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rosanna conti cavini boxe

Una serata di grandi match a Frosinone

I RISULTATI DELLA GRANDE RIUNIONE DI FROSINONE TARGATA ROSANNA CONTI CAVINI: BIENIAS PIEGA ANCORA PARIS IN UN GRANDISSIMO MATCH, DI ROCCO ENTUSIASMA, DI LUISA CONTINUA A VINCERE PRIMA DEL LIMITE, BUCCIARELLI LO FA AI PUNTI, DI MICCO DA APPLAUSI VINCE E CONVINCE.

Di: Ufficio Stampa RCC Boxe
Frosinone, 17.7.09

Davanti al vastissimo ed entusiasta pubblico che ha riempito il Palasport “Casaleno Città di Frosinone” della città ciociara (oltre cinquemila presenti!), è andata in scena la grande serata di boxe voluta da Umberto e Rosanna Conti Cavini, con la preziosa collaborazione della Regiona Lazio, della provincia di Frosinone e della stessa città con il suo appassionato sindaco Michele Marini. Qui a Frosinone la sconfitta di Sven Paris con il polacco Bienias dello scorso febbraio non l'ha digerita nessuno, a cominciare dal peso welter amministrato dalla manager internazionale: era obbligatorio studiare ogni mossa possibile per permettere una rivincita, e questa occasione si è concretizzata. Adesso il momento era solo quello di dare spazio ai pugni.

Il programma professionistico, veramente di grandissimo pregio, ha inizio con il peso piuma di Latina Giuseppe Di Micco, al suo terzo match professionistico. Umberto Cavini, che gestisce la parte sportiva dell'organizzazione della moglie, gli ha messo di fronte un test di grande importanza per valutarne le effettive prospettive future: trattasi del marocchino residente in Piemonte Youness Laribi, vittorioso in tre occasioni, tra cui una anche con il neocampione dei supergallo Deidda, e uomo dalla boxe estremamente pericolosa. Di Micco, che aveva ben impressionato a Ravenna contro Galli, ha davanti a sé la possibilità di fare un bel salto verso la possibilità del titolo italiano dei pesi piuma. Il match è di una intensità e di una bellezza rare. Di Micco attacca, Laribi risponde, e si va avanti su questo tema senza soluzione di continuità. Il pubblico si diverte e applaude, il laziale si fa preferire e, trattenendo il fiato, si arriva fino alla fine in una girandola di emozioni. I cartellini dei giudici dicono che il successo, meritato, va a Di Micco, che mette in curriculum una vittoria importante contro un ottimo avversario. Per il ragazzo della Boxe Priverno allenato dal maestro Marocco sognare in grande non è cosa proibita.

Andrea Di Luisa, napoletano che fa il militare a Viterbo, è un supermedio dalla boxe elegante e dal pugno pesante, un cocktail che hanno solo i campionissimi. Viene da quattro match vinti tutti prima del limite (gli ultimi tre al primo round!), ma anche per lui Umberto Cavini ha voluto un test estremamente probante come il romagnolo Endrit Vuka, neoprof di cui si sente parlare un gran bene. Il match è equilibrato per la prima ripresa, pur con la bellezza stilistica e i colpi potenti del ragazzo di Rosanna Conti Cavini allenato dal padre Michele, che nel secondo round accelera e per Vuka la luce si spegne. Dopo due minuti e trentaquattro secondi il match termina per kotc: per Di Luisa è la quinta vittoria prima del limite su cinque match, stavolta contro un avversario quotato e importante. Umberto Cavini ha la conferma di avere tra le mani un atleta che può dare e avere personalmente grandissime soddisfazioni.

