizio del match, ma a partire dal 6° round, ha sfiancato l’avversario con  i suoi, attacchi, fino alla conclusione. In un match tra pesi gallo, il compatriota di Choi, Shinny Bayar, ha superato, il siriano Abdul Mougharbel ai punti in 4 rounds, al termine di un match piuttosto combattuto.

A Bristol, il giovane superleggero gallese Gary Buckland, ha mostrato qualcosa del suo enorme potenziale, battendo in 3 rounds il sudafricano Bheki Moyo. Strana la conclusione avvenuta al termine  della 3^ ripresa. Buchland ha stretto l’avversario all’angolo ed ha scaricato una serie interminabile di colpi  e contemporaneamente all’arbitro, è suonato anche il gong. Moyo non ha capito che l’arbitro aveva sospeso il match e si è presentato al centro del quadrato per il 4° round. Immaginate le proteste sue e del suo clan all’indirizzo dell’arbitro quando ha saputo che il match era finito. In ogni caso la conclusione era già nell’aria.

A Piccadilly, si fa strada un altro ugandese. Joey Vegas, alias Joseph Lubega, supermedio, ha colto il 5° successo battendo Conroy Mc Intosh in 3 rounds. Mc Intosh, già atterrato nel 2° round, finisce nuovamente a terra nel 3° e malgrado sia in piedi al 3” riceve lo stop. Sam Rocky Rukundo, altro ugandese anche lui olimpico ad Atene con Lubega, vince anche lui  su Haaron Din in 3 rounds. 

 

Impressionante esibizione del peso supermedio Chad Dawson (23 anni), a New Haven, davanti al suo pubblico.Battuto per kot all’11° round,  il quotato Ian Gardner (24 anni).  Match nel quale Dawson, dopo aver atteso paziente che l’avversario placasse  la sua azione, dal 6° round, ha dominto il confronto, mettendo al tappeto una prima volta Gardner nell’8° round e infliggendogli ancora 3 atterramenti nell’11°. Dawson, che fu trovato positivo all’ antidoping, l’anno scorso, ha risolto il suo Calvin Brockcontratto con il vecchio procuratore e si è affidato alle abili cure di Gary Shaw ed alla sapiente guida all’angolo di Dan Birmingham (Jeff Lacy, Manny Pacquiao, Winky Wright, Diego Corrales). Nel match successivo tra pesi superleggeri, l’ennesima dimstrazione che alcuni records, sono frutto dell’abilità dei match-makers, piuttosto che dell’abilità del pugile sul ring. L’imbattuto Americo Santos (22 anni e 23 vittorie), è stato sconfitto ai punti in modo netto ed inequivocabile dall’abile mestierante Marteze Logan, che dopo aver imbrigliato il furore agonistico del giovane rivale, l’ha prima scosso nel 4° round con un duro destro, per poi atterrarlo nel 5° con lo stesso colpo.

A Charlotte, Calvin Brock (30 anni e 27 vittorie), avversario di Vidoz a Sydney , ormai nell’orbita mondiale,  ha dovuto sorbirsi tutte le riprese contro David Bostice, che ha battuto nettamente ai punti in 12 rounds.  Match molto competitivo, con Bostice che si è guadagnato per intero la borsa, impegnando Brock. L’eterna promessa Malik Scott (23 vittorie), ha messo due volte al tappeto  nel secondo e sesto rounds, il rivale Dennis Mc Kinney, ma si è dovuto accontentare di un vittoria solo ai punti in 6 rounds. Nella stessa riunione, l’ex stella del basket Kendall Gill(37 anni, 2.04), ha colto il 3° successo, battendo per kot al 1° round, il debuttante Quincy Mitchell. 

 

Un altro uragano si è abbattuto sul supermedio Ronald Weaver, dopo quello (Katrina) che gli ha distrutto la casa a New Orleans, stavolta è  stato il messicano Jose Luis Zertuche (32 anni,17 vittorie e 2 sconfitte), olimpionico di Sydney, a metterlo ko in due rounds a Nogales. Zertuche sapeva che se il match fosse andato per le lunghe Weaver sarebbe diventato pericoloso ed allora lo ha attaccato subito dall’inizio, sbaragliandolo in soli 2 rounds.

Nelle Filippine, i successi di Manny Pacquiao (…specialmente economici), stanno provocando un aumento d’interesse attorno al pugilato, per  cui non c’è da stupirsi se a Tagbilaran, nella splendida isola di Bohol, il peso gallo Rey ”Boom Boom”Bautista (18 anni e 18 vittorie), si è trovato 15000 spettatori intorno al ring, quando ha battuto per ko al 2° round, con terribili serie al volto ed al corpo il tanzaniano Obote Ameme. A Tokyo, l’ex campione dei pesi mosca della WBC, il filippino Malcom Tunacao,mancino, ha fatto valere la sua esperienza nel battere il detentore della corona dell’ASIA il tailandese Kumarnthorng Pon Pluemkamol ai punti in 12 rounds.

 

 A Dorchester, il promettente peso gallo Roberto Benitez (25 anni e 3 vittorie), piu’ volte campione USA dei  dilettanti, ha battuto per kot al 1° round Nicholas Shaheen.

