SPOGLIATOI E DOCCE DELLA BOXE SPOLETO
FANNO POSTO ALLE LAVATRICI DELLO SPOLETO CALCIO!!!
La
vicenda riguarda la storica palestra di Gianni Burli,
la Soc.
Boxe Spoleto non
dispone più di un locale per far allenare i propri ragazzi. Il
fatto che praticamente si stia chiudendo un pezzo di storia pugilistica della
città sembra assolutamente come una cosa normale.
A
causa della espropriazione forzata a cui sono stati sottoposti e che ha fatto si
che venisse tolta la palestra, una
moltitudine di ragazzi si trovano senza più quel luogo che per tutti è stato
un punto di riferimento.Ma
evidentemente questo aspetto non interessa a nessuno, tant'è che se continua
così, saranno costretti a non
rinnovare il tesseramento per l'anno prossimo.
Come nel nostro sport accade, l'allenatore non è solo il tecnico, ma riveste
una molteplicità di ruoli che vanno dall'essere a volte il fratello maggiore, a
volte il confidente, a volte l'amico fidato, altre colui a cui chiedere quello
che non si può chiedere ai genitori e mille altri ruoli. Allora le telefonate
che gli fanno i pugili e tutti gli aspiranti tali che numerosi frequentano la
palestra di pugilato, chiedendogli quando potranno tornare a fare allenamento,
non possono altro che trovare risposte negative, a volte speranzose altre piene
di amarezza
G. Burli con B. Gini La speranza è che il buon senso faccia arrivare ad una
soluzione del problema. Immaginare lo
spogliatoio e le docce trasformate in magazzino e sala per alloggiare le
lavatrici che servono per rendere linde e pinte le mute dei giocatori dello
Spoleto Calcio certo ha dell’assurdo!! Privare dello spazio vitale una Soc. Sportiva per rendere più
agevole e lussuosa l’immagine di un’altra credo che non abbia precedenti!
Non abbiamo alcun
timore nell’affermare che nessuna disciplina sportiva spoletina ha
portato allori più del pugilato. Ma evidentemente questo non conta, non serve.
Una
speciale giuria formata dal nostro direttore e da Gennarino, ha assegnato i
premi Giggetto, che per quest’anno vanno a Stefano Zoff
(professionisti), Roberto Cammarelle (dilettanti), Simona Galassi (donne).
Il
premio consiste in una donazione di 150 euro (a nome degli atleti), per la
costruzione della “Casa di accoglienza per ragazze madri”, patrocinata dalla
parrocchia di San Frumenzio (via Prati Fiscali) a Roma.
Boxemaccheroni non consegna premi “decorativi”, ma di solidale e
speriamo utile sostanza.
E’
passato un altro anno! Sembra tutto immutato ,con le delusioni sempre davanti
agli occhi e le soddisfazioni quasi
sempre sepolte e dimenticate. Il doping, i verdetti scandalosi, anche quest’anno
non ci siamo fatti mancare… nulla, ma speriamo sempre nel futuro, perché chi
non ha speranze non ha sogni e chi non ha sogni non realizza mai niente. La
crisi economica in atto, viene negata solo dai politici (che lo fanno in “buona
fede”, perché “poverini” vivono nel loro
mondo fatto di …“corsie preferenziali”), ha penalizzato severamente
l’attività sportiva. Non si trova uno sponsor manco a pagarlo! Che bella
prospettiva, ma come diceva …Freddy Mercury : “lo spettacolo deve
continuare!”. I tempi per le persone competenti, non sono mai stati belli, ma
almeno una volta non si poteva prescindere
! Adesso la competenza “infastidisce”. Un tempo si diceva che chi sa remare
trova sempre un posto in barca, oggi evidentemente affascina di più la deriva.
Ma non siate tristi, perché nessuno può farci sentire tristi se non
glielo consentiamo.
Buon
anno a tutti…!
Il massimo leggero di Filadelfia Steve
Cunningham è sicuramente sconsigliabile come
sparring partner e come avversario. L’ex campione del mondo Riddick
Bowe, stava sostenendo delle riprese di guanti con Cunningham, allorquando si è
slogato una spalla che l’ha costretto a dare
forfait alla vigilia di un IL TRAINER DI STEVE
CUNNINGHAM
match
che poi l’ha visto sostituito da Clifford Etienne. Cunningham che ha un record
di 16 matches tutti vinti (ha battuto anche il sudafricano Sebastian Rothman),era
stato,qualche mese fa,allontanato dal campo di allenamento di Jean Marc Mormeck,
perché affondava troppo i colpi. Contattato per affrontare Wayne Braithwhite ,
il match è saltato perché il
campione l’ha visto in azione….Ricordatevi questo nome, Steve Cunningham.
La consueta serata “Universum” trasmessa da Eurosport il
martedì, si è svolta in Austria e precisamente a Solden (nome indicativo…),
cittadina a duemila metri nelle Alpi. Un pubblico
di 1000 persone,tra sciatori e alpinisti ha assistito alla manifestazione che ha
visto l’esordio per la Universum del sudafricano Corey Sanders, ex vittorioso
avversario di Vladimir Klitschko. Sanders che combatteva per la prima volta dopo
la sconfitta subita contro l’altro Klitschko, il campione del mondo Vitali, ha
battuto il russo Alerei Varanin, mattendolo
per ben 4 volte al tappeto nei primi due rounds, prima che l’arbitro
interrompesse il match. Con questa vittoria, Sanders ha collezionato 40 vittorie
(30 prima del limite) , contro 3 sole sconfitte.
