La boxe è spettacolo a Porto Santo Stefano
I RISULTATI DELLA MERAVIGLIOSA
SERATA DI PORTO SANTO STEFANO:
VITTORIE PER DE VITIS, PARIS, DI ROCCO E DI LUISA.
Di: Ufficio Stampa RCC Boxe
Porto Santo Stefano, 25.06.09
Il
pugilato è uno sport spettacolare adorato dalle folle, perché fatto
di fatica, di vigore atletico, che nasconde dietro di sé tanti
sacrifici, duri allenamenti e una dedizione quasi maniacale. Gli
sportivi italiani hanno sempre avuto una passione particolare per
questa disciplina, che ha sfornato grandi campioni e incredibili
personaggi, e da quasi trent'anni di onorata attività Rosanna Conti
Cavini e la sua organizzazione assecondano questa stessa passione
con manifestazioni sempre interessanti e di notevole effetto
emozionale. Stavolta, però, nell'incredibile scenario di Piazza dei
Rioni a Porto Santo Stefano, davanti al magnifico mare e al tramonto
dell'Argentario, la manager internazionale ha superato se stessa.
Una piazza gremita fino al colmo, con tantissime persone rimaste in
piedi, un'amministrazione comunale entusiasta, un pubblico che non
ha mancato di far sentire la sua passione e il suo calore, un grande
spettacolo fatto, oltre che di boxe, anche di bellezza e musica, con
la cantante Debora Tundo e la sfilata di cinque ragazze con costumi
da bagno succinti e belle acconciature, opera della stilista
Stefania Rustici: sono questi gli ingredienti che pongono ancora una
volta Rosanna Conti Cavini nell'Olimpo delle organizzazioni
pugilistiche per professionalità ed eleganza nel fornire al suo
pubblico una manifestazione la più possibile variegata. A bordo ring
le grandi personalità, a cominciare dal
sindaco
del comune di Monte Argentario Arturo Cerulli, dall'assessore
allo sport Claudio Busonero, dal delegato al turismo Mauro Costanzo
e dal presidente della Pro Loco Renato Tulino e tanta eleganza negli
ospiti e dei turisti dell'Argentario, oltre che di tanti amici di
Umberto e Rosanna Conti Cavini. Commissario di riunione è il signor
Elvio Bufalini, medici il Professor
Mario
Ireneo Sturla e i dottori Maurizio Gramegna e Franco Caracciolo. La
trasmissione per Rai Sport Più è diretta da Salvatore Gullotti con
commento di Mario Mattioli e Nino Benvenuti.
La serata comincia con tre incontri tra dilettanti, protagonisti
i ragazzi della Pugilistica Grossetata presieduta da Umberto Cavini
e guidati all'angolo dal maestro Alessandro Scapecchi e
dall'insegnante Vincenzo Botti. Yuri Posarelli, Alejandro Gomez
Sanchez e Ion Lungu affrontano rispettivamente Francesco Passeri
dell'Accademia Sport, Flavio Farinelli della Boxe Celano e Davide
Tassi della Pugilistica Massese. Le vittorie arridono a Passeri e
Farinelli ai punti e a Tassi per squalifica di Lungu al quarto
round. Inizia quindi la serata dei professionisti, primo
protagonista il superpiuma
Antonio
De Vitis, già campione italiano e di altre cinture
internazionali, attuale campione Intercontinentale per la Wbf, che a
Porto Santo Stefano ha ritrovato di fronte l'ungherese Zsolt Nagy
che batté a Savigliano nello scorso ottobre conquistando proprio la
cintura che ancora il ragazzo pugliese, piemontese d'adozione,
possiede. De Vitis cerca una vittoria che lo lanci definitivamente
in ambito internazionale in vista di un possibile titolo mondiale e
inizia subito alla sua maniera, con rabbia e buona tecnica, ma Nagy
si oppone bene e pizzica il piemontese con un buon colpo, ma è
l'italiano che fa il match e controlla con ordine un avversario che
si presenta agguerrito e assetato di rivincita. Il tema
dell'incontro prosegue anche nelle riprese successive, con De Vitis
che dimostra ancora le sue doti di mobilità, precisione e potenza
dei colpi, nonostante una ferita sotto un occhio per una testata di
Nagy, che viene richiamato ufficialmente nel terzo round
dall'arbitro Panichi. Aniello Flauto e Bruno Vottero invitano il
loro allievo ad accelerare il ritmo, ma è Nagy nel quarto round a
colpire l'italiano e a dimostrare di essere avversario severo e
impegnativo. De Vitis però sa soffrire e non indietreggia, sostenuto
a gran voce anche da Rosanna Conti Cavini. Nel quinto round si
rivede la potenza e la precisione di De Vitis, e il match ritorna
saldamente dalla sua parte, spettacolare e combattutissimo.
