UN UOMO… UNA LEGGENDA
SANDRO MAZZINGHI
---- QUANDO LA BOXE ERA MONDIALE
----
IL VERO GUERRIERO NON E’ MAI
SCONFITTO!
Ma soprattutto: non smette mai di lottare
nella propria vita… e forse è proprio per questo, che crediamo
riuscirà persino da andare oltre!
INTERVISTA DI: MICHELE BASCHIERI
REDATTA DA: ROBERTO FRAGALE
MA… CHI E’ SANDRO MAZZINGHI?
 E’
stato soprannominato il gladiatore..il guerriero..il ciclone.. l’uragano..il
leone ed anche il vendicatore ma non esistevano aggettivi da mettere a fianco al
nome di ALESSANDRO MAZZINGHI, il solo nome faceva sudare freddo gli avversari.Quanto
abbia rappresentato Mazzinghi nella storia dello sport lo dicono i fatti:
campione del mondo dei superwelter a soli 25 anni nel 1963 e poi di nuovo nel
1968. Sandro Mazzinghi nasce a Pontedera il 3 ottobre 1938.Suo fratello GUIDO
(Guanto d'Oro d'America, medaglia di bronzo alle olimpiadi di Helsinki nel 1952
e Campione d'Italia), più grande di sei anni, fu colui che nel primo dopoguerra
lo condusse al pugilato. In Guido avrà non solo un fratello ma un ottimo
allenatore e maestro negli anni più luminosi della sua carriera. Nel 1961 in
America,a Fort Dix, Sandro Mazzinghi conquista la corona di Campione del Mondo
Militare, per la categoria dei pesi welter pesanti, battendo per KO il più
quotato americano Dean Harrison Poco tempo dopo le Olimpiadi di Roma, alle quali
non partecipò perché vantava una sola presenza in nazionale, Sandro passa
professionista. Il curriculum dei suoi primi anni da professionista è di quelli
che promettono bene: una lunga teoria di vittorie per KO a testimoniare la
potenza di cui sono fatte le sue braccia; una sola ininfluente sconfitta contro
MELIS, pugile sardo ormai alla fine della carriera.
Il 7 settembre 1963 al Vigorelli di Milano Mazzinghi stende
Dupas alla nona ripresa!
E' lui ora il Campione del Mondo! La rivincita si
disputa a dicembre a Sydney, in Australia, dal momento che il rivale possiede il
passaporto di quel paese e che lo fa fruttare per monetizzare ogni suo incontro.
Al tredicesimo round Dupas finisce KO! Sandro è Campione del Mondo. Non ci sono
più dubbi: l'Italia ha trovato un grande boxeur, soprattutto un picchiatore
capace di portare la gente al palazzo dello sport per assistere al pugilato
"vero".
 La
grande chance si pone dinanzi a Sandro nel 1963, a soli 25 anni e senza mai aver
combattuto per il titolo italiano; occasione afferrata al volo. Nell'autunno del
1962 viene ufficializzata a livello mondiale la categoria del superwelter, al
limite dei 69,853 kg, le cosiddette 154 libbre. All'emergente numero uno viene
offerta la possibilità di battersi contro l'Americano Ralph DUPAS, uomo di
eccezionale esperienza che aveva strappato la cintura a Dennis MOYER.
