Rosanna Conti Cavini accende il pubblico di Arezzo
UN GRANDISSIMO SUCCESSO PER ROSANNA CONTI CAVINI ANCHE AD
AREZZO: UN PUBBLICO NUMEROSO ED ENTUSIASTA ASSISTE AL TITOLO
ITALIANO DEI SUPERWELTER IN UNA SPLENDIDA SERATA DI BOXE.
Di: Ufficio Stampa RCC Boxe
Comunicato del 01.07.11
Ad
Arezzo, la città dove è nato e risiede Adriano Nicchi, era facile
attendersi un grande successo di pubblico, come accadde mesi fa' a
Castiglion Fiorentino quando il ragazzo si aggiudicò la cintura di
campione italiano dei pesi superwelter strappandola a Di Fiore. Non
c'era dubbio alcuno sul fatto che organizzativamente la
manifestazione fosse destinata a brillare degnamente, anche perché
fa parte dei festeggiamenti della promoter internazionale per il suo
trentennale di attività al servizio del pugilato italiano. Rosanna
Conti Cavini e la sua organizzazione hanno dato ancora il meglio di
loro in questa riunione messa in piedi con la collaborazione della
Boxe Nicchi di Arezzo, il patrocinio del Comune di Arezzo e
allestita presso il bellissimo Palasport adesso dedicato al grande e
compianto Mario D'Agata, la cui figlia Annamaria è stata premiata
durante la serata da Santi Nicchi, patron dell'omonima boxe nonché
padre e allenatore di Adriano, con il III° Memorial dedicato al
padre. Da notare che la riunione aretina ha visto anche la “prima
volta” della Lega Pro Boxe, di cui Rosanna Conti Cavini è
vice-presidente, che inizia la sua attività di rilancio del pugilato
professionistico proprio da stasera. Per questo esordio sono
presenti a bordo ring il direttore generale Dr. Carlo Nori e il
segretario generale Dr. Gianluca Saettone.
La serata si apre puntualissima con il programma dei dilettanti,
curato dalla Boxe Nicchi del maestro Santi Nicchi, che presenta tre
propri pupilli, Mirko Fiorenza, Bruno Checcaglini e Cristian
Bennati, opposti rispettivamente a Samuele Rocchi della Fusco Boxing
Club, a Adil Laktaoui della Boxe Luminati e a Federico Falsini della
Pugilistica Grossetana. I risultati vedono la vittoria di un ottimo
Checcaglini, che ha battuto Laktaoui per stop arbitrale a poco dalla
fine della terza e ultima ripresa, dopo aver costretto l'avversario
al conteggio per ben tre volte, il pari tra Bennati e Falsini e la
vittoria di Fiorenza ai punti in tre riprese.
A
curare il sottoclou professionistico è Umberto Cavini, che
nonostante le non ancora perfette condizioni di salute non manca mai
di lavorare senza sosta e con ammirevole passione. Stasera il
matchmaker grossetano ha voluto due interessantissimi giovani
amministrati dalla figlia Monia e cui è annunciata una bella
carriera, Finiello e Murgia. Il peso leggero ciociaro Vincenzo
Finiello, guidato dai maestri Gabriele e Vitale, al quarto match
professionistico dopo il titolo Assoluto e Universitario tra i
dilettanti, se la vede con un altro italiano, Andrea Scarpa.