 

A Tampa in Florida, il supermedio Carlos De Leon (13 vittorie,una sconfitta ed un pari),figlio del campione del mondo dei massimi leggeri, che combattè con Massimiliano Duran, ha impiegato  6 minuti, per sbarazzarsi di Jacob Rodriguez. De Leon, ha stroncato la resistenza del rivale con terribili colpi al corpo e Rodriguez che aveva raggiunto il suo angolo barcollante alla fine della seconda ripresa, ha deciso di non “alzarsi” per la terza.

 

A San Juan di Portorico, il peso leggero Hubaldo Hernandez (20 vittorie,16 sconfitte e 2 pari), ha causato una grossa sorpresa, battendo il colombiano sfidante al titolo mondiale Ivan Hernandez (22 vittorie e 2 sconfitte) , vincendo largamente ai punti e dominando gran parte del confronto. Era la prima volta che Hernandez combatteva all’estero. Nel resto del programma, alcuni giovani ed interessanti pugili portoricani. Nei supergallo Juan Manuel Lopez,con soli 7 successi all’attivo, ha affrontato e battuto il due volte sfidante al titolo mondiale Luis Bolano (38 vittorie e 3 sconfitte). Bolano ha abbandonato dopo la seconda ripresa, lamentando un infortunio. Fino a quel momento il match era ancora aperto. Nei pesi leggeri, l’olimpico Alex “El Pollo” De Jesus (7 vittorie), ha battuto Cristian Lopez, che ha preferito desistere dalla lotta dopo 3 rounds.

 

In Tailandia, nella bellissima città di Hua Hin (residenza del re della Tailandia), il peso gallo Terapong Kaewnongsamed (24 vittorie), ha  battuto ai punti in 12 rounds il filippino Dante Cantiga. Grande coraggio del tailandese che si è infortunato alla mano nel secondo round ed ha vinto il match con una mano sola. Terapong è stato campione nazionale dilettanti ed è un maestro di scuola. Nel Mall Shopping Center di Ngamwongwan, il supergallo Somsak Sithchatchawal (45 vittorie ,una sconfitta ed un pari), ha batuto per kot al 7° round un indonesiano che si è annunciato come Andrianus Kauni. Somsak, ha messo al tappeto un volta nel 5° round con un gancio sinistro il rivale ed ha poi chiuso il match con un gancio destro. Somsak incontrerà il campione del mondo della WBA, Mahyar Monshipour  a febbraio. Nei minimosca, Ratanachai Sor Vorapin (42 vittorie, 6 sconfitte ed un pari), due volte campione mondiale IBF, ha atterrato l’avversario indonesiano Alexander Boki, per poi chiudere per kot al 4° round il match. Sempre nei minimosca, Nethra Sasiprapa( 12 vittorie), ha battuto nettamente ai punti in 6 rounds Herry Hamol.

 

 

Andiamo in Argentina, dove a Caseros, vicino Buenos Aires, l’artigliere Hector Javier Velazco (32 vittorie,5 sconfitte ed un pari), ex

 campione mondiale dei pesi medi della WBO, ha battuto per ko nel 3° round Hugo Ricardo Rodriguez. Velazco, non ha avuto alcun riguardo per Rodriguez, inviandolo al tappeto già nel primo round con una combinazione destro sinistro, dalla quale si è salvato per il suono del gong. Nel secondo round Rodriguez, con un potente destro frena l’avanzata di Velazco, che però nel 3° round riprende a scaricare combinazioni, finchè un tremendo destro manda al tappeto in modo definitivo e spettacolare l’avversario. 

Nei pesi gallo, il promettente Diego Oscar Silva (8 vittorie ed un pari), ha battuto Juan Carlos Cejas, ai punti in 6 rounds.

Ancora pesi gallo, con sergio Victor Caruso (7 vittorie, una sconfitta ed un pari), che batte Jose Carlos Ely Amarillo ai punti in 4 rounds. 

Al Porteno de Bragado, Buenos Aires, l’imbattuto peso leggero Juan “Terin” Lencina, davanti a circa 600 spettatori, ha battuto ai punti in 6 intensi rounds, il mendocino Juan Orozco, superato dalla maggior velocità e ricchezza tecnica di Lencina.

 Nei pesi superwelters, l’imbattuto Pablo Medina, ha superato, per decisione tecnica al 4° round , dopo uno scontro di teste, Alejandro Ramon Rojas. Match molto bello con scambi intensi.

