CONCLUSA
LA VICENDA BERTOZZI VS CONTI GAVINI
Nei
giorni scorsi la Federazione pugilistica italiana ha diramato un comunicato
ufficiale, con cui riammette Massimo
Bertozzi alla qualifica di sfidante al titolo
E' stata vergata la parola fine sulla vicenda che vedeva
contrapposti Massimo Bertozzi, pugile professionista di Cavriago, e la Boxe
Rossana Conti Cavini di Grosseto; lo scorso gennaio la squadra toscana aveva
ritirato Bertozzi dalla sfida al titolo italiano dei pesi superleggeri, titolo
detenuto da Giuseppe Lauri, senza che Bertozzi fosse informato della decisione.
Sergio Cavallari, di nuovo manager dell'atleta cavriaghese, è riuscito a
rilanciare la sfida e nei giorni scorsi la Federazione Pugilistica Italiana ha
diramato un comunicato ufficiale, con cui riammette Massimo Bertozzi alla
qualifica di sfidante al titolo.
Il contratto tra l'atleta e la squadra grossetana scadeva alla fine
di gennaio e la volontà di Bertozzi di non firmare nuovamente con la Boxe
Rossana Conti Cavini deve aver fatto prendere ai titolari del team maremmano la
decisione di ritirare dalla sfida il «proprio» pugile. Ma ora le cose sembrano
essere tornate a posto, con Bertozzi che combatterà per la Boxe Promotion 1999
di Sergio Cavallari, difendendo i colori del team Artoni Trasporti. «Sono
ovviamente contento spiega Bertozzi
in quanto io, come altre persone ammalate di boxe, amo questa disciplina;
ora ho la possibilità di difendere sul ring il mio valore.
Se poi a vincere sarà il mio avversario, onore al vincitore; ma io
voglio dimostrare di essere pronto a tenere il ring, al contrario di quello che
ha sostenuto la Rossana Conti Cavini». Soddisfatto anche l'artefice del
rilancio della sfida, Sergio Cavallari. «Bertozzi lo conosco bene, da quando
aveva 16 anni; ho dovuto cederlo alla Rossana Conti Cavini per motivi
regolamentari, ma quando sono stato pronto a riprenderlo con me, da Grosseto è
arrivato il diniego. Ora Bertozzi si inserisce in una squadra ben avviata
composta da 18 professionisti».
La linea «difensiva» avanzata da
Cavallari ha convinto la federazione. «E di questo sono contento; mi hanno
ascoltato e capito che volevo difendere lo spirito sportivo di Bertozzi. Lui lo
merita, per l'amore che ha per la boxe; nel giro di 3 mesi organizzeremo la
sfida su un ring reggiano e Massimopotrà dimostrare il suo valore». Cavallari
era rimasto lontano dalle polemiche con la Rossana Conti Cavini. «Certo, e
volutamente. A me interessava lavorare per dare soddisfazione a Massimo ed
esserci riuscito mi fa felice».
Claudia,
ragazza da un milione di dollari. Con lieto fine
Vediamo chi
c’e’ dietro simoma Galassi
La Appolloni, 17 anni, è il futuro della
boxe femminile:
«Sogno
un oro all’Olimpiade»
«Clint Eastwood all’angolo? Meglio papà e il mio maestro».
Schiva la provocazione e risponde con due diretti, la sedicenne Claudia
Appolloni. Spontanea e precisa anche quando scende dal ring, dove si trova come
un pesce in un acquario. Non invidia Hilary Swank, la protagonista di «Million
dollar baby» - il film americano sulla boxe femminile con Eastwood nella parte
di un vecchio allenatore - questa Billy Elliot in rosa che, a differenza del
bambino inglese che preferiva le piroette ai cazzotti, non ha dovuto nascondere
i guantoni nella sacca della danza, sport prediletto delle coetanee che sognano
la ribalta televisiva di Maria De Filippi. Claudio
Appolloni, romano ( E
ROMANISTA n.d.r. ), trapiantato da cinque
anni nella quiete di
Santa
Maria degli Angeli, a due passi da Assisi, è stato infatti boxeur in gioventù.
