FINALMENTE TORNA IN ITALIA L’APPUNTAMENTO CON LA GRANDE BOXE
DEI BEI TEMPI, AD OPERA DELL’INFATICABILE SALVATORE CHERCHI. L’EFFETTO MEDIATICO
DELLA TRASMISSIONE DEL MATCH CON L’INGLESE MICHAEL JONES, ANDATO IN ONDA SU
ITALIA 1, FA DECOLLARE L’INTERESSE PER LA “NOBLE ART” DA PARTE DEL GRANDE
PUBBLICO TELEVISIVO. UN MAGNIFICO EVENTO SPORTIVO E CHE NON POTEVAMO MANCARE DI
RECENSIRVI. ERA PER NOI A MILANO DIEGO CALZOLARI, CHE HA FUNTO DA NOSTRO INVIATO
E CI INVIA ADESSO UNA PUNTUALE RECENSIONE DEL MATCH, PRECEDUTA PERSINO DA QUELLA
DELLA CONFERENZA STAMPA. RINGRAZIAMO DIEGO PER IL TEMPO DEDICATOCI ED IL GRANDE
SERVIZIO RESOCI.
LA GRANDE BOXE A MILANO
Di: Diego Calzolari
23
gennaio: La conferenza stampa
In vista dell’importante gala professionistico di pugilato,
organizzato in data 25/01/07 l’associazione OPI 2000 di Salvatore Cerchi, ha
indetto nel giorno martedì 23 gennaio, presso l’Urban Center di Galleria
Vittorio Emanuele a Milano, la conferenza stampa.
Interessato all’evento e accreditato quindi all’appuntamento,
mi sono recato in loco per tempo; appena entrato, l’amico personale, ma anche
addetto stampa dell’evento: Luca De Franco, mi accoglieva e mi invitava a
prendere posto.
Subito noto diversi volti conosciuti all’interno del mondo
del ring: proprio dietro di me Luca Messi, avversario di Piccirillo nell’europeo
dello scorso luglio alla “Notte delle Tre Corone” e Carlo di Blasi, che mi
fermerà poi per sapere di una possibile partecipazione mia o di uno degli atleti
della mia scuola, al grande evento degli sport da combattimento Oktagon 2007, il
prossimo 14 aprile a Milano.
Nella sala si osservava già diverso movimento ed interesse,
attorno ai due pugili professionisti che si sarebbero affrontati per il Titolo
Europeo dei pesi Super Welter: il detentore del titolo Michele Piccirillo (Modugno-Italia)
e lo sfidante Michael Jones (Liverpool-Inghilterra). Fotografi e giornalisti,
attorno a loro, scattavano le foto di rito ai due pugili e così anch’io
sfruttavo l’occasione per lo scatto con loro.
Poco dopo l’organizzazione invita a prendere posto per
l’inizio della conferenza: seduti al banco centrale, Michele Piccirillo accanto
all’Assessore Comunale Terzi, al centro il Presidente dell’OPI 2000 Salvatore
Cherchi, e il pugile inglese Jones; lasciava il posto libero l’Assessore
Regionale che, causa appuntamento precedente, interveniva alla conferenza solo
telefonicamente.
La conferenza parte con le parole di rito dell’organizzatore
Salvatore Cherchi, il quale si batte per far comprendere ai giornalisti quanto
sta facendo per promuovere e far riappassionare il grande pubblico ad uno sport
nobile come la boxe, su una piazza storica come quella milanese.
Salvatore Cherchi ha delineato quanto purtroppo i media
continuino nella promozione della trasmissione del calcio, sprofondando così, a
suo modo di vedere, ancora di più nella crisi in cui si trovano; sottolinea
infatti quanto, nelle manifestazioni di boxe da lui promosse, i picchi di
audience sono stati in certi momenti più alti rispetto a tutte le altre
emittenti nazionali nel medesimo momento e nonostante ciò, anche in questa
occasione, come ha faticato per vendere la manifestazione alla tv.