In
un altro match, l’ukraino
Taras Bidenko, ( nella foto ) ha battuto il rumeno Konstantin Onofrei, per
kot al 7° round. Nei supermedi, l’ungherese Karoly Balzsay, ha battuto
ai punti in 6 rounds Ronnie Daniels. Sempre nella stessa categoria, Lukas
Wilaschek ha battuto Dariusz Guzek
per kot al 3° round. Nei
mediomassimi, l’azerbagiano residente in Austria Gerry Ahmedov ha battuto per
kot al 5° round Radek Seman. Nei superwelters, il tedesco Sebastian Zbik, ha
battuto per kot al 3° round il turco Cent Uluk, mentre nei superleggeri il
francese Willy Blain, ha battuto ai punti in 4 rounds Piotr Niesporek. Nei pesi
massimi, il “Tyson” bianco, Ruslan Chagaev, ha battuto per kot al 2° round
Tommy Connelly, mentre il giovanissimo russo peso massimo, Denis Boytsov,
campione europeo cadetti, ha battuto Oleg Tsukanov per kot al 2° round.
Ad
Huddersfield in Inghilterra, il peso supermosca Damaen Kelly, ha conquistato il titolo
IBO, battendo il connazionale Jason Booth ai punti in 12 rounds. Nella
stessa serata il peso gallo Dale Ronbinson, ha battuto l’africano residente in
Spagna Lahcene Zammauri per kot all’8° round.
A Marsala, Sven Paris,
nei pesi welters, ha conquistato la corona internazionale WBA, battendo lo
stagionato argentino Walter Fabian
Saporiti. Nei superleggeri il romano Giorgio Marinallei ha battuto ai punti in 8
rounds il rumeno Marian Laondraliu. Ancora pesi welter, con il mezzo passo falso
di Gianmario Grasselini, che ha pareggiato con il mestierante rumeno Mugurel
Sebe in 8 rounds. Nei pesi gallo, Michelangelo Chirco, al rientro,
ha battuto Kemat Plavci ai punti in 6 rounds.
A Penrith in Australia,
il supermedio Sam Soliman, continua a mietere
vittime. Questa volta a finire sotto
le mazzate di Soliman è stato l’argentino Josè Alberto Clavero per ko al 7°
round. Soliman che ha 31 anni, dal 2001 (verdetto controverso con Anthony
Mundine), non perde un match. Nei pesi medi, il forte Daniel Dawson, ha vinto il
suo 18° match, battendo Josh Clenshaw ai punti in 10 rounds. Nei superleggeri,
il tunisino
rimasto
a Sydney dopo le Olimpiadi Nafouel Ben Rabah , ha battuto per kot al 5° round
Ranee Garoy. Ben Rabah ha 27 anni ed un record di 22 vittorie ed una sconfitta. Infine
occhio a
questo
russo emigrato in Australia. Si
chiama Anton Solopov e battendo nei pesi medi
Sergio Gaston Finetto per ko al 5° round, ha conquistato il 9° successo
consecutivo. Solopov, combattendo per la Russia, nel 1998, diventò campione
mondiale juniores dei pesi leggeri, battendo un certo Miguel Angel Cotto.
A
Washington, l’ex campione mondiale De Marcus Corley, ha battuto nettamente
ai punti in 10 rounds Darryl Tyson.
Nei superleggeri, doppio successo dei fratelli Peterson (Anthony e Lamont), che
hanno battuto rispettivamente Jose Roman e Danyel Craicraft
ai punti in 4 rounds. Infine esordio al professionismo per il campione
americano dei dilettanti Chazz Witherspoon, cugino dell’ex campione mondiale
Tim, che ha battuto James Daniels per ko al 1° round. Chazz ha 23 anni ed è
alto 1,93.
Una vittoria dell’ungherese
Zoltan Beres, fa sempre notizia. A Salisburgo ha messo ko al 1° round Stefan
Kusmir . Erano due anni che non vinceva un match, mentre Kusmir non aveva mai
vinto in 3 match.
A Sao Paulo, il peso piuma Valdemir
Pereira (19+), ha battuto Pastor Humberto Maurin ai
punti in 12 rounds. Maurin che è stato anche sfidante al titolo
mondiale, ha subito anche due richiami ufficiali, ma ha perso nettamente. Nei
massimi leggeri, vittoria per l’olimpionico Lino Barrios, che ha messo ko al
3° round Marco Antonio Duarte, conseguendo 20 successo (19 prima del limite),
contro una sola sconfitta. Barrios ha 28 anni ed è alto 1,86. Infine nei pesi
leggeri junior, il promettente Adailton De Jesus (11+), ha battuto Gustavo H.
Diaz per ko al 2° round.
A
Montreal il supermedio giamaicano Otis Grant, ha
battuto ai punti in 12 rounds Henry Porrai
per il titolo Internazionale WBC. Nei pesi superwelters, Stephane
Desormiers,
ha colto l’8° successo, battendo per ko al 1° round James Wajka.
OTIS
GRANT
A Taguig, nelle Filippine,
Manny Pacquiao, ha battuto nei pesi piuma, il tailandese Fahsan Por Thawatchai
per kot al 4° round, infliggendogli ben 4 knock down. Il match era valido come
eliminatoria per il titolo IBF.
A Madrid, il libanese
peso massimo Hovic Keuchkerian, ha battuto Tony Booth per ko al 1° round.
Keuchkorian ha 32 anni ed un record di 16 vittorie ed una sola sconfitta.
Segnatevi
questo nome. Si chiama Manuel Roman, ha solo 16 anni ed a Tijuana, ha vinto il
4° match da prof, mettendo ko al 1° round Roberto Castro. Si chiama “El
Territo” (piccolo “atterratore”).
A St. Dizier , il supermedio Jackson Chanet, ha battuto
Aaron Orlando Soria per kot al 2° round.
A Koupio in Finlandia, Juha Tolppola, recentemente
battuto da Michele Orlando, ha sconfitto per kot al 4° round il lettone Denis
Alekseev.
A
Cottbus in Germania,
il peso medio Robert Stieglitz, ha battuto ai punti nettamente in
12 rounds il russo Alex Zaitsev. Per Stieglitz 25 vittorie. Nei
superwelters, grossa sorpresa con Jurjis Boreiko, che ha battuto ai punti in 6
rounds, il fino ad allora imbattuto Marco Schultze (13+). Per finire, il “pitt
bull” slavo Ante Bilic, peso superwelter, ha battuto per kot al 2° round
Milan Vrsecky. Bilic ha conseguito il 9° successo da prof.
