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rosanna conti cavini boxe

A Frosinone il nuovo campione intercontinentale WBO

I RISULTATI DEL SOTTOCLOU DELLA GRANDE SERATA DI BOXE DI FROSINONE TARGATA ROSANNA CONTI CAVINI. VITTORIE PER DI LUISA, LAZE E DI ROCCO

BIENIAS NUOVO CAMPIONE INTERCONTINENTALE WBO NONOSTANTE IL GRANDE CUORE DI SVEN PARIS

Di: Ufficio Stampa RCC Boxe
Frosinone, 20.02.09

E' stata una riunione elaborata e sofferta, zeppa di problemi e di incognite, ma che Rosanna Conti Cavini e la sua organizzazione, con l'esperienza maturata in quasi trent'anni di attività, sono riuscite a portare a buon fine. Questa sera il nuovo Palazzetto dello Sport di Frosinone, grazie anche all'ingresso gratuito (solo delle offerte benefiche per due Case Famiglie per disagiati) permesso dalla collaborazione e dalla sinergia delle amministrazioni comunali e provinciali di Frosinone e della Regione Lazio, era pieno di calore ed entusiasmo per festeggiare il ritorno sul ring di casa di Sven Paris, il talentuoso peso welter ciociaro che, non pago di due titoli italiani in due categorie diverse (welter e superwelter) e di altri titoli internazionali, aveva di fronte la grande occasione della carriera con il vacante titolo Intercontinentale Wbo, contro il polacco Bienias. E' da sottolineare il fatto che grande importanza nella messa in piedi di questo grande evento l'ha avuta Dheni Paris, presidente dell'Accademia Pugilistica Frosinone, allenatore e padre di Sven, che si è davvero attivato fornendo un contributo importante allo staff di Rosanna Conti Cavini. Del resto l'organizzazione grossetana, tramite la passione e il lavoro di Umberto Cavini, ha proposto al vasto pubblico accorso presso il bellissimo impianto sportivo una serata davvero con i fiocchi, con la presenza di tre ottimi pugili, come Michele Di Rocco, Suat Laze e Andrea Di Luisa, opposti rispettivamente a Petrovics, Gaspar e Ladanyi. A bordo ring, a fare davvero da grande cornice alla serata, la Nazionale femminile dilettanti di boxe, diretta da Raffaele Bergamasco.

Alle ore 20,30, dopo il minuto di raccoglimento per la scomparsa dell'arbitro Nicolangelo Favia,  l'inizio della serata con due match tra dilettanti: l'internazionale Massimo Barrovecchio a dirigere gli 84 Valerio Persichetti della Pugilistica Franco Valente e Victor Kakiuk  dell'Accademia Pugilistica Frosinone (verdetto di parità), quindi a dirigere anche i 64 Eros Marongiu della New Generation Boxe e Daniele Iacobissi dell'Accademia Pugilistica Frosinone, con vittoria ai punti per il primo. Break dance dei “Bus-D”, gruppo di Anagni, a fare da intermezzo prima del programma professionistico, che inizia con Andrea Di Luisa, il soldato di stanza a Viterbo, opposto a Gyula Gaspar. All'angolo di Di Luisa il padre Michele e il fratello Diego, grande promessa della boxe dilettantistica italiana. Arbitro Adrio Zennoni. Di Luisa  colpisce immediatamente duro: due ganci al fegato e un montante sinistro al volto e primo conteggio. Largo gancio sinistro al volto e fine dei giochi. In un minuto e quarantadue secondi Di Luisa fa il tris di vittorie prima del limite, e mette un altro mattoncino nel muro che lo dovrebbe portare quanto prima a diventare lo sfidante ufficiale al titolo italiano dei supermedi.

