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rosanna conti cavini boxe

La serata di Foligno della Rosanna Conti Cavini Boxe

Di: Ufficio Stampa RCC Boxe
Foligno, 09.06.08

I RISULTATI

Competere con il calcio, nello specifico con la prima partita della Nazionale italiana negli Europei, era impresa ardua, ma l’organizzazione di Rosanna Conti Cavini non si è fermata davanti a niente. Tre match professionisti, e un bel programma di dilettanti (coordinati insieme all’Asd Boxe Foligno) hanno allietato la serata con uno spettacolo all’altezza della situazione e della diretta di Raisport Più. La serata ha ottenuto il patrocinio del Comune di Foligno, con diretto interesse del sindaco Manlio Marini e dell’assessore allo sport Romagnoli. Sono rientrati con un successo Di Rocco e Di Giacomo, mentre molto seguiti e apprezzati sono stati i match dilettanti. Nel complesso una bella serata organizzata con la solita maestria dalla staff della promoter internazionale, salutata dal pubblico locale con grandi applausi.

Primo match tra i dilettanti Alessandro Venanzi della Boxe Foligno e Alessio Dainelli della Pugilistica grossetana, un incontro combattuto che ha divertito il pubblico che piano piano stava affollando il bordo ring del palazzo dello sport della cittadina della Quintana, e che ha visto la vittoria di Venanzi ai punti. A seguire il match tra Francesco Panatta (Boxe Foligno) e Antonino Saltalamacchia (Pug. Grossetana), con vittoria ai punti e bella prestazione di quest’ultimo, che costringeva Panatta al conteggio alla terza e alla quarta ripresa. E’ stata poi la volta di Daniele Ceci della Co.na boxe Roma opposto al talentuoso Roberto Liberati della Boxe Foligno. I ragazzi hanno offerto un grande spettacolo all’arma bianca e senza risparmiarsi un attimo: il verdetto ai punti, giustamente, li ha premiati entrambi con il pari.

Dopo che il maestro di cerimonia Franco Ciardi ha chiamato sul ring l’ex professionista Michele Delli Paoli, che ha avuto parole di grande affetto per Umberto e Rosanna Conti Cavini per la grande carriera che gli hanno permesso di fare, e David Chianella, si è atteso il via di Raisport Più per la diretta televisiva. Sul ring è salita Valentina Giordano della Boxe Fiumicino, quindi è stata la volta della giovanissima Claudia Appolloni, prossima al passaggio al professionismo proprio con Rosanna Conti Cavini. La ragazza umbra, prima di entrare sul ring, ha omaggiato la sua prossima manager, che non si aspettava la cosa e che è rimasta commossa e felice del gesto, con un bel mazzo di fiori. La Appolloni, allenata dal padre Claudio, trovava nella Giordano una degna avversaria, e i tre round erano piacevoli e divertenti, e meritato il pari finale. Per Claudia Appolloni un piccolo passo avanti prima di trovare i giusti stimoli nel mondo della boxe professionista femminile, a caccia dei successi delle più “anziane” Tabbuso, Pantani, Bianchini e Galassi.

Era ora del programma professionistico, con primo match affidato al giovane grossetano Antonio Grieco, superleggero che ha ben impressionato nei suoi primi tre impegni, opposto al romeno Smetanca. Quest’ultimo, buon mestierante studiato appositamente da Umberto Cavini per impegnare il suo ragazzo, faceva vedere di essere venuto per fare il match, e Grieco soffriva nelle prime due riprese, facendosi anche beccare da un bel gancio sinistro. Nella terza ripresa Grieco prima subiva dei colpi che lo ferivano, con un controllo del Dottor Boranga per un po’ di sangue dal naso, poi il grossetano si svegliava sul finire del round centrando l’avversario, più ostico e duro del previsto, con un bel gancio destro. Nella quarta e quinta ripresa Grieco cercava l’accelerazione importante, che non sempre riusciva per la buona condizione fisica di Smetanca, che sfruttava le sue più lunghe leve. Nell’ultima ripresa Grieco doveva accorciare la distanza e cercare qualche combinazione importante, con l’avversario impegnato a fare ostruzione. Colpo basso di Smetanca, Grieco recuperava e cercava di finire meglio, riuscendoci con un bel gancio sinistro. Il verdetto ai punti premiava, con decisione non unanime, proprio Smetanca. Grieco dovrà fare tesoro di questa sconfitta e cercare di mettere rimedio alle piccole indecisioni mostrate stasera. Il tempo è dalla sua perché il ragazzo ha solo 21 anni.