Nel gimnasio Azul Athletic, di Buenos Aires, il peso medio Pablo Olivetto ,idolo locale,  non ha avuto problemi nel superare Fabian Ruiz, per ko al 2° round. Grande impressione ha destato Olivetto tra i suoi “deliranti” supporters,  che l’hanno visto dominare il confronto,  atterrando già nel 1° tempo l’avversario. La fine del match è intervenuta, dopo un ‘ulteriore atterramento inflitto a Ruiz  nel corso del 2° round. Olivetto, colpisce prima con una combinazione di colpi al corpo, per poi esplodere con un terribile destro al capo che chiude il match. Match duro per il principino Martin Coggi (4 vittorie), che ha dovuto sudare per avere ragione di Diego Yzaguirre anche grazie ad un arbitro che l’ha in qualche modo ostacolato nei momenti chiave. In fatti una prima volta, mentre Coggi si apprestava a “chiudere” il match, dopo aver sbattuto l’avversario sulle corde, l’arbitro è intervenuto, richiamando Yzaguirre per un presunto colpo irregolare, consentendogli praticamente di recuperare. Ancora nell’ultimo round, sempre con Yzaguirre in grossa difficoltà, nuovo intervento per pulire… il sangue dal naso. Ignoti riferiscono che l’arbitro si è allontanato, successivamente, dalla sede della manifestazione insieme alla …sorella di Yzaguirre. Prendete questa notizia con il beneficio dell’inventario, perché Manolo Lopez, il nostro corrispondente da Baires, viene chiamato “ballas de coguaros” non per il coraggio o gli “attributi”, ma per le… “strunzate” che dice. Questo è quello che passa il mercato…visto che da 5 anni non piglia una pesetas,un pesos , “nu sordo favezo”! 

 

Continua a vincere ed a convincere il superpiuma belga allenato da Jacky Scaglione, dall’italianissimo nome: Ermanno Fegatelli. A Verviers, il 21enne belga , battendo il rumeno Andrei Florin ai punti in 6 rounds, ha colto il 5° successo.

 

A Marksville, il “cattivo” Chad Broussard (53 vittorie e 4 sconfitte), ha difeso per la prima volta il titolo IBU dei pesi welters, in 4 rounds ,  battendo Corey Alarcon,dopo averlo atterrato per la quinta volta!  Preoccupante il vomito da cui è stato preso Alarcon tra il 2° e 3° round. Nel sottoclou, l’imbattuto peso leggero Bobby Aucoin (15 vittorie), ha ottenuto il più importante successo della carriera, battendo per ko al 4° round Travis Hartman. Match fino all’epilogo controllato da Hartman, che asserisce di aver messo il ginocchio a terra a seguito di un colpo basso e di essere stato colpito almeno altre 4 volte mentre si trovava in quella posizione. “Dov’era l’arbitro? Come ha fatto a non vedere nulla?” ha detto un infuriato Hartman. Nei pesi massimi, Johnnie White (6 vittorie), ha trovato un “dosso” sulla sua strada (“bump in the road”), vincendo ai punti con decisione a maggioranza nei confronti di Mike “The Hammer” (il martello) Hamilton.

Chicago ha forse la più vasta comunità polacca degli USA. Per questo motivo il  manager- promoter Andrei Wasilewski, ha pensato di portare da quelle parti un bel gruppo di pugili polacchi, per “deliziare” i suoi concittadini emigrati oltreoceano. L’iniziativa deve aver avuto successo , perché Wasilewski ha detto che ci riproverà di nuovo.  “Stella” della serata, il peso massimo rigorosamente polacco  Tomasz Bonin (32 vittorie ed una sconfitta) , che battendo ai punti  in un match molto più equilibrato di quanto non dica il punteggio, il dominicano Fernely Feliz, si è impadronito tra l’altro della cintura IBC dei pesi massimi. Dominio costante ma sterile di Bonin, che non è riuscito mai a mettere seriamente in difficoltà l’avversario. Nei massimi leggeri, il polacco dal nome impossibile e dal pugno soporifero, Krzysztof Wlodarczyk (24 anni, 34 vittorie ed una sola sconfitta), ha battuto Sebastian Hill ai punti in 6 rounds, mettendolo due volte al tappeto nel 1° round, ma non riuscendo a chiudere il match prima del limite!

 

Ad Upper Marlboro, il leggero junior Lamont “Bay” Pearson (23vittorie, 3 sconfitte ed un pari), ha battuto Pascali Adorno , al termine di otto  combattuti rounds, nei quali Pearson, ha vfatto prevalere il suo maggior allungo. Nei supermedi, Henry “Sugar Poo” Buchanan (12 vittorie), non ha avuto molti problemi nel battere Dhafir Smith, ai punti in 8  rounds, attaccando con belle combinazioni al corpo ed al volto e parando le repliche di Smith.

 

L’olandese Raymond “Halleluja” Joval (35 vittorie e 4 sconfitte), ha conservato il suo titolo IBO , battendo per kot al 10° round nella arena Vodafone di Melbourne in Australia, Shannan Taylor (42 vittorie,4 sconfitte e 2 pari). Taylor ha iniziato bene, mettendo in difficoltà nei primi due rounds l’avversario con pesanti colpi al corpo, poi Joval ha preso il controllo della situazione e nel 10° round è dovuto intervenire l’arbitro per salvare Taylor da un inutile “punizione”.   Nei pesi welters, l’australiano Ched Bennett (17 vittorie,una sconfitta e 3 pari), ha battuto chiaramente l’argentino Ariel Aparicio in 12 rounds, impadronendosi del titolo IBO intercontinentale. Nei pesi medi, Adam Vella (14 vittorie), ha surclassato Matt Shaw in 8 rounds, con l’avversario che ha sentito il gong finale mentre era al tappeto. Nei pesi medi, il tasmaniano Daniel Geale (24 anni e 10 vittorie), ha battuto Garry Comer per kot al 2° round.