Ma, quando ha visto che il secondo matrimonio gli aveva regalato un’altra
bambina, ha pensato di mettere i guantoni definitivamente in naftalina. Ma nella
vita mai dire mai. Dopo il tuffo obbligatorio in piscina, c’è stata, infatti,
l’esperienza pallavolistica. «Ma io sono individualista e amo fare tutto da
me», confessa lei con la cadenza umbra adottiva cha ha cancellato ormai il
natio accento romano. E così il 10 aprile 2002 Claudia, poco più che una
bambina, varca l’ingresso della Polisportiva valle Umbria Nord. Seguendo il
papà. O meglio seguendo Michele Delli Paoli, amico di famiglia e peso leggero
allenato dallo staff tecnico con cui il padre collabora.
Il maestro Gerardo Falcinelli, 55 anni, buona parte dei quali spesi
tra sacchi e guantoni, non scioglie subito la sua dura scorza. «All’inizio -
ricorda - non gli avevo dato peso. I ragazzini vogliono provare le cose, poi,
dopo una settimana, lasciano perdere». E invece, Claudia, nonostante sia
l’unica fanciulla e torni spesso a casa la sera con gli occhi neri, ci dà
dentro. Giorno dopo giorno. «Possiede una determinazione e un’applicazione
che non si trovano in tanti uomini». Un anno dopo la Appolloni, più giovane
pugile italiana della storia, vince, da cadetta, il titolo juniores. E, rivela
papà Claudio, uno più da bastone che da carota, «aveva gli occhi lucidi».
«Se me l’avessero detto dieci anni prima - mormora l’allenatore
- non ci avrei creduto. E oggi? Se arrivasse l’ufficializzazione della boxe
femminile ai giochi di Pechino 2008, mi dedicherei a Claudia mattina e sera. Può
andare a vincere una medaglia. Ha una boxe molto tecnica».
Un difetto se lo rimprovera da sola: «Tengo
troppo le mani basse: me lo dice sempre anche Simona!». Che di cognome fa
Galassi ed è la campionessa del mondo dei dilettanti. Nel ritiro della
nazionale femminile è prodiga per quella ragazzina-mascotte che la considera un
mito sportivo. L’altro si chiama Francesco Totti. «Una volta - confida - sono
andata a conoscerlo al ritiro della Roma, ma mi vergognavo un po’». Sul ring,
tutta un’altra musica. È sicura, glaciale, anche «un po’ irridente verso
le avversarie», più grandi di lei. Nel 2004 ha bissato il titolo juniores
nella categoria 52 kg. E stanno chiedendo una deroga per farla partecipare ai
campionati assoluti del prossimo giugno anche se compirà 17 anni, l’età
richiesta, solo a luglio. perché - nelle
categorie giovanili non ha più avversarie. Comunque sia, mamma Simonetta
guarderà come al solito una ripresa poi scapperà in un corridoio. Forse sarà
meglio allora che la signora Appolloni non veda «Million dollar baby», in
uscita in Italia il 18 febbraio. Claudia si dichiara curiosa di vederlo. Niente
e nessuno le farà cambiare idea sul pugilato. «La boxe - dice - è una sfida
leale tra due avversari che si rispettano e alla fine si abbracciano. Quando
sono sul ring mi sale l’adrenalina perché so che ci sono io e basta. Il
maestro urla i consigli, ma dipende tutto da me. Vincere o perdere. E io sogno
Olimpiade e Mondiale». Probabilmente ce la farà. Perché, alle volte, i veri
«happy end» sono nella vita. E non al cinema. .
Ad Ajaccio
si è svolto il campionato dell’Unione Europea dei pesi mosca. Ha vinto e
convinto
Bernard Inom, che da dilettante fu vicecampione del mondo. Il 31enne Inom
che combatte molto raramente (ha un record di 11 matches tutti vinti…) , ha
sconfitto Alain Bonnel (10+ e 7-), per kot al 3° round.
