A Brandizzo un altro successo Conti Cavini
I RISULTATI DELLA GRANDE RIUNIONE DI BRANDIZZO.
IL SOTTOCLOU CON LE VITTORIE DI GASSANI, FIORUCCI, DE VITIS E
GUGLIELMINO E IL TITOLO INTERNAZIONALE
Di: Ufficio Stampa RCC Boxe
Brandizzo, 4.6.10
L'assenza
forzata, prima volta in quasi trent'anni, di Rosanna Conti Cavini
dal ring di una delle sue riunione, si è avvertita parecchio. Così
come quella del marito Umberto. Però la salute viene sempre prima di
tutto, e alcuni problemi fisici di Umberto Cavini hanno costretto la
coppia a restare a casa per meglio passare una opportuna
convalescenza. Ha sopperito all'assenza dei genitori la già scafata
ed esperta Monia Cavini, la manager cresciuta a pane e
guantoni che certamente non ha patito troppo l'emozione di questa
prima sua serata senza l'ausilio dei genitori. Una serata comunque
sia perfettamente organizzata, con ottima cornice di pubblico e
tantissime emozioni come era facile prevedere alla vigilia.
L' inizio della serata puntualissimo è alle ore 20,30. Entrano
sul ring i pesi leggeri Paolo Gassani esordiente sotto le insegne
della manager Monia Cavini opposto al romeno Mircea Lurci. Per
Gassani si tratta di un rientro sul ring importante per riprendere
la strada che porta al titolo italiano di categoria. Il pugile
toscano attacca in maniera decisa, ma Lurci sembra ben difendersi,
fino alla fine della prima ripresa in cui un deciso gancio destro di
Gassani piega il pugile romeno per il conteggio di dieci. Per
Gassani una vittoria perentoria e che certamente da' grande fiducia
per il futuro, un futuro naturalmente da verificare con test più
severi.
Dopo
la presentazione del libro di Andrea Bacci “Quell'ultima
notte a Las Vegas” (Bradipolibri editore) dedicato alla grande
boxe di Marvin Hagler e Sugar Ray Leonard, ecco il secondo match
della serata: è la sfida in “famiglia” tra due giovani amministrati
da Monia Cavini, il ciociaro Marino Bucciarelli guidato all'angolo
dal padre Giuseppe, e il perugino Valter Fiorucci, allenato da
Gerardo Falcinelli. Una prima ripresa molto interessante fatta di
continui capovolgimenti di fronte fa capire che il match sarà
tutt'altro che noioso. Si fa preferire Fiorucci che pizzica con il
diretto e il gancio sinistro l'avversario in un paio d'occasioni.
All'inizio della seconda ripresa Fiorucci attacca con decisione,
mette Bucciarelli alle corde e lo tempesta di colpi al viso e alla
figura. Bucciarelli va al tappeto e prima ancora che l'arbitro
arrivi a terminare il conto di dieci fa cenno di no con la testa.
Fiorucci mette così insieme la seconda vittoria prima del limite
della sua ancora verde carriera, vittoria importante contro un
avversario importante. Per Fiorucci può essere il lancio verso una
carriera importante, così almeno spera Gerardo Falcinelli, per
Bucciarelli una battuta d'arresto che si spera non possa avere
riflessi sul proseguo di carriera.
Dopo una pausa forzata per la velocità della conclusione dei
match precedenti ecco arrivare l'ora di Antonio De Vitis il
pluricampione di Savigliano che stasera si testa sulle otto riprese
contro il belga Nordine Barmou, e che con questo match si prepara a
combattere per il titolo Intercontinentale Wbo dei superpiuma,
l'ennesima cintura da aggiungere alla sua già nutrita collezione il
prossimo 16 luglio. Al suo angolo Bruno Vottero e Aniello Flauto. Il
brindisino d'origine inizia da subito con decisione, e si capisce
che ha voglia di dimostrare che se attacca non ce n'é per nessuno:
in men che non si dica Barmou, pugile di buona esperienza, è
raggiunto da una autentica gragnuola di colpi e va una prima volta
al tappeto su un gancio sinistro alla figura.
Sul
successivo attacco De Vitis, che non per niente è sfidante ufficiale
anche al titolo dell'Unione Europea, chiude il discorso con un altro
potente colpo alla figura. E' passato solo un minuto e trentacinque
secondi della prima ripresa. Per lui una vittoria senza discussioni,
che lo pone ancora di più ai vertici nazionali come uno degli
elementi migliori della boxe italiana. Intervistato sul ring,
Antonio De Vitis spende immediatamente una parola per salutare
Umberto Cavini e per augurargli un pronto rientro a bordo ring,
ossia il posto che più gli compete.