Sandro resta campione del mondo fino al 1965, anno in cui
la sorte gli gira le spalle, lo colpisce non solo fisicamente ma anche negli
affetti:una sera dopo un brutto incidente Sandro perde la moglie e si frattura
la scatola cranica, cosa.. ,che ne condizionerà non poco la carriera negli anni
seguenti. Sembra che la bella favola debba finire, ma Mazzinghi,da grande
guerriero, si riprende e torna sul ring per difendere il titolo a Genova contro
Tony MONTANO, messo KO alla dodicesima ripresa e a Roma contro Fortunato MANCA
ai punti alla quindicesima ripresa.-Sebbene non sia tutto a posto dal punto di
vista fisico, i regolamenti della Federazione Italiana prevedono che un campione
del mondo rimetta in palio il titolo entro sei mesi dal match precedente, e
così Mazzinghi si vede costretto ad accettare l'incontro con BENVENUTI; se si
fosse opposto alla sfida Sandro si sarebbe visto togliere il titolo come pena
prevista dal regolamento. Il match del secolo viene messo in cantiere per il 18
giugno 1965. Per affrontare questo incontro Mazzinghi deve sottoporsi a pesanti
cure per ristabilirsi dai postumi dell'incidente stradale, per questo si
presenta al primo appuntamento in condizioni non del tutto ideali; ciononostante
non snatura la sua essenza di combattente nato, dando battaglia sin dal primo
suono di gong. Il colpo risolutivo è però dietro l'angolo e arriva alla sesta
ripresa! Le porte rimangono tuttavia spalancate al secondo match ma Benvenuti
vince nuovamente, stavolta ai punti, dopo che Mazzinghi ha "fatto" il
match! E' il 17 dicembre 1965: sembra che l'era di Mazzinghi sia terminata nel
giro di un paio di anni ruggenti, ma quanto si sono sbagliati coloro che hanno
appoggiato questa convinzione!presa! Il 17 giugno 1966 Sandro conquista il
titolo per la Corona Europea dei Superwelter a Roma, mettendo KO alla dodicesima
ripresa Yoland LEVEQUE, titolo che difenderà poi per quattro volte in incontri
con pugili di altissimo livello (Bo Hogberg, KO al quattordicesimo round; Jean
Baptiste Rolland, KO alla decima ripresa; Wally Swift, KO a Milano alla sesta
ripresa; Jo Gonzales, KO a Roma alla quarta ripresa). Il morale è ricostruito,
il pugno è sempre quello di un tempo e si vede; ed è in virtù di questa
rinnovata carica che Mazzinghi attende l'occasione per riprendersi la cintura di
campione del mondo. Il momento non si fa attendere molto, l'occasione per vedere
realizzato il suo progetto arriva il 26 maggio 1968 quando a Milano scende in
campo il campione coreano Ki Soo KIM.
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MAZZINGHI - KI SOO KIM
Milano, lo stadio di calcio di San Siro è vestito a festa,
sembra che in campo ci siano Inter e Milan per un derby-scudetto; sugli spalti
sono in 60.000 ad osannare il pugile italiano, che dopo quindici intensissime
riprese ha la meglio sull'asiatico costretto a cedere al legittimo detentore la
cintura di Campione del Mondo! E' fatta, è il momento più alto della carriera
di Sandro che ancora una volta da una straordinaria dimostrazione di carattere e
potenza a tutti coloro che hanno creduto in lui come campione ed anche a coloro
che da scettici avrebbero scommesso sulla sua fine. Il 26 maggio 1968 Mazzinghi
è nuovamente sul Tetto del Mondo.
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Potete immaginare l’emozione di trovarsi di fronte ad un
“MITO” di tale portata e grandezza… per me che sono cresciuto a “caffellatte
e Mazzinghi”… Mio padre infatti, e’ da sempre stato un accanito
sostenitore e fans del pugile, guerriero e Campione pontederese… e sempre lo
ha seguito nelle trasferte fin dai suoi primi incontri nei palazzetti e stadi
locali… fino all’ultimo tripudio allo stadio di S. Siro, in mezzo a oltre
60.000 spettatori! Quando costringe il pugile coreano KI SOO KIM, detentore
della corona mondiale,strappata a “quello” che gliela aveva tolta
(secondo Lui) con mille, poco chiari e discutibilissimi espedienti e “fumose”
postille di contratti e regolamenti… a cederla con la forza dei suoi pugni e
soprattutto della sua volonta’ di GUERRIERO!