Lorenzo Di Giacomo, con un curriculum importante alle spalle, ma ancora tanta “fame” agonistica, a Foligno affrontava il romeno Sauca per dimostrare di valere qualche opportunità importante nei pesi supermedi. Il tema del suo incontro era mettere immediatamente Sauca all’angolo e tentare di indebolirlo con una serie di colpi, dritti e in gancio, stando anche attento alle repliche pesanti dell’avversario. Nella seconda e nella terza ripresa Di Giacomo aumentava il ritmo, ferendo l’avversario e mettendolo in grande difficoltà. Sauca cercava la replica con coraggio, ma Di Giacomo dimostrava di aver messo anche potenza nel suo bagaglio tecnico e costringeva l’avversario al conteggio sul finale del terzo round. Stessa storia nel quarto round: suonato il gong Sauca accusava talmente tanto i colpi di Di Giacomo che doveva intervenire il dottor Boranga a interrompere l’ormai impari match, terminato quindi all’inizio del quinto round, con disappunto del pugile abruzzese che avrebbe voluto fare anche le altre due riprese e finire ai punti!

Era l’ora dell’esordio tra i pesi welter di Michele Di Rocco, in attesa di un titolo importante, opposto all’ungherese Szekeres, uomo con otto vittorie e una sola sconfitta finora in carriera. Dopo la salita sul ring delle autorità e il premio a Rosanna Conti Cavini offerto da Claudio Appolloni in ricordo della serata, Michele Di Rocco deliziava il pubblico con la sua boxe di colpi variabili e fantasiosi, il suo buon ritmo sul ring e la ricerca di una potenza accettabile. L’avversario doveva solo difendersi e raramente riusciva a portare colpi. Era soprattutto il sinistro il colpo che Di Rocco faceva partire con maggiore frequenza, così come richiesto dal maestro Gerardo Falcinelli. Nel quarto round Szekeres provava qualche colpo, subito rintuzzato bene dal pugile di Rosanna Conti Cavini: l’ungherese doveva ricorrere al sostegno dell’angolo e veniva punito con un richiamo ufficiale, cosa che allargava decisamente il vantaggio di Di Rocco ai punti. Nel quinto round Michele provava a dare l’accelerata decisiva alla sua azione, Szekeres andava in grossa difficoltà ma non cedeva. Si arrivava così alla sesta e ultima ripresa, con l’ungherese che cercava di chiudere il match lasciando un buon ricordo di sé, ma Di Rocco non gli permetteva niente e continuava a danzare sul ring, segno di una ottima condizione fisica e psicologica. Alla fine una vittoria importante per Di Rocco, che dà morale e offre buone garanzie per un futuro immediato che parla di un impegno con titolo in palio.

Finale di una serata premiata da un buon pubblico, nonostante quelli che hanno preferito assistere alla debaclé della nazionale di calcio, con il match dei pesi massimi dilettanti Gabriele Chioccioni della Valle Umbria Nord e Rosario Cirri della Cosmo Boxe, ormai vicino a passare prof sotto le insegne della RCC-Gattopard. Dotato di un fisico poderoso fatto di 107kg di muscoli, Cirri teneva a bada Chioccioni ma non affondava troppo i colpi nella prima ripresa. Tentava di aumentare il ritmo nel secondi tempo, mettendo in difficoltà Chioccioni e ferendolo all’occhio sinistro. Dopo che il dottor Boranga faceva segno che si poteva continuare, finiva una ripresa nettamente in favore di Cirri. Chioccioni attaccava nel terzo round, Cirri incassava e poi cercava la replica, che aumentava il danno all’occhio ferito del pugile umbro. Il match proseguiva con ritmi notevoli, grande equilibro e entusiasmava il pubblico, con Chioccioni che terminava meglio la ripresa. Ultima ripresa con il risultato ancora in discussione. Un sinistro di Chioccioni sorprendeva Cirri, che poi si difendeva con ordine e cercava la replica e si faceva preferire fino alla fine del tempo. Il verdetto diceva parità, ed era giusto così.