 

Di scena i pesi massimi a Fort Smith  nell’Arkansas! Shannon Briggs (44 vittorie,4 sconfitte ed un pari), ha fulminato per ko al 1° round Brian  Scott. Facendo registrare il peso più basso dal “rientro”, Briggs ha chiuso il  match con un devastante colpo al corpo, seguito da una combinazione sinistro-destro al volto che ha provocato anche una ferita a Scott. Pubblico di circa 2000 spettatori in delirio per il “locale” nuovo “fenomeno” dei pesi massimi. JD “The Natural” Chapman (18 vittorie di cui 17 prima del limite), peso massimo, e soprattutto… “bianco”,  che ha impressionato, battendo per kot al 2° round il newyorkese John Carlo (14 vittorie ed una sconfitta).  Con un forte destro, Chapman ha messo al tappeto il rivale nel 1° round e sempre con la stessa mano ha chiuso il match nel 2° ! Ancora pesi massimi, con l’ex sfidante al titolo Jameel Mc Cline, che ha messo ko al 1° round il vecchio mestierante Andy Sample. Nei massimi leggeri, Robert Daniels, ex campione mondiale, ha messo ko in 2 rounds Shaun Robinson. Mentre il recente avversario di David Tua, Cisse Salif (18 vittorie,5 sconfitte e 2 pari), ha impiegato solo 29 secondi per sbarazzarsi di Vernon Woodward. Infine, nel match più eccitante della serata, il peso massimo nativo Tommy Connelly, ha battuto con decisione a maggioranza Milton Bowen.

A proposito di pesi massimi…Sembra che Mike Tyson, abbia deciso di destinare un milione di  dollari alle donne che ha “molestato” ! Si calcola che ognuna di loro riceverà quasi un …dollaro!

In “Rocky 59”, il  film che Sylvester Stallone ha intenzione di girare in un prossimo futuro, il famoso personaggio combatterà contro il terribile… Prostata!

 

Due risate

Ancora aneddoti di Gennarino da Londra. Intanto ci ha detto che si è trovato benissimo a guidare in Inghilterra, perché gli inglesi tengono la sinistra …proprio come i napoletani, poi ci ha raccontato che, entrato in una bettola per mangiare qualcosa, ha chiamato il cameriere e si è trovato di fronte il suo amico d’infanzia  “Pascalino o’cruciverba”  ( per la casualità nella disposizione del suo “patrimonio” …dentale). “Pascalì , mamma  mia,   nun me aspettavo de te truvà rint’ a stu cesso!” ha detto Gennarino con tutta la sensibilità di cui è capace. Allora Pascalino ha risposto: “ Sì Gennà , ma ie ce lavoro …mica ce venco pe magnà comme a ‘tte!”.   

Sempre ricordando “Pascalino”,  Gennarino ci ha raccontato di  quando entrò in un bar dei “Quartieri spagnoli” e mostrando ai presenti un escremento canino che teneva in un palmo di mano, si rivolse agli astanti  dicendo:  “o’ vedite stu strunz? Si nun me stavo accuorto… ce fernevo co’ o’ pere acoppa!”.(Traduzione per la “patania”…Lo vedete questo escremento? Se non stavo attento ci finivo sopra con il piede).

 

A Sheffield, il campione IBF dei superleggeri, Ricky Hatton (40 vittorie), ha strappato il titolo WBA al colombiano Carlos Maussa, mettendolo Ricky Hatton speaks to TheSweetScience.com about his upcoming bout with Ray Oliveira. ko in 9 rounds. Hatton,ha riportato una ferita all’occhio, per una testata involontaria, già dal 1° round. Hatton ha messo sotto pressione Maussa, facendolo barcollare nel 2° round. Maussa ha avuto un “ritorno” nel 3° round, ma ha subito un richiamo per aver cercato di “allargare” la ferita ad Hatton, con i “lacci” del guantone. Quarto e quinto round che vedono Hatton più attivo e Maussa a sua volta ferito.  Sempre Hatton all’attacco nei rounds successivi con Maussa che cerca di Matthew Macklin“legare”, fino alla conclusione, nel 9° round, quando Hatton, con un improvviso gancio sinistro  lo “piega in due”. Hatton si è dichiarato felice di aver potuto combattere, malgrado l’opposizione di Frank Warren e sorpreso dalla tattica utilizzata da Maussa, che lo ha messo in difficoltà. Un consiglio ad Hatton: “cambia quei pantaloncini ridicoli!”. Nei massimi leggeri, il 41enne Carl Thompson, campione IBO, ha battuto ai punti in 10 rounds il francese Frederic Serrat, che forse non ha fatto abbastanza per vincere il match. Nei pesi medi, l’irlandese Matthew Macklin (16 vittorie), di ritorno dagli USA, ha battuto per ko Alexey Chirkov. Infine, il fratello di Ricky, Matthew Hatton, ha surclassato Sergey Starkov ai punti in 10 rounds, nei superwelters. Infine da segnalare la vittoria numero 11 del serbo Geard Ajetovic (24 anni), che ha battuto ai punti in 8 rounds Magid Ben Driss. Ajetovic è un tipo molto spiritoso e dicono che quando ha finito le battute in serbo, passa a quelle in …croato! (Gennarì …ti prego!). 