Quando manifestai l’idea di questa intervista come un “sogno”
all’amico Fragale Roberto… per poterla vedere pubblicata su www.ilguerriero.it
… e sentitomi rispondere che lui non aveva tempo ma che poteva farmelo
incontrare se io mi fossi attivato per redigerla… l’unica cosa che sono
stato capace di dire è stata: “ma come… tu… tu… hai la possibilità di
incontrare il grande Sandro Mazzinghi… e non mi dici niente?” Come sempre un
sorriso ed una pacca sulla spalla è stata la risposta che ha preceduto gli
accordi per il “fantastico” incontro organizzatomi. Sandro conduce una vita
molto ritirata, circondato di affetti personali nella sua villa ai piedi dei
monti Pisani e non e’ facile poterlo incontrare… soprattutto per una
intervista! Arriviamo una grigia mattina alle 10.00 e contattiamo una “persona
del suo Staff per farci annunciare” come da accordi (la villa non ha il
campanello ed è impossibile disturbare il Campione se non da Lui attesi). Si
apre dinanzi a noi un cancello elettrico e percorrendo il lungo vialetto del
parco antistante l’abitazione, quasi non credo ai miei occhi quando scorgo Lui
in persona… “Sandro Mazzinghi” ad aspettarci sulla porta di casa. Roberto
fa le presentazioni e ripete il motivo della visita a Sandro che ci invita ad
entrare in casa. Mi sembra di sognare… ogni cosa parla del suo passato e del
mio MITO paterno… (mio padre è scomparso da poco… e pensando a lui un
groppo mi prende la gola e le gambe mi si piegano… ma il pensiero di Lui che
credo, da lassù mi guardi benevolo e soddisfatto, mi dà il coraggio e la
forza di entrare nel salotto di casa Mazzinghi!
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Quadri, statue, coppe, targhe, trofei, le cinture di
Campione del Mondo… e i guanti appesi alla parete sovrastante il caldo
caminetto, mi fanno sentire come in un luogo sacro ed automaticamente faccio
attenzione a non “toccare” niente di quello che vi si trova. Potete crederci
o no… sicuramente saremo stati esagerati… ma posso assicurarvi che abbiamo
parlato dalle 10,00 fino alle 13,00… in piedi! In piedi di fronte al Campione…
come se sedersi di fronte a Lui fosse stata una mancanza di rispetto! Solo
successivamente in macchina, Roberto me lo ha fatto notare… ed è stato
proprio quello che realmente è successo!
E vi dirò di piu’… se non fosse stato per Roberto che
ad un certo punto ha creduto opportuno chiudere l’intervista e lasciare libero
il mio MITO… credo che sarei ancora li, ipnotizzato di fronte a Lui… se
(sicuramente) non mi avesse detto di andarmene naturalmente!
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L’INTERVISTA:
Gli dico che ho letto tutti e due i suoi libri: “PUGNI
AMARI” e “SUL TETTO DEL MONDO” e gli faccio un accenno ai numerosi
aneddoti (veri) che vi si trovano e che fanno ben comprendere il sociale dal
quale proviene ed il periodo storico nel quale ha vissuto e la prima domanda è
stata:
PERCHE’ LA BOXE?
 Lui
mi guarda e con estrema sincerità mi dice che avrebbe fatto volentieri anche il
ciclismo… ma non aveva i soldi per comprarsi la bicicletta! Per la boxe invece
non occorreva niente… aveva già tutto, bastava solo la voglia di vincere! E
quella non gli e’ mai mancata! Per farci comprendere la situazione economica
in cui versava ci racconta un aneddoto che lo vede spaccar legna a casa di “signori”
locali:
“ La padrona scende le scale con un vassoio colmo di
fettine di carne… lui continuando a spaccar legna rimane ipnotizzato incapace
di distogliere lo sguardo… la signora gli chiede se ha fame… lui orgoglioso
risponde di no… e intimamente si interroga sul perchè gli occhi non
obbediscono all’ordine di togliersi da quel vassoio… la signora capisce…
va in casa e torna con una pagnotta tagliata a metà inzuppata di sugo e
riempita con due fettine impanate… lui ringrazia timido, si apre la camicia e
la mette dentro… la signora gli chiede perché non la mangi subito… lui dice
che la porterà a casa alla mamma… la signora si siede ed inizia a piangere!”
Ecco, questo è SANDRO MAZZINGHI! Un Campione… uno vero,
ma non in senso stretto!
