Ecco il
resoconto della sfida al titolo europeo di Fausto Bartolozzi, campione italiano
dei supergallo, contro il francese Salem Bouaita che si è svolto in terra
francese il 26 ottobre. Il nostro portacolori ha dato sfoggio di grande cuore
per la sua impresa
Bartolozzi sconfitto con onore
A LOUVROIL BARTOLOZZI CI METTE IL CUORE MA NON
BASTA AD AVERE LA MEGLIO SUL MESTIERE DI BOUAITA.
Di: Ufficio Stampa Rosanna Conti Cavini Boxe
Comunicato stampa
Fausto
Bartolozzi, campione italiano dei supergallo, non è riuscito ad avere la
meglio del campione dell’Unione Europea, il francese Salem Bouaita, che sul ring
per lui di casa di Louvroil (ottava vittoria su otto incontri) lo ha battuto ai
punti in dodici riprese con decisione unanime. Appena concluso il match abbiamo
avuto modo di parlare con Ferdinando Padariso, allenatore di Fausto, che ci ha
parlato di un grandissimo match del ragazzo di Lastra a Signa, che ha dovuto
però combattere con un avversario molto più alto di lui, molto più esperto e
certamente in possesso di malizie varie che gli hanno fatto pendere a favore il
giudizio finale del match. Bouaita ha naturalmente impostato il match sulla
lunga distanza, combattendo di rimessa con precisi colpi, scappando via, poi
legando e facendo ostruzione quando era il caso. Di contro Bartolozzi ha cercato
per tutti e dodici i round di accorciare la distanza, ma non è riuscito a
colpire in maniera sufficientemente potente Bouaita se non in sporadici casi.
Nelle volte che il cuore, il coraggio, la gran rabbia agonistica e la
determinazione del ragazzo della Boxe Rosanna Conti Cavini sono riusciti a
mettere in difficoltà il campione, questi è ricorso immediatamente al clinch e
all’uso improprio della testa. Soprattutto nelle ultime due riprese, e
Bartolozzi era la prima volta che affrontava un match sui dodici tempi, Bouaita
è parso andare nettamente in debito di ossigeno e ha accentuato la sua tattica
ostruzionistica. Secondo Padariso, in un paio di occasioni nei nostri ring
avrebbe potuto prendere un richiamo ufficiale, sia per la testata che per un
dito messo in un occhio di Fausto, con l’arbitro che ha fatto finta di non
vedere. Lo stesso allenatore ci ha descritto Bouaita, che porta il suo record a
19 vittorie e 12 sconfitte, come un buon pugile di grande esperienza, ed è
questa che ha fatto la differenza sul ring.
Di
contro c’è la soddisfazione per il bel match comunque offerto da Bartolozzi,
sostenuto da una quindicina di tifosi giunti da Lastra a Signa e con diversi
italo-belgi che hanno fatto il tifo per lui. Fausto ha messo davvero il cuore
oltre l’ostacolo, e Padariso ce lo ha descritto pienamente soddisfatto della sua
prestazione, nonostante non sia riuscito in pieno a fare il match che voleva per
le fughe del francese che mai ha accettato il confronto a corta distanza.
Bartolozzi è stato comunque autore di una prova applaudita dal pubblico di casa,
ha preso colpi ma è riuscito anche a piazzarne di ottimi, ha pressato a più non
posso soprattutto nel finale, ma il verdetto se l’è portato a casa Bouaita, più
capace di impostare il match a seconda delle sue esigenze.
Nonostante la sconfitta,
Bartolozzi e il suo staff tornano in Italia consapevoli della bella esperienza
fatta e dell’ottimo temperamento mostrato. Oltre la difesa del titolo italiano
con Salvini, Padariso non ci ha nascosto la voglia del suo ragazzo di tentare di
nuovo la via internazionale, quando Fausto avrà incamerato ancora dosi di quell’esperienza
che stasera davvero ha fatto la differenza sul ring di Louvroil.
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