Dopo dei grandi applausi per le avvenenti ragazze in costume da bagno che sollevano i cartelli, entrano sul ring l'albanese di Como Suat Laze, ultimo acquisto dell'organizzazione di Rosanna Conti Cavini e assistito dal maestro Vincenzo Ciotoli, contro Csaba Ladanyi. Primo round di studio,  nel secondo Laze cerca maggiormente l'affondo, ma Ladanyi si difende con ordine. L'ungherese cerca di uscire dal guscio e tenta la replica ma si scopre e nel terzo round Laze lo becca con un colpo al fegato che costringe l'arbitro Bianco a effettuare un conteggio. L'albanese vuole impressionare Umberto Cavini e chiudere: un bel diretto sinistro allo stomaco costringe Ladanyi a un nuovo conteggio, quindi Bianco decide che quest'ultimo non è più in grado di continuare: è vittoria per Suat Laze per kot dopo 14 secondi della quarta ripresa e, cosa più importante, una gran bella figura fatta.

Con il pubblico che sta velocemente riempiendo tutto l'impianto, sul ring sono chiamate le dieci ragazze che compongono la Nazionale femminile di boxe, a testimonianza che lo sport del pugilato può coniugarsi con la grazia e la bellezza, guidate da Emanuele Renzini e Raffaele Bergamasco. E' l'ora quindi di Michele Di Rocco, il grandissimo talento umbro che si testa contro Janos Petrovics, ad affinare una preparazione che presto dovrebbe condurlo a qualcosa di molto sostanzioso. Ad arbitrare Massimo Barrovecchio. Petrovics, giova ricordarlo, ha fatto i guanti con Sven Paris per preparare il frusinate all'incontro di questa sera. All'angolo di Di Rocco il maestro Gerardo Falcinelli. Il talento umbro inizia di buona lena affondando il diretto destro e strappando da subito applausi a scena aperta. La condizione atletica è eccellente e i colpi partono con buona velocità e consistenza. Di Rocco accelera anche nella seconda ripresa, quindi i ritmi si fanno importanti nella terza, con l'umbro che tenta di chiudere prima del limite. Petrovics però resiste e il match scorre via piacevole e interessante nella quarta e nella quinta ripresa. Nella sesta e ultima Di Rocco tenta ancora caparbiamente il ko, ma con altrettanto coraggio l'avversario resiste. Tranquilla vittoria comunque ai punti per l'umbro, e una condizione ormai importante a sottolinearne la grande carriera a cui è chiamato, per lui, per Rosanna Conti Cavini e per tutti gli appassionati di boxe italiani.


BIENIAS NUOVO CAMPIONE INTERCONTINENTALE WBO NONOSTANTE IL GRANDE CUORE DI SVEN PARIS

Di: Ufficio Stampa RCC Boxe
Frosinone, 20.02.09

Bentornato a casa Guerriero”: è lo striscione che campeggia sulla tribuna da cui fanno il loro ingresso i pugili. E' lo striscione di incoraggiamento che la tifoseria di Frosinone fa al suo “figliol prodigo” Sven Paris, ritornato a combattere a casa sua dopo la grande esperienza americana. Per Sven “White Warrior” Paris c'é un diluvio di applausi ed entusiasmo, di luci, musica e colori. Tutto per spingerlo verso la conquista del titolo Intercontinentale dei pesi welter per la Wbo. Suo avversario un polacco dal grande curriculum, Krzysztof Bienias, nel match diretto dall'arbitro spagnolo Maritxalar, giudici l'altro spagnolo Palomo, il belga Van Grootenbruel e l'inglese Thomas.  A “dirigere” le operazioni il Supervisor Wbo Edoardo Ceccoli, di San Marino, e il Commissario di riunione Rolando Barrovecchio. A guidare lo staff medico il dottor Pasquale Tamburrini.

