Bundu troverà in rivincita Abis per il titolo UE
Di. Ufficio Stampa Boxe Loreni Comunicato del 24.07.09
Dopo
le ultime grandi prestazioni che l’hanno visto protagonista in
questo 2009, sembra che ad attendere Leonard Bundu ci sia un’altra
sfida stellare.
Il trentaquattrenne pugile amministrato da
Mario e Graziano Loreni nei primi mesi dell’anno ha continuato sulla
strada intrapresa con il passaggio al professionismo, mettendo in
vetrina una crescita continua ed una raggiunta maturità.
Finalmente il pugile originario della Sierra
Leone, ma fiorentino d’azione, ha fatto vedere le doti che chiunque
gli ha sempre riconosciuto.
Per anni punta di diamante della nazionale, il
simpatico Leonard si è espresso spesso a corrente alternata, ora
deliziando i cultori della Noble Art, ora facendo cadere le braccia
a chi sapeva bene quali fossero le sue potenzialità.
Dopo un bronzo ai campionati mondiali di
Houston nel 1999 ed un fallito tentativo di qualifica ai Giochi
Olimpici di Atene 2004, il fantasioso allievo di Alessandro
Boncinelli ha gettato la canottiera nel 2005.
I colori della Colonia Loreni Olab hanno
portato bene a Bundu, facendogli capire le responsabilità che
comporta essere un atleta e soprattutto un pugile ed a maggior
ragione un campione.
Parlando chiaramente e fuori dai denti, Mario
Loreni l’ha convinto subito a scendere tra i pesi welter, categoria
che sembrava rappresentare un sacrificio impossibile e che ora è
invece la più idonea.
Da lì sono seguiti dapprima piccoli passi di
adattamento al difficile contesto del modo professionistico e poi
sempre più decisi balzi che rendono oggi Bundu una della più belle
realtà dello scenario pugilistico internazionale.
Il suo palmares non conosce sconfitte, sebbene
il valore degli avversari sia andato gradualmente crescendo fino a
raggiungere livelli ragguardevoli.
Sempre
sicuro e preparato, con un pugilato spumeggiante, imprevedibile e
bello da vedere, il toscano ha fatto vedere che nessun traguardo gli
è precluso e che ora anche la convinzione lo sorregge.
Ha dato anche chiari segni che la boxe non è
morta e quando c’è il personaggi dallo stile spettacolare e dalla
personalità positiva, la gente accorre ancora a vedere il nostro
sport.
In marzo ha saputo riempire il Nelson Mandela
Forum di Firenze nel suo assalto alla vacante corona dell’Unione
Europea che l’ha visto superare un gagliardo e mai domo Frank
Haroche Horta, in un match eccezionale.
Le lodi si sono sprecate anche per la sua
ultima perfetta performance di giugno, quando è andato a Berlino, in
un importante sottoclou mondiale per sconfiggere chiaramente
l’imbattuto idolo locale Frank Shabani.
E’
proprio di questi giorni la nomina del suo prossimo challenger.
Dopo la defezione dello sfidante ufficiale
Frederic Klose, sono seguiti diversi altri forfait, fra i quali
anche quello del già detentore continentale Jackson Osei Bonsu.
E’ giunta così la designazione del 11° in
classifica, attualmente Luciano “Bazooka” Abis.
Oltre al fascino che sempre suscita un derby,
soprattutto ad altissimo livello come questo, c’è anche il fatto che
fra i due c’è un conto in sospeso.
Nel 2007 c’è stato un match terminato per pari
tecnico al 3° round, dopo che i protagonisti avevano fatto fuoco e
fiamme, con orgoglio e infinite doti.
Ora finalmente si potrà arrivare ad una
soluzione della questione di supremazia. |