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Intervista a Luca Messi

Di: Ufficio Stampa Team Luca Messi
Comunicato del 10.05.10

LUCA MESSI si confessa , alla vigilia della sfida a RODHES, del
21 Maggio di Ezio Prapotnich

L’opinione comune in Inghilterra e’ che Ryan Rhodes (43-4-0; 29 ko) abbia scelto Luca Messi (36-7-1; 12 ko) come avversario per la sua prima volontaria difesa del titolo EBU dei Superwelter, il 21 Maggio a Sheffield, perche’ lo considera un rivale facile. Le ultime vittorie dell’inglese su Vuma e Jamie Moore l’hanno piazzato al numero 4 delle classifiche mondiali WBC e IBF. Non e’ un mistero che il suo obiettivo e’ un titolo mondiale. Ma se si compara i record di entrambi, ci sono diversi parallelismi. Rhodes e’ stato 2 volte campione britannico dei Superwelter, Messi 2 volte campione italiano nei Welter e Superwelter. Entrambi hanno disputato un pugno di incontri per i vari titoli Internazionali/Intercontinentali/Interim delle principali organizzazioni, con Ryan piu’ fortunato del nostro Luca. Ultimo, ma non meno importante, entrambi hanno visto sfumare le occasioni mondiali della loro carriera. Messi nel 2005 contro Garcia per la cintura Superwelter WBA e Rhodes nel 1997, per quella dei Medi WBO, senza contare le ininfluenti WBF e WBU.

(Ryan Rodhes, campione) Questo incontro decidera’ il corso della carriera di entrambi: o la va, o la spacca. Il fatto che Rhodes guardi gia’ a un titolo mondiale, scavalcando l’avversario che ha di fronte, potrebbe rivelarsi un errore fatale. Luca Messi e’ piu’ determinato che mai e, dalla Francia, ci spiega il suo punto di vista nell’intervista che segue.

BOXERINGWEB: Come e’ nato questo match? Ti sei fatto avanti tu o Rhodes ha cercato te?

LUCA MESSI: Ryan Rhodes, dopo aver brillantemente vinto il titolo Europeo, ha diritto ad effettuare una difesa volontaria, è quindi suo diritto scegliere l'avversario, purchè questo sia naturalmente nella classifica EBU, come nel mio caso. E vedendo il mio curriculum, credo di aver dato l'impressione d'essere il più abbordabile di tutta la classifica; insomma, la classica vittima sacrificale....proprio quello che volevo sembrare......

BRW: Pensi che Rhodes ti stia sottovalutando, che stia gia’ guardando oltre questo incontro, a un possibile titolo mondiale?

LM: Ho letto recentemente che si parla di un mondiale per Rhodes; io gli auguro di farlo, ma dopo aver perso il titolo d'Europa non sarà poi così facile.....Mi spiace d'essere sottovalutato, ma allo stesso tempo la cosa mi tranquillizza. Anche Garcia nel 2005 mi sottovalutò, avendo vinto tutti i suoi incontri per ko....con me gli dovettero regalare il match ai punti, e rischiò più volte il tracollo. A Chicago, quella ser,a ho azzittito le 25000 persone presenti al United Center.....

BRW: Che possibilita’ potrebbe aprire la vittoria nella tua carriera?

LM: Molte, visto che Rhodes è tra i primi delle classifiche mondiali e Don King, nel caso di una mia vittoria, mi aprirebbe molte strade oltre oceano. E poi, ad essere sincero, il titolo d'Europa al giorno d'oggi ha molto più valore di certi titoli mondiali. Sarebbe il coronamento di una lunga carriera!

BRW: La tua offensiva sara’ basata piu’ sul piano fisico o su quello tattico/psicologico?