Quest'ultimo ha una notevole altezza e il maggior allungo da parte
sua e inizia girando attorno a Finiello che deve cercare lo spazio
per chiudere la distanza e affondare i colpi. Scarpa riesce a
piazzare qualche buon colpo da lontano ma Finiello è pericoloso
soprattutto con un buon gancio destro. Nella seconda ripresa Scarpa
mantiene l'iniziava ma Finiello si fa vedere con un gancio sinistro
e una buona azione finale. Dalla terza ripresa il pugile ciociaro
inizia pressando di più e i fatti sembrano dargli ragione, con un
ottimo lavoro alla figura, nel tempo successivo e nel quinto round
soprattutto Finiello intensifica il ritmo ed entra con maggiore
continuità nella guardia avversaria di un comunque sempre mobile e
validissimo Scarpa, per un match che rimane assai godibile e
applaudito dal già numeroso pubblico. La sesta e ultima ripresa è
assai emozionante e senza davvero un attimo di tregua, con Finiello
che tocca con maggiore potenza, e i due pugili sono lungamente
applauditi. Vince ai punti, probabilmente di stretta misura,
Vincenzo Finiello. Per il ragazzo di Monia Cavini una vittoria
importante anche se non brillantissima, ma comunque utile per
guardare al futuro sapendo dove e come intensificare la
preparazione. Anche Andrea Scarpa non ne esce certamente
ridimensionato e sentiremo ancora parlare di questo ottimo pugile.
Dopo l'intervista a Carlo Nori, il direttore generale della Lega
Pro Boxe che ha illustrato le ragioni che hanno dato vita e gli
obiettivi dell'organismo stesso, per questioni di tempo e di diretta
Rai eccoci arrivati subito al clou della serata, i dieci round del
campionato italiano dei pesi superwelter tra Adriano Nicchi, ragazzo
che è proprio di Arezzo ed è amministrato da Monia Cavini, e lo
sfidante ufficiale, anche lui un atleta giovane ma comunque di
grande esperienza, il napoletano Salvatore Annunziata. Per Nicchi è
un match delicatissimo perché deve confermare l'ottima impresa e
l'impressione destata a Castiglion Fiorentino l'anno scorso e cerare
il possibile trampolino di lancio verso tante altre soddisfazioni;
per Annunziata è invece la seconda opportunità tricolore dopo il
pari tecnico che raccolse tre anni addietro contro l'allora campione
Tobia Loriga e dopo alcuni successi in titoli internazionali, così
come peraltro successo anche a Nicchi, impegnato invece nel terzo
match in carriera con titolo italiano in palio. Enzo Giancamilli è
l'arbitro chiamato a dirigere queste dieci riprese, mentre i tre
giudici designati dalla Fpi, e osservati attentamente da Giuseppe
Quartarone, sono Salvatore Avola, Roberto Di Mario e Antonio
Giubelli. Commissario di riunione è Giuseppe Barrovecchio, medico
del titolo il dottor Ezio Truppa. Regia Rai affidata a Franco
Venditti con la
coppia
Mario Mattioli-Nino Benvenuti a commentare. Prima del match e
dell’Inno di Mameli, salgono le personalità sul ring, l'assessore
allo sport del comune di Arezzo Marco Donati, il collega di
Castiglion Fiorentino Moreno Pari, il sindaco di Sansepolcro signora
Daniela Furlani, il presidente della Provincia Roberto Vasai, il
promoter Elio Cotena, Patrizia Contri, il consigliere federale Maria
Moroni, Umberto Cavini e una elegantissima Rosanna Conti Cavini,
accolta da un diluvio di applausi meritatissimi sempre sulle usuali
note di “Rosanna” dei Toto. Arriva sul ring Annunziata e, avvolto da
un incredibile entusiasmo da parte del pubblico e da un balletto
sulle note di “Smooth Criminal” di Michael Jackson, lo fa anche
Adriano Nicchi. Ad accompagnarlo il padre Santi e il fratello Aldo,
che tiene alta la cintura di campione. Prima di iniziare
bell'abbraccio tra i rispettivi allenatori, Santi Nicchi e Biagio
Zurlo.
La prima ripresa vive di una lunga fase di studio e schermaglie,
cui cerca di uscire Annunziata con un'azione insistita ma priva di
effetti. Nella seconda ripresa si scatena la battaglia: Annunziata
alza il ritmo, Nicchi attende il suo turno e tocca con un gancio
sinistro e un montante destro poi, improvvisamente, il campione
coglie un'incertezza dell'avversario e colpisce con un pregevole
gancio sinistro che stende il napoletano. Contato, Annunziata pare
anche claudicante, il campione cerca di chiudere ma generosamente
l'avversario termina la ripresa. Nel terzo round il napoletano è
pienamente recuperato, attacca con convinzione, Nicchi temporeggia e
quando attacca si fa pericoloso. Verso la fine del round un doppio
scambio reciproco scalda il pubblico e rende il match ancora più
spettacolare.