Nei pesi medi il marsigliese Denis Saioni
(29 anni, 20+ e 1-), ha battuto l’ostico ed alto (1,83) rumeno Mugurel
Sebe ai punti in 6 rounds. Sebe recentemente ha impattato con Gianmario
Grassellini.
Nella
foto Bernard Inom
A
Broadbeach in Australia, Anthony Mundine
ha battuto per ko al 4° round il panamense Darmel
Castillo.
Mundine
ha mostrato un’insolita potenza, che probabilmente è stata ingigantità dalle
carenze dell’avversario che ha perso ben 6 degli ultimi 7 matches disputati.
Per il 29enne Mundine 23 vittorie e due sole sconfitte.
Nei pesi welters, il somalo Khalid Ahmed ha battuto Fabrice Hona ai punti
in 6 rounds. Ahmed ha 25 anni ed un record di 3 vittorie ed un pari.
Nei pesi medi, il turco Ercument Aslan, che si è stabilito in Australia
dopo le Olimpiadi del 2000, ha conseguito il 7° successo battendo Paolo
Sithsopha per ko al 3° round. Aslan che è stato bronzo ai mondiali, ha nel
record una sola sconfitta per ferita. Infine nei pesi superpiuma Mohamed Elomar
ha battuto Chris Saluday ai punti in 4 rounds, dopo averlo messo due volte al
tappeto nel primo e secondo round.
Ad
Hollywood in Florida, il promettente superwelter Ed Paredes, 19 anni, ha
conseguito il 2° successo da prof, battendo ai punti in 4 rounds Robert
Irrizarry.
Ad Atlanta, seconda uscita per i fratelli Dirrell che hanno travolto
i rispettivi avversari. Il bronzo olimpico Andrè, da mediomassimo, ha battuto
Walter Coles per ko al 1° round, mentre il supermedio Anthony ha battuto
Dewayne Warrens per ko al 2° round, non prima di averlo atterrato per ben due
volte nel 1° e 2° round.
A San Josè
l’ex campione mondiale dei mediomassimi
Montell
Griffin , nella foto, (il primo ad aver battuto,
anche se per squalifica, Roy Jones), ha battuto ai punti in 10 rounds Sam
Reese. Griffin che ha dato vita ad
un match molto scorbutico e farraginoso era reduce dalla sconfitta subita per
mano di Rico Hoye.
A Montreal in Canadà, debutto per il peso medio di origine haitiana Jean Pascal, ( nella
foto ) reduce da Atene. Pascal, che
ha
22
anni, ha battuto per kot al 2° round Justin Hahn, infliggendogli 2 atterramenti
nel primo ed uno nel secondo round. Nei pesi superwelters, il 26 enne Stephane
Desormiers, ha battuto Jeremy Stiers, ottenendo i 9° successo consecutivo.
A Jacksonville, il supermedio Librado Andrade, ha battuto per kot al
3° round Nicolas Cervera. Librado ha 26 anni ed ha vinto tutti i 22 matches
disputati fin ora.
A Chicago, l’ex challenger al titolo mondiale dei pesi massimi
Vaughan Bean , ha battuto Ken Murphy ai punti in 6 rounds. Il match era per Bean
(30 anni), un test di verifica dopo le ultime sconfitte subite. Adesso il
record di Bean è di 45 vittorie e 5 sconfitte.
A
dimostrazione che quando si assortisce bene un match, non c’è bisogno di
titoli in palio, si è disputato un
superbo match tra i superleggeri Kendall Holt e David Diaz. Ha vinto Holt, che
dopo aver stoppato l’attacco iniziale di Diaz, mettendolo anche al
tappeto, nel finale ha reagito ad un atterramento a sua volta subito
nella 7^ ripresa, vincendo di netto il confronto per kot all’8° round. Holt
ha vinto il 18° match contro una sola sconfitta, mentre Diaz che era imbattuto
in 26 matches ha subito la prima sconfitta. In un
altro match, il 22enne Oscar Diaz, peso welter, ha battuto ai punti in 10
rounds Al Gonzales. Per Diaz 19
vittorie ed una sconfitta. Infine il peso medio Jean La Houillier, ha battuto a
maggioranzaDaniel Neal ai punti in 6 rounds. La Houillier, che è diretto
dall’italo americano Bobby Russo, ha 26 anni e 15 matches tutti vinti.
