LA CARRIERA E LE AMBIZIONI DI LORENZO DI GIACOMO
Di: Ufficio Stampa RCC boxe
Grosseto, 06.12.07
Il prossimo 26
dicembre, nella sua Montesilvano, Lorenzo Di Giacomo è chiamato alla svolta della sua
carriera con il tentativo di conquista del titolo dell’Unione Europea dei supermedi, la sua nuova
categoria di peso. Contro Ndiaye il pescarese non avrà davanti solo l’opportunità di cingere una
prestigiosa cintura che del resto ha già posseduto nei medi, ma anche e soprattutto l’occasione di
dare una nuova svolta alla sua carriera agonistica che è ancora in attesa di avere il grande
successo internazionale che manca e che più volte è stato sfiorato.
Di Giacomo, ancora soltanto 29enne, ha iniziato la
carriera professionistica molto presto, a nemmeno 19 anni nel 1997, con tutta una seria di vittorie
(interrotte da un pareggio con Patko) propedeutiche alla prima cintura portata a casa (nel vero
senso della parola, perché si combatteva a Montesilvano), quella Internazionale Wbu dei welter vinta
con un ko alla seconda ripresa contro Tornyai, ad appena 20 anni e mezzo. Altri quattro test
preludono nell’aprile 2000 al tentativo di conquista dello stesso titolo, sempre a Montesilvano ma
nei superwelter, contro l’esperto francese Daponte, che però Di Giacomo fallisce perdendo per ko
alla settima ripresa. Lorenzo allora decide di puntare obiettivi nostrani, e nel marzo del 2001 (a
nemmeno 23 anni!) strappa a Jommarini, in casa del rivale a Tarquinia, il titolo italiano dei
superwelter. Un anno e mezzo dopo i due si ritrovano a Roseto degli Abruzzi, con il vacante titolo
italiano superiore, quello dei medi, e la vittoria arride ancora a Di Giacomo con un kot alla nona
ripresa. Il tempo di due collaudi, uno anche con l’esperto Sebe, e per Di Giacomo si spalancano le
porte europee: a Montesilvano nel novembre 2003 batte unanimemente ai punti lo spagnolo Garcia e
conquista il vacante titolo Ue dei medi, che difende vittoriosamente sei mesi dopo a Deiva Marina
contro l’ottimo francese Roselia. Un paio di test per finire il 2004 (ancora uno con Sebe) e nel
marzo 2005 ancora a Roseto, Lorenzo mette ko all’ottavo tempo il finlandese Kauramaki per la seconda
difesa del titolo, lasciato da imbattuto in vista del primo traguardo di prestigio, il titolo
Europeo vero e proprio. Nel novembre 2005, ad Amburgo, la sfortuna e un infortunio durante il
combattimento compromettono la sua prestazione contro il massiccio tedesco Sylvester:
Lorenzo esce battuto
ai punti ma a testa alta dopo dodici ottime riprese. Il 2006 è solo un anno di assestamento, con
quattro test vittoriosi tra cui l’ultimo, ancora contro Mugurel Sebe, che è solo il preludio, il 30
gennaio di quest’anno a Helsinki, per l’assalto ancora al titolo Europeo dei medi, messo
volontariamente in palio dall’allora campione finlandese Asikainen, con Di Giacomo che ci prova per
tutte le dodici riprese, assorbe bellamente le mazzate avversarie e cede, anche se nettamente ai
punti, tra gli applausi del numeroso pubblico di casa e di tutti gli addetti ai lavori. Il 2007
trascorre con la preparazione dell’abruzzese all’assalto della sua quarta categoria in carriera,
quella dei supermedi. Quasi tutta la critica si dice contraria, che già è stato un azzardo per il
ragazzo allenato dal padre Luciano competere nei medi, ma lui si è già testato contro Asikainen, al
quale rendeva centimetri e peso. In agosto, a San Paolo di Civitate, Di Giacomo esordisce
ufficialmente nella nuova categoria, battendo in maniera convincente Plavsic, collaudatore di buon
livello dei supermedi italiani. Il test va così bene che qualche settimana dopo l’Ebu annuncia a Di
Giacomo e alla manager Rosanna Conti Cavini di averlo nominato co-sfidante al titolo dell’Unione
Europea di categoria lasciato dall’africano-danese Mock. A tenerlo lontano dal titolo e dalla nuova
ed ennesima svolta della carriera, il pupillo di Rosanna Conti Cavini troverà Ali Ndiaye, più
giovane di lui solo di un anno e molto meno esperto, ma dotato di un atletismo e di un’abitudine
alla categoria che l’abruzzese non possiede. Per Di Giacomo, 39 match in carriera con 35 vittorie
(16 per ko), tre sconfitte e un pari, l’occasione per smentire la critica e puntare di nuovo al
bersaglio grosso. Il 26 dicembre a Montesilvano si scioglieranno tutti i nodi.
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