LE DIFFICOLTA’ AMBIENTALI DI ALBERTO SERVIDEI
Di: Ufficio Stampa RCC boxe
Grosseto, 05.12.07
In una intervista
resa ieri, il campione Europeo dei pesi piuma, il ravennate Alberto Servidei, ha parlato di
una grande difficoltà ambientale per allenarsi nella sua città. Già non nuovo a disagi logistici per
la sua preparazione fisica e atletica, Servidei ha attualmente chiesto all’amministrazione comunale
di poter affittare, a sue spese, una tendo-struttura per ovviare a queste sue esigenze, e di
accelerare il progetto di costruzione di una palestra finalizzata totalmente alla pratica della boxe
e degli sport da combattimento con totale copertura finanziaria di privati, tra cui lo sponsor
principale rappresentato dall’imprenditore Antonio Lontani. Fino ad adesso la stessa amministrazione
ha risposto in maniera negativa, nonostante il buon rapporto che questa organizzazione ha con
l’Assessorato allo Sport di Ravenna.
Alberto Servidei ha portato a Ravenna e alla
Romagna un titolo Europeo che mancava da tempi immemorabili, e ha difeso la stessa cintura ancora
nella sua città. Le due serate del Palasport “De André” del maggio e dell’ottobre scorso sono state
entrambe delle manifestazioni importanti, seguite in tutto il mondo attraverso le trasmissioni di
Rai Sport Sat e con ottima affluenza di pubblico. Ravenna ha quindi un campione Europeo di pugilato
che attira su di sé l’attenzione dei media e un buon numero di appassionati tifosi. Non sarà certo
la squadra di calcio locale, neopromossa in serie B e dai confortanti risultati, ma certamente tiene
alto il nome della sua città nel suo sport in ambito internazionale.
Attualmente Alberto Servidei, pugile imbattuto e
ancora in una età anagrafica (a giugno ha compiuto 32 anni) in cui si può esprimere un cocktail
perfetto di integrità fisica ed esperienza agonistica, ha davanti a sé ben due difese del titolo
Europeo, una volontaria e quella ufficiale contro lo spagnolo Sergio Blanco, ma sa benissimo che
questo 2008 può proiettarlo verso il grande sogno di tutti i pugili, quel titolo mondiale che serve
al movimento del pugilato italiano come l’aria per respirare.
Servidei può
essere l’uomo giusto, ha i mezzi idonei alla bisogna, anche perché i quattro campioni attualmente in
carica (gli americani Luevano e Guerrero per la Wbo e la Ibf, il 22enne venezuelano Linares per la
Wbc, l’indonesiano John per la Wba) sono degli atleti fortissimi. Soprattutto Chris John, residente
in una delle isole da sogno del nostro pianeta, Giava, è il numero uno in assoluto, è imbattuto e
campione in carica da oltre quattro anni. Anche riuscire a guardarlo negli occhi prima del suono del
primo gong può essere un’impresa memorabile non solo nella carriera di Servidei ma anche e
soprattutto nella storia dello sport ravennate. Ma per riuscirci Ravenna deve non diciamo soddisfare
tutti i desideri dell’atleta di Rosanna Conti Cavini, che ha anche dichiarato di pensare a
trasferirsi a Grosseto (dove i mezzi logistici e ambientali per prepararsi adeguatamente a questo
terribile e affascinante 2008 ci sono tutti) o addirittura ad abbandonare l’attività, ma almeno
venire incontro all’atleta, che ricordiamo essere campione continentale, soprattutto per via di una
copertura economica che ha alle spalle e che non peserebbe sui contribuenti della sua città.
L’organizzazione di Rosanna Conti Cavini chiede
quindi al Sindaco e all’Amministrazione comunale di Ravenna di avere se non un occhio di riguardo
per Servidei, almeno un po’ di attenzione verso gli sforzi che può essere chiamato a fare
quest’anno, che deve proiettarlo verso il titolo mondiale. Titolo mondiale che, se si riuscisse a
fare a Ravenna, costituirebbe un autentico fiore all’occhiello sportivo da vantare nel mondo. Visto
che Ravenna è stata così prodiga di aiuti verso la grande Josefa Idem, ma che prima ancora è stata
culla di civiltà giuridica e religiosa, oltre che aver accolto le spoglie mortali del Sommo Poeta
nel suo riposo eterno, ci auguriamo che possa aiutare anche un suo figlio che si sta facendo
conoscere a forza di pugni dati e presi in faccia.
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