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Verso Pechino 2008…

L’Italia Boxing Team in viaggio per Pechino 2008

“Siamo motivati e convinti. In tutto il mondo ci rispettano”

Di: Ufficio Stampa FPI
Comunicato Stampa 26 luglio 2008

A partire dalla Russia, ultima meta di allenamento della Squadra Olimpica di Pugilato che oggi è stata presentata ufficialmente ad Assisi alla presenza del Sindaco Claudio Ricci e del Presidente della FPI Franco Falcinelli. Per Damiani e Filimonov gli atleti sono pronti per la grande prova. Il colosso Cammarelle ha un solo obiettivo: l’oro!

A pochi giorni dalla partenza per Pechino, prevista per la serata del 31 luglio, la Squadra Olimpica, appena rientrata dall’ultimo allenamento a Mosca, è stata presentata ufficialmente nella città che l’accoglie con grande affetto e ammirazione da molti anni. Dal Centro Nazionale di Pugilato di Santa Maria degli Angeli, dove la rosa olimpica tricolore sta ultimando i preparativi, alla Sala Conciliazione del Palazzo Comunale di Assisi, dove la delegazione italiana ha lanciato la sua sfida. Sotto la conduzione del grande amico del pugilato e giornalista Mario Mattioli la conferenza stampa ha preso il via con il saluto di introduzione del Sindaco Claudio Ricci che ha fatto gli onori di casa: “Siamo orgogliosi di ospitare una squadra così valorosa. Sono stati mesi di lavoro e di ricerca di quelle energie spirituali e psicologiche che sono importanti tanto quanto quelle tecniche. Lo sport è uno strumento straordinario di incontro, dialogo e pace e i nostri atleti dovranno portare con grande orgoglio il tricolore a Pechino. Il pugilato, poi, esprime valori come il sacrificio e la lealtà e attraverso la loro espressione in Cina dovranno capire che sono italiani”.

Un messaggio importante condiviso da tutti i presenti, in particolar modo dal Presidente della FPI Franco Falcinelli che ha ringraziato il ricco parterre: “Campioni che hanno cavalcato l’onda olimpica come Ernesto Sabati, Maurizio Stecca, Valerio Nati, Gianfranco Rosi , Francesco Damiani e Angelo Musone; il Consiglio Federale, presente al completo; il Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, rappresentato dal Presidente Francesco Montini e dal Vicepresidente Flavio D’Ambrosi,  nonché Presidente del Comitato Regionale Laziale, e dal tecnico Giulio Coletta, il Centro Sportivo dell’Esercito, lo staff sanitario, rappresentato del Responsabile Dott. Sante Bucari, dal Dott. Rondoni e da Fabio Morbidini, fisioterapista che accompagnerà la Squadra a Pechino. Grazie al Col. Ignozza e al mecenate dello Sport dell’Umbria Alvaro Chiavalotto; al Segretario Generale della FPI Riccardo de Girolami che ricoprirà il ruolo di Team Leader della Delegazione Italiana e all’arbitro Enrico Apa che farà parte della squadra arbitrale dei Giochi Olimpici formata da 34 arbitri mondiali. La mia più profonda riconoscenza anche ad un grande personaggio del pugilato come Rino Tommasi, anche lui qui per salutare i nostri valorosi atleti che hanno tirato fuori la grinta giusta per affrontare questo storico appuntamento. Anche in questa edizione, come Atene 2004, l’Italia sarà rappresentata da sei atleti che di sicuro ce la metteranno tutta per far brillare il tricolore”.

Un incoraggiamento sentito anche da parte di Monsignor Vittorio Peri che, in rappresentanza del Vescovo di Assisi, si è rivolto con grande ammirazione agli atleti: “L’augurio è che voi possiate, attraverso lo sport, diffondere in Cina e nel mondo uno spirito di solidarietà. La pace è la massima espressione dello sport, come la tradizione olimpica ci insegna”.

A  dare il loro persona in bocca al lupo all’Italia Boxing Team sono stati anche l’Assessore allo Sport della Regione Umbria Silvano Rometti, l’Assessore allo Sport del Comune di Assisi  Daniele Martellini ed il Vicepresidente del CONI Regionale Carlo Roscini.

Dopo la consegna da parte del Presidente Falcinelli di due prestigiosi riconoscimenti a Mons. Peri, un crocefisso in pietra lavica, ed alla “Voce del pugilato italiano” Mario Mattioli, che ha ricevuto la medaglia d’oro federale, il filmato “Verso Pechino 2008…” ha introdotto la Squadra Olimpica.

Il primo a prendere la parola è stato il Prof. Vasilij Filimonov, che nell’anno olimpico ha seguito l’Italia Boxing Team rivestendo il ruolo di Coordinatore della Programmazione e della Metodologia dell’Allenamento della Nazionale Azzurra. Un’eredità importante, quella lasciatagli dal M.d.S. Nazzareno Mela, ora Responsabile del Settore Tecnico Federale, che il tecnico moscovita sembra aver messo a frutto ottenendo ottimi risultati: “E' stato un periodo di preparazione duro e di sicuro più intenso rispetto a quello dei mondiali ma alla fine la squadra si trova in una condizione molto buona sia dal punto di vista fisico che tecnico. Molto dipenderà dalle capacità psichiche e dalla convinzione degli atleti. Ognuno di loro potrà guadagnarsi la medaglia. I due campioni del mondo dovranno confermare la loro classe”.