A Devon in Inghilterra, il peso medio 30enne Scott Dann, nella
foto, ha battuto per ko al 3° round l’imbattuto Alan Jones (28 anni). Dann
con questa clamorosa vittoria ha
colto il 21° successo (15 prima del limite), contro due sconfitte. Per Jones, 9
vittorie, un pari e…una sconfitta.
In
Thailandia a Nonthabury, riunione con due ex campioni mondiali WBC.
Nei pesi leggeri Sirimongkol Singwancha ha battuto Donny Suratin ai punti
in 6 rounds, mentre nei minimosca, l’ex campione mondiale dei paglia Wander
Singwancha ha battuto Alwy Albabsy ai punti in 6 rounds.
A Tokyo, per l’organizzazione Teiken, il superpiuma venezuelano
Jorge “Bimbo de Oro” Linares, ha battuto per ko al 1° round Melvin Ayutod.
Linares ha solo 19 anni ed un record di 13 matches tutti vinti. Sono in molti a
ritenerlo una futura “stella”.
A
proposito dell’organizzazione Teiken, sembra che in collaborazione con i
fratelli Acaries, organizzerà il primo campionato del mondo in Cina a Shangay, tra
l’iraniano francese Mahyar Monshipur ed il giapponese di Okinawa
Shigeru Nakazato, valido per il titolo WBA dei pesi supergallo. Nakazato
nel 2003, tentò l’avventura mondiale sulla “sponda” WBC, ma fu battuto
dal terribile messicano Oscar Larjos.
A St.
Louis, grande riunione di
pugilato con l’eliminatoria WBC ed IBF tra i pesi massimi Monte Barrett (
nella foto grande ) ed Owen Beck (
nella foto piccola ). Da acuti
osservatori e
lettori
di records, vi avevamo detto che il ruolino di Beck, imbattuto , non ci
convinceva per i nomi poco consistenti che aveva affrontato. Puntualmente nel
primo test serio, ha subito un’autentica lezione da Barrett, che l’ha
atterrato nel 2° round e due volte nel 9° prima di essere fermato
dall’arbitro. Barrett è alto 1,91 ed ha un record di 31 vittorie e 3
sconfitte. Nei pesi superleggeri, rivincita di Zab Judah nei confronti di Cory
Spinks, un pugile che non ci ha mai entusiasmato. Judah , ha chiuso un match che
lo ha visto nettamente vincitore, nel
9°
round, dopo aver inflitto anche un atterramento. Per Zab Judah 33 vittorie e due
sconfitte. Per Spinks si è trattato della 34^ vittoria contro 3 sconfitte.
Nei pesi medi Rob Dula, imbattuto, è incappato nel classico infortunio,
subendo un ko per mano di Eric Mitchell.
Per Dula 15 vittorie un pari ed una sconfitta.Nei pesi massimi ritorno del
gigantesco (2,04) peso massimo
bianco Tye Fields, che ha ottenuto il 32° successo (30 prima del limite),
contro una sola sconfitta, battendo per kot nel 2° round, dopo avergli inflitto
un atterramento nel primo e due nel secondo tempo, Ray Lunsford. Nei pesi
welters, il giovanissimo (17 anni) e promettente Devon Alexander, ha battuto ai
punti in 6 rounds David Castaneda ed ottenendo il 3° successo da prof. Nei
mediomassimi, il forte Marcus Johnson (finalista ai TRIALS), ha battuto Mark
Long per kot al 1° round, dopo averlo messo ben 5 volte al tappeto.