Michele Di Rocco, guidato al solito dal maestro Gerardo Falcinelli, non ha certo bisogno di presentazioni. L'umbro si presenta sul ring di Frosinone, davanti a un pubblico che già ne conosce e ne apprezza le capacità di elegante schermitore, in piena forma e regolarmente entro il peso della sua categoria, i welter. Prima che ci sia per lui la possibilità di combattere con una cintura di pregio in palio, nemmeno il suo test di stasera è di riposo, perché ha di fronte l'ungherese Attila Molnar, che dei welter è il campione Internazionale per la Wbf. Di Rocco però sa rendere facilissime anche le cose che paiono complicate: la sua boxe fatta di eleganza e concretezza delizia il pubblico per tre round e, dopo grandissimi applausi anche a scena aperta, alla quarta ripresa il perugino decide di accelerare e Molnar, che però non era stato sempre a guardare ma qualche buon colpo lo aveva piazzato favorendo lo spettacolo, deve cedere per ko, dopo essere andato al tappeto anche al secondo round su un terribile destro d'incontro. Un Di Rocco così, in versione extra-lusso, con una preparazione atletica mirabile e una condizione fisica eccellente, è un cocktail delizioso per appassionati di boxe con il palato fino.

Marino Bucciarelli, che combatte in casa perché è residente a Ceccano, pochi chilometri da Frosinone, era considerato un elemento di ottime prospettive un anno e mezzo fa. Un paio di stop, tra cui anche la sfida contro Conti per il titolo italiano (sebbene il ciociaro fosse stato chiamato con solo pochissimi giorni di preavviso), lo avevano un po' ridimensionato, ma la botta enorme era arrivata da un fastidioso infortunio a una spalla. Stasera, dopo oltre un anno di assenza dal ring, il ragazzo torna per riprendere la strada solo sospesa contro l'esperto ungherese Virgil Meleg. Bucciarelli boxa con calma e senza accelerare troppo, per riprendere confidenza con il ring, e il match scorre piacevole e con l'unico sussulto di un riacutizzarsi di un dolore alla spalla che in passato ha tormentato il ragazzo. Bucciarelli fa però il suo compito con ordine e non va mai in difficoltà, Meleg risponde come può e il match arriva alla fine delle sei riprese. Una buona vittoria per il ciociaro e la fiducia ritrovata nei suoi mezzi.