A Londra,
è proseguito il cammino del campione WBU dei
superleggeri,
l’inglese Ricky Hatton, che ha
battuto per ko al 10 round l’esperto americano Ray Oliveira , dopo averlo
spedito al tappeto anche nel 1° round. A 26 anni, il “cecchino” Hatton, ha
un record di 38 vittorie! Nei pesi gallo, in netta ascesa il giovane peso gallo
Martin Power, che ha vinto il 16° confronto, battendo il mongolo Shinny Bayaar
ai punti in 10 rounds. Nei pesi massimi, sorpresa per la controversa vittoria di
Mark Krence su John Mc Dermott. Nei
pesi medi, rivincita del coloured Wayne Alexander, che ha battuto ai punti in 10
rounds Delroy Mellis. Ancora un successo per il peso medio Martin “Imaculate”
Concepcion, che ha battuto Bertrand souleyras per kot al 1° round. Pari tra gli
imbattuti Darren Mc Dermott e Gokhan Kazaz (un turco residente in Inghilterra,
bronzo agli europei juniores ), in 4 rounds. Nei superwelters, 11^ vittoria per
Gary Woolcombe su Peter Dunn, ai punti in 4 rounds.
A
Brighton Beach, negli USA, i fratelli Ibragimov, hanno vinto
entrambi i loro matches. Timor,
ha battuto il fratello dell’ex campione del mondo Buster Douglas, Billy ai
punti in 12 rounds, mentre Sultan ha
battuto per kot al 6° round James Walton. Nei pesi medi, il promettente
irlandese John Duddy, ha battuto Glenn Dunnings per kot al 5° round.
Duddy, è stato anche ammonito ufficialmente per aver colpito dopo lo
stop. Il colpo è stato così violento che ha fatto volare via il paradenti all’avversario.
In trasferta dalla lontana Israele, il peso welter Merhav Mohar (14+ e 1-), ha
battuto Mike Dobbs per kot al 1° round.
Ad Auckland (Nuova Zelanda),
i filippini continuano a fare incetta di titoli WBF. Stavolta è stato il
cebuano Dindo Castanares , detto “diesel”, ad impadronirsi di quello dei
superleggeri, battendo Guillermo “Panterito” Mosquera per kot al 4° round.
A
Cordoba in Argentina,
l’ex campione mondiale della WBO dei pesi mosca, Omar
Narvaez (nella foto), ha battuto per ko al 5° round il connazionale
Marcos Obregon. Narvaez ha un record di 18 vittorie e due pari. Nei pesi medi,
Mariano Natalio Carrera, detto “Adrenalina”, ha battuto ai punti in 6 rounds
Hugo Scalandri , infliggendogli anche due kd
al 3° round. Carrera ha 24 anni, è alto
1,83 ed ha un record di 24 vittorie e 3 sconfitte. Nei pesi gallo il
forte Julio David Roque Ler (24 anni e 18+), ha battuto Luis Osvaldo Monges per
ko al 3° round. Infine ancora un successo per il mediomassimo Hugo Hernan Garay,
che ha battuto ai punti in 6 round Sergio Martin Baez. Garay porta il suo record
a 23 vittorie contro una sola sconfitta.
A Southport (Australia),
il peso gallo Hussein Hussein, ha battuto Yoppie Bernu per ko al 5° round.
Hussein ha 29 anni ed un record di 26 vittorie ed una sola sconfitta. Nei
supermedi, l’olimpionico di Atene, Daniel Geale, ha colto il 3° successo da
professionista battendo Bruce Grozier per ko al 1° round.
A
Sheffield in Inghilterra, il peso massimo israeliano Roman
Greenberg, ha battuto nettamente ai
punti in 10 rounds Julius Francis. Greenberg ha 22 anni è alto 1,91 ed ha vinto
tutti i 17 matches disputati. Nei massimi leggeri ritorno alla vittoria per
David Haye, dopo la dura sconfitta contro Carl Thompson. Haye ha battuto l’ukraino-estone
Valere Semishkur per ko al 1° round. Nei
pesi superwelters, l’ex vice campione mondiale
juniores Geard Ajetovic, slavo residente a Liverpool, ha battuto ai punti
in 6 rounds Conroy McIntosh. Ajetovic ha 23 anni ed un record di 7 matches tutti
vinti.
A Piacenza
battuta d’arresto per Simone Rotolo, battuto per ferita al 4° round dall’armeno
Hamlet
Petrosian, per il titolo Internazionale della WBA. Nei supermedi, il rumeno di
Rimini Giulian Ilie, ha sconfitto il croato Milojko Pivljanin per squalifica al
4° round. Infine il massimo leggero triestino Fabio Tuiach
ha messo ko al 2° round Branko Gacevic. Tuiach ha 24 anni ed un record
di 6 matches tutti vinti.
A Monterrey in Mexico,
il rifugiato cubano Damian Norris, peso massimo leggero, ha battuto per kot al
2° round Fernando Arce, mettendolo 3 volte al tappeto nel giro di due round.
Norris ha 23 anni è un mancino e faceva parte del giro della fortissima
nazionale
cubana.
Ha un record di 6 vittorie ed una sola sconfitta per squalifica (è una furia,
aveva colpito l’avversario al tappeto…).
A
Mashantucket negli USA,
esordio al professionismo per la grande delusione di Atene, il
supermassimo americano Jason Estrada.
Estrada, ha battuto ai punti in 4 rounds Joseph Kennet, mettendolo al
tappeto nel secondo round. Nei pesi medi, il bronzo mondiale junior Chad Dawson
(22 anni, alto 1,91), ha battuto Carl Daniels per kot al 7° round, vincendo il
17° match da professionista. Nei pesi mediomassimi, impressionante ko inflitto
dall’italo americano Joe Spina a James
Johnson, finito al tappeto nel secondo round e rimasto in stato di
semincoscienza per due minuti.E’ stato trasportato fuori dal ring in barella.
Spina ha 27 anni è alto 1,88
ha vinto 14 matches di cui 11 prima del limite. Ha una potenza devastante e per
questo viene chiamato “KO Kid”
(il ragazzo Ko).