 

Siete mai stati a Sheffield ? Una volta Mark Twain scrisse che avrebbe voluto vivere a Manchester perché in tal caso non si sarebbe accorto del passaggio dalla vita alla morte. Evidentemente non aveva visto …Sheffield!  

Per consolarsi di Sheffield, Gennarino,approfittando delle offerte di una di queste compagnie aeree “low cost”, se n’è andato alle Canarie e 

 precisamente a Tenerife. Lì ha assistito alla serata imperniata sul match tra lo spagnolo di origine africana Juan Nelongo Perez (17 vittorie,6 sconfitte ed un pari),che difendeva il suo titolo nazionale dei  mediomassimi,dall’assalto della stella della TUNDRA Boxe, Gabriel Campillo  (11 vittorie). Circa 2500 spettatori sono intervenuti, ma piu’ che dalla qualità dei due contendenti, l’interesse di Gennarino è stato attirato dall’organizzazione. Sei matches di kick boxing si sono disputati prima del match di boxe. L’intero programma, iniziato alle 21.30, si è concluso alle 3.30 del mattino (6 ore).  Ogni match veniva intramezzato dall’esibizione di 4 ragazze in bikini che si dimenavano al suono (?) della musica hip hop. Per tutta la notte sono stati premiati varie “personalità” locali! Addirittura, hanno premiato  i secondi di Nelongo Perez, dopo il 1° round ! Un rapper ha sconquassato …(buono Gennarì  con certi termini, che qui ci arrestano!) i timpani. Una sola “ring card girl” , ha “sostenuto” i cartelloni segna punti per tutta la serata e Gennarino racconta che nell’ultimo match  barcollava come un marinaio americano che esce da un night club di via Marina a Napoli dopo una sbornia.  Per finire, finale “giallo”, con Campillo che ha  vinto chiaramente il match , ma con Nelongo Perez, che proprio nell’ultimo round era riuscito a “spingere” Campillo alle corde ed a colpirlo con qualche pugno, allorquando improvvisamente è volato, non si sa da dove, un asciugamano e Nelongo Perez,  credendo che fossero stati i “secondi” di Campillo,  ha subito alzato le mani in segno di vittoria. L’arbitro quasi subito e poi i giudici… poco dopo, gli hanno fatto scoprire la triste verità. 

 

Impressionante prima difesa del mondiale WBA dei pesi gallo, per l’ukraino Wladimir Sidorenko, che ha battuto ai punti all’unanimità in  12  rounds il venezuelano Jose de Jesus Lopez. Con questa vittoria, il dinamico Sidorenko, ha collezionato il 18° successo. Nella stessa serata che si è svolta a Leverkusen, il supermedio Juergen Brahmer(26 vittorie), ha messo ko in 7 rounds il venezuelano Henry Porras, Brahmer, ha dominato il confronto, chiedendolo quando ha voluto. In un match molto competitivo al limite dei superleggeri, l’ukraino Andrei Kotelnik, ha battuto con decisione unanime ai punti in 12 rounds il compagno di “palestra” Mohamad Abdulaev. Era un match tra due “delusi”, con Kotelnik reduce dalla controversa sconfitta con Junior Witter e Abdulaev battuto recentemente da Cotto. Il match era una sorta di selezione che la UNIVERSUM ha voluto operare. Ha vinto Kotelnik (24 vittorie e 2 sconfitte), abbastanza bene e adesso si schiudono per lui cieli mondiali, mentre Abdulaev (15 vittorie e 3 sconfitte), ex campione olimpico di Sydney, sta accarezzando l’ipotesi di ritirarsi. La riunione che inizialmente prevedeva il mondiale WBO di Felix Sturm, ha ospitato le “scuse” dell’infortunato tedesco, che ha dato appuntamento a tutti per aprile 2006. 

 

 

La speranza giapponese dei pesi mosca , Koki Kameda (9 vittorie di cui 8 per ko), ha battuto l’ex campione del mondo Noel Arambulet,  battendolo prima del limite in 7 rounds. Il 19enne giapponese, ha molto impressionato per la potenza e la personalità mostrata, che hanno costretto il venezuelano ad abbandonare alla fine del 7° round.

Circa 1500 spettatori ad Amiens, per assistere alla vittoria del peso welter Moise Cherni (17 vittorie e 5 sconfitte), che ha battuto il bulgaro Roumen Koustov per kot al 4° round. Nei pesi leggeri la giovane speranza locale Remi Beauchet (3 vittorie), ha battuto un alrtro bulgaro, Yanko Stoyanov per ko al 1° round, mentre Alain Rakow, ha superato ai punti in 6 rounds Vesko Vassilief.

