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I NOSTRI INVIATI RIMPINZANO LA PROPRIA RECENSIONE DELLA SERATA CECINESE CON UN AUTOREVOLE ARTICOLO, TRATTO DAL QUOTIDIANO TOSCANO “IL TIRRENO”.-IL TIRRENO-Di: Alessandro Bientinesi
Dopo un primo round di studio, il campione livornese prende in mano l’iniziativa e riesce a piazzare diverse combinazioni nella seconda ripresa. Vantaggio che Tassi aumenta nel terzo round, riuscendo in diverse circostanze a doppiare e a triplicare i colpi. Mustafà, però, non cede, anzi nella quarta ripresa raggiunge Tassi con un destraccio al volto e uno alla figura, anche se il livornese incassa bene e non subisce mai l’iniziativa dell’ungherese. Nella quinta ripresa i due pugili si studiano, ma l’episodio chiave dell’intero incontro avviene dopo pochi secondi delle ostilità; in uno scontro ravvicinato tra i due pugili, Mustafà colpisce Tassi con il gomito all’arcata sopraccigliare sinistra. Una ferita che non permette al pugile livornese di continuare l’incontro; l’arbitro americano Walter Cavalieri, giudice unico ed inappellabile, valuta il colpo dell’atleta della Boxe Promotion 1999 irregolare, anche se accidentale.
A questo punto il regolamento IBF impone la lettura dei cartellini dei tre giudici, per i quali Luca Tassi risulta in vantaggio: il giudice Bianco da un 40-36 per l’idolo Livornese, il giudice Rega un pari 38-38, mentre Montella conferma il verdetto favorevole per Tassi con 38-37. Per questi motivi, e nonostante le accese proteste del clan di Mustafà (che riteneva il colpo del quinto round regolare) Luca Tassi porta a Livorno, oltre al titolo Italiano, anche la prestigiosa cintura Internazionale IBF. Cocente delusione, inutile nasconderlo per l’idolo dei Cecinesi Floriano Pagliara. Tifo da brivido, letteralmente congelato da Ferenc “El Drago” Szabo.
Pagliara ha avuto un buon inizio, solito movimento sulle gambe e colpi precisi; alla prima disattenzione, però, Szabo fa male: destro e sinistro al volto in grado di mettere in ginocchio Pagliara. Colpi pesanti che inizialmente sembra assorbire bene; nella seconda ripresa però, Szabo mette alle corde Pagliara e con un destro corto doppiato da un sinistro lo manda al tappeto. Per lui e Cecina è la fine peggiore di una serata di festa.
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