A Carbonia,
il calabro-emiliano Tobia Loriga ha conquistato la corona internazionale IBF
battendo (?) ai punti in 12 rounds
il francese Alban Mothie, già recente e duro avversario del tedesco Trabant.
Il verdetto sia nei numeri che nella sostanza ha lasciato molte
perplessità. Nei pesi gallo, il campione europeo Simone Maludrottu, ha
sostenuto otto buoni rounds con il coriaceo rumeno Gheorghe Ghiompirica, mentre
sempre nella stessa categoria, Fabrizio Tronu
ha battuto per squalifica al 5° round l’esperto mestierante Vlado Varhegy.
Nei pesi mosca, Antonio Cossu ha battuto il rumeno Christian Nicolae per kot al
5° round, mentre Antonio Perillo,peso welter ha battuto il francese Philippe
Mignon per intervento medico al 4° round. Nei superleggeri Manolo Magnosi ha
sconfitto Cedric Tita ai punti in 6 rounds e per finire il sardo-americano David
Deriu ha battuto ai punti in 6 rounds Florin Chidici. Tornando con il pensiero
al titolo IBF, ci piacerebbe rivedere la cosa dal punto evangelico e dire che
: “ E’ più facile per un cammello entrare nella cruna di un ago che
per uno straniero vincere ai punti un titolo IBF con un pugile di casa!”.
A
Rzeszow (Polonia),
hanno combattuto tre dei migliori professionisti polacchi. Il
mediomassimo Dawid Kostecki ha battuto ai punti in 10 rounds Dhafir
Smith. Nei pesi massimi leggeri il “pericoloso” Krzysztof Wlodarczyc, ha
messo ko al 7° round il turco- tedesco Bruce
Ozbek, mentre il massimo Tomasz Bonin, reduce dalla trasferta americana ha
battuto ai punti in 8 rounds il tedesco Ralf Packeiser.
A Bayeruth in Germania,
campionato del mondo WBC tra Markus Beyer (NELLA FOTO) ed il giapponese
Yoshinori Nishizawa . Ha
vinto Beyer, che comunque è finito al tappeto nel secondo round,
facendo
tremare gli organizzatori che hanno coperto d’oro l’australiano Danny Green,
per farlo combattere in Germania
alla
prossima difesa mondiale di Beyer. In giuria
l’italiano Enzo Silvi. Nei mediomassimi, trasferta per Pietro Aurino
che ha battuto Joseph Marwa per kot all’8° round. Nei pesi medi Sebastian
Sylvester ha messo ko al 2° round il francese Robert Roselia. Nei pesi massimi
, il turco- tedesco Cengiz Koc ha battuto ai punti in 8 rounds Marcelo
Dominguez. Nei supermedi Malik
Dziarra ha battuto Radek Seman ai
punti in 6 round, dopo avergli inflitto un atterramento al 3°
round. Nei massimi leggeri,
Marco Huck ha battuto per kot al 3° round Tomas Mrazek.
IL DURO MATVH TRA BEYER VS NISHIZAWA
A Yunnan in Cina,
l’organizzatore neozelandese Mike Edwards, ha messo su una riunione che ha
visto il keniano Peter Kariuhi Ngateri battere per kot al 2° round Maneno
Oswald (Tanzania) nei supermedi. Nei pesi medi invece, il neozelandese Timo
Masoa ha battuto per kot al 10 round il Tanzaniano Bogara Mwambene. Spettacolo
abbastanza deprimente, per la scarsa consistenza dei protagonisti. Se il futuro
del professionismo in Cina passa da qui, la strada è ancora lunga.
A
Gyor in Ungheria, davanti ad una folla di circa 5000
spettatori in delirio, il magiaro Janos
Nagy, ha battuto in rivincita ed ai punti in 12 rounds,
in un match molto equilibrato, l’argentino Juan Pablo Chacon. La volta
precedente, Chacon in svantaggio ai punti,si rifiutò di riprendere il match
dopo un colpo basso del magiaro. Questa volta sono andati fino in fondo e solo
una strepitosa ultima ripresa ha consentito al superpiuma ungherese di
prevalere. Era in palio il titolo IBC ed il match era valevole anche come
eliminatoria mondiale IBF. Ha arbitrato l’italiano Renato Caddeo. In un altro
match al limite dei pesi leggeri, il coriaceo e duro Laszlo Bognar, ha battuto
con decisione a maggioranza il keniano David Kilili ai punti in 12 rounds.
(non abbiamo trovato una
foto di Janos Nagy, ma e’lo stesso…credo )
Sempre in Ungheria
ma a Nyiregyhaza, il superwelter Mihaly Kotai ha battuto per ko al 7° round l’ex
campione dei pesi welters della WBO, il 44enne Manning Galloway, che
recentemente aveva castigato le ambizioni di alcuni giovani aspiranti campioni.
Era in palio il titolo WBF. Nei pesi massimi leggeri, Gyorgy Hdvegi,reduce dalla
trasferta USA, ha battuto per kot al
1° round Vasily Kondor, mentre il supermedio polacco Albert Rybacki ha battuto
Dmitro Gotovskiy ai punti in 6 rounds.
A Rezzato,
per l’organizzazione di Mario Loreni, il peso leggero Newar Salama ha battuto
per decisione tecnica al terzo round il bulgaro Vesko Vassilev. Nei massimi
leggeri, il siciliano Paolo Ferrara, ha battuto Enis Boussandel
ai punti in 6 rounds. Nei pesi leggeri, Maurizio Porcasi, dopo aver
subito un atterramento nel primo round, ha battuto Nikolai Michailov per kot al
2° round. Infine il mediomassimo Antonio Brancalion , ha battuto il francese
Christopher Robert ai punti in 6
rounds.
A Venegono,
il superleggero Giuseppe Lauri, ha battuto per kot al 3° round Joseph
Sarkody del Burkina Faso (dice
Gennarino che più che il nome di un Paese, sembra un insulto…). Per il 28enne
Lauri 37 vittorie e 4 sconfitte.