Il domenicano Delvin Rodriguez (17 vittorie, una sconfitta ed un pari), ha battuto l’esperto Virgil  Mc clendon, per kot al 6° round, a White Plains, vicino New York.  Match con scambi molto duri con Mc Clendon che riesca a mettere in difficoltà Rodriguez , che però si è ripreso bene e nel 5° round, era pronto a chiudere il match, ma Mc Clendon è riuscito a resistere. Nella ripresa successiva, ancora duri colpi per Mc Clendon, salvato dal suo angolo. Nei superleggeri , il promettente dominicano Joey Rios (25 anni e 12 vittorie), campione dei dilettanti di New York, ha vinto 8 duri e combattuti rounds, con Larry Gonzales. Match nel quale Rios ha subito due ferite agli occhi e che ha eccitato i numerosi tifosi presenti, che avevano una bandiera e la foto di Agapito Sanchez, l’ex campione mondiale ucciso qualche mese fa. All’angolo di Rios, Ernesto, fratello di Agapito Sanchez. Interessante l’esordio di un ottimo dilettante che è stato anche nazionale USA, Tony Grano, peso massimo. Il 25enne Grano, ha superato nel fisico e nella potenza Ruben Bracero, che finito due volte al tappeto nel 1° round, è stato bloccato dall’arbitro nel 2°. Classico match che gli americani definiscono : “mismatch”.

 

 

 

 

 

 

Tommy Yankello, quotato manager americano, ha portato alcuni dei suoi protetti a Chester in Virginia. Nei pesi massimi, il “bianco” Brian  Minto  (22 vittorie ed una sconfitta), detto la “bestia”, ha battuto per ko al 2° round , con un colpo al corpo, Forrest Neal. Minto ha 30 anni e la sua unica sconfitta è stata con Tony Tubbs ma con decisione controversa. Sbrigativo anche l’ex campione USA dei dilettanti Verquan Kimbrough (13 vittorie ed un pari), che ha impiegato poco più di un minuto per liquidare Manuel Matias.  Nri pesi superwelters, il 35enne Joe Wyatt (22 vittorie), 7° nelle classifiche WBO e 12° in quelle WBA, ha battuto per kot al 1° round John Hammond, inviandolo al tappeto 3 volte! Infine l’imbattuto peso leggero Monty  Meza- Clay (24 anni e 18 vittorie), ha messo ko in due rounds Jefferson Rodriguez.    

 

Delusione a Providence, per il pari in 10 rounds imposto all’idolo locale Joe  “il ragazzo del ko” Spina (17 vittorie e un …pari), dal mestierante Jose Spearman. Una decisione che premia il mediomassimo italo-americano Spina, che aveva sicuramente perso il match. Dopo un paio di rounds iniziali dove Spina si era maggiormente  distinto, Spearman, ha attaccato con maggior vigore, mettendo spesso alle corde Spina e finendo in netto crescendo rispetto all’avversario. Ha tenuto fede  invece al suo soprannome di “Too Smooth” (troppo facile), il peso massimo Matt Godfrey (24 anni e 10 vittorie), che ha battuto ai punti in 6 rounds Billy Willys, superando il rivale in ogni senso. Attento e concentrato, l’ex pluricampione USA dei dilettanti Godfrey ha portato colpi in jab, combinazioni al corpo ed al volto e quando Willis ha cercato di portare a sua volta qualche colpo, l’ha subito “contrato”.  Ancora pesi massimi, con il “bluff” olimpico Jason “Big Six” Estrada (24 anni e 5 vittorie), che ha battuto Najee Shaeed, in un match tenuto sotto controllo costantemente, ma privo di grandi spunti. 

Per finire due che diventa arduo definire “leggiadre donzelle”, Missy “La Furia” Fiorentino e Esther “La bionda ragazza olandese

image “Schouten. Queste due ragazze,  si sono picchiate per 10 rounds, per il titolo dei pesi piuma della IWBF. Lo spettacolo della Fiorentino con il viso sanguinante e i pantaloncini ormai rossi che sparava colpi in successione,  ci ha un po’ affievolito il concetto che avevamo di … “gentil sesso”!  

Erano accorsi in circa 8000 al Pepsi Coliseum di Indianapolis, per il match tra supermedi che opponeva l’imbattuto Jeff Barker (13 vittorie) e l’ex sfidante al titolo IBF Lloyd Bryan (21 vittorie e 11 sconfitte),ma Bryan, inattivo da piu’ di 3 anni  e reduce da una striscia di sconfitte di 8 matches, ha “choccato” il pubblico presente, dominando il confronto ai punti in 10 rounds ed infliggendogli anche un atterramento nell’8° e nel 9° round!

A Tokyo, il camerunese Sakio Bika (26 anni,alto 1.83, 20 vittorie,una sconfitta ed un pari) residente in Australia dalle Olimpiadi di Sydney, ha  vittoriosamente difeso il suo titolo dell’Asia-Pacifico, mettendo ko  in 5 rounds,  in rivincita (il match precedente si era concluso con la vittoria di Bika per kot al 10° round…), il giapponese Yoshihiro Araki (15 vittorie e 2 sconfitte). Bika, che è guidato da Jeff Fenech, ha mostrato la sua superiorità sia nella tecnica che nella potenza.