LA MIA VERA PRIMA DOMANDA.. E’ QUELLA CHE TI VORREBBERO FARE TUTTI…DA
COSA E’ NATA LA RIVALITA’ CON NINO BENVENUTI? E COME ANDARONO VERAMENTE I 2
COMBATTIMENTI A MILANO E A ROMA..? MIO PADRE..,CHE VENNE A VEDERTI..MI
RACCONTO’ CHE A ROMA NELLA RIVINCITA…(nonostante il ko subito..)SE
DAVANO UN “PARI”… ERA UN REGALO A BENVENUTI. DA PARTE MIA HO VISTO
SOLO IL KO DI MILANO……….
Hai detto bene… fanno vedere solo il ko..di Milano…,Giovanni..come
lo chiamo io…e’ sempre stato quello più …”Bellino” di tutti…dicevano…ma
anch’io non ero male come biondino.. Sicuramente più di me aveva la
lingua …chiacchierava sempre..ma nel match a Milano prima del ko subito da
quel montante.. ero in vantaggio ai punti.. e c’è stato un momento.. che lui
voltò le spalle in segno di resa dicendo ”questo mi ammazza!!”..Poi..venivo
da un brutto incidente stradale ..alla quale avevo perso la mia prima moglie e
avevo riportato una frattura cranica,la chiusura di un labirinto, in pratica
avevo problemi di equilibrio, non ero pronto per quel mathc, in quell’incontro
non ero io!
A Roma..6 mesi dopo nel 2° round.. su una schivata, fui
colpito dietro la spalla e mi ritrovai quasi a terra, non fù un ko.. ma una
spinta… ma l’arbitro mi contò ugualmente… lui legò per tutto il match.
Avevo perso sicuramente le ultime, ma il mio vantaggio acquisito era ormai
incolmabile! Io ero sicuro di aver vinto come lo erano quei 18.000 spettatori….,
non vi dico quello che successe nel Palasport dopo il verdetto, la gente pareva
impazzita per lo scandalo, per fino la stampa dovette riconoscere la mia
superiorità su Giovanni, intitolando le testate dei giornali con: ABBIAMO
RITROVATO UN GRANDE CAMPIONE, MAZZINGHI + DI BENVENUTI, ma andò così……!!
COME
TI SEI SENTITO DOPO L’INCONTRO CON BENVENUTI A ROMA?
Dispiaciuto, defraudato,tradito, sconcertato!
Credo all’epoca di essere stato vittima di una subdola
macchinazione politica federale e per questo il filmato di quell’incontro non
verrà mai trasmesso in tv, perché la critica pubblica darebbe molta noia
ancora oggi a chi sa di essere in colpa
HO VISTO RECENTEMENTE IL FILMATO DEL COMBATTIMENTO CON KIN SOO KIM.. HAI
TIRATO 27 COLPI CONSECUTIVI NELLA SUA DIFESA “PASSIVA”,NON CREDI CHE PER
TUTELARE IL COREANO L’ARBITRO AVREBBE DOVUTO INTERROMPERE UN MATCH CHE ORMAI
NON GLI DAVA NESSUNA SPERANZA DI VITTORIA?
Dopo quel match lui non riuscì più a combattere come
prima e perse ogni incontro successivo, fù un vero massacro per lui ma…
anche per me.
Fu un durissimo incontro…è vero..combattimenti cosi..non
se ne vedono più.. subi’ molti colpi, ma era giovane e non solo li assorbiva
bene, ma riprendeva energie ogni volta… per questo fù un massacro… In quel
ko fù salvato dal suono del gong…dopo gli otto secondi del conteggio e potè
così continuare il durissimo combattimento. Lui giovane ed integro, io più
anziano ma con moltissima esperienza (avevo già combattuto 6 volte per
TITOLI MONDIALI..) fù per lui, una punizione durissima e che forse decretò
proprio l’inizio del suo declino.
Forse se fosse rimasto a terra alla 3° ripresa sarebbe
stata la sua fortuna… E forse anche anche la mia… perché sarei
potuto restare ancora per altro tempo “SUL TETTO DEL MONDO” e magari
sfruttare più a lungo le piazze Americane.
MA
QUANTO TI ALLENAVI IN PALESTRA.. PER AVERE SEMPRE COSì TANTO FIATO
DURANTE UN COMBATTIMENTO.. CHE TI VEDEVA SEMPRE ALL’ATTACCO? E
OLTRE ALLE TUE MICIDIALI “BORDATE”….AVEVI UNA RESISTENZA INCREDIBILE
AI COLPI…QUAL’ERA IL TUO SEGRETO?