Così, ci teneva a evidenziare quanto, l’unico grande aiuto
per riuscire ad organizzare tali manifestazioni di così alto livello, sia
pervenuto quasi totalmente grazie all’intervento ed all’interesse degli
Assessori allo Sport Comunale: Terzi; e Regionale: Prosperini.
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Salvatore Cherchi risponde poi ad alcune domande dei
giornalisti, facendo così comprendere la grandezza della manifestazione,
costatagli più di 180mila euro, a cui bisogna aggiungere le borse per il titolo
Europeo, che abbiamo saputo aggirarsi intorno a circa 85 mila euro ciascuna;
inoltre, spiega che la serata sarà trasmessa in diretta da Italia 1 (in realtà
da questa rete verrà poi trasmessa in differita) e da Eurosport, scelta imposta
dalle ridicole cifre proposte dalla RAI per l’acquisto dei diritti esclusivi
dell’evento.
La parola viene così passata all’Assessore Comunale Terzi,
che oltre a ricambiare i ringraziamenti a Salvatore Cherchi, spiega inoltre
quanto anche lui, dopo l’avvenimento della prima manifestazione di boxe a
Milano, si sia appassionato a questo sport, decidendo così in prima persona di
farsi carico per quanto possibile come Assessore, nella promozione della stessa.
Iniziano così le domande ai pugili: viene chiesto a
Piccirillo se conosce il suo avversario, ed egli risponde di aver visto poco di
lui, ma di essere conoscenza della sua buona tecnica; alla stessa domanda
invece, il pugile inglese risponde di aver visionato molti incontri
dell’italiano.
Dalle domande si rivelerà poi l’enorme differenza di età e di
altezza dei due pugili: 5 anni e 8 cm di differenza a favore del pugile inglese
di 32 anni e 185 cm; inoltre il pugile inglese si mostrerà, durante tutta la
conferenza, molto sicuro della sua vittoria, dichiarando di aver imparato molto
dalle sue uniche due sconfitte in carriera e di essersi ben allenato per battere
lo stile di Michele Piccirillo.
Piccirillo, alle medesime domande, seppur sicuro di sé, si
mostrerà invece più umile dell’inglese: dirà appunto di dover cercare la
vittoria nella propria esperienza, praticamente doppia rispetto a quella dello
sfidante e nella strategia di allenamento atta ad impedire la boxe di un
avversario così alto.
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La conferenza stampa si chiude poi con alcune precisazioni di
Salvatore Cherchi: egli dichiara che nella serata si sarebbero dovuti svolgere
due incontri per il Titolo Europeo, ma quello in cui sarebbe salito sul ring
Branco, non avrebbe avuto luogo a causa di infortunio del pugile; rende nota
inoltre la presenza di circa 400 spettatori inglesi (200 sicuri da Liverpool)
per la serata della competizione.
Conclude infine con la considerazione di quanto sia assurdo,
che i media seguano i campioni degli sport minori solo per dieci giorni all’anno
in sede di Olimpiadi, per poi dimenticarsi di loro, quando invece una così
piccola nazione come l’Italia, ha sia nel pugilato sia in tante altre discipline
sportive, quasi la metà di campioni titolati all’interno delle classifiche
europee e mondiali.
25 gennaio: La serata
Arrivando
alla serata dell’evento, sono entrato al palazzetto con mezz’ora di anticipo
rispetto all’inizio della competizione, ma già gran parte della tifoseria
inglese era presente e si faceva sentire; due gli incontri di intrattenimento
nell’attesa di riempire il campo per la sfida principale.
A salire sul ring vengono chiamati prima Michael Jones e
dopo Michele Piccirillo: l’inglese appare molto carico e sicuro di sé,
indubbiamente anche spinto dal suo pressante tifo; Michele da parte sua si
propone con un volto altrettanto deciso ma più tranquillo, la tifoseria azzurra
è maggiore ma molto meno fragorosa.
