PUR FELICI DELLA VITTORIA DI DARIO CICHELLO, NON POSSIAMO NON SPENDERE DUE
PAROLE PER PLAUDIRE AL VALORE DEL SUO BRAVO AVVERSARIO FRANCESCO VERSACI, CHE BENCHE’ GIOVANISSIMO
HA VERAMENTE MOSTRATO GRANDI COSE. VI ALLEGHIAMO PER QUESTO, UN COMUNICATO STAMPA A CURA DELLA
“ROSANNA CONTI CAVINI BOXE”.
LA SCONFITTA DI VERSACI A PISA PER IL TITOLO ITALIANO DEI MEDIOMASSIMI
Pisa, 17.11.07 Nel pugilato c’è stato, c’è e probabilmente sempre ci sarà la
tradizione che vuole un arbitro, quando si trova nel dubbio, sanzionare sempre chi è che non “gioca
in casa”: senza fare niente di eccezionale, o dare poi troppo nell’occhio, un arbitro o una giuria
tendono sempre a favorire il pugile di casa per piccole sfumature regolamentari, tanto più quando in
palio ci sono titoli importanti.
Per una condizione forse più psicologica che per altro, a chi combatte davanti al
proprio pubblico vengono perdonati certi comportamenti al limite del regolamento, mentre non si
chiude certamente nessun occhio quando c’è da segnalare qualcosa all’avversario.
Ieri sera, sul ring di Pisa, in palio il titolo italiano dei pesi mediomassimi
fra il campione Cichello e Francesco Versaci della Conti Cavini-Gattopard, ci sono stati da parte di
entrambi alcuni contatti proibiti intorno all’ottavo round, quando il match era ancora
sostanzialmente in equilibrio.
Giustamente è arrivato un richiamo per Versaci, ma altrettanto giustamente ce ne
sarebbe voluto anche per Cichello. In quella fase del match il punto di penalità per Versaci,
ripetiamo giusto, è stato fondamentale. Secondo il suo allenatore, Giuseppe Fedele, “fra i due
pugile c’è sempre stato un sostanziale equilibrio, Francesco ha portato tanti colpi a segno, poteva
essere la sua serata, quel richiamo lo ha penalizzato tantissimo sia mentalmente che fisicamente.
Questo può aver causato anche quel suo calo nel finale”. Il match in effetti non
ha visto mai un protagonista assoluto: i due si sono affrontati a viso aperto: da una parte la
tecnica di Versaci che ha dimostrato una carattere da veterano, ma ha anche peccato di qualche
ingenuità, dall’altra il coraggio e la determinazione di Cichello, vero “gladiatore”.
Versaci, passato professionista e cresciuto nel team Conti Cavini, ha dimostrato
di essere pronto per le grandi occasioni: il suo è stato un pugilato di qualità con colpi veloci e
precisi, buona guardia e intelligenza tattica. Però il match, come dimostra il verdetto finale
(96-94,96-93,96-94), è stato sostanzialmente in equilibrio e, senza quel richiamo oppure con un
ugual richiamo attribuito anche all’altro contendente, poteva essere tutta un’altra storia.
Le prime riprese sono state in parità: Cichello provava a far male ma Versaci era
pronto a rispondere. Il campione andava meglio nei round centrali, con Versaci anche in difficoltà,
meglio poi il pupillo di Rosanna Conti Cavini nella sesta e nella settima ripresa. All'ottava
ripresa la penalità, il calo dello sfidante nel finale e la vittoria, alla fine aritmeticamente e
sostanzialmente giusta, del “padrone di casa”.
Ora per Francesco c’è da digerire questa sconfitta e pensare subito al prossimo
incontro. La cosa più importante è non abbattersi, le qualità ci sono, il coraggio pure: per un
ragazzo di 22 anni non è poco e il futuro potrebbe essere tutto per lui.
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