 

Quando chiesero a Jake LaMotta  cosa ne pensasse del fatto che molti anziani pugili avessero  l’Alzheimer , il campione rispose : “ Perché vi preoccupate tanto dell’Alzheimer? In fondo è solo un modo per …dimenticare!”. 

Leggendo qua e la’!

L’anno prossimo, il 25 ottobre per l’esattezza, cadrà il centenario della nascita di Primo Carnera, mitico campionezoom inzoom indi pugilato, il solo italiano diventato re dei massimi nel lontano 1933. L’anniversario sarà ricordato  solennemente sia a Sequals, il paesotto friulano dove nacque e morì, il 29 giugno del 1967, che nel resto della Penisola. Carnera è giustamente amato dagli sportivi, ma è anche una figura familiare agli appassionati di fumetti, [ JOE PALOOKA IN THE SQUARED CIRCLE POSTER ]perché nel 1947 lo sceneggiatore ed editore Tristano Torelli gli dedicò alcune collane di albi a fumetti, che lo vedevano impegnato in avventure che spesso varcavano i confini del ring per proporre i suoi devastanti interventi a suon di pugni contro criminali e malviventi che operavano sia nel mondo della boxe che nella società, americana per lo più. La presenza di Carnera nel mondo dei fumetti è stata però breve, a differenza di quanto è accaduto per altri pugili, questi chiaramente di fantasia, vissuti invece diversi anni. Il contatto fra il mondo delle strisce e quello dello sport è stato molto più durevole e interessante di quanto possa sembrare. Al di là di sporadici episodi (anche disneiani) spesso legati alle Olimpiadi o ai mondiali di calcio, si registra un lungo rapporto tra il fumetto e il pugilato, con personaggi come Joe Palocka, oppure come Big Ben Bolt, realizzato dal 1950 sempre al centro di vicende realistiche ben rese in un incisivo bianconero. In Italia prima di  Carnera ci sono stati Dick Fulmine, ideato dal giornalista sportivo Vincenzo Baggioli e Carlo Cossio  nel 1938, e Furio Almirante, disegnato ancora da Cossio su testi di papà Bonelli dal 1940. Non sono pugili di professione (anche se derivano dalla figura di Carnera) e si trovano quasi sempre immischiati in vicende gialle e nere che risolvono con qualche cazzotto ben assestato. Carnera è tornato a rivivere nei fumetti un paio di anni fa quando Davide Toffolo, originale disegnatore di Pordenone autore di diverse biografie di personaggi del nostro tempo, ha raccontato, in un volumetto edito dalla Biblioteca dell’Immagine di Pordenone, l’avventura americana del famoso campione. Carnera da giovane era emigrato in Francia dove fece l’operaio e poi il fenomeno da circo. Approdò quindi negli States dove divenne il pugile soprannominato “la montagna che cammina” oppure “il gigante buono”. Sconfisse un avversario dopo l’altro e anche le solite losche manovre di quei personaggi che bazzicano ai margini del ring e diventò campione del mondo nel 1933. Lo fu solo per un anno perché nel giugno dell’anno dopo venne sconfitto dall’”orso della California” Max Baer. Tornando ai fumetti, possiamo aggiungere che oltre al pugilato, il mondo delle strisce ha sempre avuto un’attenzione particolare per quello delle corse automobilistiche, con personaggi come Michel Vaillant disegnato dal 1957 dal belga Jean Graton, e con le cronache della Formula 1 e dei suoi campioni, rese efficacemente e realisticamente avvincenti da Paolo Ongaro, cui si devono anche precise storie delle Olimpiadi e della nazionale di

Il Gigante italiano più forte del mondo

Steve Reeves & Primo Carnera do battle  Primo Carnera è stato il più grande pugile italiano del Novecento: parola di Nino Benvenuti, altro grandissimo campione che condivide con Carnera anche una straordinaria grandezza come uomo. Nato il 25 ottobre del 1906, il "gigante dai piedi d'argilla", come venne battezzato a causa della sua triste parabola discendente, Carnera è un (Carnera con Charlie Chaplin) personaggio estremamente importante nella storia dello sport nostrano. E' stato infatti il primo pugile italiano a conquistare il titolo mondiale dei massimi. Se pensiamo che lo sport pugilistico  non fa parte del dna della razza italica, più propensa a giochi di squadra come il calcio o la pallavolo, questo è stato un evento memorabile.

(Carnera ad Hollywood nel 1959 )

 

Alto più di due metri, per 120 chilogrammi, Carnera riuscì a primeggiare in un campo in cui gli americani sono solitamente i padroni incontrastati, ridando fiato e vigore alla magra tradizione pugilistica italiana.

 

La connotazione altamente commovente della storia di Carnera è derivata anche dall'aver intrapreso la tipica scalata al successo dell'emigrante: da Sequals, il paesino a quaranta chilometri da Udine dove nasce e rimane fino a diciotto anni, a quando decide di trasferirsi presso alcuni parenti in Francia, vicino Le Mans. La sua è la scalata di colui che con il Primo Carnerasudore della fronte, i sacrifici e l'immensa fatica si conquista il suo posto al sole e di colui che, se vogliamo, cerca di imporre un'immagine da "duro" quando poi ha dato così ampia prova di un cuore grande (e basti citare la Fondazione Carnera a dimostrazione).

