Il protagonista della riunione di Viterbo
INTERVISTA CON ANDREA DI LUISA, CO-SFIDANTE AL TITOLO ITALIANO
DEI SUPERMEDI A VITERBO IL PROSSIMO 9 APRILE
Di: Ufficio Stampa RCC Boxe
Grosseto, 16.3.10
Andrea
Di Luisa, napoletano trapiantato a Viterbo come militare di
carriera, due volte campione italiano dilettanti, è passato
professionista con l'organizzazione di Rosanna Conti Cavini un anno
e mezzo fa'. Da quel giorno ha messo insieme sette incontri tutti
vinti prima del limite, aggiudicandosi il titolo Intercontinentale
Wbf (tolto al detentore sardo Alessio Rondelli sul ring di Olbia) e
confermandosi il maggior talento giovane della nostra boxe con una
franca vittoria sull'esperto Alessio Furlan a Grosseto nello scorso
dicembre. Nella riunione di Viterbo del prossimo 9 aprile Di Luisa
contenderà a Roberto Cocco il vacante titolo italiano dei supermedi.
Attualmente fa parte del gruppo dei pugili amministrati dalla
manager Monia Cavini.
-Andrea, finalmente combatterai a Viterbo, che è ormai la tua
città...
-Sì, e ne sono contento. Non mi sento particolarmente emozionato,
però non posso fare a meno di pensare che è la prima volta nella mia
carriera che potrò combattere davanti ai miei tifosi. Da dilettante
ho combattuto spesso all'estero e anche da professionista è la prima
volta che succede. A Viterbo sono molto stimato, e anche io mi ci
trovo bene. Sono orgoglioso di combattere in questa città e davanti
a gente che mi conosce.
-Cosa pensi del titolo italiano?
-Che
è un titolo importantissimo che troppi miei colleghi snobbano. Io lo
ritengo un obiettivo notevole, perché intanto da' prestigio, poi è
un ottimo trampolino di lancio per i titoli successivi. Mi interessa
molto vincere la cintura tricolore.
-Conosci il tuo avversario del 9 aprile?
-Ho visto Cocco combattere durante il match con Ndiaye, e lo
ritengo un avversario importante. Mi è sembrato molto tenace e sono
sicuro che con lui sarà un gran bell'incontro.
-Nei tuoi sette precedenti incontri hai sempre vinto per ko.
Vuoi proseguire su questa strada?
-No, o meglio non volutamente. Anche nel match contro Furlan
potevo chiudere anche molto prima dell'ultimo round, però mi volevo
testare e vedere a che punto fossi, e mi sarebbe andato bene anche
vincere ai punti. Se capita di vincere un match prima del limite,
bene, altrimenti va benissimo farlo anche ai punti. L'importante è
che il mio avversario senta quanto fanno male i miei colpi e se ne
ricordi!
-A che punto della preparazione sei?
-Sono molto avanti, mi sento davvero al top della condizione.
Sono bene allenato e mi presenterò sul ring di Viterbo al meglio,
come mi successe per Rondelli.
-Come ti trovi con la tua manager Monia Cavini?
-Molto bene, come con tutta la sua famiglia. Tempo fa' mi è
capitato di parlare con Umberto Cavini che mi diceva delle cose a
proposito dei miei impegni futuri: io l'ho fermato e gli ho
consigliato di parlare con la mia manager!
-Dove vuoi arrivare?
-Adesso al titolo italiano. Poi vedremo.
Ufficio stampa Rosanna Conti Cavini
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