Viterbo incorona i campioni
IL SOTTOCLOU DELLA GRANDE SERATA DI VITERBO TARGATA ROSANNA
CONTI CAVINI. LE VITTORIE DI VERSACI E DI GIUSEPPE DI MICCO
Di: Ufficio Stmapa RCC Boxe
Viterbo, 9.4.10
Il
PalaMalé di Viterbo, forse perché proprio dedicato al pugile Luigi
Malé, è un impianto che si presta perfettamente allo spettacolo
della Noble Art. E in questa serata organizzata come sempre alla
perfezione da Rosanna Conti Cavini lo spettacolo non è assolutamente
mancato. Nonostante una defezione importante, quella del pugile
ciociaro Marino Bucciarelli che per uno stato febbrile molto intenso
a dovuto dare forfait al suo match con il perugino Walter Fiorucci,
come lui amministrato dalla manager Monia Cavini, ci sono stati un
match tra dilettanti, una semifinale al titolo italiano dei piuma,
quella tra il grossetano Luca Maggio e il laziale Giuseppe Di Micco,
e il test match internazionale di Francesco Versaci contro il romeno
Gheorge Danut. La serata è andata in scena grazie alla partnership
della palestra Fitness Palace dei fratelli Franco e Maurizio Malé e
con il contributo della Amministrazione Comunale di Viterbo, con la
presenza del sindaco Giulio Marini e l'assessore allo sport Vito
Guerriero. Per la Federazione era presente il vice presidente
vicario Dottor Antonio Del Greco e, a titolo personale come amante
del pugilato italiano, il consigliere federale Maria Moroni.
Puntualmente
alle ore 21 la serata è iniziata con un match tra dilettanti.
Protagonisti il prodotto della Pugilistica Grossetana (presieduta da
Umberto Cavini) Ivan Lungu, peso leggero, opposto ad Andrea Meschini
della Polisportiva Valle Umbria Nord. Arbitro Massimo Montanini.
All'angolo di Lungu il maestro Alessandro Scapecchi e l'insegnante
Vincenzo Botti. Dopo quattro buone riprese, in cui i due ragazzi non
si sono davvero risparmiati, la vittoria è stata attribuita ai punti
a Ivan Lungu, che ha certamente piazzato i colpi migliori, ha fatto
in pratica lui il match e ha costretto al conteggio l'avversario
verso la fine della terza ripresa. Un ragazzo, quello della
Pugilistica Grossetana, di cui certamente sentiremo ancora parlare.
Per otto riprese di livello internazionale salivano sul ring il
campione italiano dei mediomassimi, il reggino Francesco Versaci
che, rimasto senza lo sfidante al suo titolo per il forfait di
Vincenzo Imparato, ha affrontato il romeno Gheorge Danut,
amministrato dal manager ungherese Richard Szilagy in un test match
che doveva dire a che punto è la condizione del ragazzo della
manager Monia Cavini allenato da Beppe Fedele in vista del titolo
Mondiale Youth Ibf da disputarsi verso il mese di maggio. Arbitro il
signor Marco Marzuoli. Complice la buona tecnica di Danut la prima
ripresa scorreva via sul filo dell'equilibrio, con un Versaci che
doveva anche riprendere confidenza con il ring dopo la lunga assenza
per curare un guaio a una spalla. Anche la seconda ripresa era sulla
falsariga della precedente ma si apprezzava una maggiore attività
del campione calabrese che iniziava a far partire con precisione i
suoi colpi nel round successivo. Nella quarta ripresa Versaci si
faceva valere con una serie di colpi dritti portati da lontano e con
un buon uso del montante destro, e nel tempo successivo il match si
scaldava con il pubblico, via via sempre più numeroso, che
apprezzava lo spettacolo e applaudiva in maniera convinta. Sesta
ripresa equilibrata, nella successiva Versaci tentava di controllare
un avversario comunque molto aggressivo che lo colpiva con un paio
di precisi ganci. Superato il momento di difficoltà, Versaci
riprendeva il suo match e Danut eccedeva nella gagliardia, mettendo
due volte il calabrese al tappeto con delle prese di lotta, per cui
veniva anche richiamato ufficialmente. Il campione italiano
controllava stavolta bene fino alla fine, colpiva con buoni destri e
sigillava così un'ottima vittoria ai punti contro un buon
avversario. Il test è certamente risultato positivo in vista del
Mondiale giovanile che lo attende a breve.