LM: Credo su tutte e tre contemporaneamente. Sul piano tecnico, Rhodes è molto forte e a quello devo contrapporre la mia grande resistenza fisica e capacità di sofferenza. Quindi lì uscirà la fisicità dell'incontro, la quale inevitabilmente con il passare dei round influirà sul piano psicologico. Io sono preparato ad affrontare tutte le riprese, credo che invece il campione pensi ad una rapida vittoria!

BRW: La tua preparazione e’ stata studiata su misura per l’avversario o hai usato una formula collaudata?

LM: Sono in Francia ad allenarmi da un mese con il bravissimo trainer Nicolas Riffard, il quale mi ha messo a disposizione ottimi sparring e tutta la sua grande professionalità da trainer. Per gli appuntamenti importanti mi allontano dalla mia città, per staccare un pò da tutti i pensieri. Di solito mi alleno nella palestra di mia proprietà, una struttura di 10.000 mq con piu’di 20 dipendenti. Lì mi alleno comunque bene fisicamente, ma mentalmente passo la giornata a gestire il business; ora è il momento di pensare solo a Ryan Rhodes! Domani arriverà dall'Italia il mio storico maestro Ottavio Caloi, lui è un pò il mio "Bundini", colui che accompagnava il grande Mohamed Alì.

BRW: Ti preoccupa l’idea di giocare “fuori casa” in “territorio nemico”?

LM: Io, a differenza di altri pugili super-protetti che non mettono mai il naso fuori dalla propria nazione per paura di non essere tutelati (e ogni riferimento è puramente casuale...), da anni ho sempre la valigia pronta. Ho dato e preso pugni ovunque, girando per il mondo da solo e allenandomi nei posti e nelle palestre più infime, dove i pugili con cui fai sparring sono dei veri e propri animali. Ne ho fatte di guerre. Come diceva Rutger Hauer in Blade Runner: "Ho visto cose che voi umani....". Certo il pubblico inglese è fantastico e molto caldo e vorrà la mia testa. Il loro tifo, mi inciterà a chiudere loro la bocca, come feci con i messicani! Ho comunque un folto gruppo di italiani che verrà a sostenermi e, credimi, fanno un baccano infernale. Arriveranno a Sheffield il giorno prima del match, e spero che vengano accolti nel migliore dei modi, e, sia prima che dopo il match, si bevano qualche buona pinta con i fans di Rhodes. Anzi, prometto che dopo la mia vittoria pago da bere a chiunque e di pub, credo ce ne siano molti lì...come anche i bevitori!

BRW: Ti preoccupa il fatto che Rhodes e’ mancino e non boxa in maniera ortodossa?

LM: Perchè? I mancini hanno 3 braccia? Io ho Dio dalla mia parte. Mio fratello, don Alessandro Messi, è sempre al mio angolo per benedirmi. Spero che non gli venga vietato in Inghilterra, perche’con lui so di avere la protezione divina a sostenermi. Da anni è, credo, l'unico prete-corner man del mondo e devo dire che ci sa fare, la sua presenza mi aiuta davvero. Insieme a lui, Don King e io abbiamo consegnato al Papa un mio paio di guantoni e tutte le cinture di campione del mondo Wba, Wbc, Wbo e Ibf. L'ho voluto fare, per chiedere a Dio protezione per tutti i pugili del mondo. Io prego sempre per me, ma anche per il mio avversario. Il giorno dell'incontro vado in chiesa, ovunque mi trovi, e accendo una candela per me e una per il mio avversario, perchè ci protegga ambedue. C'è una bella chiesa cattolica a Sheffield?

BRW: C’e’ qualcosa che vorresti dire direttamente a Rhodes, se leggesse queste righe?

LM: Non sono tipo da proclami all'americana o minacce del genere, ma non vengo a fare il turista in Inghilterra, pur amandola e avendola visitata più volte. Questa volta dico ciò che disse il mio antenato Cesare: "VENI,VIDI,VICI". Ho troppa fame per perdere e sono a credito con la fortuna di molto. Ora è il mio turno!

Un grandissimo in bocca al lupo a Luca Messi, da tutti noi…

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