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rosanna conti cavini boxe

LA SERATA DI SAVIGLIANO TARGATA ROSANNA CONTI CAVINI

Di: Ufficio Stampa RCC boxe
Savigliano, 28.02.08

Uno spettacolo di boxe entusiasmante, sei pugili professionisti che si sono battuti con cuore e generosità per conquistare la vittoria, una serata che resterà negli annali e nella memoria dei tanti sportivi di Savigliano e di tutto il mondo collegato con la diretta di Rai Sport Sat. Il tutto tirato fuori magicamente dal cilindro di Rosanna Conti Cavini, che tanto fortemente aveva voluto questa manifestazione piemontese.

   

La serata è stata aperta da quattro incontri tra dilettanti tra pugili del Piemonte, tra cui gli allievi della Boxe Savigliano e Barge gestita da Aniello Flauto e Bruno Vottero. I match hanno visto la vittoria di Roberto Mensa contro Stefano Fadda, il pari tra Daniele Marchisoni e Claudio Rizzioli, tra Livio Stojka e Riccardo Rosi, e la vittoria di Luciano Randazzo opposto a Floran Pasco.

Arbitrato dal signor Marco Marzuoli, il match tra Floriano Pagliara e il tunisino Saber Gasmi, l’avversario che in un primo tempo doveva incrociare lo sfortunatissimo Michele Di Rocco, ha dato inizio alla serata dei professionisti, orfana dell’altro match tra Alexandr Dredhaj, fermato giustamente dal professor Sturla per un’indisposizione, e Corrado Tabuso. Al limite dei pesi leggeri, i pugili si sono affrontati con gagliardia e grande equilibrio, in un match dominato dalla tattica e dalle rispettive fiammate. Gasmi ha dimostrato di essere un buon pugile, Pagliara si è disimpegnato al meglio soprattutto nella terza e quarta ripresa, dopo i primi due tempi fatti di studio e attesa. Nel quinto round un paio di buone azioni a due mani del ragazzo di Cecina lo fanno andare in vantaggio nel punteggio. Un ultimo round di spettacolo e grande equilibrio è salutato dal PalaFerrua pieno fino all’orlo in maniera convinta. Il pubblico si è divertito, e non c’erano dubbi in proposito. Il verdetto va a Pagliara, nonostante le rimostranze dell’angolo tunisino. Un match equilibrato che il cecinese si è aggiudicato di misura ma meritatamente.

Dopo la bellissima esibizione di Debora Tundo, che ha cantato magistralmente “My Way” di Frank Sinatra dedicata a Desireè, la nipotina dei Cavini, lo spazio è tutto per il titolo italiano vacante dei pesi superwelter tra il torinese Luca Michael Pasqua della boxe RCC, seguito da numerosissimi tifosi, e il calabrese di adozione bolognese Tobia Giuseppe Loriga, della Unicorner. Match di grande interesse per il fatto che si disputava tra due pugili imbattuti, e in possesso di caratteristiche diametralmente opposte: picchiatore dalle mani pesanti Pasqua, più tecnico ed esperto Loriga. Il torinese, tra gli applausi del pubblico fa sua la prima ripresa con un maggiore movimento e ottime azioni veloci a due mani che mettono in imbarazzo Loriga, che non sfrutta il maggior allungo. Seconda ripresa sulla falsariga della precedenza, con chiaro vantaggio di Pasqua, nella terza Loriga accetta il terreno della corta distanza che poco gli è congeniale, piazza qualche colpo, ma è ancora il torinese che si fa preferire per intensità e numero di iniziative andate a buon fine, mancandogli solo un secondo colpo risolutore. Quarta ripresa più equilibrata, il quinto round è spettacolo allo stato puro: Loriga inizia facendo valere la lunga distanza e la tecnica, Pasqua accorcia e mette una serie importante di colpi pesanti. Il match si scalda e il pubblico gradisce. De Ruvo, che arbitra con mestiere e precisione, ha il suo bel daffare per dividere i due pugili nella sesta ripresa, in cui la fatica inizia a farsi sentire. Settima ripresa ancora equilibrata, con forse una preferenza ancora per Pasqua, nell’ottava non si notano grandi differenze da cui il match è ormai incanalato, con Loriga che pare non capace a portare il match nel suo terreno, con l’avversario che non lo fa ragionare e gli è sempre addosso. Loriga inizia a tentare il tutto per tutto nel nono round, ma la sua azione non ha frutti degni di nota, a parte l’aggiudicazione della ripresa. La decima e ultima ripresa inizia a viso aperto e i pugni si susseguono in serie. Pasqua imbriglia l’avversario che non riesce a trovare il colpo pesante. Finisce un match di grandissimo spettacolo tra il visibilio del pubblico di Savigliano. Il verdetto, di maggioranza due giudici a uno, premia invece, tra il disappunto del pubblico e la sorpresa generale, Tobia Giuseppe Loriga, che diventa così campione italiano.

Era l’ora del titolo International Ibf dei superpiuma tra Antonio De Vitis e il giovane belga Alex Miskirtchian. Sul ring salgono tutte le autorità e gli sponsor, tra cui Umberto Cavini e la signora Rosanna, visibilmente contrariati per il verdetto precedente. Ma c’è da pensare al match di De Vitis, e le amarezze si lasciano da parte. Antonio sale sul ring con il PalaFerrua che trema per gli applausi degli oltre mille e cinquecento spettatori. De Vitis amministra bene la giovanile irruenza del belga, che piazza qualche colpo ma senza troppi effetti. Nel secondo tempo il brindisino d’origine fa valere la sua precisione e mette in imbarazzo Miskistchian, che solo nel finale riesce a reagire. Terza ripresa con poca attenzione alla difesa da parte di entrambi, ne esce un match piacevole e combattuto, oltre che equilibrato. Il belga dimostra di essere pugile che merita la vetrina internazionale e mette in imbarazzo De Vitis nella quarta ripresa, con l’italiano che reagisce bene nel finale. La quinta ripresa è conquistata dalla maggiore intraprendenza di De Vitis, ma il match vive di grandissima intensità da entrambe le parti. Uno spettacolo di boxe entusiasmante che non delude il pubblico. La sesta ripresa vede ancora De Vitis all’attacco ma l’avversario incassare bellamente e rispondere con prontezza, con gli atleti che gettano sul ring tutte le loro energie. Nella settima ripresa la precisione di De Vitis si fa preferire, e il pubblico lo applaude incessantemente. Ottava ripresa più equilibrata, nella nona si fa sentire di più la maggiore determinazione del ragazzo di Flauto e Vottero, con l’occhio destro di Miskirtchian quasi completamente chiuso. Nella decima ripresa De Vitis prima subisce, poi riesce a replicare, anche se la fa ormai da padrona la reciproca stanchezza, e la gagliardia, essenza della boxe, diventa regina. Ancora nella penultima ripresa l’arma bianca e lo strumento preferito di entrambi, e torna ancora a regnare l’equilibrio, spezzato talvolta dalle fiammate del saviglianese. Ultima ripresa con De Vitis che offre spettacolo al suo pubblico, abbassa la guardia e colpisce in serie, il belga è bravissimo a restare in piedi e a cercare la replica. Termina il match e il pubblico è tutto in piedi ad applaudire Antonio De Vitis. Il verdetto, naturalmente, va a un grandissimo Antonio De Vitis come, all’unanimità dei giornalisti presenti, il I° trofeo “Memorial Ermanno Marchiaro”, con premiazione effettuata dalla signora Vera, moglie del presidentissimo, omaggiata di una targa in ricordo della serata da degli emozionatissimi Rosanna e Umberto Cavini.  

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