Siamo motivati e convinti”: per Francesco Damiani, Responsabile dell’Italia Boxing Team, ci sono tutte le premesse per un buon risultato: “Basti pensare che in Russia gli allenatori hanno voluto che due campioni del mondo si allenassero con gli italiani. In tutto il mondo ci rispettano e questo è già un buon inizio. Il cammino di avvicinamento ai Giochi Olimpici è stato faticoso: lo stage di allenamento in Uzbekistan, il Dual Match Italia-Russia svoltosi a Molinella ed a Ferrara, quello a Piedimonte Matese e a Marcianise. Tappe importanti che ci hanno permesso di affrontare al meglio il 2° Brothers Klichko Cup 2008. A Kiev, in Ucraina, infatti, il tricolore si è distinto con l’oro di Cammarelle, l’argento di Parrinello ed il bronzo di Valentino. Dopo il periodo di allenamento ad Almeria in Spagna, nella prima settimana di giugno, i pugili si sono subito rimessi all’opera in occasione del Dual Match Italia-Ucraina prima a Siena, il 11 giugno, e poi a Stintino il 14 giugno. Gli ultimi due impegni agonistici, a giugno, sono stati i Campionati dell’Unione Europea Elite, svoltisi in Polonia, in cui l’azzurro Picardi ha conquistato la medaglia di bronzo, ed il 36th International Boxing Tournament for the Chemistry Cup in Halle/Saale 2008, ad Halle in Germania, che ha visto brillare ancora d’oro gli abili Russo e Cammarelle, che si confermano i campioni da battere ai Giochi Olimpici. Il periodo di defaticamento l’abbiamo svolto a Casal Borsetti a Ravenna e ora, dopo gli ultimi sparring in Russia, siamo carichi per affrontare l’avventura olimpica. Io e Filimonov dal punto di vista atletico, organico e psicologico abbiamo fatto tutto; ora tocca ai pugili

I sei pass olimpici, però, hanno le idee chiare…

A cominciare da Roberto Cammarelle (+91 Kg.). Il Colosso di Cinisello Balsamo, campione mondiale e bronzo ad Atene 2004,  appartenente al Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, ha un unico chiodo fisso: “L’oro. Non voglio altri risultati che l’oro. La mancata conquista del podio più alto sarebbe una sorpresa negativa. Fisicamente stavo meglio ad Atene, l’esperienza di un ‘anziano’ inizia a farsi sentire, ma psicologicamente sto meglio ora. Sono concentrato e non temo i miei avversari. Del resto, sono il campione del mondo. Mi auguro, tra tutti, di incontrare l’atleta cinese per l’atmosfera che si creerebbe”.

Per il campano di Marcianise Clemente Russo (91 Kg.), anche lui agente di polizia e campione mondiale: “Le Olimpiadi sono un torneo come un altro. Il vantaggio è che hai la possibilità di studiare meglio gli avversari perché i tempi di recupero sono più lunghi. Per me l’importante è vincere il primo incontro. Il resto vien da sé. La mia medaglia la costruirò match dopo match. Quando rimango concentrato e composto non ce n’è per nessuno”.

Per il presente, quello a cinque cerchi, Domenico Valentino (60 Kg.), agente di polizia di Marcianise e vicecampione mondiale, non ha dubbi. “Si tratta della migliore carta che ho da giocare. Recuperato il problema alla mano, ora dovrà assistermi un pizzico di fortuna in più. Sono consapevole di una cosa: quando scenderò dal quadrato accetterò la sconfitta solo se sarà per merito del mio avversario e mai per demerito mio”.

Convinto delle sue potenzialità, il romano dell’Esercito Alessio Di Savino (57 Kg.) vuole arrivare in zona medaglia: “Non sarà semplice visti gli avversari. Il problema al ginocchio per fortuna è risolto: ho lavorato molto e mi sono rimesso subito al passo dei miei compagni. Proverò fin dal primo incontro a fare una buona prestazione e a sorprendere l’avversario sulla scelta del tempo”.

La mancata qualificazione ai Campionati Mondiali di Chicago ed a Roseto degli Abruzzi sono state le spinte propulsive per far qualificare ad Atene anche il casertano di Alife, caporal maggiore dell’Esercito, Vittorio Jahin Parrinello (54 Kg.): “Le qualificazioni, avendo lavorato molto, me le sono guadagnate. Siamo qui per ballare e balleremo. Alle Olimpiadi non si va per partecipare. Colpi lunghi e di rimessa: questa sarà la mia carta vincente”.

Al top della preparazione è anche il napoletano del gruppo Sportivo delle Fiamme Oro Vincenzo Picardi (51 Kg.), bronzo mondiale: “Mi sento pronto. Ho avversari forti ma la mia determinazione è al massimo. Arrivare alla medaglia sarebbe il mio sogno. Mi impegnerò boxando in velocità e prendendo l’avversario sul tempo, caratteristiche che mi contraddistinguono”.

Il primo gong per l’Italia suonerà lunedì 11 agosto con la fase delle Eliminatorie dei 57 Kg e dei 60 Kg. In corsa per i podi olimpici a Pechino sono ben 286 pugili in rappresentanza di 78 nazioni. Non rimane che attendere sfogliando il Book Olimpico Azzurro che oggi è stato presentato in conferenza stampa e che sarà presente a CasaItalia, dove verrà allestita anche la mostra dedicata a Rocky Marciano.

Ufficio Comunicazione FPI
Michela Pellegrini

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