Le vittorie della serata di Savigliano
IL SOTTOCLOU DI SAVIGLIANO CON LE VITTORIE DI
SERVIDEI, DI LUISA, PARIS E PASQUA.
Di: Ufficio Stampa RCC BOxe
Savigliano, 30.10.08
Sta avendo un grande successo di
pubblico e di spettacolo la grande serata di boxe proposta questa
sera a Savigliano, nei pressi di Cuneo, presso il Palasport di via
Giolitti stracolmo di gente e di entusiasmo, organizzata da una
applauditissima Rosanna Conti Cavini. La serata messa in piedi dalla
promoter internazionale, dalla palestra “Open Space” di Savigliano,
con la collaborazione del Comune, della Provincia di Cuneo e della
Regione Piemonte, incentrata sul titolo Intercontinentale Wbf dei
superpiuma tra Antonio De Vitis e l’ungherese Zsolt Nagy, aveva
anche uno strepitoso sottoclou che si è andato adesso ultimando.
Sottoclou curato, naturalmente, da un inesauribile Umberto Cavini,
che cura l’aspetto organizzativo dell’organizzazione della moglie.
Cavini ha espressamente voluto una riunione con due esordienti e il
resto del programma, quattro match professionisti, con otto atleti
tutti con record positivo: era molto tempo che in Italia non si
vedeva una riunione con tale particolarità.
Alle ore 20,45 in punto è stato il
Maestro di Cerimonia Franco Ciardi ha iniziare la serata con gli
ovvi saluti e i ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito
alla perfetta riuscita della serata. Immediatamente dopo è stata
l’ora di far parlare il ring. Dopo un anno di assenza dovuta a vari
infortuni, si è finalmente rivisto Alberto Servidei il peso piuma
ravennate già campione Europeo e ancora sfidante ufficiale allo
stesso titolo. Suo avversario il giovane Istvan Nagy, ungherese, che
già aveva ben impressionato l’estate scorsa impegnato in Italia.
L’ungherese cercava di sfruttare le più lunghe leve, ma quando la
distanza si accorciava era Servidei a far valere l’esperienza. Match
che era da subito intenso e combattuto. La seconda e la terza
ripresa si mantenevano sulla stessa falsariga della precedente, e
sul ring c’era bisogno del miglior Servidei in un incontro
tutt’altro che di contorno. Dal quarto round il ravennate si
scioglieva e iniziava una maggiore mobilità che gli permetteva di
colpire di rimessa e d’anticipo, anche se Nagy si manteneva
pericoloso. Quinta ripresa più equilibrata, Servidei manteneva una
buona attenzione che gli permetteva di schivare i colpi ungheresi.
All’inizio della sesta e ultima ripresa Nagy colpiva dietro la nuca
e l’arbitro Magnetti giustamente lo richiamava ufficialmente, così
come dopo poco richiamava anche Servidei per uso improprio della
testa. I due atleti continuavano a combattere fino alla fine e la
parola passava al verdetto, che premiava Alberto Servidei, che si
prodigava a complimentarsi con il comunque ottimo avversario. Per
Servidei una vittoria importante che ne rilancia le ambizioni a
grande livello, quello stesso livello del bravo Istvan Nagy. A fine
match Alberto aveva belle parole per l’avversario, che gli ha fatto
male quando lo pizzicava, ma si è detto enormemente fiducioso per il
futuro, chiedendo di poter combattere il più spesso possibile per
arrivare a una condizione davvero ottimale.
A seguire l’esordio tra i prof di
Andrea Di Luisa, militare napoletano di stanza a Viterbo presso la
Scuola Sottofficiali, che dopo aver inanellato gloria e successi tra
i dilettanti, ha esordito da supermedio contro Giuseppe Loffredo,
altro ragazzo che calcava per la prima volta il ring dei “grandi”.
Dotato di grandissimo fisico e talento, Di Luisa cercava di
mantenere l’avversario alla sua distanza. Loffredo iniziava un buon
pressing nella seconda ripresa e il match si scaldava, con Di Luisa
che terminava meglio e con una difesa ermetica. Il palazzetto si
andava riempiendo e lo spettacolo si manteneva a buon livello, come
era certamente prevedibile. Loffredo cercava con insistenza il colpo
pesante, ma non era facile entrare nelle difese di Di Luisa, che
cercava e trovava la replica in combinazione, talvolta con buon
grado di successo. Dalla quarta ripresa Di Luisa appariva più
sciolto e i corti ganci, con entrambe le mani, facevano breccia su
Loffredo, che appariva visibilmente segnato sul viso. L’arbitro
Virgillitto vedeva Loffredo in grande difficoltà, prima lo contava,
poi, sul gong, decideva per l’interruzione. Il match terminava con
un kot per un bravo Di Luisa. Per festeggiarlo, Ciardi chiamava sul
ring anche Diego Di Luisa, il fratello che certamente sarà
protagonista il prossimo anno ai Mondiali dilettanti di Milano.
