Si conclude la trasferta finlandese
Con due ori, un argento e tre bronzi si conclude
la brillante avventura azzurra del
29st International “Gee Bee” Boxing Tournament
Helsinki (FINLANDIA)
– 9/11 aprile 2010
Di: Ufficio Stampa FPI
Comunicato Stampa 11 aprile 2010
I due agenti delle Fiamme Oro Picardi
e Rossano mettono al collo la medaglia d’oro, mentre il campano
Mangiacapre quella d’argento in un pomeriggio di Finali molto
combattuto. Tre le medaglie di bronzo conquistate ieri dagli azzurri
Di Savino, Di Luisa e Fiori. Un bottino ricco sotto gli occhi
soddisfatti del Team Leader Massimo Scioti, del Responsabile della
Squadra Raffaele Bergamasco e del tecnico Giulio Coletta.
I guantoni tricolore si sono distinti
anche ad Helsinki, in Finlandia, dove da poche ore si è conclusa la
29esima edizione dell’International "Gee Bee" Boxing Tournament, il
tradizionale torneo finlandese che quest’anno ha visto in gara dieci
categorie di peso, dai 51 ai +91 Kg, e circa 70 atleti provenienti
da tredici paesi (Estonia, Portogallo, Bulgaria, Russia, Uzbekistan,
Norvegia, Irlanda, Italia, Inghilterra, Cipro, Scozia, Svezia e
Finlandia).
Dopo l’uscita di scena nei quarti di
finale del caporalmaggiore Vittorio Jahin Parrinello, ieri, giornata
di Semifinali, ben sei azzurri hanno gareggiato per accedere alle
finali e tre oggi hanno raggiunto il podio più alto, con due primi
posti ed un secondo posto.
Il
primo a conquistare il ring di Helsinki è stato il 51 Kg. Vincenzo
Picardi, classe ’83, di Casoria e medaglia di bronzo a Pechino 2008,
che in semifinale ha battuto per 7 a 6 il bulgaro Stefan Ivanov, in
un match sul filo del rasoio. “All’inizio della prima ripresa
– ci informa Bergamasco - Picardi è stato sorpreso da un gancio
destro dell’avversario che ha chiuso a suo favore la ripresa per 2 a
1. L’azzurro però, non ha accusato il colpo ed ha ripreso subito le
redini dell’incontro nella seconda ripresa, finendo la terza in
crescendo e portando a casa il risultato”.
Oggi, nelle Finali, il campione
olimpico non ha mollato la presa ed ha conquistato la medaglia d’oro
battendo per 10 a 9 l’iracheno Declan Geraghty. “Picardi ha
disputato un’ottima finale – commenta soddisfatto il tecnico
federale -; dopo una ripresa condotta all’attacco, ma che lo vedeva
soccombere di un punto, sul 2 a 1, Vincenzo senza perdersi d’animo
ha continuato la sua pressione sull’avversario rientrando ad ogni
colpo che questi gli portava senza dargli respiro ed ha chiuso la
seconda ripresa sopra di un punto, sul 6 a 5. Nella terza,
dimostrando voglia di arrivare all’oro, non si è concesso pause ed
ha martellato con colpi sopra e sotto l’irlandese che è scappato per
tutto il ring con lo scopo di non prendere colpi. Nonostante questo,
il divario non è cambiato e comunque l’oro si è tinto d’azzurro”.
Nei 57 Kg., ieri, si è dovuto
accontentare della medaglia di bronzo il romano del Centro Sportivo
Olimpico dell’Esercito Alessio Di Savino, classe ’84 e bronzo ai
Campionati Mondiali Militari, non riuscendo a superare una vecchia
conoscenza, il forte russo Sergei Vadopjanov, che ha vinto per 10 a
0. “Di Savino – dichiara Bergamasco – ha disputato un buon
primo round ma l’avversario è di certo uno dei migliori al mondo,
avendo conquistato l’oro ai mondiali di Chicago nel 2007 e l’argento
a quelli di Milano nel 2009. Nonostante tutto Alessio non si è
tirato mai indietro ed ha reso la vita difficile al russo. Il
risultato della prima ripresa non ha reso però giustizia perché non
è stato segnato nessun colpo al nostro atleta. La linea del match
non è cambiata nella seconda ripresa e Di Savino, un po’
demoralizzato, ha ceduto sul piano psicologico lasciando la vittoria
a Vadopjanov”.