Il mio segreto..era la vita che facevo. Mi allenavo
tantissimo… anche quando dovevo stare a riposo…. Mi allenavo continuamente e
questo era il frutto di tutto il mio lavoro in palestra. Ma l’istinto alla
resistenza faceva parte della vita “nuda e cruda” che avevo vissuto fin da
bambino.
Io ho visto la guerra!!
TI AVEVANO DESCRITTO COME UN PICCHIATORE… MA ERI DI UNA NOTEVOLE MOBILITA’
SUL RING FINO ALLA FINE DEL MATCH……
Si è vero, avevo altre frecce al mio arco… questi erano
i movimenti del tronco ed il grandissimo fiato su cui potevo contare.
CHE COSA E’ CAMBIATO DAL PUGILATO DI ALLORA A QUELLO MODERNO?
Molto spesso prima si disputavano incontri al massacro,
prima erano combattimenti più duri e disputati sulle 15 riprese da tre minuti e
con guanti da 6 oz. Ma allora trovavi sul ring il campione vero… ed il
campione era veramente il migliore di tutti. Adesso ci sono molte sigle e molti
campioni… non si sa più chi e’ veramente il migliore, sembrerebbero tutti
bravi, ma nessuno può dirsi il migliore di tutti.
QUANTO VALEVA ALLORA ESSERE IL CAMPIONE DEL MONDO E COSA HA
SIGNIFICATO PER TE?
Tanto, ti assicuro… sei il campione, tutti ti amano e
tutte le porte ti sono aperte, sei favorito in tutto ovunque tu vada o ti trovi.
Avete visto il film “lassù qualcuno mi ama”? quando Rocky Graziano alla
fine del film passa con la macchina e la gente lo acclama, lanciandogli
coriandoli e bigliettini…essere campioni del mondo voleva dire questo…..
essere il numero 1.. il più forte nel mondo del pugilato.
COSA MI DICI DEL COMBATTIMENTO IN AUSTRALIA CONTRO DUPAS… SI PARLA DI UN
COMPLOTTO AMERICANO PER FAR RITORNARE LA CORONA MONDIALE IN AMERICA….
Il sistema internazionale dell’ambiente pugilistico
australiano e americano era molto pericoloso e dovetti fare molta attenzione,
stranamente dopo mangiato mi sentivo male,avevo forti bruciori di stomaco… e
su consiglio di Guido e del mio amico D’AGATA che mi mise in guardia…,Non
ho mai parlato di complotto americano…., mio fratello iniziò a cucinare per
me, io salii sul ring in condizioni perfette! Vinsi quell’incontro alla 13°
ripresa per ko nonostante una bruttissima ferita dovuta ad una testata ricevuta,
che mi valse circa trenta punti di sutura. Anche in quell’occasione
Guido ed il mio procuratore mi consigliarono di farmi curare in Italia.
Fu un incontro memorabile ricordo c’era mezzo stadio di
Sidney pieno di Italiani emigrati, momenti ed emozioni che non scorderò mai.
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COME VENIVA SVOLTA AI TUOI TEMPI LA PREPARAZIONE PRIMA DI UN
COMBATTIMENTO?
All’incirca iniziava 100 giorni prima. L’allenamento
era in progressione fino al massimo e poi andava in calando togliendo il numero
delle riprese. Anche footing e guanti andavano a calare negli ultimi giorni e
immediatamente prima dell’incontro solo vuoto e corda.
ALL’APICE DELLA TUA CARRIERA HAI DISPUTATO CIRCA 30 INCONTRI IN 2
ANNI! TI SEI SENTITO UN OGGETTO… UNA MACCHINA DA SOLDI PER I TUOI PROMOTERS?
No… ero io che volevo combattere, mi sentivo e
stavo bene… vincevo prima dl limite e mi sentivo un leone. A volte non ho
fatto neanche lo stop fisiologico dopo il combattimento ed il giorno dopo ero
ancora in palestra, pensa che a volte ho combattuto persino dopo 10 giorni dall’ultimo
match. Il mio pensiero in quel periodo era costruirmi una casa ed assicurarmi un
tranquillo avvenire...farmi una famiglia.