A Marina di Grosseto,
il peso piuma Alberto Servidei ha battuto l’ungherese Zsolt Botos ai punti in
8 rounds. Nei superwelters, Emanuele Grilli, ha sconfitto Csaba Balantoni ai
punti in 6 rounds. Nei superleggeri buona prova di Michele Di Rocco ha battuto l’esperto
Jozsef Kubowsky ai punti in 6 rounds. Nei supermedi, il romano Alessandro
Filippo ha battuto ai punti in 6 rounds il croato Ivika Cukusic, mentre nei pesi
leggeri, Giovanni Niro, ha battuto per kot al 1° round Jan Farkas, dopo avergli
inflitto due “conteggi”.
A Tokyo,
Isaac Bustos, per il titolo WBC dei pesi paglia, ha battuto il giapponese Eagle
Kyowa, che si è ritirato al 4° round, perchè infortunato ad una spalla.
In Messico,
a Culiacan, Jorge Armando Arce, ha battuto Juan Centino per kot al 3° round.
Era in palio il titolo WBC dei minimosca. Nei superleggeri, Julio Cesar Chavez
junior, ha battuto per ko al 2° round Eliseo Urias…buon sangue non mente!
Ad Ascona,
l’italo-svizzero Loris Emiliani, ha battuto Janos Somogyi per kot al 5°
round. Nei pesi welters, Robert Belge ha battuto per kot al 1° round Zsolt
Gyalog.
Qualcuno ci accusa di
essere troppo sferzanti nei nostri giudizi.
Cosa volete, siamo fatti così e poi
riflettere è faticoso…meglio giudicare.
La
St. John sconfigge ancora la Archuleta . . .
Mia
St. John (39-4-2, 16 KO)
ha avuto vita facile contro l'americana di Denver Janae Archuleta (4-10-1, 2
KO). La bella ex coniglietta di Playboy ci ha impiegato meno di un round per
fermare la sua avversaria, il match era previsto sulle quattro riprese. Una
gancio destro, più simile ad una borsettata, ha costretto all'angolo la
Archuleta dando così la possibilità alla St. John di scaricare una lunga serie
a due mani che ha costretto l'arbitro Jose Cobian a fermare l'incontro ad 1:46
della prima ripresa.. Il pubblico ha fischiato la decisione arbitrale
considerandola troppo prematura.
Kim conquista il mondiale IFBA
nei minimosca
Kim Ju-hee
7-1-1 (3KO), diciottenne koreana famosa nel suo paese per il suo look molto
glamour, è diventata, lo scorso 18/12, la più giovane campionessa del mondo.
Davanti al pubblico di casa al
Shingu
College Stadium di Seongnam, nella provincia di Gyeonggi, Kim ha nettamente
sconfitto ai punti la campionessa americana della categoria Melissa
Shaffer 8-1-0 (5KO), 26 enne, aggiudicandosi così la corona mondiale
dell'International Female Boxers Association (IFBA) dei minimosca. Il verdetto
è stato unanime in favore della Kim: 100-90, 99-91e100-89. L'americana Shaffer
è allenata da Kim Messers, ex campionessa mondiale detentrice di diverse
cinture sia nella boxe che negli sport
da
combattimento.
Il rientro di Jessica Rakoczy
Lo scorso 16 dicembre al Palace Indian Gaming Center di Lemoore in
California la campionessa del mondo dei pesi leggeri Jessica Rakoczy, canadese
residente a Las Vegas, ha letteralmente demolito l'avversaria, Dana Kendrick,
costringendo l'arbitro a fermare il match dopo solo 34" dall'inizio del
primo round. Dopo la conquista ed una difesa del suo titolo, la Rakoczy si è
fermata per un intervento chirurgico alla caviglia, promettendo ai numerosi fans
un ritorno sul ring prima di Natale... è stata di parola!
Rylik difende con successo il
titolo mondiale WIBF
Il
18 dicembre
al Bujtosi Sport & Leisure Center di Nyíregyháza in Ungheria, la polacca
peso super leggero Agnieszka Rylik ha difeso con successo la sua cintura iridata
contro Iva Weston. La Rylik si è aggiudicata la vittoria con decisione
unanime alla fine di 10 rounds che l'hanno vista protagonista a senso unico del
match. Il punteggio finale è stato di 100-90 per tutti e tre i giudici.
Cominciamo con una notizia che
sarebbe comica, se non fosse tragica. Molti giornali hanno annunciato la morte del pugile ugandese
Abdel Tebalzawa, morto per le ferite riportate durante il match con il keniano
Anthony Napunyi a Nairobi. In realtà si è trattato di uno scambio di persona,
perché Tebalzawa era stato sostituito all’ultimo momento da Mohamed Basule,
anche lui ugandese. Oltre al dolore
per la morte di Basule, la federazione ugandese è indignata con quella keniana
e ne ha proposto il bando a livello internazionale, per le omissioni e
violazioni ai regolamenti che ci
sono stati. Il presidente della federazione ugandese Celestino Mindra, ha
infatti dichiarato che non c’era ambulanza sul luogo della riunione e che
inoltre il pugile si era recato in Kenia senza nulla osta federale. Pazzesco
!
Anche questa come notizia
non è male. Il pugile
americano Tiger Smalls, superpiuma, campione della NABO (Associazione
Nordamericana) ed aspirante a battersi
con lo scozzese Scott Harrison per il titolo mondiale WBO
(occupa la 5^ posizione in classifica), è comparso con tanto di foto su
“HIGH Times”, un giornale cosiddetto di tendenza,
magnificando il fatto che egli per tenersi “in forma” fumasse 7 “blunt”
(un sigaro farcito con marijuana) al giorno. Deplorevole…
A Los Angeles,
per non aver voluto incontrare l’australiano Paul Briggs, l’americano
Antonio Tarver , è stato privato del titolo WBC conquistato contro Roy Jones.
