I “ TAE "
(i calci circolari della Muay Thai)
ANCORA UN INTERESSANTE ARTICOLO TECNICO SULLA MUAY THAI, DAL NOSTRO NUOVO E
“PROLIFERO” COLLABORATORE SALVATORE COSENTINO. QUESTA VOLTA CI PARLA DEI “TAE”,
TERMINE CON IL QUALE SONO GENERALEMENTE INDICATI I TEMIBILI CALCI CIRCOLARI
NELLA MUAY THAI.
AD UN PRIMO ARTICOLO GENERALE DI PRESENTAZIONE, NE SEGUIRANNO POI ALTRI, SU
TEMATICHE ED ACCEZIONI SPECIFICHE.
Di: Salvatore Cosentino
Il calcio circolare dato con la tibia, e' il "trade
mark" della boxe Tailandese o Muay Thai, copiato e (c’è chi dice
addirittura) "violentato" dai giapponesi, che nel corso dei
primissimi anni 70' lo introdussero nel loro sistema di kick boxino, assieme ai
“blocchi” di tibia e ad alcune tecniche di ginocchio. Ma ancora prima che la
kick boxing giapponese nascesse, anche il grande MAS OYAMA, fondatore del karate
kiokushinkai, si dice che "prese in prestito" dalla Muay Thai, i calci
circolari portati
in attacco sulle cosce avversarie e gli appositi blocchi di
tibia, per introdurli nel suo personalissimo e innovativo sistema marziale.
Sinceramente e onestamente, mi sento in dovere di dire che, anche se un calcio
circolare portato da un kick boxer puo' sembrare lo stesso di quello di un thai
boxer, se osservato con gli occhi di una persona esperta, frequentemente
non e' cosi...... E' possibile pero' che i calci circolari di un thai boxer,
siano uguali a quelli di un kick boxer… Dopo essermi scusato per
l’apparente “gioco di parole”, vorrei però aggiungere che la differenza
c'e'… ma e' molto sottile e dipende dalle caratteristiche dell’ esecuzione
tecnica! Da quanto detto in precedenza, si evince che nell'esecuzione dei calci
circolari, la parte che generalmente impatta sul bersaglio e' la tibia, anche se
a volte puo' capitare di colpire col collo del piede… ma questo per il
semplice fatto che purtroppo per noi… l'avversario non sta certo fermo!
Il "Tae", si porta sempre con la gamba arretrata
nella posizione di guardia, perchè il colpo deve essere sempre potente. Con la
gamba avanzata (senza caricamento) si ci può limitare a schiaffeggiare
l'interno coscia avversario, per poi piazzare una vera e propria, potente
tecnica! Da qui si evince che nella Muay Thai, ogni colpo deve essere sempre
sferrato con la massima potenza, ma soprattutto per quel che riguarda i suoi
fantastici calci circolari. Dovessi infatti paragonare questo colpo, lo
paragonerei all'effetto di un “fucile a pompa”: ricaricabile e distruttivo!
Il "segreto" di questo calcio, sta naturalmente nella sua peculiare e
precisa esecuzione tecnica. Durante l'esecuzione del calcio circolare, il piede
avanzato (nella posizione di guardia) ruota di circa 180 gradi verso l'esterno,
con il progressivo avanzare della gamba “calciante”.
La gamba posteriore non si carica, come per esempio avviene
nelle altre discipline psicofisiche da combattimento, tipo il Karate o come nel
Taekwondo, ma parte in maniera naturale dalla nostra posizione di guardia e
arriva al bersaglio leggermente piegata, mai completamente tesa. Questo per
il semplice fatto che, durante la sua esecuzione, potremmo essere intercettati o
da un blocco di tibia (una gamba tesa al massimo su un blocco potrebbe causare
danni molto gravi al ginocchio, anche una rottura della tibia stessa) o peggio
ancora, da un "viron hok glab" (calcio frontale portato sul nostro
quadricipite) e le conseguenze non sarebbero rosee.
Arrivata la tibia a bersaglio e' compito dell'anca
"spingere" talmente forte sul movimento, che la gamba calciante torna
naturalmente indietro e senza il minimo sforzo. E’ proprio questo movimento
“a rimbalzo” che addirittura potrebbe, se eseguito correttamente,
danneggiare gravemente il muscolo. Durante l'esecuzione di questi calci, i
muscoli implicati nel lavoro sono principalmente i glutei e gli addominali
obliqui, mentre i muscoli delle gambe come il quadricipite femorale ed il
tricipite surale, lavorano poco o prendono parte solo in alcune precise fasi
della catena cinetica. Naturalmente avrete dedotto che l'anca, riveste un
ruolo fondamentale, ecco perchè se un calcio circolare è eseguito in maniera
errata, il contraccolpo viene accusato non solo dalle anche, ma anche dalla
colonna vertebrale (soprattutto nella parte lombare).
Un altro particolare molto importante e' che il busto non
si sposta indietro (soprattutto nel calcio basso"low kick" o tae-laa)
ma e' chiuso e proteso in avanti con il braccio (dalla stessa parte del calcio)
che si allunga seguendo la traiettoria della gamba , per conferire non solo
maggiore forza e potenza nell'attacco, ma anche per creare una barriera
protettiva agli eventuali contrattacchi da parte dell'avversario... Ma per
queste finezze tecniche, come anche per le direzioni che possono prendere i
calci circolari durante l'esecuzione, spero che le potremo affrontare nei
prossimi articoli se continuerete a seguirmi.
|