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Traumi da sport

IN QUESTO ARTICOLO INFORMATIVO, PARLIAMO GENERICAMENTE DI ALCUNE PATOLOGIE E TRAUMI RISCONTRABILI IN PALESTRA, DURANTE LA PRATICA DEI NOSTRI SPORT. COGLIAMO ANCHE L’OCCASIONE PER APPROFONDIRE LA NOSTRA CONOSCENZA ANATOMICA E FISIOLOGICA DI QUESTA IMPORTANTISSIMA ARTICOLAZIONE DEL CORPO UMANO.

LA CAVIGLIA

di: Federico Fragale  (D.T. Scuola Arti Marziali Fragale)

Sulla caviglia… potremmo iniziare a dire che  è un’articolazione che sostanzialmente possiede un solo grado di libertà, e che quindi… permette due movimenti: la flessione e l’estensione, ed è formata dal contatto tra tibia, perone e tarso.

ESTENSIONE

L’estensione della caviglia, implica un movimento che allontana il dorso del piede dalla faccia anteriore della gamba. (fig.1)

FLESSIONE

Si definisce invece flessione della caviglia, il movimento che avvicina il dorso del piede alla faccia anteriore della gamba. (fig.2)

Non a caso abbiamo detto che “sostanzialemhte possiede un solo grado di libertà… perché in effetti e per essere più precisi, in questa sono possibili, anche se in maniera limitata, i movimenti di: abduzione e adduzione della caviglia.

ADDUZIONE

Intendiamo per abduzione quando la pianta del piede viene portata in dentro, avvicinandola (adducendola) verso il piano di simmetria del corpo (fig. 3 – 2)

ABDUZIONE

per abduzione invece, quando al contrario, la pianta del piede viene portata verso l’esterno e si allontana (abducendola) dal piano di simmetria (fig.3 – 3)

CavigliaL’articolazione della caviglia, (o tibio-tarsica) è molto esposta a sollecitazioni dei vari gruppi legamentosi (interni ed esterni) che la compongono e tengono salda.

LE DISTORSIONI

Le cause più frequenti di traumi riscontrabili su questa parte del corpo, potremmo dire che sono rappresentate dalle distorsioni.

La figura a sx è un esame radiografico in proiezione antero-posteriore del collo del piede di un giocatore di basket affetto da distorsione tibio-tarsica destra. E’ possibile osservare una evidente diastasi della pinza malleolare evidenziabile da una minor sovrapposizione delle immagini delle epifisi distali della tibia e del perone.

Le distorsioni sono dovute a dei movimenti non voluti e controllati, in cui il piede viene posizionato in malo-modo, ed il conseguente appoggio del peso del corpo in maniera non fisiologicamente corretta, determina un’extra-estensione dei legamenti.

A seconda dei legamenti coinvolti e dalla loro gravità di extra-estensione, potremmo dividere la gravità del danno subito tramite tre gradi di distorsione:

DISTORSIONE DI 1° GRADO

Legamenti dell'articolazione tibio-tarsicaLe distorsioni di 1° grado sono quelle più semplici e da cui velocemente torniamo allo stato iniziale di utilizzo. Basterebbe infatti, far effettuare un periodo di riposo all’articolazione, e (con parere medico) forse l’uso di qualche antinfiammatorio.

DISTORSIONE DI 2° GRADO

Le distorsioni di 2° grado, come facilmente avremo compreso, vedono la parte legamentosa, notevolmente più danneggiata e si dovrebbe procedere all’immobilizzazione con gesso o fasciature rigide per 1 mese circa, con conseguente e successiva riabilitazione. (importantissima).

DISTORSIONE DI 3° GRADO

Legamenti dell'articolazione tibio-tarsicaNelle ultime… (3°grado), i legamenti sono forse rotti e l’unico metodo per ripristinare lo stato iniziale e fisiologico è l’intervento chirurgico, con successiva immobilizzazione della parte e lunga riabilitazione. (importantissima)

Successivamente alla distorsione, spesso compare anche un rigonfiamento sulla zona del malleolo e, a seconda della gravità, il dolore potrebbe finanche impedire l’appoggio del piede a terra.

VEDIAMO ORA QUELLO CHE ABBIAMO TROVATO NELLA NOSTRA RICERCA SUGLI EVENTUALI RIMEDI NELLE VARIE DISTORSIONI.

Quadro clinico e trattamento delle distorsioni di 1° grado.

Un atleta ha riportato un trauma discorsivo di modesta entità della caviglia sinistra.

Medicazione occlusiva con pomata apposita.


Medicazione ultimata

Fasciatura elastica

Fasciatura ultimata

Applicazione di ghiaccio da protrarre alcune ore, mantenendo l’arto in posizione elevata.

Il controllo teletermografico, risulta particolarmente utile a documentarci per un giudizio sui progressi del trattamento. (vedi figure)


Esame teletermografico dello stesso atleta delle immagini sopra, questa è la fase acuta.

Dopo 3 giorni di trattamento con bendaggi occlusivo.
dopo 7 giorni di trattamento.

Quadro clinico e trattamento di un atleta affetto da distorsione dx di 2° grado:

Gambaletto gessato

Bibliografia:

  • atlante di traumatologia dello sport per il medico pratico - Giorgio Santilli ed. Nattermann
  • Parte delle immagini tratte da: www.benessere.com

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