L'Ufficio stampa
della Rosanna Conti Cavini Boxe ci invia questo interessante spunto per una
riflessione sul rapporto tra il pugilato e il mondo delle televisioni, che
certamente è un argomento molto sentito dai molti sostenitori di questo sport.
Ci auguriamo anche noi che le televisioni possano vendere nel pugilato la
diffusione di valori comuni a tanti
RIFLESSIONI SUL RAPPORTO TRA PUGILATO ITALIANO E TV
Di: Ufficio Stampa Rosanna Conti Cavini Boxe
Comunicato stampa - Grosseto, 21.11.07
Rispetto al passato sembra che il pugilato sia di nuovo uno
sport che può attirare la televisione italiana, pur con ovvie e importanti
specificità. Il team di Rosanna Conti Cavini intende commentare questo
rapporto, cioè la possibilità di vedere le riunioni di pugilato italiane nello
schermo di casa, che oltre al canale satellitare di Rai Sport Sat e, più
raramente, in quelli di Eurosport e Sportitalia, ha la felice novità del
circuito Cinquestelle, fatto da canali regionali che si vedono in chiaro,
ma anche sul satellite sia nel bouquet di Sky a pagamento, sia gratuitamente con
la sola parabola e un normale ricevitore satellitare “free on air”. Stanno
nascendo anche delle trasmissioni specifiche sulla nostra boxe, pur sempre in
canali minori, spesso regionali.
La boxe italiana fatica moltissimo ad avere una visibilità
televisiva (per non parlare della carta stampata, che è tutta un’altra storia)
accessibile alla totalità dei telespettatori, che hanno dimostrato in passato di
gradire questo sport quando è trasmesso in orari di facile accesso. E’ vero che
Rai Sport Sat è una televisione con ancora contatti non grandissimi, però
ha anche il lato estremamente positivo che permette allo spettacolo pugilistico
di andare in diretta (cosa non da poco, anzi...) e di essere visibile in gran
parte del pianeta, con ovvi riflessi positivi per gli sponsor che spesso
lavorano a braccetto con i manager italiani.
Sarebbe estremamente bello che ci sia la possibilità (finora
per pochi e non per tutti) di poter vedere una riunione italiana in chiaro su
reti Rai e Mediaset, che tra l’altro hanno ottimi professionisti
in grado di effettuare il commento, ma rileviamo che, quando questo succede,
l’orario in cui lo spettacolo della boxe è fornito, soprattutto dal Servizio
Pubblico, è in orari particolari, spesso ben oltre la mezzanotte: orari in cui
già i match sono dati in differita, e con gli unici spettatori che sono in minor
parte veri appassionati che riescono a giungere ancora svegli a quel momento, e
nella stragrande maggioranza nottambuli appassionati di altri tipi di
“spettacoli”, più usi ad andare a notte fonda che non il pugilato, che capitano
nella trasmissione semplicemente perché hanno sbagliato canale. Ci auguriamo
davvero di cuore che in futuro se Rai e Mediaset vorranno mettere a disposizione
di tutti la boxe italiana, lo facciano in diretta e in orari decenti e non da
videoregistratore. Sarebbe meglio un po’ per tutti, soprattutto per il buon nome
del pugilato.
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