A Penrith in Australia,
Hussein Hussein,nella foto , peso mosca di quotazione mondiale diretto da Jeff
Fenech, ha battuto per kot al 3° round il filippino
Federico
Catubay. Hussein che ha 29 anni ed ha perso un solo match ma ne ha vinti 27,
aspira ad un nuovo match mondiale. Jeff
Fenech, nella sua “scuderia” ha già un campione mondiale dei mosca. Si
tratta dell’armeno Vic Darchinian, che detiene il titolo WBO. In un altro
match, tra pesi massimi, il nigeriano residente Roger Izonritei ha messo ko al 2°
round King Kava. Izonritei è altissimo 1,96. Infine nei pesi superwelters,
l’olimpionico Daniel Geale ha colto il 4° successo da prof, battendo per kot
al 3° round Sean Connell.
A
Southampton, ritorno sul
ring per Colin Kenna, peso massimo irlandese che dopo nove mesi è tornato sul
ring battendo O’Neil Murray per kot al 3° tempo. Kenna che ha 28 anni ed un
record di 12 vittorie, 2 sconfitte ed un pari, ha combattuto contro un terribile
avversario : il cancro.
A Cordoba,
davanti al suo pubblico, il superwelter Guillermo Saputo, olimpionico di Atlanta
e Sydney, ha ottenuto la 14^ vittoria, battendo ai punti in 10 rounds il
coriaceo e duro Ruben Dario Oliva.
A
Lemoore negli USA, il
campione supergallo della WBC Oscar Larios, ( nella foto ) ha conservato il
titolo, battendo ai punti in 12 rounds, in un match che
probabilmente
diventerà il match dell’anno, l’irlandese Wayne Mc Cullough. Larios (28
anni), ha un record di 55 vittorie , 3 sconfitte
ed un pari ed è imbattuto dal 2001. Il messicano di Guadalajara, ha
vinto nettamente, battendo un avversario che ha cercato di contrastarlo in ogni
momento, ma senza mettere in pericolo la vittoria che è stata sempre nella mani
di Larios. Nei pesi massimi, l’ex campione americano dei dilettanti, Malcom
Tann, ha battuto per kot al 2° round Innocent Otukuwu. Tann ha vinto finora 14
match, perdendone solo uno per decisione controversa contro l’ostico
collaudatore Willie Chapman. Infine secondo match per il campione olimpico Andre
Ward , che da supermedio ha battuto l’imbattuto Kenny Kost (8+) ai punti in 6
rounds, ottenendo il 2° successo da prof. A parte un gancio sinistro sul finire
del 2° round, il match è stato un monologo di Ward che colpiva a suo
piacimento Kost che continuava a scuotere la testa volendo significare in questo
modo che i colpi di Ward non gli facevano male.
Ward alto 1,83 ha 20 anni.
Il
Quebec francese , regione
del Canadà, è piuttosto accogliente con chi parla l’idioma di Napoleone
ed
è per questo che molti pugili di provenienza haitiana trovano lavoro e spazi
nelle serate pugilistiche di Montreal. Una delle “vedette” attuali è il
superwelter Joachim Alcine (28 anni e 22 vittorie), che ha battuto Carlos
Bojorquez per kot al 7° round. Uno che potrebbe diventare ben presto
“vedette” è Jean Pascal, che dopo Atene (dove ha gareggiato per il Canadà),
è passato professionista ed ha colto il suo secondo successo battendo per ko al
1° round Jesse Londo. Nella stessa
serata di Montreal, hanno combattuto e vinto
Sebastien Demers e David
Cadieux, che non sono di origine haitiana, ma che sicuramente discendono da
antenati transalpini. Demers che è un 25enne superwelter alto 1,83 , ha vinto
il 6° match battendo Anthony Ivory ai punti in 6 rounds, mentre il peso massimo
Cadieux, ha colto il 9° successo da prof (ha
una sola sconfitta contro il rumeno Claudiu Rasco…), battendo William Cook per
kot al 1° round.
Serata
di revival a Washington per
l’ex campione mondiale dei pesi massimi Oliver
Mc Call, che ha battuto Marion Wilson per squalifica alla 5^ ripresa.