Arbitrato
dal signor Randaccio ecco la volta della semifinale al titolo
italiano dei pesi piuma tra due rappresentanti del team di Monia
Cavini: l'esperto Luca Maggio, già sfidante al titolo italiano ed
europeo, e il giovane Giuseppe Di Micco, talento in erba che già ha
fatto parlare bene di sé. Per i due ragazzi un test di grande
importanza perché avrebbe certamente segnato il futuro agonistico in
maniera netta. In una prima ripresa interessante ed equilibrata Di
Micco cercava il match alla corta distanza mentre Maggio, piuttosto
mobile sulle gambe, preferiva la replica da lontano. Per Di Micco
c'era anche il tifo di tanti tifosi venuti dalla provincia di
Latina. Nel secondo round Di Micco attaccava con maggiore
convinzione e aggressività. Maggio subiva qualche buon colpo e
cercava la replica. Nelle terza ripresa Di Micco era costretto a
rifiatare, Maggio ne approfittava per piazzare buoni colpi lunghi
che però trovavano la replica dell'avversario. Il match divertiva il
pubblico per l'equilibrio e l'ottimo spettacolo. Nel quarto periodo
il match si scaldava con un corpo a corpo che regalava emozioni
intense. I due ragazzi non si risparmiavano e meritavano sul serio i
grandi applausi. Nella penultima ripresa era ancora Di Micco a
esercitare una maggiore pressione, però Maggio non accusava più del
dovuto e il round era ancora di difficile attribuzione come del
resto tutti gli altri. Tutto si decideva nella sesta e ultima
ripresa di un grande match. Di Micco si faceva valere con il gancio
sinistro, Maggio non arretrava di un centimetro e il pubblico si
divertiva fino alla fine. Un gran bel combattimento e un grande
match per entrambi i protagonisti. I cartellini dei giudici
decretavano la vittoria d'un soffio di Giuseppe Di Micco, ma il
plauso del pubblico andava anche a un ottimo Luca Maggio.
LA STREPITOSA VITTORIA DI ANDREA DI LUISA NEL TITOLO ITALIANO
DEI PESI SUPERMEDI
Alla
fine di un interessante sottoclou era giunta l'ora che tutto il
grande pubblico del PalaMalé attendeva, ossia l'ingresso sul ring
dei protagonisti del match per il vacante titolo italiano dei pesi
supermedi tra il torinese Roberto Cocco e l'idolo di casa Andrea Di
Luisa. Per Di Luisa, militare di professione di stanza proprio a
Viterbo, c'era anche il tifo di una nutritissima rappresentanza di
membri dell'esercito delle varie caserme della Città dei Papi. Per
lui e per il padre Michele, che lo segue all'angolo, era una serata
importante anche per la notizia giunta da Helsinki che diceva di
come Diego Di Luisa, campione italiano dei dilettanti e grande
speranza della boxe italiana, fratello del primo e figlio minore del
secondo, aveva superato di slancio un pugile finlandese ed era così
approdato alla semifinale del torneo della capitale scandinava di
domani. Salivano sul ring come al solito tutte le personalità della
serata, dal sindaco di Viterbo Marini, al vice presidente federale
Del Greco, al generale Ranucci della Scuola Sottufficiali
dell'Esercito, al match maker Umberto Cavini fino a, ultima ma non
certo ultima, un'applauditissima e al solito elegantissima Rosanna
Conti Cavini, certamente fatta oggetto di un consenso importante da
parte degli sportivi locali per l'evento così magistralmente portato
nella loro città. Arbitro del match il signor Antonio Giubelli,
giudici i signori Panichi, Marzuoli e Randaccio, commissario di
riunione il signor Rolando Barrovecchio, osservatore arbitrale il
signor Quartarone, medico il professor Mario Ireneo Sturla, regia di
Rai Sport Più di Giancarlo Tomassetti e commento affidato a Mario
Mattioli e Nino Benvenuti. Dopo l'inno di Mameli cantato da Debora
Tundo con la solita voce incantevole, ecco che era ora di dare la
parola al ring.
Dopo
una leggera schermaglia Di Luisa, improvvisamente, faceva partire un
micidiale destro che trovava Cocco con la guardia aperta. Il
torinese andava in difficoltà, Di Luisa trovava ancora lo spiraglio
giusto e Cocco era al tappeto. Si rialzava ma in evidente stato
confusionale e bene faceva l'arbitro Giubelli a decretare il ko
tecnico dopo la miseria di quarantuno secondi della prima ripresa.
Per Di Luisa c'era il titolo italiano e l'ottava vittoria da
professionista prima del limite. Per il ragazzo viterbese, non a
caso indicato come il maggior talento emergente del nostro
professionismo, un'ulteriore conferma della forza e della
pericolosità dei suoi colpi. Cocco è pugile esperto ma si è dovuto
inchinare anche lui alla precisione chirurgica di quello che si
annuncia essere uno dei colpi più belli di questo 2010.
Per Rosanna Conti Cavini si chiudeva una serata perfettamente
riuscita. Il prossimo appuntamento parla del prossimo 28 maggio a
Grosseto, con la difesa mondiale del titolo Wba dei gallo di
Emanuela Pantani.
Ufficio stampa Rosanna Conti Cavini
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