Arriva il momento del match clou, e le emozioni del pubblico si fanno palpabili. Salgono sul ring le autorità, quelle politiche in rappresentanza della Regione Lazio e della provincia di Frosinone e il sindaco Marini. Salgono il professor Mario Ireneo Sturla, il comico Lello Arena, il matchmaker Alessandro Ferrarini, il supervisor Wbo Eduardo Ceccoli, di San Marino, sale Umberto Cavini e, in mezzo a travolgenti applausi di riconoscenza, una sempre elegantissima Rosanna Conti Cavini, che incassa l'ennesimo successo di una trentennale carriera di organizzazioni pugilistiche. Arriva, tra l'incitamento di tutto il Palasport, Sven Paris, scortato dal padre Dheni e da Patrizio Oliva, indossando la maglietta gialla del Frosinone calcio personalizzata con il suo cognome e il numero “1”. Arriva il campione Intercontinentale Wbo dei welter, il polacco Krzyszstof Bienias. Dopo il suono degli Inni (spagnolo per l'arbitro Palomo, polacco per Bienias, italiano cantato da Debora Tundo per Paris), è ora che a decidere il futuro dei due atleti siano i loro pugni e il ring. Il tema tattico dell'incontro è subito chiaro: Bienias a sfruttare il maggiore allungo, il jab sinistro e il diretto destro, Paris a cercare la corta distanza. Nel primo round Paris ci prova con una bella azione a due mani, cui il polacco risponde con dei buoni colpi dritti. Anche il secondo round vive di grandi fasi di spettacolarità, con Bienias che si conferma ottimo avversario e molto pericoloso con i colpi dritti che spesso trovano scoperto il ciociaro, che reagisce con grande generosità, ma con pochi frutti apparenti. Oliva chiede al suo ragazzo di “braccare” l'avversario e di fintarlo per disorientarlo. Bienias però prosegue con i suoi colpi dritti precisi e fastidiosi, e Sven non trova spazio, fino a un bell'uno-due di grande temperamento che va a segno. E' però impressionante la quantità di colpi che il polacco riesce a portare e la grande velocità con cui si sottrae alla pressione avversaria. Non tutti i colpi, però, vanno a stamparsi su Paris, che anche nel finale di terzo round trova il tempo per colpire. Match che si annuncia difficilissimo e di ardua lettura. Paris attacca immediatamente nel quarto round, ma Bienias risponde e lo fa sempre a due mani, raramente sprecando i colpi. Il pubblico si diverte per un incontro di alta gradazione spettacolare e temperamentale. Oliva chiede al suo ragazzo una maggiore attenzione, poche azioni ma buone, togliendogli lo spazio perché il polacco si muove velocemente e con intelligenza. In mezzo al frastuono dei tifosi di Sven, il ciociaro attacca di nuovo, stavolta con maggiore precisione, ma anche il polacco mette a segno buoni colpi. Il temperamento del laziale fa però la differenza e stavolta le cose vanno per lui meglio.  Nel sesto round lo spettacolo diventa eccezionale, Paris colpisce in serie, ma Bienias risponde immediatamente e in maniera molto pesante. Il ciociaro però non sta a guardare e chiude questa meravigliosa ripresa con i colpi più concreti. Un Paris decisamente migliore di quello visto a febbraio, ma un Bienias ottimo, come già lo si conosceva. Il settimo round è un lungo monologo di Bienias, fino a che un suo gancio destro è replicato con un gran gancio destro di Paris. Bienias è però pesantissimo e colpisce in serie, Paris sembra sull'orlo del ko, ma con grande orgoglio reagisce proprio sul finale. Anche nell'ottavo round Paris è sostenuto dai suoi tifosi, ma i suoi colpi partono raramente e ancora meno vanno a segno. Bienias pare in pieno controllo del match. Sven ha però mille risorse e cerca la reazione da guerriero, con energie pescate chissà dove, e con un cuore grandissimo rende equilibrata una ripresa che pareva persa. Paris mette in mostra tutto il suo coraggio anche nel nono round ed entusiasma il pubblico, ma Bienias pare non esserne mai scalfito. Nel decimo round Paris incassa incredibilmente un grande destro del polacco e continua ad andare avanti, sembra barcollare ma continua a portare i colpi e a incassarne di terribili. Nel penultimo round Bienias cerca di chiudere, ma Paris reagisce ed esce dalle corde con classe, ma il polacco è un mitragliatore di colpi che non pare accusare la stanchezza e i pugni che Paris riesce comunque a portare. Il pubblico applaude alla grande i due meravigliosi contendenti all'inizio della dodicesima e ultima ripresa, ma Bienias ha voglia di terminare prima del limite, Paris è chiuso all'angolo e tempestato di colpi, fino a che non è Dheni Paris che getta sul ring una borraccia per chiudere il match. Con un finale di intensa drammaticità il match termina con la vittoria per ko del polacco Bienias, che si riconferma campione Intercontinentale Wbo. Paris ci ha messo il cuore, ma al ragazzo anche un meraviglioso coraggio non è bastato. Alla fine, ai microfoni di Rai Sport Più, Michele Di Rocco tesse le lodi di Paris, ma esalta la classe di Bienias e annuncia che entro ottobre sarà lui a sfidarlo, titolo in palio, con le idee molto chiare su come affrontarlo. Il polacco se ne va con la cintura e con i complimenti sportivissimi di Dheni Paris, che rende merito al più forte sul ring.

Una grande serata e un grande spettacolo targato Rosanna Conti Cavini, che si chiude ancora in maniera entusiasmante e da fiato sospeso. Questa è la boxe, questa è l'essenza di questo sport crudele e meraviglioso.

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