A Berlino,
tre campionati internazionali (due WBA ed uno WBC),
hanno visto all’opera pugili non tedeschi, che
hanno conquistato tifosi e
consensi
tra le folle teutoniche. Nei pesi massimi, il mostruosamente gigantesco Nicolay
Valuev, recente vincitore di Paolo Vidoz, ha battuto lo svedese di colore Attila
Levin (bronzo europeo nel 96), che per qualche tempo è stato alla corte di
Angelo Dunde. Valuev che ha colto il 40° successo (30 prima del limite ) su
altrettanti matches (ha anche un no contest…), ha chiuso il match con i suoi
possenti colpi al 3° round, mostrando di aver compiuto buoni progressi tecnici.
Dopo aver atterrato il rivale una prima volta nel 3° round, ha costretto
l’arbitro a fermare il match subito dopo.
Sempre nei pesi massimi, con il supporto di un migliaio di emigranti
turchi, Sinan Samil Sam ha battuto ai punti in 12 rounds (tra i giudici
l’italiano Massimo Barrovecchio…), l’ex olimpionico americano di Atlanta ,
Lawrence Clay Bey. La vittoria è stata netta ma sudata e nell’ultimo round i
due pugili hanno dato vita ad uno scambio che ha visto tutto il pubblico
in piedi. Nei pesi medi, il forte e duro
colpitore
armeno Arthur Abraham, ha colto il 15° successo , ma è finito per la prima
volta ai punti, contro il duro e tenace canadese di origine giamaicana Ian
Gardner. Abraham, ha tardato a prendere le misure all’aversario che ha
iniziato bene, ma poi ha preso saldamente in mano le redini del match, mettendo
al tappeto il rivale nel 7° e 9° round. Gardner ha subito la seconda sconfitta
in carriera con 18 vittorie. Per finire, l’ukraino Vitaly Tsypko, supermedio
alto 1,90 ha messo ko al 2° round Mukadi Manda. Tsypko ha 28 anni ed un record
di 15 matches tutti vinti piu’, un match con verdetto di no contest con il
promettente americano Jeff Lacy (ex olimpionico di Sydney). Infine, 7° sigillo
vittorioso per il 19enne superwelter Zarubek Baysangurov, un russo vicecampione
mondiale juniores e campione europeo juniores, che ha deciso di passare
professionista per i “contrasti” tra il padre e la federazione russa.
Baysangurov ha battuto per kot al 4° round (getto della spugna), il
turco-tedesco Adnan Ozcoban. Quando non c’è la “protezione”, i turchi
perdono (ma non alludiamo alla …conchiglia).
Nella foto in alto lo svedese di colore Attila Levin in basso
l’armeno-tedesco Arthur Abraham
A San Diego,
davanti ad una folla di circa 3400 spettatori, il figlio di Julio Cesar Chavez ,
ha colto il 16° successo da professionista (ha solo 18 anni), battendo Leroy
Newton per kot al 1° round dopo avergli inflitto 2 atterramenti. Junior
(che si pronuncia “junior” e non “giunior”, perché è latino e
non inglese…) , è leggermente piu’ alto del padre (ma molto piu’ magro
…) e milita nei superleggeri.
Grande
serata pugilistica alla magnifica “Manchester Arena”. Purtroppo l’idolo di
casa, il picchiatore Michael Gomez, ha perso il match ed il
titolo
WBU dei superpiuma, in un match che
lo vedeva opposto all’ottimo argentino Javier Osvaldo Alvarez, che dopo aver
subito il buon avvio del britannico nei primi due rounds, ha poi preso in mano
il match infliggendo un atterramento a Gomez nel sesto round e costringendo
l’arbitro a chiudere il combattimento. Gomez che ambiva ad affrontare Scott
Harrison, dovrà rivedere i suoi piani. Nei pesi piuma, successo inglese con
Stephen Foster (24 anni e 18+) che
ha battuto il colombiano Livinson Ruiz per ko al 10° round in un altro
match in cui era in palio il titolo WBU. Match senza storia per Foster.