COSA
TI HA RICORDATO TYSON NEL RIVEDERE I SUOI INCONTRI?
Tanto e niente. Tanto perchè combattevo esattamente come
lui, specialmente per quanto riguarda i movimenti del tronco,montanti, ganci
sotto… sopra, alla corta distanza. Niente perché mi ricordo che dissi subito
di lui che se non avesse vinto nelle prime riprese… non avrebbe fatto
più molto nel proseguo della carriera, poi io ero un ragazzo “pulito”
nella vita semplice che conducevo privatamente e il mio unico pensiero era
sempre e solo l’allenamento.La sera.. non andavo a fare la “vita”..la
mattina mi dovevo alzare presto per la corsa
UN MITO COME RAY “SUGAR”ROBINSON VENNE A CONGRATULARSI CON TE DOPO
LA VITTORIA CON GONZALES NEL 67… COME TI SARESTI “VISTO” IN UN
COMBATTIMENTO CON LUI, VISTO CHE LA TUA BOXE ERA MOLTO SIMILE A QUELLA DI JAKE
LA MOTTA ?
La Motta era un picchiatore come me, ma io mi sarei trovato
bene con lui perché ero molto più tecnico e mobile… ROBINSON era un
ballerino, un vero talento del ring e sarebbe stato sicuramente un bel match ma
credo che avrei trovato sicuramente la chiave giusta per vincerlo. Ma quel match
non si poteva fare perché si era già ritirato.
COSA
E’ CAMBIATO DAL MAZZINGHI DI ALLORA A QUELLO DI ADESSO?… DA PUGILE A
SCRITTORE MI SEMBRA UN BEL CAMBIAMENTO.
NO… Sono sempre stato così… mi sono sempre fatto
domande a cui cercavo risposte, tenevo un diario su cui appuntavo i miei
pensieri e le mie impressioni… ma mi esprimevo soprattutto sul ring. Adesso mi
esprimo con la scrittura di libri sul “mio” pugilato!
Ma continuo a combattere da vero guerriero nella vita di
tutti i giorni.
CONOSCI LA BOXE THAILANDESE?
SI… l’ho vista... la conosco… mi ricordo che si
cominciava a vederla circa 15 anni fa in giro per le riunioni pugilistiche
per dare maggiore spettacolo. Ricordo che spesso si presentava un incontro
femminile ed uno maschile di thai boxing. Devo dire che il loro gioco di gambe
mi ha sempre affascinato. KIm SOO KIM era campione coreano di una specialità
simile!
IL TUO PRIMO LIBRO E’ STATO VERAMENTE UN SUCCESSO UN AUGURIO DI DIVENTARE
CAMPIONE DEL MONDO… ANCHE PER QUANTO RIGUARDA IL TUO ULTIMO LAVORO E … QUAL’E’
IL SIGNIFICATO DEL TERMINE USATO NEL TITOLO ”SUL TETTO DEL MONDO”?
Il massimo...essere in cima alla vetta.. più su di li non
si arriva!E’ il mio diario..i miei pensieri..aneddoti…ricordi della mia
carriera…i titoli e gli articoli di giornali che scrivevano di me negli anni
60…è la mia vita,ho sempre creduto nel mio mestiere. Il mio primo libro
invece l’ho intitolato “PUGNI AMARI”..La storia di un uomo divenuto pugile…e
con questo ho avuto molti premi e riconoscimenti dalla critica… mi
aspetto altrettanto dall’ultima fatica che rappresenta un vero e proprio
diario di un pugile nei suoi ricordi.
-HAI QUALCOSA DA DIRE AI LETTORI DEL GUERRIERO.IT?
Lottate sempre per quello in cui credete, nella vita non si
smette mai di combattere ed un vero guerriero è colui che non si arrende mai…
non si gioca … per partecipare!!
Altre info:
www.sandromazzinghi.com
www.sandromazzinghi.com/Italiano/nuovo_libro.htm
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