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stampa pugile Giammario Grassellini
Titolo Internazionale IBF cat. pesi welter Il “lupo di Gubbio” ha scelto Formia per preparare il grande match Al Centro Coni di Formia sopralluogo per gli allenamenti di Giammario Grassellini Formia 24 febbraio 2006 – Siamo entrati nella tana del lupo di Gubbio per vedere da vicino quante “ne prendeva e quante riusciva a darne” in allenamento. Ieri per Giammario è stata una giornata pesante, l’ultima prima del riposo e della rifinitura atletica: mercoledì pomeriggio ha sostenuto un incontro di 12 riprese con tre dei suoi sparring partners, ieri ancora “guanti” con Salvatore Annunziata, ennesimo gioiello della Cotena & Oliva Boxing Team. Altre 8 riprese con il ventiquattrenne napoletano che si esibirà in uno degli incontri sottoclou la sera del match di Grassellini e che si prepara a combattere per il titolo europeo Juniores, sempre categoria pesi welter. Poi ancora 4 riprese tecniche con Patrizio Oliva. Non è certo una passeggiata. Sale l’adrenalina ma la fatica comincia a farsi sentire, si perde lucidità. «Questo è il momento – ha detto Oliva – di mettere a frutto i miglioramenti che Giammario ha ottenuto preparandosi a questo match. Saper scegliere i momenti in cui pensare, raccogliere le forze, schivare e colpire per far male, cercando con intelligenza il punto debole dell’avversario». Un occhio al passato, ai momenti brutti trascorsi nel match vinto contro il francese Colombel per la corona di campione del Mediteraneo IBF: «Quando ho visto – ha ripreso l’indimenticato campione partenopeo – che Giammario aveva assestato colpi efficaci per mettere KO l’avversario e quello era ancora in piedi, mi sono spaventato. Ho pensato che il mio ragazzo fosse a corto di fiato, perdesse lucidità e cadesse in balia del transalpino. Invece un pizzico di fortuna, il grande cuore e l’intelligenza tecnica del nostro campione eugubino hanno messo KO Colombel». «Questo match contro il polacco Slawomic Ziemlewicz – ha concluso Oliva – è stato organizzato per testare la crescita fisica ma soprattutto mentale di Giammario, in preparazione dell’assalto alla corona di campione italiano che gli spetterà di diritto una volta che la federazione lo investirà del titolo di sfidante ufficiale. La vittoria il 3 marzo ci consentirebbe di staccare il biglietto per il tricolore». Il maestro Biagio Zurlo, al fianco di Grassellini fin dal suo esordio con i guantoni, ci tiene a sottolineare i progressi del suo allievo: «Giammario è maturato molto in questi due anni, – ha detto Zurlo – accanto al carattere, alla tenacia e allo spirito di sacrificio, il ragazzo è cresciuto tecnicamente e soprattutto mentalmente. Non è facile per un professionista – ha proseguito il professore di educazione fisica che mandò al tappeto Duran ed è stato campione italiano dal 1988 al 1990 – dover concentrare l’allenamento intensivo in 30/40 giorni lontano da casa, senza aver fatto quasi nulla prima. Per non parlare della tranquillità psicologica. Giammario, così come i tanti appassionati di boxe di Gubbio, meritano investimenti e una struttura per il pugilato, per far crescere tanti altri Grassellini sotto la protezione di Sant’Ubaldo, praticando uno sport sano e appassionante». Giammario Grassellini, affaticato e grondante di sudore, non perde occasione per salutare i suoi tanti tifosi, eugubini e non: «Aspetto con ansia la sera del match per sentirvi tutti stretti intorno a me, per scrivere insieme un’altra pagina nella storia della nostra città, dell’Umbria e di questo grande sport». |