La riunione di Grosseto in casa Conti Cavini
LA GRANDE SERATA DI BOXE INTERNAZIONALE DI GROSSETO TARGATA
ROSANNA CONTI CAVINI. I MATCH TRA DILETTANTI E LE VITTORIE DI
GIUSEPPE DI MICCO E WALTER FIORUCCI.
Di Ufficio Stampa RCC Boxe
Grosseto, 12.12.09
Ogni
volta che Umberto e Rosanna Conti Cavini scelgono di “giocare in
casa” e portare la grande boxe nella loro Grosseto, la città
risponde al solito in maniera importante e appassionata, e il
Palasport di via Austria si riempie di gente e di entusiasmo. E' il
segno evidente di quanto la passione e il quasi trentennale lavoro
dell'organizzazione della manager internazionale abbia attecchito in
città e in Maremma. Dopo la grande notte mondiale di Emanuela
Pantani giusto un anno fa', questa sera Rosanna Conti Cavini ha
messo in scena una serata con sette match, due tra dilettanti, tra
cui alcuni alfieri della Pugilistica Grossetana presieduta dal
marito Umberto, e ben cinque professionistici, con grandi
protagonisti come la classe della campionessa mondiale Emanuela
Pantani, la potenza dei pugni di Andrea Di Luisa, opposto
all'esperto Alessio Furlan, e di Luca Michael Pasqua, il giovanile
ardore di Giuseppe di Micco e l'esuberanza del debuttante Walter
Fiorucci, sponsorizzato da un grande campione come
Gianfranco
Rosi. Una serata di grande classe, come del resto tutte le riunioni
targate Rosanna Conti Cavini, condite anche da un pizzico di grazia
e bellezza con la sfilata di moda e acconciature curate dalla
stilista Stefania Rustici. Presente il presidente della Provincia di
Grosseto, Leonardo Marras, e altri amministratori.
Seguito all'angolo dai maestri Vincenzo Botti e Alessandro
Scapecchi, ha dato inizio alla serata Ivan Lungu della Pugilistica
Grossetana opposto a Ernesto Marro della Boxe Mugello. La vittoria
ai punti ha arriso a Marro, più continuo durante il match. Secondo
match tra i pesi massimi Alessio Stabile della Boxe Mugello,
campione toscano, e Francesco Minozzi della Pugilistica Grossetana.
In un match che come il precedente non ha avuto la minima pausa il
verdetto è stato di parità.
Iniziava quindi il programma professionistico con i pesi piuma
Csaba Ladanyi, esperto ungherese amministrato da Richard Szilaghy, e
il laziale Giuseppe Di Micco dell'organizzazione di Rosanna Conti
Cavini, quest'ultimo, vittorioso nei suoi primi quattro match a
torso nudo, doveva confermare le sue qualità e il cammino verso il
titolo italiano. Proprio sul finire di una ripresa abbastanza
equilibrata, nella quale Di Micco aveva attaccato e Ladanyi non
aveva badato solo a difendersi, un bel montante sinistro al corpo
dell'italiano ha messo al tappeto l'ungherese, che ha subito un
conteggio. Giusto all'inizio della seconda ripresa Di Micco ha messo
ancora al tappeto l'avversario con un altro colpo al corpo, poi non
gli ha dato tregua e l'ha costretto al conteggio altre due volte,
per la conclusione del match per ko tecnico dopo un minuto e ventuno
secondi. Per Di Micco una vittoria sbrigativa ma assai convincente
sulla condizione atletica e sulla determinazione di questo ragazzo
ancora giovanissimo, alla prima vittoria in carriera prima del
limite, la quinta totale.
Il
match successivo vedeva il debutto di Walter Fiorucci, il perugino
allievo del grande Gianfranco Rosi, pluricampione mondiale dei pesi
superwelter, attuale presidente del Cep, il Comitato esecutivo
professionisti della Federboxe che ha come vice Rosanna Conti Cavini.