Dopo
essersi meritato la finale, battendo per 7 a 2 nei 64 Kg. l’ostico
scozzese Darren McGinn, con tempismo e prontezza, spostandosi e
rientrando in continuazione per tutte e tre le riprese, oggi anche
l’azzurro Vincenzo Mangiacapre, classe '89, dell'Excelsior Boxe di
Marcianise, campione italiano dal 2004 al 2007 e vicecampione
italiano in carica nei 69 Kg., si è dovuto arrendere alla potenza
russa, perdendo contro Sergei Shigashev per 5 a 21 ma indossando una
meritata medaglia d’argento. “Buona prova quella del nostro
portacolori – commenta il Responsabile della Squadra – che
non ha mai demeritato e accettato la battaglia a viso aperto,
contrastando il russo e cercando di ribattere colpo su colpo.
Nonostante il parziale di 8 a 1 per Shigashev, Vincenzo non si è
demoralizzato ed ha continuato a cercare di ritirare su l’andamento
del match. La seconda ripresa, però, è finita sul 13 a 3
penalizzando un po’ troppo l’italiano. L’incontro è finito
giustamente a favore del russo, decisamente forte, ma con un divario
di punti esagerato rispetto alla realtà”.
Stessa sorte nei 69 Kg., anche se in
semifinale, per il caporalmaggiore Diego Di Luisa, classe ’89 e
campione italiano in carica, che ieri si è dovuto arrendere di
fronte al russo Andrey Zamkovoy, argento agli ultimi mondiali,
piazzandosi al terzo posto. Con il punteggio di 10 a 0 Zamlovoy ha
chiuso il difficile match. “E’ stato un incontro pesante per
Diego – sottolinea Bergamasco – contro un avversario più
forte, che lo ha tenuto sempre sotto scacco rubandogli il tempo. Il
nostro portacolori ha sbagliato ad essere troppo rigido ed a cercare
il colpo di forza ma non si è tirato indietro. Il risultato lo ha
castigato troppo pesantemente ma il russo è stato nettamente
superiore”.
Terzo posto negli 81 Kg. anche per
l’azzurro Simone Fiori, classe ’89, della Gym Boxe Setteville Nord e
campione italiano in carica, che ieri è stato battuto dal finlandese
Niklas Rasanen, preferito nel verdetto di parità. “Un Fiori un
po’ sottotono – commenta Bergamasco - ma ingiustamente
penalizzato contro il pugile di casa. Per spiegare il risultato
basta dire che quattro giudici su cinque hanno visto vincitore Fiori
sullo score personale, uno addirittura di 8 punti, ed uno lo vedeva
pari. Nella inspiegabile cabala dello score combinato, però, il
risultato finale è stato di 2 a 2 e per l’insensata legge della
preferenza sui colpi finali entrati in combinazione la vittoria è
andata al finlandese. Cosa buona è che Fiori ha comunque cercato la
vittoria senza mai mollare la presa ma sentendo emotivamente
l’impegno. Bisogna tener conto che per lui è stato il primo torneo
ufficiale con la maglia della nazionale.”
A
chiudere in bellezza la giornata di oggi, alzando il braccio della
vittoria e colorandosi d’oro, è stato il +91 Kg. Francesco Rossano,
classe ’88, delle Fiamme Oro, bronzo ai Campionati dell’Unione
Europea del 2009 e campione italiano, che in semifinale ha battuto
per RSC alla prima ripresa l’estone Roman Raevski. “Il nostro
peso supermassimo – sottolinea il tecnico federale - ha
preso subito l’iniziativa centrando l’avversario con un bel destro
dritto al volto. Raevski, dopo un attimo di smarrimento, ha provato
a reagire ma è stato di nuovo centrato da una serie di colpi decisi
sia al corpo che al volto che hanno lasciato il segno e lo hanno
stordito. L’arbitro giustamente ha decretato la fine dell’incontro”.
Oggi, con grande determinazione, ha
ripetuto l’impresa battendo lo scozzese Ross Henderson per RSC alla
seconda ripresa “Ottima prova di Francesco – conclude
Bergamasco – che, dopo una prima ripresa un po’ sonnolenta ma in
cui ha centrato lo scozzese con un bellissimo destro lungo, l’unico
segnato al parziale della prima ripresa finita per 1 a 0, ha
aumentato la pressione sull’avversario centrandolo molte volte al
viso e costringendo l’arbitro a decretare la fine dell’incontro a
nostro favore”.
Michela Pellegrini
Ufficio Comunicazione FPI
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