IL NOSTRO INVIATO MICHELE BASCHIERI, CON UN LONTANO PASSATO DA PUGILE DILETTANTE, CI RACCONTA UNA SUA LONTANA VICISSITUDINE IN QUEL PALAZZETTO DI CECINA E SI ABBADONA AD ANTICHE RIMEMBRANZE DEL SECOLO SCORSO .                                          

VECCHI RICORDI…

Di: Michele Baschieri

Quando sono entrato al Palazzetto dello sport di Cecina, mi sono subito tornati in mente vecchi ricordi, di quando nel mio piccolo… tiravo di Boxe. Campionato Toscano novizi-Pesi medi… Baschieri  vs Dallai. All’epoca… era il 1984…mi fu rubato il match.. ! E’ un po’ grossa la frase, ma è una frase che si usa spesso quando si perde un match… ai punti …è un detto da  combattente che da tutto se stesso!!!  Si dice anche da giornalista…e quando si è in due a dire la solita cosa… va a finire che ci si crede di più..  Io e Carlo, il mio coach, partimmo da Pontedera per il primo giorno, ricordo che i Campionati di Pugilato si svolgevano nell’arco di 2 giorni.  C’erano sempre molti pugili cadetti in quegli anni… Erano forse… gli ultimi anni del “Boom” della Boxe in Italia.  Molti dilettanti italiani erano diventati campioni Olimpici , ed i professionisti avevano un gradino con scritto il loro nome nella classifica Mondiale del Pugilato.

Patrizio Oliva,Maurizio Stecca, Francesco Damiani… e gli tutti gli altri pugili che erano in Italia… Gennaro Mauriello,Valerio Nati, Sumbu Kalambay, Alessandro Scapecchi , Loris Stecca, insomma… ce ne erano davvero molti…

Poi si passava agli extraterrestri aldilà dell’oceano… Sugar Ray Leonard, “the marvellus” Marvin Hagler, Larry Holmes, Alexis Arguello,Thomas Herns , erano gli anni dove non era difficile trovare un mito... Il mio…oltre all’eterno Sandro Mazzinghi, era Roberto Duran…”Manos de piedra”

che con la sua barba “non fatta”, ingigantiva la grinta e la rabbia che si possono leggere sulla faccia di un pugile. Sotto un altro aspetto mi piaceva anche la simpatia con cui affrontava i combattimenti Nino La Rocca era televisivamente… “il prodotto” più venduto in Italia.

Appena arrivati  a Cecina ci dissero che la mitica categoria dei pesi medi per la prima volta aveva solo due pugili io e Dallai… Cosa strana all’epoca… e che la finale ci sarebbe stata il giorno seguente nella riunione del sabato sera… Carlo Frassi era un allenatore alla vecchia maniera, aveva una grinta non indifferente ed era grande conoscitore nel mondo della Boxe… un enciclopedia vivente! Guardammo gli altri pugili fare le eliminatorie e poi, per non perdere un giorno a vuoto, mi misi a fare un ultimo allenamento in vista della finale.

Il giorno del match… Dallai era molto alto, circa 10cm più di me ed io per arrivare a segno dovevo partire da lontano o tirare i ganci larghi… purtroppo arrivavo solo con il sinistro e Dallai era bravo… ”nello scappare…” ai miei assalti. Alla lettura dei cartellini ci fu una split decision con la sua vittoria, forse per la boxe lunga che faceva… il mio avversario aveva fatto più punteggio; negli sport da combattimento si vince e si perde… ma quella volta non mi andò proprio giù. Ero salito di categoria …da welter a  superwelter… e per finire ero diventato un medio, insomma ci tenevo a vincere . Il pubblico non gradi’ il verdetto e ci fu una confusione  generale… bottiglie, carta e tutto quello che si poteva tirare , fini sul ring e la manifestazione fu sospesa per calmare gli animi agli spettatori presenti. Prima di finire quello che resta di questo vecchio ricordo… volevo sottolineare che io ero della Pugilistica di Pontedera e non avevo nessuno al seguito, solo io e Carlo… lui era un Cecinese, quindi giocava in casa ed aveva tutto il suo pubblico…contro! Io e Carlo eravamo molto indignati e non si guardò neanche finire la serata.. Montammo nella vecchia Renault 4 del Frassi, con tutti gli arnesi da muratore che aveva nel bagagliaio… e ce ne tornammo a casa.