Spazio adesso per i pesi massimi per le sei riprese previste per
un'altra sfida in famiglia, cioè tra pugili di Monia Cavini. Il
siciliano Rosario Guglielmino, kg. 91,400 al peso, contro il
fiorentino Vitale Mele, che ha fermato la bilancia a 104 kg. Match
importante, perché il vincente potrebbe lanciarsi nei posti che
contano della graduatoria nazionale di categoria. Prima ripresa
estremamente interessante ed equilibrata, il folto pubblico ha anche
modo di esultare perché finalmente si vede salire sul ring una
bellissima ragazza con il cartello che annuncia la ripresa
successiva. Guglielmino deve attaccare e accorciare la distanza,
Mele ha buon gioco portando colpi lunghi. Entrambi dimostrano buoni
colpi, fino a un improvviso attacco del siciliano che colpisce Mele
al viso con un gancio sinistro. Il fiorentino è al tappeto, si
rialza coraggiosamente ma in evidente stato confusionale. E'
l'ennesimo ko (tecnico questa volta) della serata, ancora alla
seconda ripresa, e una bella prova di potenza da parte di Rosario
Guglielmino anche lui, come Gassani, all'esordio sotto le insegne di
Monia Cavini. Per il siciliano una vittoria che può essere un buon
viatico per una ottima carriera, per Mele uno stop che speriamo non
determinante, perché il ragazzo ha dimostrato comunque di saperci
fare.
IL CLOU DELLA SERATA DI BRANDIZZO.
Personalità
sul ring, tra cui il sindaco di Brandizzo Roberto Buscaglia, il
professor Sturla, la manager Monia Cavini, e la pesante assenza di
Umberto e Rosanna Conti Cavini, cui il pubblico tributa un caloroso
applauso. Sul ring anche Desirée Corsini, due anni e mezzo, la terza
generazione al femminile del team grossetano. Entrano i
protagonisti, il belga Ayoub Nefzi e, accompagnato dalla musica
degli AC/DC e da una scenografia incredibile, il torinese Luca
Michael Pasqua. E' giunta l'ora, suonati gli inni nazionali, di
dare spazio alla boxe. In palio il titolo Internazionale Ibf dei
superwelter: ossia il possibile inizio di una carriera a grandi
livelli per il vincitore. Arbitra l'italiano Mario Maianti, giudici
Argiolas, De Ruvo e il tedesco Pokrandt.
Il palazzetto trabocca di passione quando ha inizio il match.
Dopo una prima ripresa di studio, segnata comunque dalla maggiore
intraprendenza dell'italiano, si capisce che il match sarà difficile
oltre che un'autentica guerra di nervi. Pasqua leggermente più basso
deve cogliere il momento giusto per colpire, Nefzi ha dalla sua una
maggiore lunghezza di braccia. Pasqua è maggiormente intraprendente,
tocca spesso con il sinistro, si difende in bello stile e il belga
va in confusione. Il match è comunque arbitrato con piglio deciso da
Maianti. La terza ripresa è sulla falsariga della precedente, anche
se un sinistro improvviso di Nafzi è accusato da Pasqua, bravo però
a recuperare.
Nella
quarta ripresa il pallino dell'azione torna di nuovo in mano
all'italiano, nella quinta si fa preferire Nefzi che controlla con
maggiore ordine. Il match si mantiene equilibrato e interessante,
entrambi i pugili non si risparmiano e il pubblico va in visibilio
per le belle azioni che Pasqua comunque costruisce. Il torinese
sembra farsi preferire nella sesta ripresa. Un uso continuo e
preciso del sinistro fa preferire decisamente il ragazzo di Monia
Cavini anche nella settima ripresa, mentre in quella successiva fa
maggiore mostra di sé il destro di Nefzi. Si prosegue sul filo
dell'equilibrio: nona e decima ripresa corrono via durissime e
incerte, con preferenza che però arride al pugile ospite, mentre è
per la maggiore attività di Pasqua l'undicesimo round. Siamo
arrivati alla fine, e il match è ancora incertissimo. Nefzi fa
nettamente la ripresa, Pasqua lo pizzica con il sinistro. Suona
l'ultimo gong della serata, tutto è in mano ai giudici. Argiolas
decreta il 116-112, Pokrandt un salomonico 114-114, De Ruvo 116-112,
con verdetto di maggioranza il nuovo campione Internazionale Ibf è
il bravo belga Ayoub Nefzi. Per Pasqua non si tratta comunque di
una bocciatura per il bel match fatto e per il cuore messo sul ring.
Due grandi atleti che possono avere un grande proseguo di carriera.
Si chiude così, con una punta d' amarezza, una serata comunque sia
che non ha mancato di dare emozioni e di far vedere un ottimo
spettacolo.
Ufficio stampa Rosanna Conti Cavini
|