Quattro chiacchiere con Aniello Flauto
Di: Ufficio Stampa RCC boxe
Grosseto, 17.10.08
Aniello
Flauto è il maestro di Antonio De Vitis, nonché ottimo anfitrione quando Rosanna
Conti Cavini porta la grande boxe a Savigliano. Lo abbiamo raggiunto
telefonicamente nella palestra che gestisce, la "Open Space", uno degli sponsor
della serata, dove tra l'altro lo stesso De Vitis lavora e si allena.
Aniello, come sta andando?
Bene, abbastanza bene. Rispetto alla manifestazione dello
scorso febbraio abbiamo avuto delle defezioni da alcuni sponsor, ma era
prevedibile. L'inondazione in primavera e questo caos delle borse non è che ci
abbiano aiutato. Il Comune ci ha dato la solita grande mano, ma stavolta lo
sforzo economico è tutto sulle spalle del sottoscritto e di Rosanna Conti Cavini.
Però, essendo sicuri della grande risposta del pubblico, è un sacrificio che
facciamo volentieri e a ragion veduta.
Come sta Antonio?
Benissimo. Stavolta abbiamo impostato un lavoro che ci ha
portato al peso con un po' di tempo d'anticipo rispetto al solito. Antonio è già
perfetto da punto di vista fisico e psicologico. Abbiamo lavorato molto sulla
tecnica, grazie al lavoro di Carmelo Marletta, che ha sostituito Bruno Vottero
che, con la nascita del figlio, non ha avuto il tempo necessario come al solito.
Abbiamo cercato di lavorare molto sui piccoli difetti che Antonio ancora ha.
Avete
studiato Zsolt Nagy, l'avversario per l' Intercontinentale Wbf dei superpiuma?
Sì, tutto il lavoro fatto è stato impostato sulle
caratteristiche di questo atleta. E' un ragazzo giovane ma che ci è sembrato
molto buono e carico. E' una specie di pitbull come Antonio, uno che si fa largo
a suon di montanti per venire dentro e cercare il corpo a corpo. Con Antonio
abbiamo curato molto proprio questo aspetto.
Per questo incontro lasceremo il vecchio e glorioso Palaferrua e andremo al
Palasport nuovo di via Giolitti.
Sì. Questo nuovo palazzetto è più bello e più grande, gli è
stato rifatto il pavimento e possiamo mettere molta più gente a bordo ring.
Come sta seguendo Savigliano l'approssimarsi dell'avvenimento?
Con
la solita tensione positiva e il solito entusiasmo. Tutti vogliono molto bene ad
Antonio. Certo, le voci di crisi economica creano un po' di malumore nella
gente, ma tenendo i prezzi bassi per la serata (20 euro per il bordo ring, 10
euro per la tribuna con ben cinque incontri professionistici di grande richiamo,
ndr) abbiamo cercato di venire incontro al pubblico. Mi aspetto il tutto
esaurito, anche perché con i prezzi che abbiamo fissato, oggi come oggi, non ci
si va più nemmeno al cinema.
Hai qualcosa da aggiungere, Aniello?
I ringraziamenti per Umberto Cavini e per la signora Rosanna,
che fanno molto per mettere in piedi questi avvenimenti a Savigliano. Insieme a
loro crediamo molto nel percorso agonistico impostato per De Vitis. Sono dei
manager molto seri, i migliori in Italia sotto questo aspetto. Possono stare
certi che anche noi daremo il nostro contributo per riuscire a fare quello che
ci siamo prefissati.