Al momento degli inni però la situazione si rovescia, con gli
inglesi che seguono la musica, e gli italiani invece che la cantano gridando,
riassettando la carica del pugile di casa.
Suona il gong di inizio e nei primi due round Jones appare
superiore sia nel ritmo, sia per i suoi colpi alla distanza: è già entrato nel
match cercando il colpo definitivo, ma non piega comunque le ginocchia
all’italiano.
Piccirillo sembra sbagliare perché schiva sì i colpi con un
gran lavoro di schiena, ma non riesce a rientrare: l’inglese gli dona
l’opportunità di essere colpito ma non efficacemente, e comunque ciò gli serve
ad accumulare punti.
E’ nel 3° round che la strategia di Piccirillo comincia a
dare i suo frutti: mentre l’inglese cerca sempre la lunga distanza, l’azzurro
persiste nella sua tattica difensiva ma questa volta chiudendo alla corta
l’avversario e rientrando con potenti ganci.
Man mano che scorrono i minuti, Jones va giù di fiato e si
trova così sempre più fuori distanza: riesce infatti ad arretrare sempre meno
velocemente, aumentando il rischio, come di fatto avviene, di prendere colpi
alla corta lunghezza.
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Così, già alla chiusura del 6° round il match sembra in
parità, ma si è delineata una discesa del ritmo da parte dell’inglese, contro
invece una vera e propria crescita da parte dell’italiano.
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Nel 7° round, Michele continua imperterrito con la sua stessa
tattica di corta distanza, ma il calo dell’inglese, che si trova mancare il
fiato soprattutto nella seconda metà di ogni ripresa, costringe quest’ultimo a
subire numerosi ganci dx di rientro, che più volte gli fanno piegare le
ginocchia, pur restando in piedi.
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L’andamento del match inoltre, si rispecchia nella
partecipazione del pubblico presente nel palazzetto: se nei primi cinque round
la tifoseria inglese è accesa e rumorosa e solo in pochi istanti il tifo azzurro
esce sui colpi di Piccirillo, dall’8° round fino all’11° la tifoseria italiana
si alza in piedi in visibilio per il pressing crescente di Michele, mentre gli
inglesi si fanno sentire solo in brevi lassi temporali.
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Arriva così il momento della 12° e ultima ripresa, che inizia
molto male per il pugile italiano, cui sembra sopraggiunto un inaspettato calo
di fiato, che lo tiene spalle alle corde per circa una decina di secondi; ma
anche qui, favorevolmente, il pressing inglese per quanto pericoloso si dimostra
inefficace a causa dei colpi troppo spinti.
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Così Piccirillo riesce a svincolarsi dalle corde, riprendendo
per tutto il round la sua strategia precedente e questa volta decisiva; Jones
invece continua a lanciare colpi non secchi e per questo improduttivi e si
dimostra aver perso troppo fiato con il pressing d’inizio round.
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A pochi secondi dalla fine, l’inglese pressato all’angolo
viene colpito da una risolutiva scarica di colpi dell’italiano, terminanti con
un montante sinistro, che lo costringono verso l’angolo a ko: Michele Piccirillo
è a braccia alzate, vittorioso tra il pubblico scattato per gli ultimi istanti
in piedi.
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Magnifico questo risultato per la competizione, proseguita
ottimamente anche nel resto della serata: peccato non abbia combattuto Gianluca
Branco, ma eccellente esito per la vittoria nettissima di Tony Lauri; aspettiamo
ora la prossima grande sfida, con Piccirillo che speriamo si sia guadagnato
l’opportunità di gareggiare per il Titolo Mondiale.
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In una successiva mail
dell'1 febbraio 2007, l'autore dell'articolo ci fa pervenire una
comunicazione in cui Salvatore Cherchi in occasione della conferenza
stampa del 25 gennaio 2007 dichiara di aver dato alcune informazioni
inesatte circa il costo totale della manifestazione, la quale è stata di
190 mila euro, nel quale sono già comprese le due borse per gli
atleti che fanno 85 mila euro insieme.
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