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LA MOSTRA SU ROCKY MARCIANO

NEGLI STATI UNITI, ENTUSIASMO PER LA MOSTRA SU ROCKY MARCIANO

di: Giovanni Verrazzano

Dopo lo straordinario successo di pubblico riscosso in Italia, la mostra “Da Rocky Marciano a Rocco Marchegiano” si appresta a sbarcare negli Stati Uniti. Dal 20 al 27 aprile, l’organizzatrice Francesca Mancini è stata oltreoceano per prendere contatto con le persone che potrebbero collaborare all’iniziativa. Insieme a lei, il Vice Presidente della Provincia di Chieti Umberto Aimola, il segretario generale della FPI Riccardo De Girolami, il dirigente del Coni Claudio Certosini,  l’imprenditrice Valeria De Cecco ed il giornalista Luca De Franco.

    

Lasciamo che sia Francesca Mancini a raccontarci com’è andata: “Sono stata a New York, Baltimora e Brockton ed ho conosciuto dei grandi professionisti che garantiranno il successo della mostra. A Baltimora, il console italiano ha mostrato un’incredibile entusiasmo nei confronti del progetto. Lo stesso dicasi per il fratello di Rocky Marciano, che ho incontrato a Brockton. A New York, il giornalista Luca De Franco mi ha presentato i personaggi più importanti dell’ambiente pugilistico; tutti hanno accolto con favore l’iniziativa e si sono offerti di collaborare. Mr. Steven B. Acunto, ad esempio, possiede un’impressionante collezione di memorabilia riguardante Rocky Marciano. Porterà alla mostra il materiale più interessante, sarà l’ospite d’onore, firmerà le copie del suo manuale sulla tecnica pugilistica (in cui compare anche Rocky Marciano), risponderà alle domande del pubblico e dei giornalisti sulla vita e la carriera del grande campione (di cui è stato sparring partner). Bruce Silvergrade, proprietario della Gleason’s Gym di Brooklyn, ci ha affittato la palestra per tre giorni: dal 21 al 23 settembre, porteremo una piccola parte della mostra per farla conoscere agli addetti ai lavori della boxe. Martedì 23 settembre, organizzeremo una conferenza stampa  a cui sarà presente il leggendario Angelo Dundee. Collaborare con la palestra più famosa d’America, porterà alla mostra grande pubblicità sui mezzi di comunicazione. Dal 24 settembre al 13 ottobre, la mostra si trasferirà in una galleria d’arte. Ne abbiamo visitate parecchie, dobbiamo scegliere quella più adatta a noi. Il 13 ottobre è il Columbus Day, una giornata di festa per gli italo-americani a cui partecipano centinaia di migliaia di persone, comprese le massime autorità cittadine. Vogliamo approfittarne, per portare qualche big alla mostra. In quel  periodo, inoltre, si terrà il Festival di San Gennaro; ogni anno, attira 3.000.000 di newyorkesi (su 8.000.000 e gli italo-americani sono solo 800.000, segno che il Festival interessa a tutti). Anche questa iniziativa, aiuterà la mostra ad ottenere pubblicità. In definitiva, il viaggio a New York è stato un successo.”

   

La pensa allo stesso modo il  giornalista Luca De Franco: “Avremo la collaborazione anche del più importante organizzatore di New York: Joe De Guardia. Lo conosco dall’estate 2002, ma sono stato piacevolmente sorpreso quando gli ho telefonato lunedì mattina e mi ha chiesto di andare subito nel suo ufficio; aveva una manifestazione il venerdì successivo, ripresa dalla ESPN, con ospiti come Jake LaMotta, ma ha voluto incontrarci ugualmente. Mi ha ascoltato con molta attenzione e poi ha suggerito una serie di iniziative che saranno di grande aiuto alla mostra. Con la collaborazione di Joe, il successo della mostra è garantito. Ho riscontrato grande interesse anche da parte dei giornalisti americani, fra i quali spicca l’autore di decine di libri sul pugilato Bert Randolph Sugar. Quando gli ho telefonato, dicendogli che avevo avuto il suo numero da un amico comune, ha accettato subito di incontrarmi e si è mostrato entusiasta nei confronti del progetto. Nel corso di una festa, che si svolgeva in un ristorante di lusso nella zona di Seaport, in onore dell’ultimo film di Nanni Moretti, ho incontrato molti colleghi italiani che lavorano a New York e tutti mi hanno chiesto di tenerli aggiornati sulla mostra. Anche questa volta, ho avuto la prova di quanto sia facile muoversi a New York avendo i contatti giusti.”

Considerata l’enorme popolarità del pugilato negli Stati Uniti, è facile prevedere che la mostra avrà grande successo.


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