Il suo avversario è stato Romeo Paun, anche lui ungherese del Team
Szilaghy. Fiorucci aveva all'angolo il maestro Gerardo Falcinelli. E
l'insegnante Vincenzo Botti. Per tutto il primo round Fiorucci
faticava a inquadrare il più piccolo e scattante avversario, che lo
contrastava con precisione, quindi proprio sul finale del tempo ne
prendeva le misure e lo costringeva alle corde. Rotta l'emozione del
debutto, Fiorucci faceva un secondo round più convinto e si
aggiudicava la ripresa. Paun rimaneva però un buon avversario che
non arretrava di un passo. L'equilibrio si manteneva anche nel terzo
round, quindi all'inizio del quarto Fiorucci sfogava tutta la sua
potenza e un montante sinistro al corpo metteva al tappeto Paun,
azione ripetuta pochi secondi dopo: l'arbitro Boscarelli era
costretto a decretare il ko tecnico all'inizio della quarta ripresa.
Per Fiorucci una vittoria molto convincente, e la possibilità di
guardare con ottimismo al proseguo della carriera agonistica.
LE VITTORIE DI ANDREA DI LUISA PER KO SU UN CORAGGIOSO FURLAN, E
QUELLE DI EMANUELA PANTANI E LUCA MICHAEL PASQUA
Era l'ora del match clou della serata con diretta
Rai
Sport Più, per cui salivano sul ring tutte le autorità politiche e
quelle sportive, tra cui Gianfranco Rosi e i pugili Antonio De Vitis,
Luca Maggio, Marino Bucciarelli e Floriano Pagliara, quindi,
applauditissimi, Umberto e Rosanna Conti Cavini, elegantissima in
abito nero. Circondato dalle fiamme della bellissima coreografia
entrava su ring Alessio Furlan, quindi il campione intercontinentale
Wbf Andrea Di Luisa, chiamato a proseguire nella sua striscia
vincente fatta di sei vittorie tutte prima del limite. Stasera c'era
per lui un test severo che doveva dire molto sul suo proseguo di
carriera. Al suo angolo il padre Michele e il fratello Diego, fresco
campione italiano dilettanti dei 69 kg. La prima ripresa viveva di
ritmi blandi e di lunghe fasi di studio: Di Luisa poteva sfruttare
la maggiore altezza e il maggiore allungo e Furlan, esperto
combattente che fa parte del Pandolfi Boxing Team, raramente
riusciva a trovare la misura. Nella seconda ripresa Furlan tentava
qualche reazione e qualche gancio largo, ma Di Luisa lo teneva
sempre a bada con colpi lunghi e precisi al volto, e le azioni
dell'avversario si rivelavano piuttosto velleitarie. Nel terzo round
Furlan attaccava con maggiore convinzione, ma Di Luisa non si
scomponeva oltre il necessario e cercava il pertugio per far
arrivare a bersaglio i suoi colpi a due mani. Il match si faceva
equilibrato e sempre piuttosto interessante, con rarissime pause.
Nella quarta ripresa Di Luisa iniziava a spingere sull'acceleratore,
e un potente destro faceva tremare le gambe di Furlan, che era bravo
a reagire e replicare. Gli spettatori che avevano riempito il
palazzetto si divertivano e applaudivano i due contendenti. Il
quinto round vedeva una nuova faticosa reazione di Furlan, che
preferiva il bersaglio grosso, ma Di Luisa non faceva una grinza e
continuava nel suo lavoro di demolizione, lento ma inesorabile.
