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IL NOSTRO COLLABORATORE MASSIMO MARRELLA INTERVISTA PER NOI LUIGI TASSI, ESPERTO PUGILE DEL PASSATO ED ATTUALE ALLENATORE DI SUCCESSO. UNA VITA DEDICATA ALL’INSEGNAMENTO DEI GIOVANI NELLE PALESTRE DEL COMPRENSORIO TOSCANO.INTERVISTA A LUIGI TASSIDi: Massimo Marrella
Luigi Tassi, detto “Gigi” é un punto fermo, nonché una vera e propria “enciclopedia vivente” del pugilato italiano. Gigi ha infatti dedicato la sua intera vita al pugilato, dedicandosi tantissimo nell’insegnamento ai giovani ragazzi nelle palestre. Ha creato diversi campioni tra cui suo figlio Luca (campione Italiano professionisti) e suo nipote Samuel Da Valle passato da poco professionista, solo per citare i più recenti. Massimo Marrella: A quanti anni hai iniziato a fare la boxe?Luigi Tassi: Ho iniziato a combattere a 17 anni. Io sono nato nel 1934 e nel 1952 ho fatto il primo incontro a Lugo di Romagna: il pugilato é come l’amore, il primo incontro non si scorda mai.
Massimo Marrella: Quanti incontri hai fatto?Luigi Tassi: Il numero preciso non me lo ricordo, ma direi tra 150 e 160, sempre da dilettante. Ho combattuto in Italia ed anche in Francia e Svizzera, dove risiedevo per motivi di lavoro. Massimo Marrella: E poi hai incominciato con l’insegnamento…Luigi Tassi: Si, ho iniziato ad insegnare ai ragazzi nel 1966, sono oramai più di 40 anni che mi dedico ai ragazzi.
Massimo Marrella: In tutti questi anni hai insegnato il pugilato a tantissimi ragazzi (tra l’altro anch’io sono uno dei fortunati n.d.r.). Hai cresciuto e formato diversi campioni tra cui tuo figlio (Luca Tassi n.d.r.) e tuo nipote (Samuel Da Valle n.d.r.) passato da poco professionista. Anche Dario Cichello è stato tuo allievo… ma dimmi cosa si prova ad allenare figlio e nipote?Luigi Tassi: Devo dire che con mio figlio Luca é molto facile, soprattutto ora che ha raggiunto una certa maturità. Molte volte mi dà persino lui stesso dei suggerimenti. E’ un vero e proprio rapporto di collaborazione reciproca che ci fa crescere entrambi. E’ bellissimo. Con mio nipote Samuel é un po’ più difficile, perché fa il paracadutista nella Folgore e questo lo assorbe parecchio. Nonostante questo però, é molto concentrato e determinato quando si allena, il professionismo sarà un buon trampolino di lancio per lui. Massimo Marrella: Su cosa si deve soprattutto “concentrare” un buon maestro, per formare al meglio un atleta?Luigi Tassi: La tecnica pugilistica é fondamentale e il maestro deve riuscire ad adattarla in base alle singole caratteristiche psico-fisiche degli atleti. Massimo Marrella: Qual’é la parte più importante dell’allenamento?Luigi Tassi: In assoluto lo sviluppo e l’affinamento della tecnica nel portare e schivare i colpi. L’impostazione di guardia ed i colpi diretti in particolare, sono la base della tecnica pugilistica. Massimo Marrella: Come si sta evolvendo il pugilato professionistico in Italia?Luigi Tassi: Ci sono tanti pugili che oramai hanno una certa età e che tra un po’ smetteranno di combattere (come ad esempio Branco e Piccirillo per citarne alcuni). Sono molto ottimista sulle nuove leve che stanno emergendo nel panorama nazionale, ovviamente in particolar modo su mio figlio Luca, che mi sta dando delle belle soddisfazioni. Massimo Marrella: Su cosa bisognerebbe puntare secondo te, per migliorare il livello tecnico dei nostri pugili?Luigi Tassi: So che la mia risposta sarà in qualche modo “impopolare” ma credo che la vita troppo agiata e piena di distrazioni va a scapito delle ore dedicate all’allenamento da parte dei ragazzi. Credo che i giovani dovrebbero imparare a sacrificarsi ad allenarsi un po’ di più, per poter avere delle vere grandi soddisfazioni. Massimo Marrella: E’ stato bello fare il maestro in tutti questi anni?
Luigi Tassi: E’ tuttora un’esperienza straordinaria, ho dedicato la mia vita alla Boxe. Anche a 70 anni c’é sempre qualcosa da imparare, non bisogna mai illudersi di sapere tutto. Massimo Marrella: Grazie mille Gigi, e continua così, una delle cose che ho sempre ammirato di te, oltre alle tue doti di maestro, é la tua prontezza di spirito. Il fatto di essere stato sempre circondato dai giovani ti ha mantenuto giovane anche nel carattere e questo rende piacevole la tua compagnia, indifferentemente dall’età di chi ti frequenta.
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