Sven Paris ha davvero poco bisogno di
poche presentazioni: già campione italiano in due categorie, reduce
dall’esperienza americana, che certamente lo ha arricchito dal punto
di vista umano oltre che professionale, il ragazzo di Frosinone
torna con grandi ambizioni all’interno dell’organizzazione di
Rosanna Conti Cavini. Suo avversario per questo rientro è stato
l’ungherese Szekeres. Da subito all’attacco, come è uso, Sven
metteva in serio imbarazzo l’avversario, che cercava la replica
prima di tutto per sfuggire alla grandinata di ganci e montanti
avversari. Già alla seconda ripresa il viso di Szekeres appariva
segnato. L’ungherese colpiva Paris alla figura, che immediatamente
replicava in maniera pesante al viso. All’angolo di Paris, come per
Servidei, il maestro Alessandro Scapecchi, orgoglioso di lavorare e
dare consigli a questi talenti. Intanto Paris continuava nella sua
opera di demolizione. Match intensissimo con davvero poca attenzione
alla difesa, con il pubblico che si scaldava nelle interruzioni per
applaudire la bellissima ragazza bionda che annunciava il
trascorrere delle riprese. Ottimo anche in fase difensiva, Paris
svolgeva davvero un’ ottimo lavoro contro un avversario che faceva
di tutto per cercare di allentare la pressione e metteva coraggio
nelle sue azioni. All’inizio della quarta ripresa un sinistro al
fegato costringeva Szekeres al conteggio, Paris insisteva e
replicava. Il match si chiudeva con l’ungherese a terra, il kot
decretato da Magnetti e gli applausi del pubblico, per uno Sven
Paris davvero in grande spolvero, immediatamente intervistato da
Mario Mattioli e Nino Benvenuti.
Amatissimo dal pubblico locale,
memore di una grande e sfortunata prestazione dello scorso anno nel
titolo italiano dei superwelter, il torinese Luca Michael Pasqua
cercava conferme e rinnovate ambizioni contro un altro italiano dal
buon record, Francesco Di Fiore, per un match previsto sulle otto
riprese. Piovevano grandi applausi del pubblico per Pasqua, giovane
promessa nelle file di Rosanna Conti Cavini. Più raccolto
fisicamente rispetto all’avversario, Pasqua cercava la corta misura
e iniziava il lavoro al corpo, con buona intensità, insisteva nella
seconda ripresa, anche se Di Fiore non stava a guardare e cercava la
replica. Un match di grandissima intensità, come del resto anche gli
altri, per una serata che non tradiva le attese di pathos e
spettacolo. Pasqua si faceva preferire per la bella varietà dei
colpi portati e per il ritmo incessante, spie di una preparazione
davvero importante. Dopo una quinta ripresa più equilibrata, la
sesta mostrava uno spettacolo guerriero che esaltava il pubblico. Di
Fiore usciva ferito a un occhio da uno scambio e il dottor
Caracciolo propendeva per lo stop. Il successo era, per kot, per un
ottimo Luca Michael Pasqua, con grandi applausi anche per un bravo
Francesco Di Fiore.
Il palcoscenico passava alla bella e
brava Debora Tundo, che cantava “Hero” di Mariah Carey, mentre si
iniziava ad aspettare Antonio De Vitis.
La bellissima vittoria di Antonio De Vitis
Si arrivava al
momento clou della serata, dopo quattro match di una bellezza
davvero intensa. Chiamati da Franco Ciardi sono saliti sul ring le
autorità, dal sindaco Comina all’ assessore Cussa, dal Vice
Presidente del Consiglio provinciale Ambroggio, al rappresentante
della Regione, quindi il coordinatore europeo della World Boxing
Foundation, Olaf Schroeder, il supervisor Wbf Matteo Fratini, quello
dell’Ibf Roberto Rea, il direttore della Cassa di Risparmio di
Savigliano dottor Bosio, il matchmaker Alessandro Ferrarini, il
dottor Pascò della Leclerc, il professor Mario Ireneo Sturla (medico
del match, Franco Cariacciolo lo è stato della riunione), la
segretaria della RCC Boxe Patrizia Contri, Umberto Cavini e, tra i
grandissimi applausi del PalaGiolitti, la promoter internazionale
Rosanna Conti Cavini.
Antonio De Vitis, già
campione italiano, Mediterraneo Wbc e Internazionale Ibf aveva
davanti a sé la grande occasione della sua carriera, nel match che,
oltre che attribuire il titolo Intercontinentale Wbf dei superpiuma,
dava anche il modo di avere la possibilità della chance mondiale
dello stesso Ente. Suo avversario un giovane ungherese dal
pronosticato futuro di ottimo successo, quello Zsolt Nagy che aveva
già ben impressionato quando ha combattuto all’estero. Un match
previsto sulle dodici riprese che certamente offriva spettacolo. De
Vitis entrava su ring “scortato” dalle belle ragazze del volley
femminile di Savigliano. Dopo gli inni nazionali, l’italiano,
l’ungherese e il croato per l’arbitro Rukavina, era ora di suonare
il primo gong. Prime schermaglie per Nagy, poi la “palla” passava a
De Vitis e il viso dell’ungherese immediatamente si arrossava.
Sinistri
e destri in serie, il pugliese d’origine ormai piemontese pareva
migliorato enormemente anche dal punto di vista tecnico. A 1’35”
della seconda ripresa un colpo di De Vitis provocava un enorme
ematoma sulla parte sinistra della fronte di Nagy. Chiamato sul
ring, il professor Sturla, già sulle scale, faceva segno che non si
poteva proseguire. Antonio De Vitis vinceva così per kot e metteva
in bacheca la quarta cintura della sua vita, oltre che essersi
guadagnato la chance mondiale in palio stasera. Un De Vitis in
grande spolvero che certamente non avrebbe portato l’avversario fino
alla fine. Il pubblico, entusiasta, lo acclamava, e Umberto Cavini e
la signora Rosanna non potevano fare altro che commuoversi..
Per Rosanna Conti
Cavini la serata si è rivelata un enorme successo dal punto di vista
del pubblico, dell’organizzazione e dello spettacolo. Ma certo
questa non è una novità! |