E'
una ripresa incerta e di difficile attribuzione. Nella quarta
ripresa i pugili sono costretti a rifiatare, i ritmi si abbassano ma
si vede comunque buona attività, tra cui un destro di Annunziata e
un altro destro da lontano di Nicchi proprio sul gong. Nella quinta
ripresa Nicchi prende il controllo totale del match e tocca a
ripetizione un Annunziata che comunque sia si getta disperatamente
all'attacco. Il pugile di Monia Cavini lo contra con ripetute serie
a due mani che disorientano l'avversario. Il tempo successivo vive
di nuovo su una fase di grande equilibrio, con Annunziata sempre
imperterrito e guerriero ma con un Nicchi che pare in completo
controllo. All'inizio della settima ripresa un Annunziata che stava
facendo un grande match deve rinunciare ad andare avanti per i
problemi alla gamba destra dopo il knock down della seconda ripresa,
e il più dispiaciuto pare proprio Adriano Nicchi, che conclude così
la sua prima e bellissima difesa. Nicchi conferma la sua classe
davanti a un avversario davvero preparato e difficile, che l'aretino
ricompensa prendendolo sulle spalle a facendogli tributare un lungo
e meritato applauso. Adesso per il ragazzo di Monia Cavini il futuro
potrebbe portare un titolo internazionale.
La serata non è finita. Un altro giovane di cui si dice un gran
bene è il sardo Alessandro Murgia, che dopo i primi due match a
torso nudo torna sul ring stasera contro lo slovacco Valerica
Adochitei, che ha disputato un solo match peraltro vincendolo.
Murgia deve intraprendere la strada che porta al titolo italiano dei
supermedi e per questo Monia Cavini lo presenterà anche nella serata
di Cagliari organizzata da Tonino Puddu il 5 agosto e in cui saranno
impegnati altri suoi amministrati, cioè Giuseppe Laganà che
combatterà per il titolo dell'Unione Europea contro lo spagnolo
Lozano, e Michele Di Rocco, il grandissimo talento umbro che prima
ancora farà il suo ritorno “in famiglia” combattendo anche a Cecina
il prossimo 22 luglio.
Testa
completamente pelata e fisico bestiale, Murgia inizia con cautela
girando attorno all'avversario per colpirlo laddove si crea lo
spazio. Adochitei non ci sta a fare l'agnello sacrificale e attacca
nel secondo round, il pugile sardo controlla con calma e replica. Il
match si mantiene gradevole per i round successivi, anche
equilibrato e con poche soste, con Murgia che cerca di venire a capo
del buon Adochitei. Nella quarta ripresa lo slovacco è ripreso
ufficialmente due volte dall'arbitro Giancamilli perché sputa
ripetutamente il paradenti e mostra segni di stanchezza, nel tempo
successivo Adochitei ancora non tiene in bocca il paradenti e
l'arbitro ancora lo richiama ufficialmente. Per Murgia le cose
diventano facili ma Adochitei ancora non molla, perde ancora il
paradenti e Giancamilli chiude l'incontro. Per Murgia, pugile da
rivedere con curiosità e attenzione, è la vittoria per squalifica
dell'avversario al quinto round.
Si chiude così una serata che per Rosanna Conti Cavini è un
autentico trionfo, di pubblico e di spettacolo di pugilato davvero
incerto e coinvolgente. Per la vice presidente della Lega Pro Boxe è
l'ennesima soddisfazione della carriera. Non è difficile
pronosticare un altro successo simile alla prossima occasione, il 22
luglio a Cecina per il titolo del Mediterraneo Ibf tra il beniamino
locale Floriano Pagliara e l'ungherese Istvan Nagy, con sottoclou
prestigioso con la presenza di Rosario Guglielmino, Antonio De Vitis
e il ritorno di Michele Di Rocco.
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