Si accendono le luci di Raisport Più guidate da Giancarlo Tomassetti, in voce Mario Mattioli e Nino Benvenuti, per la diretta, quando le tante autorità presenti salgono sul ring: in prima file, grandi sostenitori della serata, il sindaco di Frosinone Michele Marini, l'assessore allo sport Angelo Pizzutelli, quindi i rappresentanti della Provincia frusinate e della Regione Lazio. Consensi per il Presidente della Fpi, Franco Falcinelli, per il campione mondiale del massimi leggeri Giacobbe Fragomeni, e per Patrizio Oliva, venuti a sostenere Sven Paris. Grandi applausi per Rosanna Conti Cavini, elegantissima in abito rosso, non nuova a grandi manifestazioni nella città laziale, ma premiata stavolta dal grande consenso popolare per lo spettacolo offerto e per la determinazione che ha portato alla decisione dell'ingresso gratuito. Prima di dare il via alla musica break dance con il gruppo “Bus-D”, e all'esibizione di ballo che ha introdotto lo spettacolare ingresso sul ring di Sven Paris, varie premiazioni e omaggi floreali, quindi spazio alla banda cittadina “Romagnoli”, che ha suonato dal vivo l'inno spagnolo per l'arbitro, quello polacco per Bienias e quello di Mameli per Paris, guidato all'angolo dal padre Dheni. Grandi emozioni sul ring, compreso un motivetto carnevalesco frusinate, la “radeca”, a chiudere l'esibizione della banda, ed era ora di dare la parola ai pugni.

Sono subito grandi applausi che piovono sul ring per le prime schermaglie e i primi colpi piazzati da Sven Paris. Il polacco, più alto del frusinate, tenta di tenere Paris a distanza, ma Sven controlla, studia il momento più opportuno e cerca di affondare. La prima ripresa termina in equilibrio. Nel secondo tempo Bienias fa capire che non è venuto a fare il turista e piazza un bel montante al fegato dell'italiano, che assorbe con una smorfia, quindi recupera e prende l'iniziativa. Altro round in equilibrio. Il canovaccio dell'incontro va avanti anche nella terza ripresa, con Paris in avanti come un toro inferocito e il polacco costretto sulla difensiva e a vagare per il ring. Un bello scambio di diretti destri, quindi un paio di buoni colpi di Paris fanno la differenza. Il match si prospetta però durissimo e avvincente. Con grande sacrificio e dispendio di energie Paris porta il polacco un paio di volte alle corde e colpisce, ma Bienias riesce a uscire sempre con buona autorità e mestiere. Il palazzetto è pieno e circa 5000 persone fremono per il match di Sven, che nella quinta ripresa accusa un paio di colpi, ma è bravo e coraggioso a replicare immediatamente. Il match resta ancora di difficile interpretazione, ma Bienias è pugile vero e le difficoltà di Paris sono evidenti nel cercare il momento giusto per far partire i colpi. Tutto il pubblico grida “Paris, Paris”, Sven parte, le cose vanno decisamente meglio e il polacco, per guadagnare tempo, getta a terra il paradenti. Nel settimo  tempo gli scambi si fanno cruenti e lo spettacolo diventa emozionante: apre un diretto destro del polacco, Paris poi lo porta alle corde e colpisce, Bienias esce e colpisce a sua volta, Paris non ci sta e replica, e il pubblico si emoziona. E' lo spettacolo incredibile della boxe vera. Ottavo round severissimo per Paris, che prende un colpo diretto e barcolla per il ring. Coraggiosamente resta in piedi, Bienias non ha il modo di continuare a colpire, e Sven termina la ripresa in piedi. Nella nona ripresa Paris cerca di giocare il tutto per tutto, ma un diretto destro di Bienias lo prende in pieno e lo manda al tappeto. Coraggiosamente Paris si rimette in piedi e termina la ripresa ma il suo angolo capisce che il ragazzo sta andando verso una punizione troppo severa, e fa terminare la contesa, per kot all'inizio della dodicesima ripresa.

Purtroppo Paris si è esposto troppo ai colpi avversari per cercare la sua distanza, si è stancato in una estenuante ricorsa e Bienias ha avuto gioco facile. Dispiace certamente, ma la bellezza della boxe è anche questa: talvolta si incontra un avversario più forte di te ed è giusto lasciargli strada. Meritatamente il polacco si laurea campione Intercontinentale Wbo, ma il palazzetto plaude comunque al coraggio del suo ragazzo.

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