 

L'aspetto buffo della questione è che Carnera, malgrado la stazza gigantesca che lo contraddistingueva fin da piccolo, per sua natura era lontano dal pensiero di dedicarsi alla boxe. Lui si vedeva meglio come falegname ma, vista la sua intimorente mole, non erano pochi quelli che, in un'Italia povera e ansiosa di riscatto, gli consigliavano di intraprendere una carriera sportiva agonistica. Il ruolo fondamentale per la scelta del gigante buono di dedicarsi al ring si deve alle insistenze dello zio che lo ospitava in Francia. Nel suo primo incontro un dilettante locale viene massacrato dal gigantesco italiano. Dato l'inizio fulminante, l'America è dietro l'angolo e sogni di gloria e di ricchezza cominciano a stagliarsi davanti agli occhi dell'ingenuo campione.

 

Le tappe della sua faticosa carriera si aprono con il dramma di Ernie Schaaf, morto dopo il match il 10 febbraio del 1933; seguono la sfida con Uzcudum a Roma (1933) nel momento di massimo trionfo del fascismo, per concludersi con l'exploit della sua vita, il successo per K.O. su Jack Sharkey in sei riprese. Era il 26 giugno 1933 e Carnera diventava campione del mondo dei pesi massimi di pugilato; ed era dal 1914 che un incontro valido per il mondiale dei massimi non si disputava in Europa.

 

 

La propaganda Mussoliniana  lo trasformò in un grande evento di regime, con il Duce in tribuna e Piazza di Siena, il salotto dell'equitazione, trasformata in una grande arena, gremita da settantamila persone molte delle quali affluite fin dal mattino.
All'apice della sua carriera, Carnera, "l'uomo più forte del mondo", presta il volto ammaccato anche a diverse pubblicità: il Punt e mes, gli elettrodomestici Zanussi, la Necchi.

Nonostante la fama, tuttavia, non perde mai la sua disarmante spontaneità.

Si profila all'orizzonte il triste declino. Perde in maniera rovinosa contro Max Baer, nonostante nel 1937 una sconfitta per ko a Budapest contro il rumeno Joseph Zupan venne trasformata dai giornali italiani in brillante vittoria.

Carnera era un mito che non si poteva intaccare, un eroe da lustrare a maggiore gloria dell'Italia. Nella sua storia il gigante buono è stato infatti anche eroe dei fumetti e interprete di una ventina di pellicole cinematografiche tra cui "L'idolo delle donne" (1933) con Myrna Loy, Jack Dempsey e lo stesso Max Baer e "La corona di ferro" (1941), con Gino Cevi, Massimo Girotti, Luisa Ferida, Osvaldo Valenti e Paolo Stoppa.

Nel 1956, il film "Il colosso d'argilla" con Humphrey Bogard, liberamente ispirato alla carriera del Carnera pugile, gettò pesanti ombre di discredito sui suoi incontri, ipotizzando ogni genere di combine dietro le quinte dei suoi match. Un'accusa che Primo Carnera ha sempre respinto fino al giorno della sua morte, avvenuta a Sequals, in Friuli, il 29 giugno del 1967.

E' importante anche smentire il luogo comune che vede Carnera uomo rozzo e dotato di soli muscoli. In realtà questo gigante dal cuore d'oro conosceva la Lirica e, da buon appassionato di poesia, era in grado di recitare a memoria interi versi del prediletto Dante Alighieri.

 

Un nostro caro lettore sensibile alle sofferenze degli animali ci invia questo appello.

Andate sul sito,  www.nonlosapevo.com , e firmate la petizione per fermare il terribile video che vi comparirà!!  aiutiamo gli animali!

 

Concludiamo con una piccola divagazione. Il “number one” federale, nella sua “risposta” ai gesuiti ed  ai  “companeros”, si è detto : “francescano”. Molti, non addentro alle cose della Chiesa, si saranno chiesti: ma che differenza c’è tra “gesuiti” e “francescani”?  Ve lo diciamo noi, ma non vi preoccupate, non vi annoieremo con concetti cervellotici o ardue disquisizioni… che annoiano ed ammorbano pure noi. Ve lo diciamo invece come nel nostro “stile”, con una simpatica storiella. Un gesuita ed un francescano stanno cenando e stanno discutendo sui loro rispettivi “ordini” religiosi. Arrivati al “dolce”, il cameriere porta un vassoio con due pezzi di torta. Un pezzo è bello grosso, mentre l’altro è piuttosto scarso. I due guardano il vassoio ed il gesuita allunga la mano e prende il pezzo piu’ grande. Il francescano assiste e non puo’ far a meno di far notare : “ San Francesco avrebbe preso quello piu’ piccolo…”. Il gesuita con aria di superiorità lo guarda e replica: “ Lo so! …Per questo l’ho lasciato!”.    Baciamolemani a tutti e vi rivolgiamo una domanda: “stavolta, secondo voi,  quanti strunzi… ci siamo guadagnati?”.  

A tutti voi ,

al “ragioniere che non e’ dottore”

un arrivederci da

quelli delle… news


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