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OGGETTO: Grande festa per i cinquant’anni dalla
conquista del titolo mondiale di pugilato di Mario D’Agata
L’Aretino salito sul tetto del mondo accolto in Sala dei Grandi dallo sventolio
di fazzoletti bianchi come il 29 giugno 1956 all’Olimpico di Roma
Una cerimonia bella perché non solo partecipata, ma anche vissuta con emozione
da tutti. Ricordare i cinquant’anni dalla conquista del titolo mondiale di
pugilato dell’aretino Mario D’Agata è stata, alla luce dei fatti, davvero una
grande intuizione della Provincia e del comitato (Gli amici di Mario D’Agata)
che ha trovato il consenso e la partecipazione non solo del mondo del pugilato e
dello sport in generale, ma anche quella di tanti aretini che hanno voluto, con
la loro presenza ed il loro affetto, testimoniare al pugile aretino quanto le
sue imprese sportive abbiano contribuito a dare gioia e speranza ad una città
che stava rinascendo.
Ricordi personali, grande partecipazione ed anche commozione negli interventi
che si sono succeduti, dal Sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani al Presidente del
Coni Giorgio Cerbai, dal Vicepresidente della Federazione pugilistica italiana
Alberto Brasca ai giornalisti Antonio Lovascio, vice direttore della Nazione,
Franco Calamai e Franco Ligas, a Sandro Mazzinghi, che si è commosso ripensando
alle tante esperienze vissute con Mario D’Agata e che ha anche confessato di
aver rubato qualche segreto al campione aretino vincendo così alcuni degli
incontri più importanti della sua splendida carriera, ad Efrem Calamati, che in
anni più recenti ha riportato la boxe aretina ai vertici internazionali. A tutti
loro Mario D’Agata, accompagnato dalla moglie Luana, dalla figlia, dal genero e
dalla nipote, che ha anche tradotto nel linguaggio dei non udenti gli interventi
che si sono succeduti in Sala dei Grandi, ha rivolto un sentito ringraziamento.
Brano tratto da:Arezzonotizie.it
Lo Staff