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Le presentazioni prima del match clou

Di: Franco Piccirilli

Terminati gli incontri dilettantistici Marco Guidi di Punto Radio, presentatore ufficiale della serata, annuncia una breve pausa prima del match clou della serata, per il titolo italiano dei pesi medio massimi tra Dario Cichello e Massimiliano Saiani.

In questo spazio prima dell’evento atteso, Marco Guidi chiama sul ring alcune dei personaggi del passato che hanno dato lustro alla boxe pisana e che naturalmente non potevano non essere presenti ad una manifestazione come questa organizzata, ricordiamo, dalla OPI 2000 in collaborazione con Comune di Pisa e dell’Amministrazione Provinciale.

I loro nomi vengono scanditi lentamente a cui segue il tributo di un applauso da parte del caloroso pubblico presente al palazzetto.

Pubblico che ha risposto numeroso a questo evento organizzato dal Comune di Pisa dalla Provincia di Pisa e dalla OPI 2000 di Salvatore Cerchi in risposta ai vari inviti che si sono avvicendati sui mezzi di comunicazione nei giorni precedenti l’evento.

Il parterre preparato per la serata, con le file ordinate di sedie per gli ospiti è praticamente occupato per intero, mentre gli spalti sono ricoperti totalmente verso il centro.

Appassionati, amici curiosi, tutti comunque coinvolti emotivamente nel sostenere il pisano Dario Cichello in un momento particolare della sua vita, in una occasione che non capita spesso ed un parziale successo già solo questo… quella di potersi misurare per il titolo italiano dei medio massimi.

Dario Cichello, dopo essersi a lungo preparato, addirittura fuori dalla sua città, ma sicuro di tornare con una bagaglio tecnico più ampio, sentiva la voce dei suoi sostenitori, e avrebbe certamente fatto di tutto per non deluderli.

    

La comunicazione dell’evento era quindi passata, la gente aveva raccolto l’invito, a tratti insistente da parte dell’Amministrazione Comunale, forse timorosa che il pubblico non si radunasse per tale evento, o forse proprio perché sapeva che erano molti quelli che avrebbero voluto essere presenti  a questa serata, ha quindi fatto in modo che si diffondesse capillarmente la notizia.

La presenza di questi personaggi del passato era stata annunciata, e forse il pubblico era lì anche per rivedere o vedere per la prima volta, come il sottoscritto, questi campioni e personaggi significativi del pugilato pisano.

    

Fra il pubblico molti erano giovani e certamente non conoscevano i personaggi che stavano per salire sul ring, i cui nomi venivano di volta in volta scanditi da Marco Guidi. Forse ne avevano sentito parlare, come di eroi di tempi in cui i sacrifici erano il pane quotidiano per questi atleti, disposti a sopportare fatiche che oggi ben pochi potrebbero dire di provare a superare.

E chissà se sia un bene o un male, fatto sta che questi ragazzi “non più giovanissimi” erano di fronte a loro e i ragazzi di oggi potevano ammirare con quanta energia mostravano ancora di amare il loro sport.

    

Quello sport al quale avevano dato anima e corpo, quel ring su cui erano saliti per confrontarsi, per incontrare l’avversario nel momento, nel rispetto di regole antiche per chi in quel momento sta di fronte e si confronta ad armi pari, per mostrare ognuno la propria preparazione tecnica e forse soprattutto psicologica. Reggere incontri di svariati round a ritmi intensi non era e non è semplice, se non si ha una fortissima motivazione.

E quella motivazione sembrava esserci ancora in questi uomini, che testimoniavano certo altri tempi, nella convinzione che forse “quei” tempi erano ancora “questi” tempi, per come lo sport aveva loro insegnato… i valori che portavano dentro.

    

I nomi di alcuni forse più famosi, altri un po’ meno, ma ognuno aveva dato il proprio massimo impegno e per cui posso dire senza temere di essere smentito… che ognuno di loro era un campione già per il solo fatto di aver dato tutto ciò che erano stati in grado di poter e saper dare. E quando ognuno può dire di aver dato tutto, vincere o perdere non è rilevante, perchè sarà sempre vincente per il fatto di aver dato tutto se stesso in quello che era e continuava ad essere la loro passione… la boxe!

Composti seri, forse a tratti un po’ commossi da tali e tanti riconoscimenti che il pubblico stava loro tributando, salivano a turno quella scaletta che li portava ancora una volta dentro il ring.

La città di Pisa si stringeva intorno a loro, non facendogli mancare il proprio caloroso saluto e ovazione per le loro imprese.

Ci sarebbe piaciuto poter ascoltare qualche loro storia, uscire dalle loro anime per come le avevano vissute direttamente, ma erano talmente tanti e tante le premiazioni, che non sarebbe bastata una intera serata… per dare un piccolo spazio ad ognuno.

Chissà se l’Amministrazione Comunale potesse un giorno far incontrare sul ring questi atleti, ma non per combattere come facevano un tempo, ma ognuno per raccontare i propri vissuti sportivi e non certo per dire il campione che era, quanto per raccontare l’uomo che è ed il campione che è rimasto nella vita. Credo possa essere un bellissimo regalo per tutti gli sportivi che sanno apprezzare quanto dietro ogni campione esiste un uomo come tutti. Per cui forse tutti siamo campioni?

    

Faceva quasi tenerezza vedere con quanta grinta ancora qualcuno di loro aggrediva le scalette del ring e si arrampicava alle corde per entrare ancora una volta dentro l’arena.

Addirittura ho scorto uno dei più anziani che, con estrema fatica e senza cedere, quasi bocconi, attaccava quella magica scaletta che lo avrebbe portato ancora una volta al centro del palcoscenico.

    

Quel palcoscenico che lo aveva acclamato e adesso lo reclamava come parte integrante della boxe a cui questa serata era stata interamente dedicata. Così passo dopo passo, gradino dopo gradino, eccolo affacciarsi alle corde, piegarsi ed entrare per raggiungere gli altri suoi compagni che lo aspettavano. Sembrava che nessuno lo aiutasse, ma chissà se invece era un modo per dare fiducia a questa sua ennesima sfida?

Ed eccoli tutti insieme a festeggiare, mentre venivano consegnate targhe ricordo per la serata, in parte dedicata anche a loro.

    

E il pubblico? Il pubblico era in piedi, il parterre si era alzato dalle sedie e avvicinato verso il ring per salutare, per vedere, per intravedere, ammirare questi personaggi. Applausi quanti ne potevano dare, contenti di aver partecipato a questo ulteriore spettacolo nello spettacolo.

E loro, i nostri atletici personaggi, non si tiravano certo indietro a tanta attenzione. Alzavano le braccia, salutavano, ridevano… erano ancora campioni di ieri.

I loro nomi non hanno forse importanza, perché per chi li ha visti per chi di loro era su quel palco… solo quello era importante. Per tutti quelli che non c’erano, lascio alla magia della fantasia di ognuno, immaginare le loro facce di campioni passati, con il tempo sui loro volti,  che non demordono, così ancora pieni di insospettata vitalità.

Questi uomini, testimoniano il lavoro dei campioni di adesso per come la loro esperienza ha lasciato il segno nei ragazzi di oggi.


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