Nell'ultima ripresa De Vitis deve stare attento anche alle ferite
intorno l'occhio sinistro, ancora controllate dal professor Sturla e
alla voglia di Nagy, ma termina meglio e vince l'incontro
giustamente ai punti. Un buon De Vitis, un ottimo Nagy, e un futuro
che può essere davvero roseo per il ragazzo di Savigliano.
Arriviamo
agli otto round di Sven Paris, il talentuoso pugile ciociaro
che cerca il pass, nella semifinale all'Intercontinentale Wbo che lo
vede opposto al boliviano residente in Spagna Benjamin Robles Murry,
per avere di fronte di nuovo, nella sua Frosinone, il polacco
Bienias per la rivincita dello sfortunato match dello scorso
febbraio. All'angolo di Sven, oltre che il padre Dheni, anche
Patrizio Oliva, che dopo una carriera professionale di grandissimo
livello, sta svolgendo in maniera proficua l'attività di maestro. La
prima ripresa vive di buona attività di entrambi i pugili, con Paris
ottimamente impostato e voglioso di fare bene, talmente tanto che
Oliva, all'angolo, cerca di frenarlo un po'. Paris va bene nella
seconda ripresa e fa muovere il jab sinistro, Murry replica con il
destro, ma poi è un bel destro di Sven che fa la differenza. Paris
prosegue il suo lavoro e mostra una bella varietà di colpi dritti e
ganci, ma l'esperto avversario cerca sempre la replica, pur con la
testa in avanti prontamente ripresa dall'arbitro Nigro. Il “white
worrior” frusinate, che fa il suo esordio con degli elegantissimi
pantaloncini bianchi griffati “Rosanna Conti Cavini-Gattopard”, è
invitato da Oliva a fare tutte le otto riprese e di stare attento
alla testa di Murry, che inizia il quarto round con un bel destro
che provoca una leggera ferita sotto l'occhio sinistro di Paris, che
però replica con dei buoni sinistri, per una ripresa molto
equilibrata e interessante. Nel quinto round Paris si fa più saggio,
evita la corta distanza e lavora con colpi più singoli, e si apre
una ferita anche nella fronte di Murry. Sesto round e ancora bel
destro di Murry, Paris si fa attendista, si muove molto sulle gambe
e decide di colpire solo nei momenti propizi. Anche nel settimo
round Murry fa capire di essere avversario vero e piazza un bel
montante destro, replicato ancora dai sinistri di Paris, che
nonostante il freno a mano tirato mostra le sue buone doti.
Nell'ultimo round Paris amministra l'avversario e fa scorrere il
tempo, per una vittoria ai punti che gli arride nonostante l'ottimo
avversario. Per il ragazzo di Frosinone, che alla fine del match
assicura personalmente Umberto Cavini della bontà della sua
condizione, ci sarà la vera prova del nove tra venti giorni circa
nella sua città, in una rivincita con Bienias davvero da non
fallire.
Dopo
la bellezza e l'eleganza delle cinque giovanissime modelle in
costume da bagno e fantastiche acconciature, il tutto curato dalla
mano della stilista grossetana Stefania Rustici, tocca al match più
importante della serata, le otto riprese della semifinale mondiale
dei pesi welter per la Wbf, protagonisti Michele Di Rocco,
guidato come al solito da Gerardo Falcinelli (con l'assistenza
all'angolo di Alessandro Scapecchi), e lo spagnolo Jaun Martinez Bas,
della scuderia di Emiliano Gallego Prada. Per Di Rocco, dopo le
Olimpiadi, la consacrazione a migliore talento della nostra boxe, il
titolo italiano e dell'Unione Europea dei superleggeri, il passaggio
ai welter, questa è la grande occasione per strappare il pass verso
il combattimento valido per la cintura iridata, per la gioia dei
suoi manager, Umberto e Rosanna Conti Cavini, che lo seguono fin dal
sua passaggio al professionismo quasi cinque anni fa. Tante
personalità sul ring e, prima di cominciare, un'esibizione di Debora
Tundo con la bellissima e suggestiva “My way”.
