In attesa
dell'assalto al titolo italiano dei medio massimi di Francesco Versaci,
l'Ufficio Stampa della Rosanna Conti CAvini Boxe ci invia questa intervista al
su allenatore, il maestro di boxe Giuseppe Fedele
LA PREPARAZIONE DI FRANCESCO VERSACI
NELLE PAROLE DEL MAESTRO GIUSEPPE
FEDELE.
Di: Ufficio Stampa Rosanna Conti Cavini Boxe
Comunicato stampa - Grosseto, 9.11.07
Si
avvicina con passi da gigante la grande occasione del pugile di Reggio Calabria
Francesco Versaci di conquistare, a 22 anni appena compiuti, la cintura
di campione italiano dei pesi mediomassimi, un obiettivo di assoluto pregio e
che potrebbe spingere molto presto il ragazzo allenato dal maestro Giuseppe
Fedele verso nuovi e grandi obiettivi, nonostante la giovanissima età.
Abbiamo intervistato Fedele sulla preparazione svolta dal suo
ragazzo e sull’avversario, il campione italiano Dario Cichello, da molti anni a
Pisa ma originario di Taurianova.
Maestro, come è andata la preparazione di Versaci?
E’ andato tutto bene, tutto secondo i piani. Sono stati molto
utili gli allenamenti e le sessioni di guanti che abbiamo sostenuto con un altro
pugile di Rosanna Conti Cavini, il siciliano Rossitto, che è un massimo leggero
ma che Francesco ha ben contenuto. Quella di Siracusa è stata un’esperienza
molto importante e che si rivelerà certamente utile.
Avete avuto modo di visionare Cichello? Cosa ne pensate?
Sì, lo abbiamo visto all’opera con Saiani nel match in cui è
diventato campione italiano, proprio a Pisa e proprio dove si terrà il match il
prossimo 16 novembre. Cichello mi dà l’idea di essere un pugile che si esalta se
le cose gli vanno bene e se i colpi gli vanno a segno. Ma se prende lui qualche
buon colpo può andare immediatamente in difficoltà. Certo che contro Saiani mi
ha abbastanza impressionato, soprattutto per l’esaltazione agonistica che c’ha
messo, anche per il pubblico numerosissimo che lo sosteneva. Però gli ho visto
fare molti errori e penso di aver capito quali siano i suoi talloni d’Achille.
Come si avvicina Francesco a questa opportunità a soli 22
anni e in “campo” avverso?
Francesco è molto tranquillo e sereno, è consapevole dei suoi
mezzi e di aver lavorato bene in allenamento. Come pugile sappiamo di quanto sia
bravo tecnicamente, ma sta migliorando molto anche a livello di temperamento:
contro Tatangelo, che personalmente ritengo un pugile forse superiore a Cichello,
quando in aprile ha conquistato il titolo Wbc del Mediterraneo, mi ha
impressionato molto vederlo accettare anche scambi duri e uscirne sempre bene.
Credo che a Pisa sarà fondamentale per lui anche la scintilla che scatta quando
sai che puoi conquistare un titolo importante.
Appunto,
maestro Fedele: quanto è importante per Francesco diventare campione italiano?
Per Versaci la cintura tricolore deve essere solo una tappa.
Un obiettivo importante e necessario, cui teniamo molto, ma pur sempre solo una
tappa. A Pisa Versaci, per vincere, obiettivo ampiamente alla sua portata, dovrà
sfruttare le lacune dell’avversario. In certi match conta molto la personalità,
e Francesco ne ha da vendere anche se è ancora molto giovane. Credo che molto
del match si giocherà su questo fattore.
Nei prossimo giorni intervisteremo anche Francesco Versaci,
pugile imbattuto dopo undici match da professionista. Intanto informiamo che a
Reggio Calabria si sta organizzando un pullman di sostenitori, una sessantina di
persone circa, che seguiranno Versaci a Pisa e che saranno fondamentali per non
far sentire troppo al ragazzo la pressione dei duemila spettatori annunciati che
inciteranno il suo avversario.
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