La ragione di questo rifiuto va
cercata
nella ricca borsa guadagnata affrontando il campione IBF Glenncoffe Johnson. Si
è trovata comunque la IBO
che
ha messo l’etichetta mondiale a questo match che però ha visto la vittoria
controversa del giamaicano Johnson (fu avversario sconfitto di Silvio Branco ed
il verdetto suscitò liti e polemiche!). Tarver ha finito bene ed ha messo a
segno i colpi migliori, ma Johnson è stato più continuo ed ha accumulato un
buon vantaggio, soprattutto nella parte iniziale. Verdetto non facile, che ha
visto prevalere Johnson , che in
carriera ha subito molti torti arbitrali. In un altro match tra massimi leggeri,
si è avuto il ritorno del messicano Julio Cesar Gonzalez ,
ex campione mondiale WBO,
che ha battuto David Telesco per kot all’8° round. Gonzalez ha mostrato
ancora una volta quelle qualità che lo faranno emergere anche in questa
categoria. Nei pesi medi, vittoria controversa per Tarvis Simms (il fratello di
Travis…), che dopo aver subito un atterramento al 2° round ed un richiamo
ufficiale per aver colpito dopo il gong, è riuscito a strappare il verdetto a
Carlos Bjorquez, suscitando le giuste recriminazioni dell’angolo messicano.
Nei
pesi massimi, ritorno al successo per il “guaglione” Vinnie “Vicienzo”
Maddalone, che ha battuto Ronnie Smith ai punti in 6 rounds. Infine c’è stato
l’atteso esordio dell’oro olimpico americano (per gentile concessione dell’ottomano…),
il supermedio Andre Ward, che forte di un assegno di 400.000 dollari staccato
dalla “Golden Boy” di Oscar De La Hoya, ha affrontato e travolto per kot al
2° round Chris Molina, dopo averlo spedito al tappeto nel primo e secondo
round.
Ed eccolo di nuovo! Tutto
preso a battere il record di pugile più attivo di tutti i tempi. Parliamo di
Reggie Strickland, che nel Minnesota, è stato battuto nei supermedi da Butch
Haijick ai punti in 6 rounds, arrivando a quota 355 match disputati (65+ 269- e
17 pari). Reggie ha 36 anni. In un altro match, l’ex campione dilettanti USA
dei pesi massimi, Rafael Butler, ha battuto ai punti in 4 rounds Marcelo
Aravena.
Ma lo sapete
chi è il pugile con il maggior numero di matches disputati?
Si tratta di Len Wickwar di Leicester (Inghilterra) che dal 1928 al 1947
sostenne la bellezza di 466 combattimenti. Era un peso leggero che chiuse la
carriera con 336 vittorie (96 prima del limite), 85 sconfitte e 42 pareggi. In
alcune occasioni disputo 3 o 2 matches nella stessa serata. Chiuse la carriera a
46 anni (era nato l’11 Marzo del 1911) dopo un ko al 5° round contro un certo
Danny Cunningham. Non combattè mai
per un titolo (a quei tempi il “Mediterraneo”, era solo un mare…).
Ed
a proposito di titoli del “Mediterraneo”, dobbiamo purtroppo dirvi che il turco-franco Turkay
Kaya, molto più esperto, ha battuto Emiliano Salvini ( nella foto ) per
kot al 6° round, in una riunione organizzata a Roma. Kaya, ha martellato
Salvini al corpo, finchè questi non ha messo un ginocchio a terra. Rialzatosi
dopo il conteggio, è stato fermato dall’arbitro che lo ha visto in balia dei
colpi del franco-turco. Kaya è anche campione dell’Unione Europea e tra le
sue “vittime” c’è anche Gigliotti, senza contare il pari con l’ex
campione mondiale Yober Ortega (famoso
per la sua “frenetica” attività
amatoria, che gli ha fatto disseminare figli dappertutto…). Nei pesi medi,
Domenico Spada, ha spazzato via la primo round (ko) lo sprovveduto tanzaniano
Idd Kigula , mentre stessa fine ma per squalifica al 4° round ha fatto il peso
welter Roy Mbunda per mano dell’argentino Juan Manuel Alaggio. Nei
mediomassimi, ancora un successo per l’ukraino Sergey Demachenko per kot al
4° round con l’ungherese Mihaly Ktratki,
mentre il peso welter Daniele Petrucci,ha sconfitto l’imbattuto francese Karim
Yenbou. Con questa vittoria, l’interessante e promettente Petrucci ha colto il
5° successo da prof, ha 24 anni.
Nervosismo e tensioni per Davide Buccioni, che contrariato per
alcuni contrattempi, non ha gestito con “diplomazia”, una situazione
incresciosa ed antipatica. Ma anche questo fa esperienza ed il
giovane organizzatore romano,
che ha riportato con una certa continuità il pugilato professionistico a Roma,
è meritevole di tutta la simpatia e la comprensione possibile.
Non tutte le ciambelle riescono con il buco , ma Boccioni è persona
intelligente e difficilmente ripeterà certi errori, ne siamo sicuri.
Riunione pugilistica anche a
Sabaudia, con Silvio
Branco che “rientrato” nei mediomassimi, ha
battuto
il macedone Sasha Mitrevski (solito esibirsi in Svizzera) per kot al 5° round.
E’ stato un match a senso unico con Branco che ha inflitto un kd al rivale nel
5° round, prima che l’arbitro fermasse Mitrevski. Per il 38enne pugile di
Civitavecchia, 51 vittorie, 8 sconfitte e 2 pari.
Nei pesi leggeri, vittoria per ferita al 5° round per Corrado Battaglia,
vincitore di Bela Sandor. Il siciliano , che ha 24 anni, ha conseguito il 16°
successo con due sole sconfitte. Nei
pesi leggeri, vittoria del “classico” Emiliano Marsili, che al 7° successo,
ha superato ai punti in 6 rounds il francese Frederic Patrac. Infine verdetto
pieno di dubbi, con arbitraggio molto discutibile per il francese Jerome
Arnould, sconfitto ai punti in virtù di un richiamo ufficiale poco equilibrato
rispetto al metro utilizzato per l’italiano, che l’ha visto
soccombere
nei confronti di Massimo Morra (12+,1-e 1=).