Nei pesi welters, l’imbattuto (25+) Michael Jennings, 27 anni, ha messo ko in
3 rounds il rumeno Vasile Dragomir. Nei mediomassimi, l’inglese Tony Quigley,
che un paio di anni or sono vinse il six nations di Piazza Navona, ha messo ko
al 1° round Shpetin Hoti, ottenendo il 4° successo da prof. Quigley ha 20
anni. Nei supermedi il promettente Matthew Hall ha battuto il
napoletano-francese Sylvester Marianini per kot sl 1° round, ottenendo la 12^
vittoria da prof. Nei pesi medi ancora una giovane “promessa “, con Paul
Smith (14+) che batte Rob Burton per ko sempre… al 1° round. Infine successo
del superpiuma Andy Morris (10+) che ha battuto Buster Dennis (Uganda) ai punti
in 6 rounds.
Nella foto
Michael Gomez
A Secunda in Sudafrica , il superleggero Samuel Malinga, che vanta
tra le sue vittime l’inglese Colin Lynes, campione mondiale IBO, si è preso
la rivincita nei confronti di Lawrence Ngobeni , battendolo ai punti in 12
rounds per il titolo nazionale dei
pesi leggeri. Il precedente match suscitò vivaci polemiche.
A
San Pietroburgo, città che evoca romanzi e romanzieri da mito e che ora è meta
di turismo sexy e affari non proprio limpidi, per allietare le
serate dei “nuovi ricchi”, si
è allestita una riunione pugilistica che ha visto all’opera alcune “seconde
scelte” professionistiche russe. Nei pesi welters, il picchiatore zairese
Jackson Osei Bonsu , ha
sorprendentemente
messo ko al 5° round Mikhail Krivolapov al 5° round. Bonsu ha 23 anni ed un
record di 18 vittorie (16 prima del limite) ed una sola sconfitta. Nei pesi
massimi, Denis Bakhtov, ha battuto lo svizzero albanese Nuri Seferi ai punti in
10 rounds. Nei pesi welters, un avversario storico di Alessandro Duran e recente
impattatore (ma aveva vinto…)
dell’imbattuto svizzero-algerino Riad Menasria, Maxim Nesterenko, ha battuto
ai punti in 10 rounds l’argentino Walter Fabian Saporiti.
Nesterenko ha 32 anni (44+,
7-e 2=).
NELLA FOTO
W.F. SAPORITI
Ad Uncasville, Eric Harding detto “magic 2000”, peso
mediomassimo, conta di essere entrato nel grande giro, dopo il vittorioso titolo
USBA
vinto
contro il veterano David Telesco. Il match è stato un
continuo scambio di jabs sinistri, con Harding (32 anni), che ha avuto
sempre la meglio. Alla fine vittoria ai punti in 12 rounds. Nei supermedi, il
forte Randy Griffin, ha battuto Levan Easley per decisione tecnica all’8°
round. Easley si è ferito nell’ottavo round e la decisione è andata a
Griffin, che in quel momento si trovava in vantaggio ai punti. Griffin (28
anni), detto il “gentiluomo”, ha un record di 21 vittorie ed una sola
sconfitta. Infine nei mediomassimi, il brasiliano-armeno Archek TerMeliksetian,
ha messo ko al 1° round Anthony Bowman dopo
essere stato atterrato poco prima.
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A
Debrecen in Ungheria,
si è svolto il tradizionale torneo a cui ha partecipato una rappresentativa
italiana
composta da 5 atleti. Soddisfazione nel clan azzurro per le medaglie d’oro di Vincenzo Picardi e di Roberto Cammarelle
e per le buone prove degli altri azzurri particolarmente
di Carmine Cirillo.
Nei pesi mosca Vincenzo Picardi
ha dimostrato di aver ormai acquisito una dimensione internazionale. Battuto
l’ungherese David Oltvaniy ed il russo Magerramov Rafik ( argento
agli europei juniores di Varsavia ), in finale si è trovato di fronte l’esperto moldavo Vieceslav
Gojan ( vicecampione
europeo a Perm ) e lo ha letteralmente travolto con un significativo 27 a 6.
