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COME MOLTI SAPRANNO, IL GRANDE DON KING E’ IN ITALIA, DOVE HA OTTENUTO LA LICENZA PER ALLESTIRE GRANDI EVENTI NEL NOSTRO PAESE E PERCHE’ INTERESSATO AL NOSTRO PUGILE LUCA MESSI. AVEVA IN PROGRAMMA PER OGGI ANCHE UNA UDIENZA DAL PAPA… MA GLI E’ STATO RESO NOTO DAL PRESIDENTE FPI CHE QUESTA NON GLI E’ STATA CONCESSA. GLI REPLICA IL PUGILE LUCA MESSI CHE PRECISA ALCUNE COSE.

Il Papa non riceve Don King

Notizia inaspettata per il promoter americano in visita in Italia

Di: Cristiano Spagnoli (fonte Boxeringweb)

Dopo l’eccezionale accoglienza ricevuta lunedì sera in quel di Bergamo, dove si era recato per concludere il contratto con Luca “Bergamo Bomber” Messi, Don King non ha avuto altrettanta fortuna a Roma, il giorno successivo.


(Don King a Bergamo con Messi e Gentile)

Ieri aveva in programma una conferenza stampa con il Presidente della Federazione Pugilistica Italiana, per annunciare pubblicamente l’ottenimento della licenza per allestire eventi nel nostro paese, ma non vi ha preso parte perché profondamente amareggiato da una notizia datagli proprio dalla più alta carica del pugilato in Italia.

Infatti, Don King non è stato ammesso da Papa Benedetto XVI all’udienza di oggi in Piazza San Pietro.

La decisione del Vaticano è dovuta, secondo Falcinelli, alla “violenta campagna di stampa scatenata dai giornali americani quando si è saputo che il Papa avrebbe ricevuto Don King”. Infatti, diversi sono i precedenti penali dell’organizzatore di Cleveland, compresa l’accusa di omicidio, per la quale è stato anche in carcere, e le varie controversie con i pugili suoi ex-assistiti.

Il manager, che anche nei discorsi di lunedì sera a Bergamo ha citato la Bibbia e ha professato grande fede cristiana, era sconvolto, urlava al telefono dicendo che ormai ha 76 anni e non sa se potrà avere una nuova possibilità”.

Il viaggio a Roma era anche un modo per esaudire il suo grande desiderio di partecipare all’udienza pubblica del Papa, alla quale sembrava essere stato ammesso.

King avrebbe portato in dono la cintura di campione del mondo.


DICHIARAZIONE DI LUCA MESSI

Di: Luca Messi

BERGAMO 22 MARZO 2007

Vorrei contestare le dichiarazioni errate del Presidente della F.P.I..

In tali dichiarazioni si sostiene, infatti, che la nostra udienza privata in Vaticano fosse stata negata a causa della presenza indesiderata del promoter “Don King”.

A tal proposito io, Luca Messi, non ho mai richiesto un’udienza “privata”, bensì la possibilità di presenziare all’interno dell’aerea “riservata” dell’udienza generale, durante la quale abbiamo avuto modo di consegnare nelle mani del Santo Padre le cinture di Campione del Mondo.

Io personalmente ho consegnato a Sua Santità Benedetto XVI la cintura dell’ WBA ed un paio di guantoni della Leone, e Don King la cintura WBC.

Omaggio simbolo dei miei valori sportivi e del pugilato.

Non capisco quest’accanimento nei miei confronti da parte dell’organo federale che mi dovrebbe rappresentare.

LUCA MESSI

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