A Seriate,
il superwelter Luca Messi, ha battuto ai punti in 6 rounds ed in modo
convincente, il francese Serge
Vigne, che recentemente aveva impegnato Michele Piccirillo. Per Messi che era
reduce dalla sconfitta contro il danese-libanese Reda ZamZam, un’iniezione di
fiducia per il bergamasco.
A Castelfranco Veneto,
esordio professionistico per Denis Boschiero che al limite dei superleggeri, ha
battuto ai punti in 6 rounds il ceko Pavel Nemecek. Buona la prova di Boschiero
che pur emozionato, ha mostrato di poter recitare un ruolo rilevante nell’asfittico
mondo professionistico nostrano.
A Reggio Emilia,
nel tradizionale Santo Stefano pugilistico, il massimo leggero Michele De Meo,
ha battuto per kot al 2° round l’ungherese
Karoly Toth. Per il 28 enne nativo di Foggia, si è trattato del 7° successo.
A
Berna sconfitta per l’italo-svizzero Vito Rana
(ex peso gallo), che da superleggero, è stato
battuto dall’ukraino Serguey Gulyakevich (imbattuto in 14 matches) ai
punti in 6 rounds. Non è stata una
buona scelta per Rana. Anche l’avversario dell’algerino Riad Menasria,
residente in Svizzera, l’ukraino Maxim Nesterenko (avversario coriaceo e duro
di Alessandro Duran), non è stato a guardare ed ha impegnato a tal punto il
quotato Menasria, dallo strappare un pari che gronda di vittoria da tutte le
parti. Per il 28 enne algerino 22 vittorie ed un…pari. Per Nesterenko che ha
33 anni, 43 vittorie,7 sconfitte e due pari.
Nei mediomassimi, 4° successo da prof per l’elgerino Mohamed Belcacem
che ha battuto ai punti in 6 rounds David Greter, mentre ha esordito il buon
dilettante Yves Studer , peso welter, che ha battuto ai punti in 6 rounds l’ukraino
Maxim Vyshinsky.
A Izegem,
in Belgio, il russo emigrato peso massimo, Oleg Platov, ( nella Foto ) ha
battuto per ko al 1° round il
lettone Alexandre Borhovs. Match senza storia con Platov che ha subito aggredito
il rivale. Per il russo-belga, 17 vittorie ed una sola sconfitta. Nei pesi
supermedi il promettente Michel Henrotin, al 4° successo, continua a progredire
anche se lo scorbutico rivale, il lituano Jevgenijs
Andrejevs, lo ha impegnato abbastanza , rimediando
anche un richiamo ufficiale per aver colpito dopo il break.
A Nakornpatorn
in Thailandia, l’ex
campione di Muhai Thai (boxe tailandese) Narong Boonchan, ha messo ko al 4°
round il filippino Renato Inal. Era
il 5° match di pugilato tradizionale per Boonchan, che ha scelto l’inquietante
nome di “Saddam” Kyetyongyuth. Boonchan o Saddam , è un peso leggero che
aspira a scalare rapidamente i vertici.
A Santa Ynez, il superleggero Ebo Elder, ha battuto per kot al 12°
round in un match molto difficile, Courtney Burton. Sempre nei superleggeri, il
“ragazzo del Piereo” Mike Arnaoutis, ha battuto per kot al 3° round
Joacquim Gallardo, mentre continua a vincere ed a convincere il giovane e
promettente peso welter Nick Casal, che ha battuto per kot al 1° round Jesse
Curry.
A Mosca
, il peso gallo Dimitri Kirilovha battuto il connazionale Marcel Kasimov ai
punti in 10 rounds. Nei pesi medi Denis Inkin ,in attesa di trasferirsi in
Germania, ha battuto il serbo tedesco Branko Sobot per kot al 2° round. L’imbattuto
Inkin , ha inflitto 3 atterramenti a Sobot, costringendo l’angolo ad
intervenire per porre fine al match. E’ un elemento veramente forte!
Ad Hollywood, in Florida,
Jeff Fenech, ( nella Foto ) il manager australiano ex campione mondiale IBF, ha
portato al titolo mondiale della IBF dei pesi mosca, l’armeno residente
in Australia , Vic Darchinyan. Darchinyan, che si fermò in Australia dopo le
Olimpiadi di Sydney, ha conquistato la corona battendo per kot all’11° round
il colombiano Irene Pacheco. Pacheco si è fatto sorprendere dall’inizio di
Darchinyan, ma poi ha cercato di recuperare e l’armeno sembrava in
difficoltà, finchè un principio d’incendio nei servizi igienici non ha fatto
sospendere il match per circa 10 minuti alla fine dell’8° round. Alla
ripresa, Darchinyan, apparso rinfrancato dal riposo, ha subito un colpo basso
nel 9° round, che è costato un punto di penalizzazione a Pacheco. Nel
10° round Pacheco è incorso di nuovo nello stesso fallo ed ha subito
due punti di penalità. Nell’undicesimo round, l’armeno è riuscito
ad atterrare il rivale, che profondamente provato, è stato fermato dall’arbitro.
A Los Angele,
ancora una bella prova per il talentuoso hawaiano Brian Vigoria, olimpionico di
Sydney, che ha battuto per ko al 7° round, con un magistrale colpo al corpo il
colombiano Angel Priolo, già finito al tappeto nel 3° round. Nei supermedi,
Librado Andrade, ha battuto per kot al 4° round Thomas Reid, mentre il fratello
Enrique Ornelas Andrade ha sconfitto a maggioranza ai punti in 8 rounds Giorbes
Barthelemy, sempre nei supermedi.
Dilettanti
Ormai stiamo per buttarci
alle spalle anche questo 2004. Sono passate anche le Olimpiadi, massacrate dai
giochi politici di una cricca che da troppo tempo sta mortificando sacrifici e
aspettative di atleti che vedono vanificare il proprio lavoro da un ‘assurda
spartizione di verdetti e medaglie. Il
pugilato dilettantistico sta davvero perdendo di credibilità e dobbiamo all’ultimo
barlume di buonsenso ed alla sua originaria patria pakistana, se un pugile come
Amir Khan, non è rimasto fuori dai giochi Olimpici, dopo quello che gli avevano
combinato a Pola. Anche
noi italiani con Pinto e Valentino, abbiamo di che rammaricarci. Due probabili
medaglie portate via da un branco di furfanti che non hanno alcun rispetto per
lo sport.