Nei
pesi gallo Francesco Pizzo ha pagato lo scotto dell’emozione, sbagliando l’impostazione tattica del match e
facendosi superare per un sol colpo dal polacco Krizstof Rogowsky. In questa
categoria ha vinto il veterano ungherese Zsolt Bedak.
Note positive dal rientrante Carmine Cirillo,
che dopo
aver battuto con tecnica e tempismo nei colpi, l’ungherese Robert Maczik , poi
di seguito il ceco Martin Halasz ed
ancora un ungherese Jozsef Gerebecz
(gli ungheresi svolgevano una sorta di “selezione” nazionale)
si arrendeva in finale al forte ed esperto Gyula Kate (bronzo agli ultimi
europei) , finendo molto più vicino nel punteggio di quanto dica il troppo
reverente e casalingo score di 33 a 7.
Nei pesi medi mezza
delusione per Ndiaye Mohammed Ali, che dopo aver battuto il modesto ungherese
Gergali Nyari , in un match dove ha sempre ostinatamente cercato il colpo duro,
ha commesso l’errore di ripetere il tema tattico con un altro ungherese Anders
Nagy, che ha saputo sfruttare la propia velocità nei colpi, vincendo bene il
confronto ed il torneo, battendo in finale il turco Muzaferr.
Nei pesi massimi, Roberto Cammarelle,
che partecipa a questi tornei per trovare avversari e vincere medaglie, ha
centrato solo il secondo obiettivo, perché dopo una “passeggiata” contro
Zoltan Szabo finita 20 a 0, ha visto “sparire” il magiaro Csaba Kurtucz, che
ha dato forfait all’ultimo minuto.
Per
le altre categorie, nei
minimosca ha
vinto il polacco Lukasz Maszczik che ha battuto l’ungherese Gabor Tudos .
Nei piuma ha vinto il turco Ali Bogaricu (bronzo europei
juniores di Varsavia nei pesi gallo) sul russo Arthur Ganaev (campione europeo
juniores a Varsavia). Nei leggeri ancora un turco con Aydun Selchuk (bronzo agli europei di Perm,
argento a Pola e campione europeo juniores 2001 a Sarajevo) che ha battuto il
magiaro Tibor Dudas (bronzo agli euro juniores di Sarajevo). Nei welters,
vince il forte rumeno Gheorge Ionut (bronzo ai mondiali juniores 2002), che
batte il turco Bulent Ulusoy ( questo giovanotto, campione europeo a Tampere,
ogni tanto perde e secondo noi, non deve essere molto simpatico
all’ottomano…capita.).
Nei
mediomassimi,
Istvan Szucs (bronzo agli europei di Perm) ,ha battuto per forfait il ceko
Thomas Adamek (bronzo agli europei del 98).
Nei
massimi, il
russo Rakhim Chakhiev (campione europeo juniores negli 81kg a Sarajevo) ha
costretto all’abbandono al 3° round l’ungherese Jozsef Darmos.
L’Egitto dopo
l’ottimo”successo” olimpico ha riconfermato
il suo presidente, si tratta Prof.Dr.Osman Ismail
Presidente mondiale degli arbitri.
Non
gli mandiamo i nostri auguri.
Di contro li mandiamo ai nostri amici francesi i quali hanno
riconfermato alla guida della Federazione francese
Monsieur
Humbert Frugoni.
Furgoni commentando il lavoro svolto lo scorso anno, ha avuto parole di
grande stima per il responsabile delle squadre nazionali Francesi , il suo amico
fraterno Dominique Nato.
Ad entrambi,
con simpatia, gli auguri di
Boxemaccheroni.
Di Monsieur Furgoni
abbiamo trovato una foto, del nostro amico Dominique Nato no!.
Vi
abbiamo messo quella della sua fidanzata... sperando che l’invidia non vi
......!.
Ciao
a tutti
P.S.
Anche la Siria riconferma il vecchio Presidente, si tratta di Mr Kamel Shbib ma…
di loro nun ce ne po’ frega de meno…
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