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IN QUESTO ARTICOLO INFORMATIVO, PARLIAMO
GENERICAMENTE DI EVENTUALI PATOLOGIE E TRAUMI RISCONTRABILI IN PALESTRA, DURANTE
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A)- Il primo grado consente l’estensione e
la flessione (dell’avambraccio sul braccio); |
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B)- Il secondo grado consente la pronazione e
la supinazione (rotazione interna ed esterna a gomito flesso) |
Il movimento di flessoestensione, è reso possibile grazie ad un’articolazione a “cerniera” che ha un legamento di sostegno laterale, che durante il movimento inibisce quelli non voluti.
Entrando nel “cuore” dell’articolo da me strutturato,
posso dirvi che ho letto e riscontrato che le traumatologie da sovraccarico
funzionale, su questa articolazione, possono essere, o semplici infiammazioni, e
precisamente:
Epicondilite omerale (conosciuta anche come
patologia del tennista)
Epitrocleite omerale (conosciuta anche come
patologia del golfista)
Entrambe, si legge che sono dovute ad infiammazioni degli estensori e flessori del polso e della mano, causati dalle vibrazioni trasmesse lungo l’avambraccio, dopo un brusco movimento o colpo.
Come ogni altra infiammazione, si legge e si comprende facilmente che sarebbe d’obbligo il riposo della parte, seguito naturalmente da parere medico che eventualmente consiglierà, se ci sarà il bisogno, di assumere antinfiammatori o ricorrere ad un esame radiografico od altro.
Oltre a queste patologie lievi, si potrebbe incorrere e
creare dei casi di lussazione.
Ne esistono di due tipi:
lussazione posteriore (rappresenta il 90% dei casi)
lussazione anteriore.
La lussazione posteriore è una lussazione caratterizzata da uno spostamento del radio e dell’ulna, nella parte posteriore dell’omero. Si manifesta con dolore intenso, impossibilità di muovere l’articolazione, e deformità del gomito.
La lussazione anteriore, avviene con il gomito in flessione e solitamente è dovuto a traumi violenti, come incidente stradale (col gomito che sbatte contro il volante ecc.).
Si consiglia come sempre, di fare eseguire la terapia di urgenza da personale qualificato, che successivamente immobilizzerà l’arto con opportune fasciature o anche gesso per 20-30 giorni.
Leggo che la riabilitazione prevede la fisiokinesiterapia, con esercitazioni in acqua per il recupero funzionale dell’articolazione e dei suoi gradi di libertà.
In presenza di questi traumi, dobbiamo prestare molta attenzione, e le manovre per la riduzione della lussazione devono essere eseguite da personale medico, evitando i metodi del “fai da te”, in quanto una manovra non ben riuscita può causare lesioni più o meno serie ai nervi e vasi con pericolo di lesioni permanenti.