Auguriamoci che al prossimo congresso, l’analisi dei fatti accaduti,
valga più delle promesse che l’ottomano
e soci faranno per salvare le
poltrone. Ma vedrete che alla fine i buoni propositi rimarranno nel cassetto e
vedremo ancora una volta le vecchie “mummie” al loro posto,con quelli che
sono entrati nel “gregge” che ogni tanto si metteranno ad “abbaiare”.
Noi sogniamo un’ AIBA
presieduta da un lussemburghese e tutto il consiglio formato da islandesi,
norvegesi, portoghesi ed inglesi.
Sarebbe una garanzia per
tutti. Sogniamo una commissione mondiale arbitri presieduta da uno
svizzero.
Si , soprattutto sogniamo,
ma almeno noi quando… dormiamo!
Si è svolto a Porto Torres
un interessante torneo al quale ha partecipato la nazionale italiana. Era anche
l’occasione per vedere come si sarebbero comportati alcuni interessanti
elementi venuti fuori dai recenti “Assoluti”
e le indicazioni sono state
positive. Nei pesi mosca ,
vittoria di Vincenzo Picardi, che dopo aver regolato lo spagnolo Juan Cabrera
Padilla, ha battuto in finale il quotato francese Stefane Takoucht , bronzo agli
europei juniores di Varsavia nel 2003 e serio candidato a sostituire il grande
Jerome Thomas nella nazionale transalpina. Nei pesi gallo,
Daniele Limone, ha battuto lo spagnolo Damian Castillejo, ma si è dovuto
inchinare alla superiore esperienza dell’olimpionico Ali Hallab (RSCO 3), che
in precedenza aveva superato con lo stesso risultato Francesco Pizzo. Nei
pesi piuma Di Savino batte lo
scozzese James Ancliff, ma anche lui si ferma contro il francese Daouda Sow,
elemento già di buona caratura internazionale (RSCO 3) . Nei pesi leggeri un
ottimo Valentino, supera per outscore al 3° round il campione mondiale militare
Pasquale Bennardino. In precedenza Valentino aveva superato lo spagnolo Meijas
(RSCO 2) e Bennardino l’interessante scozzese Mark Hastie (33 a 19). Nei
superleggeri Carmine Cirillo,
approdato direttamente in finale ha battuto il quotato francese Mohamed
Boulakhras per 35 a 22. Nei
pesi welters , eliminati
Michele Cirillo e Luigi Pietro Zara (RSCO 2)
dallo scozzese Fundo Muhra e dal vice campione europeo Xavier Noel ,
vincitore dello scozzese per RSCO al 3° round. Nei pesi medi Mohamed Ali Ndyae
ha battuto prima del limite, sia il ceko Alex Friba che lo spagnolo Manuel
Hidalgo Jimenez. Bella prova nei
mediomassimi di Cristian
Marchetti ce dopo aver battuto nettamente lo spagnolo Carlos Tormo, non ha avuto
timori reverenziali con il “mostro” John Dovi, perdendo con onore. Nei pesi massimi,
lo scozzese Stephen Simmons, ha messo ko al 1° round Giacomo Caggegi, mentre in
finale ha superato il francese Noufel Ouatah per 35 a 25.
Alcune conferme come quella di Valentino, Picardi,
Ndyae e Carmine Cirillo. Una bella sorpresa con Cristian Marchetti ed
alcuni elementi che devono crescere. Il futuro non ci è contrario!
Ad Antalya
in Turchia si sono svolti i primi campionati mondiali per pugili
universitari.
Nei 48 kg
ha vinto il cinese Zou Chiming (bronzo ad Atene).
Nei pesi mosca
ha vinto il russo Meggeramov.
Nei pesi gallo ha
vinto (?)
il turco Ibrahim
Aydogan sull’uzbeko Aziz Ulugov per 35 a 33. La solita “turcata e fuga”.
Nei pesi piuma
l’azero (boni pure questi…) Romal Amanov ha battuto Abdur Umarov
(Uzbekistan).
Nei 60 kg,
ancora un turco Aydun Selchuk , che batte l’azero Farhat Acalov.
Nei superleggeri,
il campione europeo Gyula Kate, delusione olimpica ungherese, ha battuto Emin
Maharamov (Azerbagian) per 28 a 13.
Nei pesi welters,
Sergey Derevyanchenko (Ucraina) ha battuto il turco Adem Kilicci (sono
cominciate le grandi manovre elettorali…).
Nei pesi medi
Ruslan Maksutor (Russia) ha battuto l’uzbeko Abbos Atoev, mentre lo scandaloso
mediomassimo turco
Yldirim Taharan , spesso e vergognosamente “aiutato” dalle giurie, ha
sconfitto per 17 a 16 (ma guarda un po’…)
il russo Danil Sheva.
Nei massimi
l’ukraino Vyacheslav Glazkov, ha
usato le maniere forti per evitare problemi e l’azero Elvin Azizada
ha abbandonato al 2° round. Infine l’uzbeko Rustam Saidov, bronzo
olimpico ha battuto il cinese Zang Zhiley per rsc al 2° round.
Gli italiani presenti hanno
visto Raffaele Iacuzzi battere il tailandese Kairach Rattanaporn ma perdere con
l’azero Acalov per outscore al 2°
round. Il peso welter Salvatore
Carrozza perdere con il koreano Choi Jong-Hee. Il medio Matteo Rossi, battere il
greco Kadunis e perdere con il
rumeno Ganunau. Il piuma Giampiero Contestabile battere il pakistano Hussein
Karar e
perdere contro il turco Yakup Kilic (missione impossibile).
Nei superleggeri,Ottavio Di Leo ha perso con l’argento azero Emin
Maharamov per
outscore.
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