Sesta ripresa sulla falsariga della precedente, ma applausi
scroscianti per la ragazza in abitino natalizio che portava il
cartello con il numero della ripresa successiva, la penultima, con
Di Luisa che spingeva ancora e a forza di montanti e ganci riduceva
il viso di Furlan a una maschera di sangue. L'arbitro Panichi
chiedeva l'intervento medico, che faceva proseguire il coraggioso
Furlan, che giungeva alla fine del tempo stremato. Per la prima
volta in carriera Di Luisa iniziava l'ultima ripresa di un match e
cercava insistentemente la conclusione di forza. Furlan era inondato
di sangue, si prendeva gli applausi del pubblico e il medico lo
lasciava ancora proseguire. Furlan resisteva e voleva combattere
ancora, e Di Luisa faceva signorilmente intendere di non voler
proseguire in quella che era diventata una mattanza, e finalmente ci
si decideva per il kotc. Il pubblico plaudeva a questa decisione,
regalando un grande applauso che comprendeva i due pugili, la
potenza di Di Luisa, alla settima vittoria prima del limite in
carriera, e il grande cuore di Furlan.
Dopo
lo spazio dato alla bellezza, alla danza e alla grazia di cinque
bellissime ragazze con le loro acconciature, creazioni della
stilista Stefania Rustici, in un momento davvero gradito dal
pubblico e sempre caldeggiato da Rosanna Conti Cavini, che intende
così offrire uno spettacolo che non sia esclusivamente di sport,
ecco il boato per l'ingresso di Emanuela Pantani, la campionessa del
mondo che torna sul ring a giusto un anno dalla grande vittoria
sull'argentina Garino che gli regalò la cintura Wba. Sua avversaria
in questo collaudo di sei riprese la forte romena Lihet. La romena
attaccava e la Pantani cercava di colpire di rimessa, poi sul finire
di round una testata involontaria della Lihet creava un gonfiore
sulla fronte della grossetana. Nella seconda ripresa la Pantani, che
doveva riprendere confidenza con il ring dopo una lunga assenza,
sembrava più convinta e teneva a bada l'avversaria. Il terzo round
era equilibrato, ma la Lihet eccedeva nelle scorrettezze e
l'arbitro Boscarelli gli dava un punto di penalità, cosa che si
ripeteva anche nel quarto round, con la Pantani danneggiata anche
dal gonfiore sulla fronte provocato dalla testata del primo round.
All'inizio della quinta ripresa il gonfiore era diventato
pericoloso, quindi c'era l'interruzione del match da parte del
medico. Visto che la testata era involontaria, si procedeva alla
lettura dei cartellini, che regalavano la vittoria a Emanuela
Pantani, nonostante le proteste della Lihet, che sosteneva di come
il colpo del gonfiore fosse stato regolare. Per la ragazza maremmana
era la decima vittoria in carriera e il viatico giusto per la difesa
mondiale della prossima primavera.
Entravano
sul ring i protagonisti dell'ultimo match, il superwelter torinese
Luca Michael Pasqua, reduce da una positiva esperienza di
allenamento a New York, opposto all'espertissimo ungherese Sandor,
all'ottantesimo match in carriera. Pasqua, atteso da un match con
titolo in palio, doveva confermare la buona condizione offerta nelle
sue ultime uscite e iniziava immediatamente a spingere e attaccava
senza tregua l'avversario, Sandor si difendeva ma il tema del match
era chiaro. Nel secondo round il ragazzo di Rosanna Conti Cavini
continuava nel suo lavoro di pressing e combinazioni di colpi, e lo
proseguiva anche in quello successivo. Nella quarta ripresa Pasqua
iniziava a colpire con maggiore potenza, Sandor si difendeva come
poteva, anche in maniera irregolare, e si beccava un punto di
penalità. Nella quinta ripresa Pasqua cercava il colpo del ko, ma
Sandor si difendeva con esperienza, così che si arrivava alla sesta
e ultima ripresa, il match si scaldava, Sandor tentava la reazione e
Pasqua amministrava così fino alla fine, vincendo il match ai punti,
la sua quindicesima vittoria in carriera.
Si concludeva quindi una bella serata di sport e, con la
collaborazione delle amministrazioni comunale e provinciale, Rosanna
Conti Cavini era orgogliosa di aver presentato ancora nella sua
città uno spettacolo importante e augurava a tutti gli sportivi
delle serene feste e uno splendido inizio di anno nuovo.
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