Grandissimi
applausi alla promoter internazionale Rosanna Conti Cavini,
elegantissima in abito rosa, e radiosa per la presenza sul ring
della piccola nipotina Desirée, in braccio alla segretaria Patrizia
Contri e sotto lo sguardo di mamma Monia e papà Fabrizio Corsini.
Agli ordini dell'arbitro Luigi Boscarelli è ora di dare inizio alle
ostilità. Martinez Bas, più alto dell'italiano, cerca di sfruttare
le leve più lunghe e di disorientare Di Rocco con la guardia destra.
L'umbro attende poi parte con un bel destro e una bella schivata.
Prima ripresa molto equilibrata, quindi nella seconda Di Rocco
predilige il lavoro alla figura per aprirsi il bersaglio al viso, ma
Bas si chiude bene e cerca la replica. La ripresa si fa
interessantissima e ancora equilibrata per una bella serie di scambi
reciproci. Lo spettacolo promette davvero bene. Anche la terza
ripresa si apre con una bella serie di Di Rocco immediatamente
replicata da Bas. Di Rocco inizia a guidare la ripresa facendosi
coraggiosamente di fronte all'avversario più alto, e l'azione si fa
proficua con il gancio sinistro e un bel destro giusto in chiusura
di round. Nel quarto tempo Di Rocco accelera e colpisce in serie al
bersaglio grosso, quindi Bas non approfitta signorilmente di una
scivolata dell'italiano. Il match prosegue piacevole con un paio di
colpi incrociati, con bell'uno-due di Michele, quindi si fa maschio
con entrambi i pugili che tengono atteggiamenti guasconi. Comunque
una ripresa positiva per Di Rocco, ripreso però da Falcinelli per
l'atteggiamento un po' sopra le righe.
Quinta
ripresa e bel sinistro in anticipo di Di Rocco, replicato da un
colpo dello spagnolo, quindi il ragazzo di Rosanna Conti Cavini
cerca di assumere l'iniziativa e lo spagnolo va spesso a vuoto.
Buona ripresa per Di Rocco, nonostante il mestiere di Bas. Nella
sesta ripresa Di Rocco temporeggia ed è lo spagnolo ad assumere
l'iniziativa e a colpire con le braccia più lunghe. Di Rocco si
sveglia sul finale del tempo ma la ripresa si può assegnare al suo
avversario. Bas richiama addirittura il tifo del folto pubblico
all'inizio del settimo round, e la gente acclama i pugili, che
iniziano con buona lena e grande gagliardia. Dopo una scivolata di
Di Rocco dovuta alla grandissima umidità sul ring, il match riprende
con il tema consueto, fatto di scambi senza la minima pausa. Ancora
Bas fa lo smargiasso con il pubblico, in maniera scherzosa, prima
dell'inizio dell'ottavo e ultimo round, ma è Di Rocco che va a segno
con continuità, con grande tecnica e perfetto tempismo. Finisce il
match e la vittoria ai punti, chiarissima, è per Michele Di Rocco,
che ha trovato un bell'osso duro con questo avversario. Per lui il
viatico giusto per qualcosa di davvero importante.
Dopo un'altra esibizione della cantante Debora Tundo, con la
bellissima “Solo come tu mi vuoi”, la chiusura della serata tocca al
peso supermedio napoletano, di stanza militare a Viterbo, Andrea Di
Luisa, che dopo un'ottima carriera dilettantistica e tre incontri a
testa e torno nudo vinti in maniera convincente prima del limite,
affronta lo spagnolo Juan Carlos Muntane, dal soprannome che è tutto
un programma, “el Loco”, cioè “il Pazzo”.
Ma
contro questo Di Luisa c'é poco da fare il pazzo: nonostante Muntane
dimostri di essere un bell'avversario come gli altri stranieri della
serata, il napoletano, guidato dal padre Michele, porta colpi come
un mitragliatore, fa male e l'avversario è giustamente fermato per
ferita dopo nemmeno due minuti dall'inizio del primo round. Andrea
mette così insieme la quarta vittoria prima del limite in quattro
incontri, addirittura la terza consecutiva al primo round. Per lui
diventa davvero imminente combattere per un titolo.
Alla fine Rosanna Conti Cavini e la sua organizzazione incassano
un successo che è andato molto al di sopra del previsto: un pubblico
entusiasta e un'amministrazione comunale che è rimasta talmente
affascinata dalla bellezza della serata e degli incontri da chiedere
alla manager internazionale di poter organizzare qualcosa a Porto
Santo Stefano anche in periodo invernale e di non aspettare la
prossima edizione estiva che ci sarà sicuramente il prossimo anno. |