A margine della serata di Cecina
Di: Ufficio Stampa RCC Boxe
Comunicato del 27.07.2011
Non
ancora portato via dal vento l´eco del frastuono infernale del
palasport di Marina di Cecina a sostegno di Floriano Pagliara, è ora
di fare qualche considerazione su una serata che ha confermato la
classe e l´eleganza delle organizzazioni di Rosanna Conti Cavini,
con una perfetta distribuzione dei tempi e una serie di match che
hanno divertito il pubblico. Come al solito nulla è stato lasciato
al caso. Il protagonista principale è stato lui, il ragazzo di casa,
quel Floriano Pagliara che chi lo aveva conosciuto nella sua prima
parte di carriera italiana lo ricordavo per essere un buon pugile
dotato di buon pugno e coraggio ma anche di incoscienza e di non
grande acume tattico, già protagonista di belle vittoria ma anche di
deplorevoli scivoloni come fu anche in una sfortunata serata di
Cecina di oltre tre anni fa´. Una storia alle spalle da libro
"Cuore" (nato in Germania, orfano bambino della madre, allevato da
una nonna) che presto diventerà un libro, Pagliara è stato
letteralmente trasformato in un pugile di ottimo livello, come ha
dimostrato nel suo grande incontro di venerdì sera, alla dura scuola
di New York e della Gleason´s Gym, agli ordini di due eccellenti
maestri come Andrea Galbiati e il "mitico" Don Saxby. Floriano ha
fatto sacrifici enormi in questi ultimi anni (lavoro in una pizzeria
per mantenersi, cinque ore di palestra ogni giorno), segno di un
amore per il sacrificio e per la boxe che gli ha dato un frutto
davvero memorabile in una serata che è stata tutta per lui. Nagy si
è rivelato il buon pugile che già gli addetti ai lavori più attenti
conoscevano, non certo un fenomeno ma il classico fighter che
piuttosto di andare ko quasi quasi si farebbe ammazzare. Pagliara
non è mai caduto in tentazione di spingere oltre il lecito per
cercare la conclusione prima del limite e andare così incontro a
possibili pericoli, segno di una saggezza e di una maturazione che
prima del pugile ha interessato anche il suo essere uomo.
E´
stato un novello "Conte di Montecristo", tornato nella sua terra
natìa per riprendersi ciò che in passato il destino gli aveva tolto.
Quella di venerdì è stata la sua vittoria, quella della manager
Monia Cavini e dell´intera organizzazione di Grosseto che non l´ha
mai dimenticato e che lo ha accolto di nuovo come un figlio, ma
soprattutto la vittoria degli amici di Pagliara: Moreno, Alessio,
Alessandro e tutti gli altri che si sono davvero dannati l´anima per
far sì che quella serata fosse davvero unica e da raccontare, un
giorno, ai nipotini davanti al caminetto acceso. Pagliara che adesso
ha la consapevolezza di aver virato nella sua carriera ed essere
ormai in acque interessanti che lo potrebbero portare perlomeno in
ambito europeo, un palcoscenico che potrebbe piano piano essere suo
se continua a esprimersi sul ring come ha fatto a Marina di Cecina.
Un Pagliara che, ragazzo timido e dall´aspetto simpatico e dimesso,
potrebbe meritarsi dei nomignoli appropriati e suggestivi, tipo l´
"Assassino con la faccia da bambino" del grande Marco Antonio
Barrera.
Nel sottoclou si sono viste cose interessantissime, dal bravo
Osiris Rodriguez, giovanissimo che ha mostrato buoni numeri su cui
lavorare e che è rivitalizzato da quando Vincenzo Botti ha preso
personalmente in mano le redici alla Pugilistica Grossetana, al
passionario Alessio Poggetti, protagonista di un pari che gli è
andato piuttosto strettino. Tra i professionisti ognuno ha la sua
strada: De Vitis quella dell´Europeo dei superpiuma per cui si è
resa utile la semplice sgambata contro il troppo debole (per lui)
Toth, verso il titolo italiano quella di Guglielmino che ha fatto un
figurone con lo spettacolare montante destro alla seconda ripresa, e
per Michele Di Rocco, sempre piacevole a vedersi ma ancora lontano
dai suoi giorni migliori. Per tornare ai palcoscenici che gli
competono, Michele Di Rocco dovrà dimostrare un carattere leonino e
determinato, dare alla boxe lacrime, sudore e sangue. E allora ci
sarà davvero da divertirsi.
Nel complesso una serata emozionante e da ricordare: le lacrime
di Pagliara alla fine del match hanno fatto diversi proseliti...
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