NOTE A MARGINE DELLA RIUNIONE DI FOLIGNO

Competere con il calcio, qualsiasi sia lo sport, è impresa improba. La riunione di Foligno, che è iniziata in contemporanea con Italia-Olanda, ha avuto un handicap importante ma, alla fine, ha avuto sicuramente ragione chi è venuto al PalaPaternesi della cittadina umbra piuttosto chi è stato a rodersi il fegato a casa davanti alla tv. Esempio è Lamberto Boranga, medico della riunione ed ex notissimo calciatore, che è stato attaccato al monitor della Rai a vedere la partita almeno con un occhio (l’altro era su quello che accadeva sul ring) fino al secondo gol olandese, quindi ha capito che non c’era niente da fare per gli azzurri e si è goduto, anche lui, una bella serata di boxe. Sì, perché mai come stavolta si deve dire che hanno avuto torto gli assenti, cioè i tanti appassionati di boxe della cittadina della Quintana che hanno scelto di non venire e guardarsi l’orrendo spettacolo della squadra di Donadoni. Chi invece ha scelto la boxe si è goduto un grande spettacolo e match equilibrati e tirati fino alla fine, a cominciare dai dilettanti, dove si è distinto un Liberati-Ceci, finito in parità, che è stato una vera e propria battaglia all’arma bianca dal primo all’ultimo istante. Ma anche gli altri match dilettanti si sono lasciati guardare con attenzione. Gli occhi erano puntati soprattutto su Claudia Appolloni, figlia del maestro Claudio vero anfitrione della serata, e il massimo Rosario Cirri, leggera somiglianza con Primo Carnera, soprattutto nel mastodontico fisico fatto di quasi 110kg di muscoli, prossimi entrambi al passaggio al professionismo nelle fila della RCC-Gattopard. Entrambi hanno pareggiato, forse perché un po’ emozionati, forse perché hanno trovato rispettivamente nella Giordano e in Chioccioni degli avversari degni di nota che non hanno concesso loro nulla. Comunque i due ragazzi hanno mostrato buoni numeri e hanno tutte le carte in tavola per fare un cammino professionistico importante, Claudia nei gallo femminili, Rosario nei massimi maschili. Claudia Appolloni si è resa protagonista anche del gesto più bello della serata, quando, chiamata sul ring da Franco Ciardi, si è presentata all’uscita dallo spogliatoio con un bellissimo mazzo di rose, che è andata a consegnare alla sua prossima manager, una sempre elegantissima e applauditissima Rosanna Conti Cavini, che con il suo charme ha dato l’impronta di signorilità che si riconosce in tutte le sue riunioni. Anche l’assisano Michele Delli Paoli, che con la famiglia Cavini è stato due volte campione italiano dei leggeri e campione Intercontinentale Ibf e International Wbc, ha avuto parole di grande affetto e ringraziamento per la manager internazionale.

Antonio Grieco ha ceduto malamente a Smetanca, non un materasso ma uno dei ragazzi romeni o ungheresi che Umberto Cavini sceglie appositamente per dare del filo da torcere ai suoi, e che ha dimostrato di come fosse venuto, come Sauca e Szekeres, per cercare la vittoria o perlomeno di ben figurare. Antonio però è molto giovane e appassionato, e avrà certamente modo di rifarsi. Lorenzo Di Giacomo ha dimostrato che può calcare bene il palcoscenico internazionale dei supermedi, perché tiene un ritmo indiavolato e colpisce pesante. Non avrà il pugno del ko, ma sta imparando a essere un buon demolitore, e presto potrebbe guardare negli occhi senza problemi gente titolata o di nome come Sanavia. Sauca si è messo a sedere alla fine del quarto round visibilmente scosso, il dottor Boranga, da ottimo portiere quale è stato, si è trasformato in stopper e ha fermato l’impari lotta, suscitando un po’ di contrarietà in Di Giacomo, che avrebbe voluto arrivare fino alla fine: certo è che se picchia pesante così come ha fatto, non si può pretendere che anche uno come il buon Sauca possa arrivare al sesto round! Michele Di Rocco, visibilmente più in carne nei welter di quanto non fosse tirato all’estremo nei superleggeri, ha ripreso il suo cammino, dimostrando di avere classe, fiato e grande condizione fisica e psicologica. Szekeres non era avversario facile, ma Michele lo ha annichilito con una boxe dal ritmo infernale, colpi su e giù, ganci, diretti, montanti, dal primo all’ultimo secondo di tutti i sei round. Non farà male con un pugno solo Di Rocco, è vero: ma qualunque avversario venga tempestato incessantemente da un ritmo del genere e una serie di colpi sempre precisi, non è che possa rimanere a lungo integro. Di Rocco è quindi pronto a combattere ancora per un titolo, sicuramente a Sequals il prossimo 12 luglio, quando l’organizzazione di Rosanna Conti Cavini darà nuova prova di sicuro spettacolo.

Ufficio Stampa RCC boxe
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